CESARE AIMONETTI, Lezioni di « Topografia », in tre volumi: Quinta edizione. Pagg. 130 — 312 + 224, prezzo lire 440 + 780 + 660. Editore G. B. Paravia e C., Torino.
Il prof. Cesare Aimonetti, già professore Ordinario di Topografia nell'Istituto Tec nico « G. Sommeiller » in Torino e libero docente di Geodesia e Topografia nella Univer sità di Torino, ha voluto dare alle stampe, per la quinta volta, il suo Trattato, che com prende le lezioni da lui svolte negli Istituti Tecnici. È ben noto ai nostri Soci il Trattato del prof. Aimonetti, perché molti sono stati suoi diretti discepoli, tuttavia riteniamo do veroso ricordare che il Irattato non è solo utile a quanti si accingono a superare l’esame di abilitazione degli Istituti ‘Tecnici, Agrari e Industriali — in quanto sono riportati e sviluppati chiaramente tutti i punti dei programmi governativi — ma anche ai pro fessionisti ed agli ingegneri che si dedicano ai rilievi topografici.
Il primo volume rappresenta il ponte di passaggio dalle materie diremo così teoriche, a quelle professionali; in esso sono contenute le nozioni di trigonometria piana ed i pri mi elementi della Topografia. Nel volume secondo si trovano esposti con molti detta gli le nozioni fondamentali dell’ottica geometrica; vi sono poi descritti gli strumenti to pografici; indicati 1 procedimenti pratici per i rilievi planimetrici, sono descritte le ope razioni di triangolazione e di poligonazione ed i fondamenti della agrimensura. Nel vo lume terzo sono illustrati i principi teorico - pratici della altimetria e della celerimensura, con larghi accenni alla fotogrammetria. Nelle applicazioni figura il « progetto stradale » per quanto riguarda la Topografia. Alla fine di ogni volume sono riportati numerosi pro blemi, numerici, le cui risoluzioni danno possibilità ai discenti di penetrare nell’intimo delle varie questioni, di prendere visione armonicamente delle varie leggi che governano i lavori topografici prima (osservativi) in campagna, poi (di calcolo) in Ufficio.
Al prof. Aimonetti, per questa sua nuova fatica didattica, dalla quale traspare il suo zrande amore per i giovani e per la Scuola, i rallegramenti più vivi e gli auguri più fervidi iel Bollettino, che costantemente e amorevolmente segue la Sua incomparabile attività i: Maestro. ‘a. BENVENUTI, / cerchi graduati degli strumenti ottici, « Luce e Immagini », n. 4, 1955.
L’A. in questa nota illustra le caratteristiche ed il metodo di fabbricazione dei cer ‘ni graduati e mette in rilievo le cure che debbono essere osservate perché lo strumento sel quale sono montati i cerchi sia utilizzato e conservato con razionalità. Esamina dap sima lo strumento tipico per tale misura (il tacheometro Catasto), indi le macchine da tvidere che via via, sono state utilizzate, dall'epoca del Porro ad oggi, ossia durante gli x.timi cento anni. arturo DE Bomnis, Tavole Tacheometriche (centesimali e sessagesimali) per la riduzione all'orizzonte delle distanze e per il calcolo dei dislivelli. Roma, anno 1955, La Libreria dello Stato, Editrice.
L’A., geometra capo presso la Direzione Generale del Catasto e dei SS. TT. EE., =saosiderato che la richiesta sempre viva di tavole tacheometriche espressamente predi mposte per i lavori celerimetrici ed il crescente sviluppo di tali lavori in zone molto vaste, da ritenuto opportuno redigere tavole di nuova tipo atte a fornire direttamente i valori
ridotti all'orizzonte delle distanze lette sulle stadie ed i dislivelli parziali al variare del l’angolo zenitale di minuto in minuto primo centesimale e che perciò evitano il ricorso alla interpolazione angolare.
Le tavole sono predisposte in modo tale da essere agevolmente utilizzate anche nei rilievi eseguiti co strumenti a graduazione sessagesimale, di formato comodo e di volume ridottissimo.
Precedono le tavole propriamente dette una breve istruzione sull’uso delle formule per la riduzione delle distanze all'orizzonte e per il calcolo dei dislivelli, con alcune appli cazioni numeriche, atte ad illustrare l’uso delle tavole stesse.
Il formato del volume è di cm. 24 X 34 cm. La stampa è chiara e le tavole si presentano di facile impiego. Al lavoro del geom. capo De Bonis, auguriamo la massima diffusione, e ci complimentiamo con lui per la bella ed utile opera compiuta. GENNARO DEL Basso, Tavole Numeriche di Celerimensura. Cremonese, Roma, anno 1955, pagg. 300.
L’A. col desiderio di sostituire le malagevoli « tavole numeriche di celerimensura » esistenti in Italia ed all’estero, ha ritenuto di affrontare l'improbo compito di redigerne una completa, e tale da consentire rapidità nella esecuzione dei calcoli per le quote dei punti rilevati, per angoli zenitali centesimali o sessagesimali variabili di 2° in 2’, da un minimo di 0°%,02 ad un massimo di 35°.
Seguono le «tavole topografiche riduzioni all'orizzonte » fondate sulla formula L sen? z, con angoli zenitali centesimali o sessagesimali variabili da Io’ in 10° da un minimo 10° ad un massimo di 35° per distanze L misurate da m. 10 a m. 150. In esse sono raccolti inol tre i calcoli più salienti in uso negli Uffici catastali italiani ed 1 problemi topografici che si sono presentati all’A. durante la sua attività.
Completa il volume le tavole per le curve circolari con raccordi spirali, calcolate in funzione delle costanti velocità, curve paraboliche verticali, tracciamenti e norme pel progetto di autostrade. :
Il volume si presenta assai bene, l’Editore ha curato la stampa in modo veramente eccezionale e rispondente ai bisogni dei tecnici; le pagine contenenti le tabelle, del for mato foglio protocollo, sono suddivise in colonne e mediante artifici di stampa (l’uso del grassetto, ecc.) risultano di facile impiego.
Riteniamo quanto mai utile e prezioso il lavoro dello ing. Del Basso che ha voluto dare ai topografi un utile strumento per i loro calcoli.
C. M. Lerici, La Scienza al Servizio dell’ Archeologia. « Ricerca Scientifica », n. 4, 1956.
L’A. riassunti i principi e le pratiche applicazioni della prospezione aerea per l’ac certamento di zone archeologiche ed i diversi metodi di prospezione geofisica sperimen tati finora in Italia e all’estero, descrive una delle prime campagne sperimentali di ricer ca archeologica effettuate in Italia nel 1954-55 con l’impiego combinato di rilevamenti aerei e prospezioni geofisiche, (ricerche nella necropoli di Cerveteri e ricerche di Fabriano).
La Memoria che comprende 33 pagine è corredata da belle e suggestive figure (foto grafie) che servono a rendere facile e piacevole la lettura della Memoria stessa.
G. Lonco M. Il regolo calcolatore « Universo ». Brevetto n. 522681. Descrizione sintetica completa per l’uso, Pesco Sannita (BN).
L'A. descrive brevemente il regolo di sua invenzione denominato « Universo », adat to per i calcoli usuali e per calcoli topografici e di ingegneria, secondo tre gamme distinte denominate dall’Autore: Ki, K2 e K3, e dà le norme pratiche per l’uso scffermandosi
sui problemi fondamentali: trasformazione di coordinate polari in cartesiane, valori na turali del quadrato del coseno, dislivello tacheometrico, calcoli con logaritmi decimali e con logaritmi naturali, radice cubica, area del cerchio, valori reciproci. La illustrazione è chiusa da un opportuno richiamo di talune costanti che entrano frequentemente nei cal coli geo-topografici.
C. MORELLI, Pilievo gravimetrico regionale nella fascia costiera adriatica, in Rivista « Me tano », n. 7 anno 1955.
L’A. rende conto di un rilievo gravimetrico a carattere regionale (1 stazione ogni 4 kmq) eseguito in mare fino ad una distanza di 25 km dalla costa, fra le foci del Po e Ri mini, Tale rilievo comprende ben 480 stazioni. Dalla carta delle anomalie si nota una di minuzione di gravità sempre più intensa fino a raggiungere i 100 milligal nella zona inter media fra P.to Corsini e Cesenatico. È da augurarsi che il rilievo continui per tutta ia fa scia costiera adriatica italiana. Risultati interessanti dovrebbero trovarsi all’altezza di Pescara, e più a Sud n le vicinanze di Bari, data la particolare costituzione geologica del territorio della penisola in quelle zone. | M. PiAzzoLLA-BELOCH, Lezioni di Geometria analitica, con elementi ed esercizi di geometria protettiva, Pubblicazioni dello Istituto di Geometria della Università di Ferrara.
L'A. Membro del Consiglio Direttivo della S.I.F.E.T., ha redatto questo volume per 1 suoi studenti del biennio di preparazione per il Corso superiore di Ingegneria. La mate ria. La materia è stata suddivisa in più parti: e precisamente in cinque parti oltre alla introduzione: in questa l’A. ha voluto attaccarsi alle concezioni geometriche già familiari agli studenti dello insegnamento secondario, senza introdurre subito nozioni nuove, che non arrecano nessun vantaggio alla didattica. Vengono così esposti i concetti sui quali si poggiano le operazioni di proiezione e di sezione, quelli delle forme geometriche fonda mentali per elementi tutti situati a distanza finita, riservando ad un secondo tempo la nozione di punto all’infinito.
La « Introduzione » serve quindi di passaggio dalla geometria elementare a quella superiore. Nelle cinque parti che seguono vengono esposti i problemi fondamentali della Geometria analitica (I), quelli della geometria proiettiva (II), la teoria generale delle co ziche (III), quella delle quadriche (IV) ed infine numerosi e ben scelti esercizi di geo metria proiettiva (V).
L'A. ha voluto e saputo dare alla esposizione una chiarezza veramente eccezionale che rende facile la lettura e comprensivi i vari problemi trattati, inquadrati nel vasto oriz zcnte delle geometrie analitica e proiettiva, non distinte, ma fuse in un armonico insieme. 3 A. Rosina, Studi vari di geometria, Ferrara, 1952 e seguenti.
Il nostro Socio prof. B. A. Rosina dell’Università di Ferrarà ha inviato al « Bollet tao » una serie di suoi studi riguardanti alcuni rami della geometria. Taluni di essi pos scono interessare anche i nostri lettori, sono soprattutto quelli sulle « coniche generalizzate » the comprendono alcune estensioni dei noti lavori della prof. M. Piazzolla Beloch sulle carve algebriche piane di ordine 2n e sulla Teoria diametrale delle superficie algebriche, ga ricordate nel Bollettino.
Relazione sullo stato e sull'andamento dei lavori catastali dal 1° luglio 1954 al 30 giugno 1955 | e sui lavori svolti dagli Uffici Tecnici Erariali durante l’esercizio fimanziario 1953-55, . Roma, 1955, Istituto Poligrafico dello Stato.
La Relazione, preceduta da una presentazione del Direttore Generale ing. dr. Tito Rumboldt, al Ministro delle Finanze, on.le G. Andreotti è suddivisa in 12 capitoli che trat tano dei seguenti argomenti: i compiti dell’Amministrazione del Catasto e dei SS. TT. EE. - la formazione del nuovo Catasto terreni — la conservazione dei catasti terreni — il nuovo catasto edilizio urbano — davori delle Commissioni censuarie — le operazioni di classamento dei terreni — cartografia catastale —- la meccanizzazione dei catasti — 1 vari servizi affidati agli Uffici Tecnici Frariali — altri lavori espletati dalla Direzione Generale del Catasto e dei SS. TT. EE. — gli Uffici: sedi ed attrezzature — il personale. La Relazione è chiusa da opportune tavole grafiche riproducenti la dimostrazione dello stato dei lavori catastali nella Repubblica al 30 giugno 1955.
Ci permettiamo richiamare l’attenzione dei nostri « Lettori » su questa importante Relazione.
FILOTECNICA SALMOIRAGHI S.p.A. Milano, Strumenti topografici — Impiego, manuten zione, accessori, (N. 5511/3, anno 1956); pagg. 118, prezzo L. 750. . La Filotecnica Salmoiraghi ha pubblicato molto lodevolmente questo volumetto contenente le istruzioni generali per l’impiego degli strumenti topografici in generale ed in particolare per quelli di sua fabbricazione. I vari argomenti sono raccolti in sette pa ragrafi intitolati: premesse generali; operazioni preliminari; operazioni planimetriche; operazioni altimetriche; verifiche — rettifiche — controlli; strumenti particolari e com plementari; mezzi per il disegno di precisione. Un indice alfabetico degli argomenti fa cilita la ricerca delle varie questioni, La esposizione è ben fatta, con semplicità e chiarez za; numerose ed appropriate figure rendono maggiormente comprensiva la lettura e ser vono a istruire il topografo sul corretto impiego dei vari strumenti. interessanti appaiono le considerazioni relative ai più recenti strumenti costruiti dalla Filotecnica. OFFICINE GALILEO, Apparecchi per il controllo delle dighe. Fascicolo I e II, anno 1956.
Le Officine Galileo di Milano hanno iniziato la pubblicazione di una interessante col lana tecnica di cui finora sono stati pubblicati due fascicoli relativi agli « apparecchi per il controllo delle dighe » redatti dal dr. ing. Federico Zannini. |
Il fascicolo primo ha inizio con una opportuna introduzione, seguono poi interessan ti considerazioni sugli strumenti da usare quali clinometri, teodoliti, livelli ecc., e sulle misure clinometriche, di allineamento, di deformazione e di variazione di lunghezza e con il sistema dei fili a piombo.
Nel secondo fascicolo vengono date ampie referenze sui termometri elettrici e sulle registrazioni delle temperature. Viene poi esaminato il problema delle misure elettroa custiche, ricordando gli strumenti a tal fine impiegati, ed i principi teorici su cui tale cam po di misure si fonda. ll fascicolo è chiuso da considerazioni relative ai cavi di collega mento e alle apparecchiature di selezione e smistamento.
La chiara ed interessante esposizione della materia, che è in continua evoluzione, è resa maggiormente comprensibile dalla inserzione di numerose e belle figure di strumenti, di sezioni e di disegni schematici. Sarebbe molto opportuno uno studio che mettesse in
telazione i risultati ottenuti per una medesima diga e con i vari strumenti e metodi, onde poter individuare la correlazione — che evidentemente deve esistere — fra i vari proce dimenti, metodi e strumenti impiegati.
Atti della Fondazione Giorgio Ronchi e Contributi dell'Istituto nazionale di Ottica, Firenze, anno 1955, n. 4, n. 5, e n. 6.
Con la vivacità che lo distingue V. RoncHI nel fascicolo n. 4 tratta brillantemente, in un articolo dal titolo « Dieci domande imbarazzanti », di cui la prima è « Siete voi con vinti di insegnare delle leggi vere ? » dei fondamenti dell’ottica, ricavando conclusioni che meritano riflessioni sopratutto da parte di quanti si occupano dello insegnamento del l’ottica. Non è possibile riassumere brevemente il pensiero dell’autore e perciò rimandiamo i nostri Soci all’articolo del prof. Ronchi.
A questo articolo segue quello di A. M. ERcOLES su « Notizie sulle lampade lampo » che interessano particolarmente il campo fotografico.
Vengono poi dati: il resoconto sulla « Fondazione Giorgio Ronchi » (Verbali delle se dute 112 e 113esima) e importanti notizie tecniche.
Nei « Contributi » notiamo dapprima lo studio di M. T. ZoLi sullo « Studio di binomi per la rappresentazione approssimata di alcune aberrazioni ». In esso l’A. cerca dei bi nomi adatti per la rappresentazione della curvatura di campo, l’astigmatismo e la distor sione dei sistemi cttici, e perviene ad interessanti conclusioni.
Segue la nota di A. FIORENTINI sul calcolo della potenza di una lente acrilica in ca mera anteriore (dell’occhio) per la correzione della afachia e della miopia, e quella della Dr.ssa L. RoncHI sulla influenza delle sostanze cosidette midriatici o miotici sulle fun zioni visuali. |
Nel fascicolo n. 5 A. M. ErcoLESs si occupa di talune questioni riguardanti la centra tura ed il montaggio delle lenti bifocali, mentre G. ToRALDO DI FRANCIA in un magistrale articolo dal titolo « Potere risolutivo ed informazione », dove fra l’altro fa osservare che molti oggetti diversi possono corrispondere alla stessa immagine e che, in caso di illu minazione coerente, si può trovare facilmente una numerosa classe di oggetti differenti <«..rrispondenti ad una stessa immagine.
M. T. ZotLi tratta l'argomento «effetto psicologico nelle osservazioni prolungate zel tempo » riportando ed illustrando numerose ed appropriate esperienze istituite allo scopo di misurare il potere risolutivo.
Nel fascicolo n. 6 il prof. RoNnCHI propone ed illustra « altre dieci domande imbaraz ranti », fra le quali si trovano le seguenti: credete che sia giusto chiamare luminosi i rag 21? — credete che le esperienze che generalmente si fanno con gli specchi curvi dimostri ») in modo inconfutabile la corrispondenza fra la teoria ed i fatti naturali ? — credete v..i che figure viste attraverso ad una lente divergente coincidano con quelle calcolate o «istruite con le regole dell'ottica geometrica ?
Il Dr. A. FRATI si occupa de «La realtà dell’oggetto nell'immagine visiva»; segue una rroposta del compianto dott. R. Fini dal titolo « sistema di proiezione cinematografica «= moto continuo della pellicola » e presentata dall’ing. S. GUIDARELLI.
Nella rubrica « Contributi dell’Istituto Nazionale di Ottica » si trova l’interessante ssemoria della dott. A. FIORENTINI sulle misure di acuità visiva con mire in movimento e quella del prof. M. G. FRAcASTORO sull’influenza dell’atmosfera terrestre sulle osserva suoni astronomiche.
Il fascicolo n. 6 è chiuso da un completo indice per autori e per materia di tutti gli ant:coli, note, memorie ecc. contenute nei primi dieci volumi (1945-1955) degli atti della e Fondazione Giorgio Ronchi » e dei « Contributi dell’I.N.O. ».
« Il Geometra », Organo del Collegio Geometri di Torino e dell’ Unione Regionale Collegi ‘ Geometri del Piemonte. Torino, Via Maria Vittoria 18. Pubblicazione trimestrale, n.
I, 2, 3, € 4 anno I955. À
La Rivista raccoglie e pubblica argomenti interessanti l’attività dei Geometri liberi professionisti, inserisce pure in cgni fascicolo una Rassegna di legislazione e giurispru denza, in modo da tenere costantemente informati gli iscritti sulle nuove disposizioni legislative, le quali molte volte vengono opportunamente illustrate. Vi sono pure con tenuti gli Atti del Collegio ed un Notiziario.
Fra gli articoli che possono interessare i nostri Soci, dal punto di vista topografico e catastale ricorderemo i seguenti: La vita dell’Istituto tecnico per Geometri « Germano Sommeiller » di Torino, (scritto dal Preside dello Istituto stesso, Prof. O. Macchia) in oc casione del centenario della sua fondazione; gli studi per il nuovo Regolamento Edilizio ed il nuovo piano regolatore della città di Torino; il traforo del Sempione; cronaca rela tiva al Congresso internazionale dei Geometri (5-9 settembre 1955); la ricostituzione della unità fondiaria (Fait); l'attivazione del nuovo catasto edilizio urbano.
Il Geometra Italiano. Rivista tecnica. Organo della Federazione Nazionale Collegi Geo metri. Pubblica gli « Atti del Consiglio Nazionale Geometri presso il Ministero di Grazia e Giustizia », mensile, si pubblica a Roma, Via Evandro 5; n. 6/7, 8, 9, 10, e 11/12, anno 1955.
Il numero doppio 6/7 è dedicato alla Riunione del Comitato permanente della Fe derazione Internazionale Geometri, che ba avuto luogo a Firenze dal 5 all’8 settembre dello scorso anno.
Fra l’altro, il numero doppio contiene articoli su argomenti vari, interessanti le at tività del Geometra. In particolare: R. PENNACCHI si occupa dell’attività professionale dei Geometri italiani; O. FANTINI esamina il problema della ricomposizione fondiaria nell’Occidente europeo; E. VitELLI espone i metodi e gli strumenti in uso nella topogra fia in relazione alle attuali precisioni conseguibili; F. ALBANI illustra un procedimento che semplifica il calcolo di un punto determinato per intersezione inversa o per interse zione diretta utilizzando una macchina calcolatrice doppia (p. es. Brunsviga); A. DE BonISs presenta in sintesi un bel quadro della topografia rispetto ai progressi della tec nica; G. Oppo tratta delle origini del Catasto francese. Seguono altri articoli su argo-. menti vari, di carattere non topografico e fotogrammetrico.
Il n. 9 contiene un largo riassunto della Riunione del Comitato permanente della F.I.G. — di cui si è fatto cenno in precedenza — e del Congresso Internazionale dei Geo metri, durante il quale sono state sviluppate tre relazioni culturali per parte del prof. GIOVANNI Boaga, del geom. capo F. ALBANI dello I.G.M. e del geom. FAaIT.
Vi sono altresì contenuti: un articolo di R. PENNACCHI su «il cemento armato ed i geometri » ed uno di A. BIANCHI sulla revisione dei redditi catastali nelle provincie di Milano, Mantova, Bologna e Napoli, in seguito a decreti ministeriali. ‘
Nel n. 10 si trovano i seguenti articoli: edilizia rurale, di G. AsTRUA; Problemi ine renti i vitalizi, di G. PeRrsIA; Sulla opportunità di alcuni provvedimenti atti a facilitare l'esecuzione dei piani regolatori, di R. RIZZETTO; I lavori del cavo napoleonico attenuatore delle piene del Reno e prima parte del canale irriguo emiliano-romagnolo, di G. CIoscuHI. Il fascicolo è chiuso da un elenco di decreti ministeriali e di notizie « vita dei collegi ».
Nel numero doppio 11/12 vanno segnalate le considerazioni in merito ai problemi rurali: case e strade; gli articoli di N. PiccoLi sulla importanza della stampa di catego ria; di R. PENNACCHI: Collegi, Consiglio Nazionale, libera associazione; di O. FANTINI: il-piano Vanoni per l’agricoltura al Convegno di Cremona (l’agricoltura nella sua nuova realtà economica). ©
«Il Geometra in Puglia », pubblicazione mensile a cura del Collegio provinciale dei geo metri di Bari.
Il giornale che viene distribuito gratuitamente agli iscritti all'Albo, ad Enti, ad Uf fici Tecnici, a costruttori della Puglia ed ai Collegi dei Geometri d’Italia, è diretto dal geom. Vincenzo Violante e pubblica articoli intesi al miglioramento della cultura degli iscritti, notizie che interessano la intera categoria siano esse di carattere tecnico-profes sionale sia di carattere sindacale ed assistenziale.
Per quanto riguarda gli argomenti che interessano il campo della nostra attività ri cordiamo che nel n. 4, anno I, ottobre 1955 il Topografo Capo F. ALBANI dello I.G.M. pubblica un interessante articolo dal titolo «I problemi della Geodesia operativa risol vibili dal geometra attraverso la proiezione conforme di Gauss-Boaga » e il geom. TuLLIO Farr « La ricostruzione dell’unità fondiaria ».
Nel n. 5 (1955) troviamo un articolo del geom. GruseppE Oppo, della Direzione Ge nerale del Catasto, dal titolo « Origini del Catasto francese » e nel n. 6 — dello stesso au tore — un articolo interessantissimo sul « Catasto edilizio urbano » dove il professionista può trovare la raccoltà completa di quanto occorre tenere presente per operare rettamente in tale settore.
Nel n. 2 (1956) va segnalato l’articolo di ERASMO PASTORE che si occupa delle mappe e dei dati catastali nell'attuale ordinamento giuridico; nel n. 3 (1956) quello di F. At BANI sui lavori geo-topografici eseguiti dai Geometri con l’impiego della proiezione di Gauss-Boaga, indipendentemente dalla zona considerata; nel n. 5 (1956) vanno pure segnalate le precisazioni di GrusEPPE Oppo su « Bonifiche, riforme fondiarie, catasti ». - Notiziario del Geometra », edito dalla Unione dei Collegi Geometri delle Provincie
Lombarde — diretto dal geom. Francesco Fantozzi — viene distribuito gratuita mente aì Soci, Enti, Uffici Tecnici della Lombardia e Collegi dei Geometri d’Italia; pubblica articoli e notizie che interessano la categoria dei geometri, sia dal lato della cultura sia dal lato tecnico professionale.
Nel n. 10 (1955) è data ampia referenza dei lavori del IV Convegno nazionale di fo togrammetria e topografia, svceltosi a Firenze nei giorni 15, 16 e 17 ottobre.1955; nel n. 1 {1956) sotto la rubrica « Echi del IV Convegno nazionale di fotogrammetria » è riportata per intero la Relazione del Primo Geometra M. Rota dell'Ufficio Tecnico Erariale di Fi renze, dal titolo: « Topografia ed Aerofotogrammetria nel Catasto italiano »; nel n. 2 '1956) va ricordato l'articolo del geom. Giuseppe Oddo su « Le operazioni catastali in provincia di Milano » e quello di Renato Galli dal titolo « L’antico censo milanese o Ca tasto di Maria Teresa ».
Pubblicazioni della Commissione Geodetica Tedesca presso Accademia bavarese delle Scienze
La Commissione Geodetica Tedesca, con sede in Monaco pubblica come è noto tre serie di pubblicazioni contraddistinte con le lettere A, B, C. Delle tre serie ci sono per venute: n. 3 pubblicazioni della serie A (parte n. 9, n. 10b, n. 13); n. 8 pubblicazioni della serie B (parte n. 8/V, n. 8/VII, n. 3/VIII, n. 12, n. 17, n. 18, n. 20, n. 25); n. 2 pubbli cazioni della serie C (parte n. 9 e n. 15).
Nei vari volumi sono trattati e discussi i più moderni problemi della geodesia; così ser esempio per la serie A, i vol. n. 9 e 10b, raccolgono, oltre ad una prefazione del prof. Kneissl], memorie di Autori diversi quali: Jung, Berroth, Ramsayer, Ledersteger, Stromb meier, Sigl, Kopff, Godalatsh, Knorr, Spiess, Veit, Heller ed altri rispettivamente su : # misure gravimetriche e le livellazioni geometriche di precisione, sulle triangolazioni, xl geoide e sulle determinazioni di astronomia geodetica, sulla fotogrammetria, sulla t;pografia e sulla cartografia. Particolare interesse presentano gli studi sul pendolo oriz
| zontale per le maree terrestri (Ellenberger); sulle misure di gravità eseguite nel circon dario Baden-Wiirttemberg (Albrecht); la relazione (Wattermann) sulle misure gravime triche effettuate in Germania nel 1952 e le correzioni di marea; le esperienze eseguite col microbarometro Askania (Sanding, Marzahm, Beherendt e Graf). Il volume 13 serie A, tratta delle proprietà fondamentali dei polinomi di Tschebyscheff (Nàbauer).
Nella serie B, vol. 8/V si trova una dettagliata relazione sui lavori di astronomia geodetica eseguiti nel 1951 (Miihlig, Messer.chmidt e Sig1); il vol. 8/VII, comprende risul tati di livellazicni geometriche di precisione, con relative compensazioni, comprendenti un complesso di 12 poligoni, sviluppantisi lungo itinerari vari di quote generalmente a cavallo dei 400 m.; il vol. 8/VIII contiene la relazione delle misure magnetiche eseguite nella stessa zona. Negli altri volumi troviamo: (n. 12) la critica dei risultati ottenuti nelle misurazioni catastali in Hessen, per mezzo delle poligonali (Adamski); (numero 17) varie questioni relative alle livellazioni geometriche, alle loro compensazioni ed alle determina zioni degli errori medi (Heller e Wernthaler); (n. 18) vari problemi di carattere teoricc operativo, con applicazioni numeriche e tabelle di valori che entrano negli svolgimenti numerici e che servono a rendere rapido il calcolo stesso (Bodemuller); (n. 20) su alcune questioni relative alle misure angolari per gli sviluppi basali (Fòrstner); (n. 25) relazioni presentate (Tams, Miller, Bartels, ecc.) alla X Assemblea Generale della U.G.G.I. svol. tasi a Roma (1954) e relative ad argomenti di Sismologia, Meteorologia, Astronomia, Ma gnetismo terrestre, Oceanografia e Idrologia.
I due volumi (n. 9 e n. 13) della serie C comprendono riassunti di Tesì di laurea su argomenti vari: geodesia fisica, astronomia, sistemi di coordinate, triangolazioni, misu re magnetiche, misure ottiche delle distanze, geodesia ingegneristica, misure catastali, livellazioni, fotogrammetria, cartografia ed eccentricità dei cerchi graduati.
IstTITUTO GrOGRAFICO MILITARE BELGA, La liaison entre les réseaux géodésiques francais ._ et belge, par U. PANIER col. del Genio, Direttore Generale dell’T.G.M., anno 1955,
Bruxelles.
Questa chiara relazione può essere considerata come suddivisa in tre parti: nella prima si trovano larghe notizie storiche atte a ricordare le varie fasi della questione in oggetto a partire dal 1918, fino al 1952; nelle altre due si trovano le notizie relative alla partecipazione belga al predetto lavoro che riguardano sia le operazioni di misura, sia quelle dei calcoli eseguiti in vista del completamento delle levate sul terreno. Un capito lo finale intitolato « Conclusioni » riassume l'apprezzamento di insieme di questi lavori.
Fra i problemi indicati merita particolare attenzione quello della determinazione delle formule di trasformazione per il passaggio da un sistema all’altro delle due reti na zionali. In questa ricerca si fa uso delle coordinate piane che si usano in topografia e car tografia, tralasciando quindi di considerare ie coordinate geografiche.
Indicate con x e y le coordinate nazionali belghe con z = x + iy e con Xe Y quelle nazionali francesi, con Z = X. + iY, si tratta di determinare le funzioni f e F tali che sia no verificate le:
Z=f(z) z=F(Z) Lo studio teorico e pratico del problema mostra che le formule di terzo grado delle | forme: Z=z=-a + bz + cz? + d23 z= A+ BZ + CZ° + DZ possono essere sufficienti, data l'estensione della zona considerata (da 50 a 80 Km di lar ghezza a cavallo della frontiera).
I valori delle costanti a, b, ... A, B, ... si determinano tenendo conto delle coor dinate z e Z dei punti in comune situati lungo la frontiera.
Nella parte calcolativa possono presentare interesse : la compensazione del primo gruppo del collegamento franco-belga eseguito con la costruzione della matrice inversa delle 33 equazioni normali angolari, e quella comprendente solo le misure del 1953 con 25 equazioni normali, infine il cacolo della precisione dello sviluppo della base geodetica delle Ardenne, che ha portato all'errore quadratico medio angolare dello importo 0'',26 (compensazione delle stazioni con il metodo delle direzioni).
Bulletin de la Société Belge de Photogrammetrie, n. 40, giugno 1955, n. 41, settembre 1955 e n. 42, dicembre 1955, (pubblicato con il concorso della Fondazione Universitaria dei Belgio).
Nel fascicolo n. 40 sono riportati dapprima i Verbali delle due adunanze del 1° apri le e 13 maggio 1955 relative ai metodi di compensazione delle triangolazione aerea, alla seconda delle quali ha preso parte anche l’ing. Santoni, Vice presidente della S.I.F.E.T.
Segue poi un magistrale articolo del prof. P.L. BAETSLE sulla compensazione dei bloc chifotogrammetrici nell’altimetria (secondo il metodo variazionale). Il problema posto dal A. è qui risolto dettagliatamente, fino ai particolari del calcolo numerico. L'A. fa siste maticamente uso dei metodi di integrazione di « relaxation » ossia di metodi atti a dimi nuire progressivamente tutti i residui; i fondamenti di questi metodi sono succintamente ricordati dall'A. Il metodo completo per « differenze finite » può allora essere costruito ‘ndipendentemente. Richiamiamo l’attenzione dei Soci fotogrammetristi su questo im sortante lavoro.
Nel fascicolo n. 4I si nota uno studio pregevole di D. LEsNE e F. PeETERS dal titolo
Calcolo e compensazione dell’aerotriangolazione » dove viene esposto dettagliatamente .. metodo impiegato dal Servizio geodetico del Ministero dei Trasporti e del « Waterstaat n a Delft per i piani parcellari al 2.000. Gli autori intendono applicare tale procedimento »: lavori dell'O.E.E.P.E. tramite la partecipazione ad essi del Catasto belga.
Segue poi la « Bibliografia » dove sono richiamate le recenti Memorie interessanti «ari argomenti fotogrammetrici, Il fascicolo è chiuso dall’elenco completo delle opere ° togrammetriche possedute dalla Biblioteca della Società, al 10 settembre 1955.
Nel fascicolo n. 42 è contenuto il Rapporto generale sulla attività fotogrammetrica = Belgio dal 1952 al 1955, che sarà presentato all’ottavo Congresso internazionale di 7 togrammetria (Stoccolma, luglio 1956). Esso in particolare contiene la Relazione sul attività dello « Istituto Geografico Militare » (A. Degraeve) nel Belgio e al Congo e quel è del Servizio topografico e di fotogrammetria del Ministero dei Lavori Pubblici, dell’Isti “ito geografico del Congo Belga (I.G.C.B.), dell’Amministrazione del Catasto (H. Va -*rs), delle Università e degli Istituti Superiori, della Industria e della Società belga di ‘ togrammetria.
Il Rapporto è chiuso da ricordi storici sullo sviluppo della fotogrammetria nel Bel r:, (P. L. Baetsle) e da una bibliografia fotogrammetrica belga.
Il disegno storico è diviso in tre parti: dalle origini al 1929; in questo periodo la fo —.zrammetria ha dato luogo a studi e ricerche sia teoriche sia pratiche ma il metodo non è e.-asiderato dal punto di vista industriale, Segue poi il periodo 1929-1940 durante il qua # il Belgio entra progressivamente nella fase industriale e quello che comprende l’ ulti ao decennio 1945-1955 caratterizzato dalla creazione del Servizio fotogrammetrico pres w il Ministero dei Lavori Pubblici e di quelli dell’Università di Liegi, dello 1.G.M. ed in atri organismi.
44 . Photogrammetric Engineering, Rivista della Società fotogrammetrica Americana, anno 1955, Vol. XXI, n. 3, 4 e 5.
Il numero 3 contiene alcune note e memorie presentate alla XXI riunione annuale della Società Americana di fotogrammetria e al XV Congresso americano « Surveyng and Mapping ». Fra le varie note segnaliamo le seguenti: La percezione telescopica (K. Moessner) — sulla triangolazione tecnica (A. Gunn) — problemi atronomici risoluti per mezzo della fotografia (C. A. Traenkle) — metodo fotogrammetrico per le misurazioni tridimensionali (C. Aschenbrenner) — sullo stereocartografo mod. W-Galileo-Santoni (G. D. Hardy) —- l’impiego della fotogrammetria in taluni problemi interessanti la in gegneria ({P. G. Mott), ecc.
Il n. 4 è invece tutto dedicato alla interpretazione delle fotografie — problema que sto importantissimo, che sarà preso in considerazione e discusso anche nel pro. simo Con vegno annuale della SIFET, nel novembre prossimo a Palermo. Fra gli studi e relazioni contenute in detto fascicolo, tutte molto interessanti, ricordiamo quella di R. N. Colwell relativa ad alcune questioni forestali (altezze degli alberi, ecc.) e quella di P. Rosemberg, sulla teoria elettronica fotogrammetrica.
Nel fascicolo n. 5 sono raccolte le memorie presentate in altre riunioni. Data la im portanza di talune memorie per gli sviluppi fotogrammetrici, ci proponiamo di ritor nare prossimamente su di esse, onde illustrare con maggiori dettagli i vari problemi con siderati. Qui ci limitiamo ora ad accennare alle memorie di H. Rosenfield, sui mosaici; di B. Scher, su talune questioni concernenti la triangolazione e quelle di H. Weiner, H. Young, P. Maynard e C, Whitmore su varie questioni relative alla « interpretazione ». Schweizerische Zeitschrift fiiv Vermessung, Kulturtechnik und Photogrammetrie, Rivista tecnica svizzera di misurazioni, del genio rurale e di Fotogrammetria, n. 8, n. 10, n. Iten.I2 anno 1955 (peri numeri 4, 5, 6, 7, anno 1955, vedere Bollettino SIFET, n. 2, anno 1955).
Il'n. 8 contiene uno studio del dott. K. LEDERSTEGER, di Vienna, sullariduzione del le osservazioni astronomiche a causa delle curvature delle verticali, ed una relazione di A. BRANDENBERGER sulla introduzione della fotogrammetria al Catasto turco. Seguono notizie sulla città di Zurigo sui dati della declinazione magnetica e sull’attività della So cità Svizzera di fotogrammetria. °
Il n. 10 raccoglie: un articolo del prof. E. BACHMANN « sulla Scuola politecnica fede rale di Zurigo », che quest'anno segna il primo centenario della sua fondazione; interes santi considerazioni di E. STREBEL sui miglioramenti fondiari della maremma e del Fu cino (Italia); delle considerazioni di E. MULLER, relative alla determinazione dell’avan zamento dei lavori tecnici dedotta per mezzo di grafici e diagrammi; sull’orientamento di modelli stereoscopici in montagna di H. KAsPER; sulla eliminazione degli slittament: del modello per il cambio dell’orientamento relativo per il caso normale approssimato di F. BRAUM.
Vi è anche compreso lo « Statuto giuridico del geometra catastale » sul quale anz: richiamiamo l’attenzione dei Soci. Questo Statuto è suddiviso in quattro Capitoli che trattano gli argomenti:come si diventa geometri (con riferimenti agli autodidatti); l’at tività del geometra; sorveglianza del libro fondiario; stato giuridico del geometra diplo mato e del geometra ufficiale. .
Seguono poi notizie sulla attività della Società svizzera di fotogrammetria; infor mazioni sulla attività della II e IV Commissione della SIP, sui valori della declinazione magnetica e altre brevi comunicazioni.
Nei due ultimi fascicoli n. 11 e n. 12 troviamo un interessante studio dell’ing. F. BrAUM, relativo alla eliminazione dello slittamento del modello per il cambiamento del l'orientamento relativo per il caso normale approssimato che segue e completa quello dianzi citato; vanno pure ricordati l’articolo di H. KASsPER su «lo stadimetro ottico » secondo Bijelicyn e quello di W. WEBER sulla riorganizzazione della circolazione a Baden.
Fra le « notizie » sono riportati i mominativi degli scienziati che hanno ottenuto dal Politecnico di Zurigo la promozione d'onore; fra tutti ricordiamo l'italiano prof. Giulio De Marchi del Politecnico di Milano ed il francese prof. Pierre Tardi, della Scuola poli tecnica parigina. Il primo ha ottenuto l’alta onorificenza quale riconoscimento solenne dei di lui meriti eccezionali per la ricerca e l’approfondimento delle conoscenze nel do- — minio della scienza idraulica e delle costruzioni idrauliche sperimentali; il secondo per ri conoscimento dei suoi eminenti contributi allo sviluppo della geodesia e per lo impulso dato alla cooperazione internazionale nel campo delle scienze geodetiche.
Sonderhefte der Zeitschrift fiir Vermessungswesen — Heft 4 — 1955.
Il fascicolo contiene una dettagliata relazione sui lavori e sulle deliberazioni della X Assemblea Generale dell’U.G.G.I. — Associazione di Geodesia — svoltasi in Roma nel settembre 1954. Vi sono pure riportate le relazioni tedesche ai vari gruppi di lavoro (sot zocommissioni di studio), relazioni che sono state seguite con la massima attenzione dal ‘Assemblea. Il fascicolo è chiuso dalle parole pronunciate dal Santo Padre Pio XII, il 24 settembre 1954, a Castelgandolfo, durante la visita concessa ai partecipanti al Con «T2SSO.
T:jdschrift voor Kadaster en Landmeet Kunde. Olanda n. 3 n. 4, 6, anno 1955.
Nel n. 3 l’Ingegnere Geografo P. A. Roos determina i valori che si possono attribuire a R, definito dal « Coast and Geodetic Survey » dalla nota espressione n= CC (a, + da è dg + dp?), D per particolari figure rettangolari e trapezoidali.
P. RIicHaRDUS si occupa della applicazione del metodo degli allineamenti per le ciangolazioni e le poligonazioni per mezzo di modelli di interferenza, trattando della «strumentazione e riportando i risultati di alcune esperienze.
VAN DER WERFF presenta una sobria relazione sui lavori eseguiti dal Genio rurale = vaste regioni del Paese.
Son date poi notizie circa: il XV Congresso della Federazione dei geometri e To =grafi olandesi; l'Assemblea del Comitato permanente della Federazione internazio zale dei Geometri che ha avuto luogo in Firenze e della quale riferimmo sul nostro *« Notiziario »; l’attività annuale dell’associazione del Catasto e della Geodesia. Sono da 2.-imo riportati gli enunciati delle questioni proposte per gli esami di concorso per « geo =
Nel n. 4 troviamo dapprima una interessante relazione di RoELOFS sulla rassegna =:ernazionale dei metodi e degli strumenti geodetico-astronomici per il triennio 1951-53. Seguono poi le «impressioni » di BaARDA sulla decima Assemblea Generale dell’ U.G.G.I, «ezutasi a Roma nel 1954; i rilievi di RoELOFS sulle anomalie della rotazione della terra; 2 relazione di BAARDA su « tecria e pratica ». Seguono wmofizie sulla riunione della Com-: =.ssione per la tecnica geodetica al XV Congresso della Federazione dei geometri olan zesi; relazione sulla efficacia dell'impiego dei tecnici nei servizi e il loro insegnamento
professionale; considerazioni in merito agli esami dell’anno 1954 per i geometri del Cata sto olandese, del 1950 per i tecnici e del 1951 per i calcolatori sempre per il detto Catasto.
Nel n. 6 è riportato fra l’altro un largo riassunto dei risultati conseguiti nella X As semblea generale dell’U.G.G.I. svoltasi a Roma nel set’ embre 1954, e delle settimane fo togrammetriche di Monaco (1955). Fra gli articoli va ricordato quello di Haasbrock dal” titolo « monogrammi a punti allineati su curve di terzo grado » e fra le notizie il processo verbale dell'Assemblea generale dell’associazione olandese di Geodesia e Catasto (1 ot tobre 1955). « Revista Geografica de Chile ». Anno 1955, fasc. n. 13.
Fra i vari articoli riportati può interessare le nostre dicipline quello inserito nella ru brica « Cartografia » dal titolo « La Cartografia Chilena ».
Ricordati i precedenti storici che risalgono al secolo xVII, con l’opera stampata in Roma nel 1646, dal titolo « Historia Relacion del Regno de Chile » del gesuita chileno Alfonso de Ovalle, sono date notizie circa i lavori compiuti nel secolo xViIlI per opera di Don Amedeo Francisco Frezier (1712), di Don Fray Ignacio Leon Garavito (Mapa Gene ‘ ral del Regno, 1758) di don Juan de la Cruz Cano y Olmedilla, con l’opera fondamentale (stampata a Madrid nel 1775) «Mapa Geografico de la America Meridional », fino alle opere dell’abate Molina, di don Tosi Toribio Medina, ecc. sempre nel secolo xVIII, per giungere ai lavori del secolo xIx, di don Bernardo o’ Higgins, fondatore — entro lo stato maggiore dell’esercito — del Deposito Topografico e ideatore e organizzatore dei rilievi topografici necessari al Servizio Geografico e Cartografico del paese. Non è possibile nel nostro Bollettino ricordare anche brevemente, tutti i lavori cartografici compiuti in que sti ultimi cento anni e ricordare quanti hanno contribuito a tali lavori, ma non si può del resto non rammentare la classica mappa in scala I : 250.000 della provincia di Santiago, accompagnata da una memoria descrittiva, che è il primo lavoro di carattere scientifico effettuato con i metodiì di rilevamento di cui allora disponeva la Geodesia, e che fu poi proseguita per tutto il paese dando luogo ad una raccolta di 15 fogli di 52 x 25 cm. nel la quale diede la sua valente opera di geografo e di cartografo don Amado Pissis.
A questa carta hanno fatto corona quelle nelle scale I : 200.000 e I: 100.000, per alcune regioni di spiccato interesse minerario e la carta nel rapporto I : 500.000 (anno 1909), divisa in fogli comprendenti due gradi di latitudine, fino alla « Mapa Escolar de Chile » pubblicata nel 1910 da « Justhus Perthes de Gotha » su ordinazione del Ministro della Educazione, don Domingo Amunategni Solar. Durante questo periodo, notevoli furono i lavori geodetici e topografici effettuati nel Chile; essi però ebbero un nuovo indi rizzo a partire dal 1922, anno in cui fu fondato l’I.G.M. e il nuovo servizio geodetico . affidato al Colonnello dell’esercito tedesco Hans von Knaner, di riconosciuto prestigio . scientifico nei circoli geodetici europei.
Nel 1947 in base ad un accordo del governo del Chile con gli S.U.A. sono stati for niti allo I.G.M. dall’Enter American Geodetic Survey strumenti e mezzi economici per , procedere al rilevamento aerofotogrammetrico di tutto il territorio nazionale, fondato su triangolazione geodetica costituite da una catena di quadrilateri, con la misura di xove basi geodetiche e con strumenti moderni e con osservazioni agli estremi di latitudine, lon- . gitudine ed azimut, il tutto accompagnati da una estesa livellazione geometrica di preci sione. I lavori sono condotti in modo da permettere con facilità i rilegamenti con le nazio ni confinanti. Non sono state trascurate le misure gravimetriche che assumono partico lare interesse date le speciali caratteristiche orografiche e morfologiche del paese. Altre spedizione di carattere geodetico-cartografico sono state compiute in questi ultimi anni nella regione antartica, sì che possiamo ben dire che il Chile attualmente si trova all’avan guardia della cartografia sud americana.
Hans — Peter Kosak / KarL Heinz MEINE, Die Kartograpie 1943 — 1954. « Astra
Verlag », Lahr/Schwargwald, 1955. Volume rilegato in tela, formato (21 X 30) cm. * pagg. 216, DM. 26.
Il volume in esame è il quarto della raccolta « Scritti cartografici » curata dal Dr. W. Bormann. Esso rappresenta bibliografia che raccoglie pubblicazioni relative ad argomenti cartografici od affini editi in tuttii Paesi del mondo dal 1943 a tutto il 1954, e serve a da re ai cultori di detta disciplina un quadro completo dell’intenso lavoro eseguito negli ul timi dodici anni.
Per opportunità di ricerca i vari argomenti sono stati distribuiti in dieci capitoli i quali sono stati suddivisi in due o più sezioni, secondo un piano organico, come è messo in luce nelle prefazioni dell’Autore e del Direttore della Collana.
Le indicazioni bibliografiche indicate in ogni capitolo sono seguite da opportuni com menti atti a richiamare l’attenzione dello studioso sui più importanti argomenti svilup pati dai singoli autori, con richiami talvolta ad argomenti inseriti in Annuari, Riviste, Scritti, ecc. pubblicati in precedenza.
Le opere di cui si fa cenno superano le 5200; gli Autori che hanno contribuito agli sviluppi della disciplina in oggetto e che sono nell’opera stessa richiamati, sono circa 2.500. Si è voluto accennare a queste cifre per segnalare l’importanza dell’opera, che nel campo della consultazione assume un ruolo molto importante. Oltre alle opere cartografiche(de scrittive) sono riportati cenni sui lavori cartografici, sugli Atlanti, sulle Carte particolari come quelle geologiche, geotecniche, morfologiche, meteorologiche, ecc. Alle carte politi che, è riservata una sezione speciale e così pure alle Carte idrologiche, che tanta importan za vannno assumendo di giorno in giorno in tutti i paesi. Indicazioni bibliografiche sono riportate anche per le carte in rilievo (carte stereogrammetriche o in ricalco), e sulle ri cerche e rilievi geodetici, topografici e fotogrammetrici, interessanti in modo speciale le costruzioni delle carte a piccola e grande scala.
L'opera, che si presenta in ottima veste tipografica, è chiusa da un lungo elenco com prendente i nomi delle Riviste, Atti di Accademie, ecc. che costituiscono le fonti dalle quali sono state prelevate le indicazioni bibliografiche riportate.
H. KasPER - KR. ScHOLL, La photogrammeirie aérienne dans la mensuration cadastrale, 1956, pagg. 62. .
Il volume, edito dalla Ditta Wild di Heerbrugg, scritto in quattro lingue (francese, tedesca, inglese e spagnola) contiene sostanzialmente le basi fondamentali dello sviluppo delle camere da presa aeree e degli apparecchi di restituzione, che oggi hanno raggiunto una perfezione tale da permettere di ottenere precisioni richieste dai rilevamenti catastali a grande scala. Notiamo al riguardo che tenendo conto di questa situazione e considerato i punto di vista economico e l’alto rendimento della fotogrammetria nel Congress) in ternazionale dei Geometri (Parigi 1953) venne raccomandato l’impiego della fotogram metria aerea per tutti i lavori catastali e topografici a grande scala.
In seguito a ciò gli Autori hanno redatto il volume in esame con l’intento di illu strare — come è stato detto — problemi fondamentali della fotogrammetria a quanti si avviano alla prassi fotogrammetrica di presa e di restituzione con le apparecchiature Wild per lavori catastali.
Scendendo ai particolari ricorderemo che nel volume in esame sono contenute noti ne quanto mai importanti relative alle: scale dei fotogrammi — segnalizzazione a terra — ainerario di volo tracciato sopra l’ingrandimento di una fotografia presa da alta quota. - scelta dell’obbiettivo — fotografia infrarossa — controllo della planicità della lastra — camera aerea a lastre completamente automatica - volo fotogrammetrico — apparrecchi
di restituzione determinazione punti di controllo — i lavori catastali austriaci — trian golazione aerea a-grande scala con relativa applicazione — precisione della restituzione ottenuta con l’autografo Wild A7 di prese effettuate con la camera RC7a.
La trattazione è chiusa da notizie sulla camera aerea a film completamente automa tica, sullo stereorestitutore Wild A8 e da una ricca bibliografia. La esposizione è quanto mai chiara, alcune costanti ed alcuni dati sono riassunti in opportuni specchi sinottici; il tutto è accompagnato da ottime figure schematiche e fotografiche, ciò che rende la pub blicazione stessa assai interessante.
Per le idee esposte in questo volume e per i dati contenuti riteniamo di consigliare la lettura del volume stesso a quanti si avviano ad abbordare praticamente i problemi fondamentali della fotogrammetria.
H. KrnorR, Zur Entwicklung der amtlichen deuischen Kartenwerke 1:200.000 bis 1: 100.000.
Anno 1955, Francoforte sul Meno. È questa la pubblicazione n. 22, serie B — della Commissione Geodetica Tedesca. In essa l'A. ricordato che la costruzione della Carta topografica delia Germania venne pro gettata fino dal 1921, per cui fu istituito uno speciale Servizio, si intrattiene sulla attivi tà del Servizio stesso e sulle trasformazioni in esso avvenute dopo la guerra e in partico lare espone elementi dettagliati sullo stato di e ecuzione delle carte, appartenenti alla cartografia ufficiale, e che interessano principalmente le scale 1 : 200.000 e I : 100.000. Completa la Relazione alcune tavole riproducenti quadri di unione, la indicazione dei fogli eseguiti, ecc.
H. Knorr: —- Das Zusammenschliessen von Grossraum triangulationen mit Hilf des Hel merischen Verfahrens, Anno 1955, Francoforte sul Meno.
L’A. in questa pubblicazione, di carattere prettamente geodetico, appartenente al la raccolta delle pubblicazioni della Commissione Geodetica ‘Tedesca (pubbl. n. 16, serie A), tratta il problema delle trasformazioni delle coordinate geografiche in seguito al collegamento delle grandi reti trigonometriche per mezzo del metodo di Helmert, dando all’uopo le corrispondenti formule, derivate dalla proiezione conica conforme, sul piano della zona interessata. AncGELO Grossi, Riassunti di Estimo Catastale. Editore Angelo Belardetti — Roma, 1955.
L’Autore descrive ed inquadra in opportune e ben formulate tavole sinottiche i va ti lavori occorrenti per la formazione del Nuovo Catasto Terreni.
Le operazioni geometriche (triangolazione, rilevamento, costruzione della mappa, calcolo delle aree ecc.) che riguardano la Topografia sono descritte in forma sintetica, mentre quelle estimali vere e proprie (qualificazione, classificazione, classamento, deter minazione delle tariffe di redditi dominicali e di redditi agrari) sono diffusamente trat tate.
Nel testo sono riportati importanti elaborati estimali e di conservazione, nonché un esempio di tipo di frazionamento.
Segnaliamo ai nostri lettori questa opera eminentemente pratica del nostro consocio che ha mirato a fare un lavoro utile non solo per quanti si accingono a sostenere gli esa mi di concorso a geometra del Catasto, ma altresì per quanti si stanno preparando per gli esami di abilitazione a geometra ed in generale per gli studiosi di problemi catastali.
CARLO CESTELLI-(GUIDI, Cemento armato precompresso -- Teorie — Esperienze — Ap plicazioni. IV edizione, Editore U. Hoepli, Milano, IL. 3.500, pagg. 502, illustrazioni 400.
Ci sia consentito richiamare dalle pagine del Bollettino S.I.F.E.l. questa importan te pubblicazione del prof. Carlo Cestelli-Guidi, dell'Istituto di Scienza delle Costruzioni della Università, di Roma, che è già alla terza edizione; facciamo ciò perché in tale pub blicazione sono descritti i procedimenti di calcolo e di esecuzione di quelle opere di note vole importanza che per essere collaudate richiedono -. come da prescrizione Ministeria le -- misure di livellazione geometriche di precisione con l’uso degli strumenti geo-topo grafici moderni, con flessimetri centesimali sottratti alla infuenza termoigroscopica, esten simetri, ecc.
Come osserva il prof. Giannelli nella presentazione di questa terza edizione, si tratta li una tecnica nuova, per quanto in realtà basata su concetti fondamentali che risalgono alle origini stesse del cemento armato. Essa pertanto — essendo ancora giovane — do vrà valersi di ricerche sperimentali di laboratorio e di cantiere, alle quali, ripetiamo, non sarà estraneo il topografo durante i collaudi con i livelli di precisione forniti di lamine piano - parallele, per lo spostamento in altezza, del piano di mira.
Senza entrare in dettagli tecnici diremo che il volume si presenta assai bene; le chiare illustrazioni (disegni e fotografie) e la piana esposizione rendono comprensibili i vari argo menti, tanto più che l'Autore ha voluto, per rendere all’opera un netto carattere tec nico — scientifico, includere numerose e ben scelte applicazioni numeriche, che ren de l’opera stessa altamente didattica e perciò consigliabile a quanti desiderano prendere conoscenza di questa nuova tecnica, che a parere nostro, sarà la tecnica del domani.
G. B. ERRATA CORRIGE
Bollettino 1955, n. 3.
Pag. 34, ultimo capoverso, nona riga partendo dal basso, nella frase « o quella successiva alla ricognizione », la parola ricognizione va corretta in restitu zione.
Pag. 35, settima riga partendo dal basso, la frase «e di strumenti attuali, omesse dalle esposizioni di stamani » va sostituita con la seguente: «e di strumenti attuali, emerse dalle esposizioni di stamani ».