I) W. LamBERT, F. DarLinG, Dichkte, Schwere, Druck und elliptizitat im erdinnern. Francoforte, 1953. 2) E. Gigas, Begriffe, Benennungen und Formelgròssen rm der Geodasie. Bamberg, 1953. 3) K. RAMSAYER, Die Schwere reduktion von Nivellemenis. Monaco, 1953.
Nella pubblicazione 1) sono considerate le più importanti variabili fisiche e geometri che nell’interno del globo terrestre. In base alla teoria di Clairaut sulle figure di equilibrio per pianeti non omogenei di rotazione gli egregi Autori ricavano interessanti relazioni che permettono la determinazione di alcuni fondamentali elementi in funzione delle co stanti del corpo terrestre determinate da Hayford. Fra questi sono in particolar modo , degni di menzione gli schiacciamenti superficiali in funzione delle ipotesi di Radau e di Legendre sulla variazione della densità nell’interno della Terra. In una interessante ta bella numerica comparativa sono riportati i valori delle densità, delle pressioni, delle gravità n.ll’interno della Terra ed a profondità varie. Nella Bibliografia sono ricordate una ventina di Note e Memorie che trattano dell'argomento.
Nella Memoria 2) il prof. Gigas, si occupa delle notazioni, dei termini e delle quan tità ricorrenti nelle formule della Geodesia e propone un emendamento alla lista delle espressioni standardizzate « Din 3025 ». Seguono 21 tabelle che raccolgono le abbrevia. ture che si debbono adoperare per indicare le quantità dianzi accennate; delle varie quantità sono riportati anche i relativi valori. |
Nella pubblicazione 3) il prof. Ramsayer si occupa della teoria ortometrica per le livellazioni di alta precisione, con particolare riguardo alla determinazione, su di essa, degli effetti della variazione della gravità lungo gli itinerari seguiti. Viene altresì de scritto il gravimetro Askania ed esaminate, con interessanti note critiche, le varie ridu zioni delle gravità al geoide. 4) M. R. MARCHANI, De l’exécution des calculs de triangulation dans le svstème de conv donnèes rectangulaires de la projection conique conforme de Lambert. 5) M. R. MARCHANT, De l’emploi de procédés approchés pour le vajusiemeni des points de troistème ordre et des points de détail dans un résèau triangu.é. Methode diffèrentielle. Transformation affine. 6) W. LEvEQUE, Sur le calcul des points levés par le Service Photographique de DI.G.M. Preparation, Methode de calcul ; Contréle ; Enseignements.
Si tratta di tre studi pubblicati nel 1953 dal « Centro dei calcoli dello I.G.M. del Bel gio, e presentati al Congresso nazionale delle Scienze.
Lo studio n. 4) tratta. come dice il titolo, della esecuzione dei calcoli usufruendo gli elementi (noti) della proiezione conica conforme di Lambert. i
I nostri lettori già conoscono la questione perché essa è stata applicata in Italia fino dal 1941, e su vasta scala utilizzando anche per triangolazioni del I ordine e per compen sazioni la proiezione conforme di Gauss, e può essere utilizzata per qualsiasi rappresenta zione conforme, come ha indicato il prof. Boaga recentemente su una Nota pubblicata nella Rivista del Catasto e dei SS. TT. EE. (anno 1953).
Lo studio 5) tratta di un interessante problema geodetico che trova larga applica zione in tutti quei paesi che posseggono una antica triangolazione, e che si trovano nella
necessità di collegare alla rete fondamentale, nuovi punti determinanti con le attrezza ture strumentali moderne.
Lo studio 6) infine illustra un metodo in uso nel Belgio atto alla determinazione delle coordinate piane di un certo numero di punti non appartenenti alla rete geodetica, e di un certo numero di caposaldi per la altitudine, non appartenenti alla rete di livellazione. L’A. aggiunge il formulario dei calcoli che rende facile la lettura e la comprensione del metodo. 7) E. MorEAU, La transformation des coordonnées « Apparetl » en coordonnées « Terrain » dans le cheminement aérien. I. G. M., 5 Bruxelles, 1953.
L'A. dopo alcune considerazioni di carattere generale espone il metodo fondato sulla applicazione del principio dei minimi quadrati atto a determinare opportune formule di trasformazione delle coordinate « apparecchio » e quelle « terreno » di una fascia aero triangolata. Il caso della aerotriangolazione libera è affrontato sia per la planimetria, sia per la altimetria; mentre quello della aerotriangolazione condizionata è affrontato solo per l’altimetria. La trattazione teorica è accompagnata da un esempio pratico numerico. 8) MixnIistERrO DEI LL. PP., Rilievo dell’Alveo dei Corsi d’acqua — Tevere, da Roma (Ponte dell'Industria) al mare. Roma, 1954. 9) IpbEM, Arwo, dalla foce alla confluenza con Era, Roma, 1954.
Sn questi due volumi ha già riferito il Presidente della SIFET, nella sua prolusione alla inaugurazione del III Convegno Nazionale, alla quale pertanto si rimandano i lettori (vedere pag. 10 precedente: capo d), « I lavori del Servizio Idrografico del Ministero dei LI. PP. ». 10) Ing. prof. C. AQUILINA, Lezioni di Topografia e Cartografia, per gli allievi di Scienze
Geologiche. Edizioni dell'Ateneo, Roma, 1954, pagg. 350.
L'opera è suddivisa in 16 Capitoli, preceduti da una introduzione e seguiti da quattro appendici e da una Bibliografia.
Nella introduzione l'A. fissa i compiti della Topografia e richiama i concetti fondamez tali sulla gravità, sul potenziale, sulle superfici equipotenziali e sulle misure azz lan. Entra poi nel vivo della materia col seguente ordine: nozioni di ottica geometrica - (enz — strumenti diottrici — organi essenziali negli strumenti di misura — misure di argz:.1- 1 teodolite — triangolazioni — misure di distanze — poligonazioni e rilievi di dettazi:o — bussola topografica — tavoletta pretoriana — misure di aree — livellazioni — rappresenta. zioni altimetriche — celerimensura — Fotogrammetria — cenni elementari di Cart -crata - disegno topografico — orientamento astronomico — cenni sulla teoria degli error:
Gli argomenti sono bene sviluppati, l'A. dato che si rivolge agli allievi 2evhg: cerca di fissare i concetti, facendo uso della matematica il meno possibile, avvalend.ss: peri di esempi e di considerazioni tratte dalla pratica. °
Questo metodo di esposizione è molto buono e dà all’opera un carattere dadartico. che sarà indubbiamente apprezzato dagli allievi a cui l’opera stessa è dedicata. alberi che non debbono divenire dei topografi, ma debbono conoscere le fondamernta!: namoei del rilevamento per i loro studi e le loro ricerche. 1) Dr. DuiLIo Cosma, Aerofotogrammetria forestale con 60 fotografie fuor testo e 34 illustrazioni nel testo, Trieste, 1954. l'A., che è Ispettore forestale, ha scritto questo volume cun jo scopo preciso di az ganciare la fotogrammetria al servizio della selvicoltura, e diciamo subito vi è comzle tamente riuscito.
Nel suo volume, dopo una breve introduzione storica riferisce sulla « presa dall’aereo » considerando gli apparecchi fotografici e la fotografia aerea, trattando diffusamente della scelta della stagione e dell’ora della presa, della tecnica relativa, del materiale sensibile, dei filtri, fino ad arrivare alla enunciazione delle norme pratiche per la interpretazione delle fotografie aeree. Affronta poi il problema della restituzione, con particolare riferi mento alla restituzione cartografica ai fini forestali, e a quelli dendrometrici.
Con una completa trattazione della utilizzazione delle fotografie aeree ai fini dell’ag giornamento delle mappe forestali, ai fini statistici forestali, a quelli del Catasto censua rio forestale e a quelli geo-morfologici, l’À. mette a fuoco il problema che si è proposto di sviluppare, le considerazioni fatte gli permettono altresì di dettare le norme per una giu diziosa utilizzazione delle aerofotografie ai fini della sistemazione dei terreni montani.
L'A. che ha personalmente e per lungo tempo eseguiti importanti esperimenti sulle varie questioni trattate, ha voluto completare la esposizione ricordando le modalità ese cutive e collaudo dei materiali e dei lavori aerofotogrammettrici, arrivando a delle norme atte alla determinazione dei costi dei rilievi sopra ricordati.
Le numerose fotografie e figure riportate facilitano la lettura del volume e servono a mettere in luce la grande portata pratica degli argomenti esposti, che se portati nel campo operativo non tarderanno a dare notevoli contributi alla silvicoltura in genere e grandi incrementi alla attività forestale. 12) J}. VIGNAL e T. J. KUKKAMAKI, Compte-rendu des travaux de la Section des nivellements (de l’Association Internationale de Géodésie). Parigi, 1954). .
Gli egregi Autori riferiscono sui lavori della « Sezione Livellazione » durante il Con gresso dell’U.G.G.I. che ha avuto luogo nell’agosto 1951 a Bruxelles. Essi hanno così occasione di riferire sulle discussioni che sono avvenute in seguito alla presentazione de gli interessanti «rapporti generali sulle livellazioni di precisione effettuate nel mondo » riguardanti rispettivamente: effetti sistematici della rifrazione atmosferica sulle livella zioni: nuovi metodi di livellazione; realizzazione automatica della orizzontalità delle vi suali nelle livellazioni; oscillazioni stagionarie sulle livellazioni; movimenti secolari del suolo e movimenti bruschi; oscillazioni diurne della verticale e del suolo; compensazione della rete europea di livellazione; osservazioni mareometriche; impiego del metodo di li vellazione frazionata; livellazione e gravità. Sono da ultimo riportati i voti espressi dalla A.I.G. in merito ai vari problemi attualmente allo studio sulle livellazioni"di precisione e di alta precisione. Questo Rapporto sarà prossimamente pubblicato sul « Bulletin Géodé- sique » organo della A.I.G. (Parigi).
AVVISO Al SOCI
Sono aperte le iscrizioni per l'anno 1955.
La quota sociale individuale annuale è di L. 1000, ridotte a L. 800 ai Professori, Funzionari, Ufficiali e Studenti,
I versamenti debbono essere effettuati sul Conto Corrente Postale | I/I{08! intestato alla «Società italiana di Fotogrammetria e Topografia» Via Eudossiana 18, Roma.
Attenzione ! il Bollettino viene distribuito gratuitamente ai Soci.