Ispettore del Corpo Forestale
La fotografia aerea è certo un prezioso documento ai fini dell’interpre tazione dei particolari e delle forme del terreno, in quanto i dettagli da essa rivelati sono non solo molti, ma spesso di dimensioni estremamente piccole, e tale lo è pure ai fini forestali, ove è assolutamente necessario arrivare, attra verso la consultazione dei fotogrammi, al riconoscimento delle principali essenze legnose.
Il comportamento delle riflessioni spettrali della chioma dei’ varii tipi | di vegetazione boschiva è diversa qualora si tratti di conifere o di latifoglie. Basta osservare il grafico n. 1, riportante i valori medi delle radiazioni ri flesse delle due classi, per osservare come, tra di esse, nella zona delle radia zioni verdi vi sia una differenza di riflessione del 7,5 %, mentre in quella dell’infrarosso la differenza sale al 22 %.
I fattori principali, nel riconoscimento forestale, sono: la forma della chioma dell’albero, la struttura della foglia e la posizione della lamina fo gliare rispetto alla luce solare. Le latifoglie a lamina fogliare grande e lucida risulteranno di tono più leggero, mentre quelle a lamina piccola ed opaca avranno un tono più marcato; così varietà di alberi con foglie orizzontali risulteranno di tonalità più leggera che non quelle con foglie pendenti.
Le conifere, invece, del tipo abete, con aghi scuri e piccoli, tendono a sperdere la luce e perciò in fotografia risulteranno con tonalità scura, mentre le conifere ad aghi lunghi, del tipo pino, risulteranno molto più chiare.
Ciò naturalmente a parità di condizioni di illuminazione.
Con l’uso del normale materiale sensibile « Aviopancro », e per prese da aereo in volo a quota relativa di m. 1200, con macchina da presa di focale di 20 cm., lo studio dell’interpretazione forestale si dovrà limitare alle to nalità ed alla trama fogliare della chioma, e quando si potrà si dovrà spin gere l'osservazione alle ombre portate, che si proiettano nelle radure o ai margini del bosco e possono indicare la sagoma del soggetto arboreo (1).
Anzitutto la forma di governo dei boschi appare dai fotogrammi con evidenza, in quanto il ceduo si mostra come una distesa a trama finemente punteggiata, di tono uniforme e compatto, mentre l’alto fusto di latifoglie ha un risalto più o meno mammellonare, con tonalità di chiaro-scuri, che si differenziano nelle globosità della massa fogliare delle piante, la trama è ‘più grossolana. Le conifere appaiono con trama più fine e punteggiata, e la (1) D. Cosma - Norme pratiche per l’interpretazione delle fotografie aeree. - «L'Italia Forestale e Montana», n. I, 1953.
pinta delle cime pare elevarsi dal terreno a mo’ di lancia od a piramide, mentre l’effetto dei chiaro-scuri è quello di un cono illuminato. Quindi molto utile ai fini del riconoscimento delle essenze legnose è senz'altro l'osservazione dell'intreccio ombroso. Ma non sempre è sufficiente lo studio del fotogramma, o l'osservazione stereoscopica delle coppie, per il riconoscimento delle varie specie legnose; talvolta la vegetazione boschiva a carattere misto impegna seriamente il rico noscitore, in quanto la fotografia non é chiara nei suol particolari, o per le diffi sc _ cili condizioni di illuminazione, verde x XS POSSO X Tasso o per l’errato uso di emulsioni 1 o e filtri all'atto della presa (1). MU LI Per quanto detto l’esecu 40 pe “3 zione della fotografia ai fini SNIIATO D forestali è stata oggetto di 2 lunghi studi da parte di tec 30 © IO 5 nici di tutto il mondo. è DO i Il governo inglese, nei suoi = recenti rilievi forestali, ha usato S sa EB il materiale all’infrarosso, con 20 n DJ filtro rosso n. 1; il prof. Spurr, E {IS ZTIT negli Stati Uniti d'America, ha adottato come unica risolu 10 UIL zione l’uso del materiale all’in /| N/| | | È frarosso, mcedificato con 1l filtro LC «minus bleu ». (fig. 2). AIN | | n Purtroppo in Italia, per la 500 600 DO 800 s00 forte mescolanza in cui vivono Lunghezza d'onda delle radiazioni tra di loro le essenze legnose, (milionesimo di mm.) specialmente nelle forme bo- | FIG. I - Grafico della riflessione percentuale media schive mediterranee, i due si- | delle latifoglie e delle coniere, stemi non erano accettabili, il | primo : per la forte differenza tonale che la vegetazione assumeva nel fotogramma, falsandone i rapporti vegetativi, rendendo difficile la restituzione plano-altimetrica al restitutore; il secondo: in quanto il filtro « minus bleu » eliminava certi effetti chiaro scuri tra essenze di latifoglie, che invece erano ottenibili col normale mate riale sensibile« Aviopancro », modificato con filtro giallo n. I. Lo scrivente cercò perciò di superare l’inconveniente ricorrendo ad un artificio nella presa, e cioè: caricava il magazzino della macchina da presa con lastre alternate di emulsione infrarossa e aviopancro della stessa velocità (1) D. Cosma - Tecnica della presa dall'aereo ai fini della fotogrammetria forestale. - «Fotorivista», Milano, n. 10, I951. E uuwuwuwuwuwuLL|ULLLU|\vwv\owuv\wEw|vEEEEEEEL00elLEE ÒEòe@"Ù*"E:òREENRBRERERE,EEREBREKNEERBaEP= 7, nali -g