LA CONDUZIONE OTTICO - MECCANICA DELLE VISUALI OMOLOGHE NEL FOTOSTEREOGRAFO NISTRI MOD. BETA



Itrassunto della comunicazione presentata dal Com.te Luigi Ronca al VII Congresso in ternazionale di Fotogrammetria in Washington (I).

Nel Fotostereografo Mod. BETA, la visuale proiettante nello spazio mo dello 1 punti di ciascun fotogramma viene identificata otticamente mediante collimazione in regime telescopico di una marca con il punto immagine del fotogramma. Per la traduzione meccanica al coordinatometro della direzione fornita otticamente dal collimatore (marca all’infinito) lo strumento si vale quindi della medesima canna che ricetta il dispositivo ottico della marca. La disposizione è attuata in modo che il divario angolare che pur sussiste fra la direzione ottica di collimazione e quella meccanica fornita dalla canna rientri largamente nelle tolleranze strumentali.

L’Autore tratta la questione della conduzione ottico-meccanica delle vi suali nel nuovo restitutore di Nistri, da un duplice punto di vista. Secondo una interpretazione che potrebbe dirsi storica, egli espone in una analisi compara tiva il passaggio dalla prima concezione del Fotostereografo Mod. ALFA con il tipo di pancratico escogitato allora dal Nistri, a quella della canna colli matrice attuata nel nuovo modello BETA.

Secondo l’altra interpretazione, che potrebbe dirsi obbiettiva, l'Autore mostra altresì come la soluzione che ha reso possibile di contenere il divario fra le direzioni ottiche e meccaniche nella conduzione delle visuali scaturisce direttamente dalla risoluzione di un problema di statica impostato in forma del tutto rigorosa. . L'esposizione è completata dagli sviluppi analitici strettamente indispen sabilit per dare ragione dei principali risultati e dà un accenno alle principali condizioni di rettifica cui deve soddisfare il sistema di collimazione telescopica nel restitutore modello BETA. Con i dati quantitativi forniti in merito alle precisioni con esso ottenibili l'Autore afferma che il sistema della canna colli matrice, inserita nel dispositivo telegonioscopico di Nistri, rappresenta un de ciso passo avanti nella tecnica della strumentazione dei restitutori fotogram metrici. Del Fotogonioscopio di Nistri, che si può considerare una generaliz zazione del principio metrofotografico di Porro, l'Autore dà una interpreta zione che pone in rilievo i caratteri di semplicità del nuovo ritrovato nei ri guardi soprattutto delle rettifiche. (I) L'argomento è stato trattato ampiamente in un articolo dello stesso autore, dallo stesso titolo, nella Rivista del Catasto, n. 4, 1952.