POSSIBILITÀ DI LAVORO DEI TOPOGRAFI ITALIANI NEL MONDO



Dr, Inc. GIANPIERO LE DIVELEC Comunicazione al I Convegno Nazionale di Fotogrammetria e Topografia in Siena

Molti giovani geometri da poco diplomati aspirano a dedicarsi all’attività topografica. La possibilità di utilizzarli in Italia è alquanto modesta. Non mi sembra siano previsti concorsi per l'assunzione di nuovi impiegati dello Stato da parte dei due principali Enti: :1 Catasto e 'I.G.M. che qui si dedicano alla topografia. Dopo la guerra la domanda di lavoro da parte del Catasto e del l’I.G.M. alle imprese private, che pure si occupano di topografia (liberi profes sionisti o società industriali) è stata notevolmente ridotta.

La valorizzazione agricola delle Isole e del Mezzogiorno ha portato una richiesta di lavoro alle imprese private e ai liberi professionisti. Tale richiesta ha compensato in parte le riduzioni di lavoro riscontrate da parte dell’I.G.M. o della Direzione Generale del Catasto. D'altra parte però, le richieste di rileva mento topografico da parte delle grandi aziende idroelettriche sono state ridot te rispetto a quelle che erano prima della guerra. Le nuove forze immesse nelle imprese private che sl occupano di lavori topografici sono limitate a quelle oc correnti per sostituire i topografi che a causa dell’età non sono più in grado di lavorare.

Spesso noi siamo costretti a rispondere a giovani geometri che ci rivolgono domande di impiego negativamente. Nonostante il nostro desiderio di accon tentare coloro che vorrebbero dedicarsi a questa arte a cui noi stessi siamo af fezionati, siamo tristemente costretti a suggerire ai giovani richiedenti di fare un'altra professione perché quella del topcgrafo non offre possibilità di impiego, ma purtroppo i giovani geometri, che vorrebbero lavorare nella topografia e che in mancanza di posti sono costretti a cercare altrove, hanno gravi difficol tà a trovare anche in altri campi un impiego e vanno ad aumentare il blocco di gioventù priva di impiego stabile in Italia. Alcuni di noi hanno avuto modo di girare per il mondo per cercare lavoro alle imprese alle quali essi appartengono. Abbiamo constatato che la situazione di disoccupazione dei topcgrafi italiani è analoga a quella di molti Stati Europei, aventi una tradizione topografica. MI riferisco in modo particolare all’Olanda e alla Germania.

Abbiamo d'altra parte potuto constatare che molte nazioni del mondo




intendono sviluppare o stanno sviluppando i loro lavori topografici. Non - tratta sempre di zone comode e agevoli. Generalmente anzi il desiderio di e=- guire lavori topografici è proprio di quei paesi aventi territori inesplorati. H potuto visitare alcuni paesi del Medio Oriente e dell'America, sono stato in contatto con 1 paesi del lontano Oriente e dell’Africa. Ovunque è desiderata l’opera dei topografi. Serva ad esempio la situazione del Brasile. Per poter la vorare in Brasile occorre avere una carta di identità e un permesso permanente di soggiorno. Questi documenti sono concessi solamente ad alcune categorie di lavoratori compresi in un elenco stabilito dal Governo Brasiliano. Sono esclusi da tale incarico gli ingegneri generici, sono invece compresi gli ingegneri topo grafi.

Trattandosi generalmente, come dicevo, di paesi ancora allo stato quasi inesplorato, il desiderio loro di eseguire carte è congiunto con la necessità del basso costo delle carte stesse e ovunque si propende per un impiego di metodi ‘di rilevamento i più economici possibili. Ha perciò un grande sviluppo l’impie go del metodo di rilevamento aerofotogrammetrico.

Nei paesi che ho conosciuto ho trovato topografi europei in genere, però si tratta di olandesi, tedeschi e svizzeri, quasi mai di italiani. Mi sono chiesto le ragioni per le quali eravamo assenti ove altri popoli avevano potuto mandare 1 loro giovani lavoratori.

Credo che sia interessante cercare di giustificare le ragioni di questa assenza per potere, se ritenuto opportuno, trovare uno sbocco di utilizzazione dei no stri giovani.

I topografi italiani potrebbero lavorare per il mondo in due maniere: o inquadrati in organizzazioni italiane o inquadrati in organizzazioni locali. La difficoltà incontrata dalle organizzazioni italiane per affermarsi come rileva tori all’estero, dipende innanzi tutto da un desiderio di autosufficienza comune ormai a tutti i popoli del mondo. Influisce anche la scarsità in Italia di capitali utilizzabili all’estero. Ma anche quando si disponga dei capitali le organizza zioni italiane non possono competere sul piano economico con organizzazior:i concorrenti di altri paesi, a motivo dei particolari trattamenti economici sta biliti dai nostri contratti collettivi di lavoro per il personale assunto in Italia ‘e destinato a lavorare all’estero. Il topografo che appartiene ad una organizza zione italiana e che è inviato in missione all’estero deve, a termini di contratto, ricevere degli emolumenti che sono molto superiori a quelli ricevuti per esem pio dai topografi tedeschi o olandesi.

Una prima condizione, a mio modo di vedere, alla quale il topografo desi ‘deroso di lavorare in questo campo e disposto quindi a lavorare anche fuori d'Italia deve adattarsi, è quella di non pretendere con pochi anni di lavoro al l'estero di accumulare una ricchezza sufficiente per vivere poi comodamente in Italia. Chi vuole lavorare nella topografia, come del resto avviene a tutti gli altri lavoratori emigrati, si trova nella necessità di adattarsi anche fuori di Italia a condizioni di vita analoghe a quelle che egli avrebbe in Italia.






Si è verificato che alcuni topografi italiani già pratici e già in posizione economicamente elevata in Italia, hanno ritenuto migliorare le proprie condi zioni economiche andando a lavorare in America. Fu, se non mi sbaglio, una delusione. Per cui alcuni di questi nostri, non più tanto giovani topografi, emi grati hanno senz'altro deciso di rientrare in Patria, e solo altri, pochi, si sono adattati ad iniziare una loro nuova carriera e una loro nuova vita.

A me sembra perciò che l'emigrazione dei topografi giovani sia più conve niente che non quella dei topografi già formati. Però lo scarso impiego di ita liani nei lavori topografici del mondo forse non è dovuto solamente alla consi derazione dei sacrifici e dei modesti guadagni possibili. Ogni paese adesso, come ho detto, nel quale si intende sviluppare o iniziare lavori topografici, impianta i lavori sulla base del rilevamento aerofotogrammetrico. I paesi che intraprendono queste attività iniziano col richiedere alla vecchia Europa do centi e consulenti che servano alla organizzazione dell'impianto. I docenti e i consulenti provengono generalmente dalle scuole olandesi, tedesche o svizzere, perché credo che qui da noi non si sia sufficientemente sviluppato lo studio nelle nostre Università della specializzazione di alcuni laureati nei metodi di rileva mento fotogrammetrico. Mi sembra che in genere gli assistenti dei nostri Isti tutti universitari di topografia e di geodesia preferiscono dedicarsi e vengano più facilmente indirizzati al lavori di geodesia e geofisica piuttosto che ai la vori di fotogrammetria e topografia. Di conseguenza l’inquadramento e l’in segnamento della topografia in America, Asia ed Africa è affidato ad allievi delle scuole di ingegneria di Zurigo, Losanna, Delft e Vienna, ma non si trovano: docenti provenienti dalle Università italiane.

Per poter giungere alla utilizzazione di topografi italiani fuori d’Italia sarebbe conveniente cominciare a formare dei coordinatori, dei docenti e degli esperti nelle università italiane. Sarebbe possibile e desiderabile che alcuni di questi esperti così per esempio come avviene per i medici, per i fisici ecc. portassero poi l'insegnamento della scuola italiana nei paesi ove si iniziano nuove attività scientifiche o pratiche nel campo topografico. E così come fanno gli Olandesi, gli Svizzeri e i Tedeschi, i docenti e i coordinatori faciliterebbero. la utilizzazione dei giovani topografi che aspirano a lavorare per il mondo.

La preparazione pratica e teorica dei geometri provenienti dalle scuole medie dell'Europa del Nord è superiore, e di molto, alla preparazione pratica e teorica dei geometri provenienti dai nostri istituti tecnici.

Per quanto mi risulta, le imprese pubbliche e private italiane che lavora no con quel metodi fotogrammetrici che vengono ad essere sempre più impie gati nel paesi nuovi, si trovano nella necessità di sottoporre i giovani, uscenti dalle scuole per geometri e assunti per lavorare, ad un periodo di istruzione pra tica e teorica non soltanto nel campo della fotogrammetria, ma anche nel cam po della topografia ordinaria. . Prima della guerra per iniziativa di vari organismi sono stati svolti dei corsi, liberi a tutti i geometri, di specializzazione nel campo della fotogramme




tria. Allo scopo di dare ai giovani geometri italiani le possibilità di competere con i geometri dell’Europa del Nord nell’assunzione di impieghi fuori del proprio. Paese, occorre fornire o dotare i nostri geometri di una maggiore cultura nel campo applicativo fotogrammetrico e topografico. Ciò potrebbe essere ottenuto in parte con una revisione dei programmi di studio degli Istituti Tecnici, ma soprattutto con la istituzione di corsi di specializzazione. Questi corsi di specializzazione dovrebbero assumere un carattere ufficiale e regolare, essere istituiti nei principali centri, controllati dai competenti Organi di Governo e do vrebbero essere affiancati da un opera di penetrazione e di presentazione uffi ciale, opera atta a fare conoscere fuori d’Italia l’esistenza dei corsi stessi e la possibilità per gli Stati interessati di richiedere ai direttori dei corsi i nominativi di tecnici disposti ad emigrare per lavorare nel campo della topografia applicata .

SOCIETÀ INTERNAZIONALE DI FOTOGRAMMETRIA

Per il quadriennio 1953-1956 la ‘Società Internazionale di Fetogrammetria avrà sede in Stocolma, essendo stato as segnato alla Svezia il compito di organizzare I'YVIII Congresso Internazionale di Fotogrammetria. Tale Congresso avrà luogo in Stocolma, nel mese di luglio 1956.

La Presidenza della Società Internazionale di Fotogram metria per il detto quadriennio è così formata:

Presidente : P. MoGENSEN, Foreningsbagen 23 - Stockholm Stocksund,

Segretario Generale : P. 0. FAGERHOLM, Bragenvagen 8 — |

Tesoriere : S. G. MoLLER, Ringvagen 14 - Stockholm-SV.

Direttore del Congresso e dell'Esposizione : L. AHSTRAN, Getfotsvagen 26 - Stockholm-Enskede.