L’impiego della tavoletta pretoriana per la terreno e sul posto stesso può introdurre costruzione di carte tecniche a grande tutte quelle varianti od estensioni che via scala. — BALILLA GRIFONI, «Rivista via la realizzazione del progetto tecnico
Universo » n. 5, 1951. (strada, ferrovia, opere di canalizzazione, ecc.) richiede.
Scopo dell’articolo è quello di rivalutare L'articolo si conclude con l’affermazione l’impiego della tavoletta pretoriana ‘oggi che l’impiego della tavoletta pretoriana completamente caduta in disuso, almeno può e deve trovare il suo giusto posto in qui in Italia. . alcuni lavori topografici per la realizza
L’À. ricordato che l’Istituto Geografico zione di progetti tecnici specialmente Militare ebbe ad impiegare con ottimi ri- quando si possa disporre di un sostegno sultati la tavoletta pretoriana per la for- già precostituito quale per esempio po mazione di carte topografiche alle scale trebbero essere le carte catastali a scala 1:5000 e 1:50.000 lamenta che da parte dei 1:2000 0 1:4000. i tecnici vi sia molta prevenzione nell’uso L’augurio da formulare, quindi, è quello di detto strumento per la formazione di che la gloriosa tavoletta possa ancora ren carte a piccolo denominatore, dere i suoi preziosi servigi qualora la si
Secondo l’A. i risultati che può dare la sappia impiegare con discernimento. . tavoletta pretoriana non sono di minor precisione di quelli che può fornire il ta- E. VITELLI cheometro purché, beninteso, chi usa la tavoletta abbia ricevuto un sufficiente pe riodo di addestramento. I silievi speditivi nell’Africa Italiana fra le
Nell'articolo viene citato, a titolo di due grandi guerre mondiali. — GIOVANNI esempio, un lavoro compiuto dallo stesso BRACCA, «Annali di Ricerche e studi autore nel territorio di Caserta all’epoca di Geografia », n, 1, 1951. della costruzione della ferrovia S. Maria Capua Vetere-Piedimonte -d’Alife, È una interessante rassegna dei lavori
I risultati furono oltremodo soddisfa- speditivi topografici svolti nell’Africa Ita centi e soprattutto quello che maggior- liana nel periodo di tempo intercorso fra mente sottolineò l’efficacia del metodo fu le due guerre mondiali. La rassegna è pre la rapidità- con la quale venne condotto a ceduta da alcune considerazioni tecniche termine il lavoro. a carattere generale che riguardano, per
L'A. basandosi sulla sua personale espe- l’appunto, i predetti rilievi sia nei metodi rienza, compie alcuni raffronti fra i rilievi che negli strumenti. tacheometrici e quelli effettuati con la ta- La prassi fondamentale, tuttavia, non voletta, sia dal punto di vista tecnico che differisce da quella che ormai è insita nel da quello economico. concetto di rilievo e cioè la condotta dei
Senza dubbio il lavoro eseguito in cam- lavori avviene per gradi partendo da una pagna con la tavoletta presenta il vantag- intelaiatura a larghe maglie determinata gio che giornalmente l’operatore vede na- con poche stazioni astronomiche segui scere e sviluppare sul foglio il rilievo del tando quindi con un raffittimento otte
nuto mediante triangolazione grafica o Essai d’analyse économique et instrumentale numerica per arrivare infine ad una siste- du cheminement photographique aérien, mazione, tra le maglie della rete, di itine- — R. ZURLINDEN, « Photogrammétrie », rari più o meno estesi. n, I, I95I-52. Prassi, come si vede, classica, ma a strut tura operativa largamente grossolana giu- Finora l'esecuzione delle triangolazioni stificata peraltro, dalla vastità, inospita- aeree è stata esaminata specialmente nei lità e difficoltà di ogni genere che tuttora riguardi tecnici e della precisione conse sono gli attributi principali di numerosi guibile. L’À. ritiene opportuno conside territori dei Continenti extraeuropei. rare tale operazione nei riguardi economici L'Italia mantenendosi sempre aggior- e della celerità di esecuzione e pone preli nata col progresso dei lavori cartografici minarmente taluni limiti alla sua ricerca. ha svolto, nelle varie epoche, un tenace riferendola come grado di precisione a lavoro per munire i suoi possedimenti co- quello del prim’crdine nelle levate spedi loniali di una adeguata cartografia. tive od a quello catastale nelle levate rego Tale lavoro, iniziatosi con mezzi e cri- lari e proponendosi di studiare soltanto : teri assai rudimentali «lla fine’ dell’800 camminamenti che, per opportune cautel. ebbe invece un potente impulso nel pe- riguardo alle configurazioni sfavorevol. riodo di tempo che va dal 1918 al 1940. del terreno ed alle inevitabili deficienze LA. i i criteri tecnici tici degli operatori e del materiale, possani premessi i criteri tec e pra . ue 1 i e considerarsi s1curt. Prende inoltre in consi che consigliarono volta per volta a co- a | tanto ; i nti che i l erazione soltanto i camminamenti che struire carte corografiche (zone semide- non comportino particolari esigenze per serte, inospitali, a scarso rendimento eco- 4 presa dei fotogrammi e per la prepara nomico) oppure topografiche (zone abi- zione del suolo e si limita al caso del nor tate, fertili, di grande avvenire) inizia la male metodo di aggiustamento dei foto , rassegna dei lavori eseguiti in Africa ci- grammi stessi per successive approssima tando i lavori riguardanti la sistemazione zioni. dei confini dell’Oltre Giuba negli anni 1924- In apposite tavole VÀ. riunisce infine gli 25-26. È questa la parte più importante &!ementi di tempo relativi: e senza dubbio più interessante dell’arti- 1) alla scelta ed alla identificazione di . colo giacché fornisce una visione storica punti del terreno Sul fotogrammi; del lavoro cartografico coloniale con cita- l 2) all orientamento e aggiustamento \. sei | | dei fotogrammi; zioni e riferimenti che permettono di ren- ) . 1 . | . i . pe 3) all’organizzazionae di dettaglio, dersi conto degli sforzi compiuti dall'Ita- compensazione degli errori, trasformazione lia in questo campo. Non mancano, in par- galle coordinate, ecc. ticolare, i riferimenti ai rilievi aerei spedi- A. PAROLI tivi compiuti durante e dopo la campagna Etiopica ed a tal riguardo viene sottoli neata l’importanza della aerofotogramms- La fotogrammetria e le sue appricazioni nel tria nella formazione della cartografia di campo non topografico. — OTTO -Lac vasti territori equatoriali. MAN, edizione S. Hirzel, Lipsia, 1950, _ L'articolo, che è corredato da due esempi pag. XI + 220, fig. 240, tav. 3. di ao Sscmeni 1 bit Taeman, del Peli di O Berlino, ha voluto trattare in questo li cune osservazioni critiche che riguardano bro le applicazioni della fotogrammecria i vari mezzi e metodi valutandone e po- diverse da quelle topografiche e precisa nendo in rapporto i vantaggi sia tecnici mente nei campi dei lavoti pubblici, nella che economici. architettura, studio dei monumenti e ar E. VITELLI chsologia, fisica, geografia e astronomia,
silvicultura, agricoltura e scienze affini, Nella fabbricazione si può giungere a tale antropologia, zoometria e medicina, mi- grado di affinamento da ridurre la distor crofotogrammetria, criminalistica, = ap- sione residua entro i limiti di + o,cI mm. plicazioni varie (trasformazione di prois- Praticamente possono poi adottarsi due zioni, fotoscultura, sport). e soluzioni.
L'A. tratta altresì l’applicazions alla Se si tratta di obiettivi costruiti in se fotogrammetria di raggi invisibili (Roent- rie, la superficie compensatrice potrà es genfotogrammetria, fotogrammetria a raggi sere tale da compensare la curva di distor ‘infrarossi, Nanofotogrammetria, ossia im- sione media; in tal caso sarà d’uopo tolle piego del microscopio elettronico e dei pro- rare qualche maggiore discordanza residua. cedim-nti fotografici mediante impolvera- Un maggior grado di precisione può con mento, ecc.). seguirsi determinando la distorsione per
In altri termini ha proceduto ad una ogni singolo obiettivo e costruendo quindi elaborazione di quanto, in proposito, è perogni obiettivo una apposita lastra com stato scritto in molti articoli, note, :cc., ‘pensatrice; la coppia obiettivo-lastra di elaborazione che finora mancava od era compensazione potrà allora considerarsi effsttuata in modo parziale. assolutamente priva di distorsione.
Per quanto la vastità della materia non . i A, PAROLI abbia consentito una esposizione dei det tagli dei singoli apparecchi e metodi,tutta via il lavoro è di notevole importanza è Risoluzione automatica del problema del rappresenta un pregievole contributo n:Ì vertice di piramide. — M. PIAZZOLLA - BE- campo della fotogrammetria. LOCH, Photogrammetria, n, 2/1951-52. A. PAROLI L’À. descrive un apparecchio, da lei ideato e fatto costruire e che fornisce una. La compensation de la distorsion des objec- SoTUZIoNe I eecaniea rapida i Semplice dell tifs de prise de vues dans les appareils PIT. cina Ce ere di p TATTO. iii restiteurs wild. H. KasPER, «Photo- . a PP dIece 10 sonsta di tre dispositivi, n, il primo dei quali permette di determinare, grammetria », n, I, I1950-5I.- | | in base al fotogramma, le distanze appros- . i D° simative del punto di presa da tre punti
Viene accennata la teoria delle lastre dati del terreno, materializzando con un compensattrici, mediante le quali nei le sistema di fili la piramide costituita dai titutori Wild si elimina la distorsione de- predetti 4 punti. gli obiettivi. i i . c. Il secondo dispositivo realizza lo svi
In tali restitutori le Immagini sono OS- luppo della piramide sul piano di una sua servate frontalmente ed i fotogrammi sono saccia e dà meccanicamente la soluzione di collocati ira lastre di vetro a facce paral- Finsterwalder per la determinazione delle lele. Per correggere la distcrsione basta distanze del punto di presa dai tre punti fissi. realizzare mediante dette lastre una de- Infine col terzo dispositivo, valendosi viazione uguale e di segno contrario rispetto della Carta topografica, si possono ottenere a quella che è prodotta da detta distorsione; in posizione esatta i tre punti fissi e mate ciò che si ottiene assegnando un'opp ortuna rializzare la piramide mediante un sistema. forma alla faccia di vetro rivolta verso di fili sorretto da apposito sostegno ver l'apparato di osservazione. ticale.
Dalla curva di ‘ distorsione può facil- Per mezzo di un filo a piombo si rica ‘ mente ricavarsi l'equazione differenziale vano quindi l’altezza di volo al momento della lastra compensatrice; procedendo alla jella presa e il corrispondente punto di relativa integrazione (in genere con proce- stazione sulla Carta topografica. dimento grafico) si ottiene l'equazione, in termini finiti, della superficie, rettificante. | A.'PAROLI