MISURA DI DISLIVELLO PER MEZZO DI SPECIALI BAROMETRI ANEROIDIO



Comunicazione del Dr. Ing. Marino Fornari, della Direzione Generale del Catasto e der SS. TT. FF.

Oggetto della presente comunicazione è l’esame di 3 barometri aneroidi (detti microdbarometri dalla Casa costruttrice Askania) di alta sensibilità, da utilizzare per la livellazione barometrica. È noto che la precisione del metodo barometrico, quando ci si riferisca al barometro a mercurio non può superare tra l’altro, il limite di apprezzamento dell'altezza della colonna di mercurio. Quindi se tale limite è di 2/10 di mm, ne viene di conseguenza che la precisione delle differenze di livello calcolate con . tale sistema è piuttosto grossolano e comunque dell’ordine del metro (o meglio dei due metri) nelle condizioni migliori di osservazione, in assenza di cause perturbatrici istantanee della pressione.

Gli apparecchi oggetto dello studio permettono invece, almeno teorica mente, di poter misurare la variazione di altezza barometrica al centesimo di millimetro di mercurio con una precisione, quindi, almeno venti volte superiori a quella ottenibile con i barometri a mercurio. Altra causa di preferenza è co stituita dal minimo ingombro dell'apparecchio, dalla facile trasportabilità ed immediata lettura dei velori di scala. Detti valori opportunamente inseriti in formule e tabelle di calcolo annesse a ciascun apparecchio, permettono di calcolare la pressione barometrica con l’approssimazione del centesimo di mil limetro di mercurio.

Di conseguenza la differenza di quota di due punti del terreno si dovrebbe ottenere con l’approssimazione dei 10 centimetri, nelle migliori condizioni di osservazione e di stabilità atmosferica.

Lo studio degli apparecchi si propone quindi, lo scopo di verificare se tali condizioni siano rispettate e, soprattutto, data l’alta sensibilità degli apparecchi, se sia possibile il loro uso in qualunque condizioni di lavoro, e qualunque tem peratura, ovvero se occorrano accorgimenti speciali per ottenere i risultati desiderati.

Dalle prove finora eseguite si è rilevato che unica accortezza nell'uso degli apparecchi è che questi siano protetti, durante le osservazioni, da cause per turbatrici istantanee quali: urti, ventilazione anche leggera e insolazione.

Ciò sl è felicemente ottenuto circondando l’apparecchio di un riparo (cas setta di legno) per evitare che questo sia esposto direttamente al sole, o al vento ed abbia, quindi, a far oscillare l'indice, impedendo la lettura.

La temperatura viene data da un termometro inserito nell’apparecchio.

Avvertenza importante, del resto notissima, è questa: qualunque sia il sistema che si voglia usare nella livellazione barometrica occorre che le letture fatte agli apparecchi siano assolutamente sincrone. Gli orologi degli osservatori




devono quindi essere preventivamente sincronizzati, all’inizio della operazione e verificati alla fine della medesima.

Il inetodo usato dallo scrivente è stato quello delle due dasi fisse e del ba rometro mobile. I valori introdotti nella nota formula dell’altimetria barome trica (1) sono stati quindi rilevati contemporaneamente ai tre microbarometri.

Per il controllo, gli apparecchi sono stati posti sopra caposaldi di livella zione geometrica della Città di Roma e si sono così ottenuti gli scarti tra le quote precedentemente determinate con livellazione geometrica e quelle deter minate con l’attuale livellazione barometrica.

Nelle prove eseguite con buona stabilità atmosferica, lo scrivente ha ot tenuto uno scarto medio delle quote barometriche, rispetto a quelle geome triche, di cm. 28,4 con un massimo di cm. 62,9 ed un minimo di cm. 0,0.

Le esperienze verranno continuate per ottenere maggiori dati che consentano di completare lo studio: comunque fin da ora i risultati ottenuti si possono di chiarare più che soddisfacenti e tali da far ritenere che la livellazione barome trica, che ha l’indubbio vantaggio di sganciare le misure dalla reciproca visi bilità dei punti da livellare, possa essere usata in tutti i casi nei quali sia suf ficiente ottenere il dislivello con la precisione di cm 30. Al fine di ottenere i il sincronismo delle letture lo scrivente ha seguito, nelle osservazioni, il se guente metodo: alle basi fisse, dislocate: una nel punto più elevato della zona e l’altra nel punto più depresso, le letture vennero fatte all’inizio di ogni minuto primo.

Parimenti all’inizio di ogni minuto primo e per la durata di 10 minuti ve nivano eseguite le letture all’apparecchio mobile sulle varie stazioni. In tale guisa, oltre ad ottenere una doppia serie di valori rappresentanti la variazione della pressione nella zona, oggetto di misura, durante tutto il periodo di osser vazione, si otteneva per qualunque posizione nella zona del barometro mobile, una serie di 10 osservazioni sicuramente. sincione con quelle effettuate nel me desimo intervallo di tempo, ai microbarometri delle basi fisse.

Circa il personale da adibire alle operazioni, oltre il tecnico caposquadra che esegue anche le letture al barometro mobile, occorrono due persone con il compito di eseguire le letture nell’intervallo di tempo prestabilito, alle basi fisse.

Il tempo occorrente per la misura al barometro mobile dipende quindi da quello necessario per lo spostamento attraverso la zona da misurare oltre quello occorrente per le letture al barometro medesimo. Se le condizioni del ‘terreno lo consentono è pertanto consigliabile servirsi di un automezzo per effettuare rapidi spostamenti tra i punti del terreno da livellare e per il trasporto dell'apparecchio e della cassetta di protezione. (1) cfr. G. BOAGA, Trattato di Geodesta e Topografia con elementi di Fotogrammietria, vol. II, pag. 338 e segg. (Ed. Cedam, Padova).






Microbarometro Temperatura LOCALITÀ | . 1 a im Co (1 + x fe ' N. tm | I | 2 3 | 4 5 | 6 Colosseo... ..... | 2360 | 27.80 i S. Martino a Monti . . . | 2467 28.70 » . 27.98 I ,102609 20344” Colle Oppio. .... 0.0. 2389 27.45 | I i O i : Colosseo |... 2360 | 27.80 S. Pietro in Vincoli . . .. 2467 28.60 » 27.79 I ,I10199 20331,” Colle Oppio . ......; 2389 | 26.97 \ i n | Colosseo |... 2360 | 27.50 Î . Ì ; Via Labicana . |. .... 2467 | 28.00 > 27.37. 1 ,I10045 | 20303 Colle Oppio... .... 2389 | 26.60 \ i | Colosseo... ...... 2300 29.30 | ! Via Labicana . . .... 2467 23.60 » 28.63 | I ,10507 20388 "| Colle Oppio . . ..... 2389 : 28.00 \ | i | I Colosseo... ..... 2360 29.80 S. Pietro in Vincoli . . . . 2467 29.10 : 29.00 | I ,10643 20413 ,6 Colle Oppio... .... 2389 28.10 \ Colosseo... 0... 2360 29.95 | S. Martino ai Monti . . . 2467 29.60 . 29.22 1,10724 20428 ,5 Colle Oppio . ...... 2389 28.10 \ {r) Questi dati sono stati forniti dalla Casa Costruttrice. i (2) I valori delle pressioni qui riportato corrispondono alle medie di 10 osservazioni.






Pressione A 4 (n) (6) x (0) | log p log fp, — log fo | ___________________________________- _ mm/Hg | 1 ° misurato | dato | differenza NOTE | Ta 2) 759.223 | 2.88036936 | | + . ? » ' Un | O ,00I23275 25,080 25,080 O 757.071? 2.3791366I O . O ,000048I9 0,980 0,351) + 0,629 756.987 | 2.87908842 | ATA ZI O . | TOTALI . . 26 ,060 25,431 «+ 0,629 So n 191 | 2.88035105 o 759 no I 2 $ ha so O ,0012I616 24 ,727 24,784 _ 0,057 - 757.909 | 2.97913459 O ,00005622 I,143 O ,647 + 0.496 D 756.970 2.87907867 | ZZZ TT TTTT CE | TOTALI . . 25,870 25 ,43I + 0,439 Q i N - 9 È 759.201 | 2.88035677 0 ,00032676 6,634 6.592 + 0,042 Î é 758.630 2.88003001 O ,0006433I 19.152 | - 18.839 + 0,313 6.984 | 2.87908670 _ 759-974 I 790997 (TOTALI . 25.786 25,431 + 0,355 754.183 2.87747074 O ,000304I6 6 ,20I 6.592 — 0,39I 753-555 | 2.87717258 | O ,000043I9 _ 19,230 18 ,839 1 O ,39I 3 752.020 | 2.87022939 TOTALI . . 25,431 25,431 O - | i | E 754.187 | 2.87747904 | 000121789 24,862 24.784 | + 0,078 — 752.075 | 2.87626I15 | 000003060 0,625 0,647 | -—- 0,022 o --<-T_OTTT_ZZZZZ TT i D 752.022 | 2.87623055 TOTALI . . 25 ,487 25 431 + 0,056 D 8 ù . 754.088 2.87742203 | 0 ,00120130 24.541 25.080 — 0,539 È ° un 752.055 2.87622073 | 0 00003927 0 ,802 0,351 | -+ 0,451 é 751.937 2.87618146 TOraLi . | 25.343 25.431 — 0,088 | f