Rapporto Nazionale all’ VIII Congresso Internazionale di Fotogrammetria Pror. GIOVANNI BOAGA
In Italia l'applicazione principale della fotogrammetria terrestre ed ae rea nel quadriennio 1952-1956 è stata rivolta essenzialmente al campo topo grafico per la costruzione delle carte al 25.000 dell’Istituto Geografico Mili | tare, per la costruzione delle Mappe catastali nelle scale I:1000, 12000 e I1:4000, per speciali rilevamenti di impianti idroelettrici, sistemazioni mon tane, per studi glaciologici, per progetti di urbanistica, per sistemazioni flu viali, bomifiche, irrigazioni, progetti stradali e ferroviari, canali, tracciati di funivie, elettrodotti a scale diverse e nel campo non topografico nel rilievo dei monumenti, per studi forestali e per ricerche archeologiche.
Tale attività operativa si realizza in Italia principalmente attraverso l’opera dell'Istituto Geografico Militare (lavori a terra, prese aeree e lavori di restituzione), sia attraverso numerose Ditte private, che assumono lavori in appalto in base a speciali capitolati opportunamente predisposti.
Tali Ditte sono: E.I.R.A. (Ente Italiano Rilevamenti Aerofotogramme | trici, con sede in Firenze); I.R.T.A. (Istituto di Rilievi Terrestri ed Aerei, con sede in Milano); O.M.I. (Ottica Meccanica Italiana e rilevamenti Aerofoto grammetrici con sede in Roma); Istituto Fotogrammetrico Rilevatori metodo « Nistri » con sede in Roma; I.S.A. (Impresa Specializzata Aerofotogramme trica con sede in Roma); ETA (Ente Topografico Aerofotogrammetrico, con sede in Roma); infine l’Ufficio Tecnico Leopoldo Carra e la COME con sede in Parma. Si è aggiunto da poco V’I.R.T.E.F. (Istituto Rilievi Terrestri ed Aerei, con sede in Firenze).
L’EIRA utilizzale apparecchiature Santoni, l’IRTA le apparecchiature Wild e ’OMI, VISA, l’ETA, la COME e l’IRTEF le apparecchiature di presa e di restituzione « Nistri ». L'Ufficio Tecnico Leopoldo Carra le attrezzature Nistri e quelle Wild.
Tutti questi Enti fanno parte della Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia (S.I.F.E.T.), che è una Associazione di esclusivo carattere cul turale ed ha lo scopo di contribuire in Italia allo sviluppo degli studi e delle ricerche nel campo fotogrammetrico e topografico, di perfezionare la cultura professionale degli iscritti e di dare il proprio apporto all’affermazione italiana all’estero nel quadro della collaborazione internazionale.
La SIFET esplica la sua attività attraverso le sezioni, con Convegni an nuali e con il proprio Bollettino.
Nei « Rapporti Generali » delle singole Commissioni sono ricordati i con tributi dell’Italia nei vari rami di attività, qui soltanto ricordiamo che stru mentazioni «Santoni» sono costruite esclusivamente dalle Officine Galileo (Firenze) e quelle « Nistri » esclusivamente dall’O.M.I. (Ottica Meccanica Ita liana — Roma). |
Gli strumenti realizzati in questi ultimi tre anni sono: a) Officine Galileo : camere da presa a film nei formati 18 x 20 e 18 X 18 cm, dotati di obbiettivi di focale 135 e 165 mm; complesso per prese panoramiche costituito da due camere 18 x 20 cm con obbiettivo di 165 mm, montato su uno speciale supporto in modo che gli assi delle camere formano un angolo di 45° rispetto alla verticale. Sono stati realizzati anche complessi di camere triple con periscopio in montaggi speciali e camere singole per forni ture sia all’estero che in Italia. | È stata continuata la costruzione dei tipi classici di restitutori; stereo cartografici (mod. IV) e Stereosimplex (mod. III e mod. II). È stata altresì realizzata una vasta gamma di apparecchi ausiliari quali: il Calcolatore Sol lare, 11 Fotogoniometro, i Contatori di lastre, ecc. 6) Ottica Meccanica Italiana : sono stati portati nuovi perfezionamenti agli strumenti del primo ordine: Fotostereografo OMI - Nistri (mod. B 2 e mod. V); a quelli del secondo ordine: Fotomultiplo OMI - Nistri (modello B III) e a quelli del terzo: Stereografometro OMI - Nistri SGG-89B. Di tali strumenti sono stati riprodotti nuovi esemplari. Le caratteristiche dei Foto multiplo D III e del Fotocartografo (mod. V), entrambi basati sul principio della doppia proiezione ottica diretta, sono riportate in una ampia monogra fia che sarà prossimamente pubblicata e divulgata dalla OMI stessa. Va segna lata pure la costruzione della macchina da presa FOMA-Nistri con obbiettivo grand’angolare costruito dall’OMI. L'obbiettivo con f = 150 mm prende il nome di Rigel; la macchina è fornita di giroscopi per la registrazione del punto nadirale. Tutti gli apparecchi di restituzione sono muniti di coordinatometri elettrici. -
L’Ing. Ronca ha ideato l’omologoscopio orthosimmetrico O.M I. atto alla identificazione della corrispondenza omografica nella ripresa e nella resti tuzione stereofotogrammetrica di linee spaziali, in particolare delle traietto rie del missili.
La Prof. Margherita Piazzola-Beloch ben nota nel campo internazionale per le sue strumentazioni per le applicazioni nel campo della Roentgenfoto grammetria si è occupata pure del problema della identificazione di immagini analoghe di punti di una traiettoria ed ha ideato a questo riguardo un appa recchio denominato « omolografo » ed atto alla realizzazione del suddetto pro blema.
Studi del genere sono stati fatti anche dal dr. U. Bartorelli dell'Istituto di Geodesia e Topografia della Facoltà di ingegneria di Roma.
Non è possibile brevemente accennare ai numerosissimi lavori effettuati dalle Ditte e dai Servizi dianzi accennati in varie zone del Paese, per scopi di versi e con restituzioni che vanno dalla scala I :1000 e I :2000 a quella 1: 25.000, per i quali si rimanda il gentile lettore ai discorsi inaugurali dei Con . vegni annuali della S.I.F.E.T. che hanno avuto luogo a Siena (1952), a Pa dova (1953), a Roma (1954), a Firenze (1955) e che sono stati interamente pub blicati sul Bollettino S.I.F.E.T. delle singole annate.
Diciamo solo che in Italia sono ormai stati studiati tutti i problemi tec nici. ed organizzativi di rilievo e di restituzione, si che st può ben dire che in Italia per quanto riguarda il rilievo del terreno con i procedimenti della foto grammetria terrestre ed aerea si è già passati e da diverso tempo alla appli cazione industriale. È stato effettuato da parte dell’E.I.R.A., dell’I.R.T.A. e dell’E.T.A. il rilievo aerofotogrammetrico di tutta l’Isola di Sicilia per conto dell’E.R.A.S. (Ente Riforma Agraria in Sicilia).
Importanti lavori sono stati effettuati dall’ O.E.E.P.E., ma su ciò rife rirà a parte il Prof. Solaini, del Politecnico di Milano.
Notevoli risultati sono stati conseguiti nel rilievo dei monumenti, nella applicazione della fotogrammetria per i rilievi forestali (dr. Cosma), per quelli archeologici (Lerici, Schmidt, Castagnoli) e sul moto ondoso (Greco).
Particolarmente interessante è apparsa la discussione che ha seguito la esposizione del tema del IV Convegno nazionale della SIFET, (Firenze 1955) su « Idee sulla prassi da seguire nei lavori fotogrammetrici», con par ticolari riferimenti agli aspetti tecnico-geometrico, economico-organizzativo ed al ciclo produttivo (Cantarini); la organizzazione industriale, la specializza zione del personale e la sicurezza della lavorazione (Le Divelech); ricognizione pre-restituzione e post-restituzione (Campostrini). La discussione ha messo in luce il grado attualmente raggiunto dagli operatori italiani nel campo della fotogrammetria pratica.
Numerose Note e Memorie di argomento fotogrammetrico sono state pub blicate in questi ultimi anni; esse sono tutte raccolte, nel già ricordato Bollet tino SIFET, nella Rivista del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali e nel Bollettino di Geodesia e Scienze Affini, a cura dello Istituto Geografico Mi litare.
L’elenco completo di questi studi e realizzazioni si trova nella Bibliografia Geodetica Italiana, a cura della C.G.I. pubblicata nei vari anni; da esso risul ta il notevole contributo dato dall’Italia alle varie questioni fotogrammetri che teoriche e pratiche e agli strumenti di presa e di restituzione.