Bollettino di Geodesia e Scienze Affini. Rivista scientifica e tecnica dell’Istituto Geogra fico Militare. Firenze, annata 1956 completa; si pubblica in fascicoli trimestrali.
Come è noto la Rivista pubblica articoli e Memorie di carattere geodetico, topogra fico, fotogrammetrico, cartografico e materie affini; recensisce e segnala articoli e pub blicazioni di dette discipline, fornisce relazioni di Congressi, dà notizie che interessano direttamente coloro che si occupano di questioni geodetiche, topografiche, fotograr.- metriche, ecc.; esso perciò viene vivamente raccomandata dalla Presidenza della S.I.F. E.T. ai propri Soci.
Nel fascicolo n. 1, B. H. CHovirz dell’Army Map Service di Washington (U.S.A. ricava una formula che permette di passare da un ellissoide ad un altro e che comprende come casi particolari le formule ottenute da Helmert, Bodemuller e Vening Meinesz: l’A. fa una distinzione tra rappresentazioni dipendenti soltanto dal cambiamento della curvatura gaussiana e quelle dipendenti dal cambiamento di uno solo o di entrambi i raggi principali di curvatura.
S. BALLARIN espone con molti particolari le modalità tenute e i procedimenti ado:- tati nel calcolo delle riduzioni nel sistema di Airy e nelle ipotesi locale di Heiskanen e regionale di Meinesz delle misure di gravità eseguite per la costruzione della Carta gra vimetrica italiana sotto l’egida della Commissione Geodetica Italiana.
R. StuccHI presenta lo studio dello strumento dei passaggi Askania A P 70 n. 1%} mila 136 effettuato per la determinazione delle costanti strumentali. Premesse opportune notizie circa le caratteristiche dello strumento l’A. descrive brevemente il congegno di puntamento zenitale, le livelle dell'asse e talcottiane, il micrometro multifilare e quelio di registrazione impersonale, il sistema di illuminazione del campo e l’impiego dello stru mento. Passa poi alla determinazione dei valori angolari degli intervalli nelle gradua zioni delle livelle alla differenza fra i perni del cannocchiale, alla ampiezza media del con tatto nel microscopio di registrazione impersonale, al passo perduto nel micrometro. al valore angolare di un giro della vite fino alla determinazione delle distanze fra i fili ver ticali del reticolo. Lo studio corredato da numerose figure, fotografie e tavole numeriche è ben condotto e può servire di norma per studi analoghi.
Il Fascicolo n. 2 contiene la relazione sulla attività geo-topografica dell’I.G.M. ne! 1955 e sui programmi dei lavori da eseguire nel 1956, presentata dal Direttore dell; Istituto alla seduta plenaria della Commissione Geodetica Italiana tenutasi in Roma nel 1956. La relazione è corredata da una ricca serie di carte che permettono di valu tare il grande contributo dato durante l’annata 1955 allo sviluppo dei lavori operativi nazionali nel campo soprattutto della triangolazione, della livellazione e della riprodu zione delle carte. Segue uno studio del Prof. G. Boaga «Sul collegamento delle reti geodetiche » nel quale l’A. ricordato un suo precedente lavoro (1948) tratta teorica mente del collegamento di due reti geodetiche contigue appartenenti a due stati diversi. utilizzando un certo numero di coordinate geografiche di alcuni vertici comuni; applica poi i risultati ottenuti al collegamento della rete italiana e della rete svizzera mettendo in luce come il procedimento indicato è idoneo a fornire risultati soddisfacenti per le operazioni geo-topografiche.
Nello stesso numero della Rivista G. BIRARDI espone un procedimento grafico nu merico di compensazione delle triangolazioni secondarie. Lo svolgimento, ben condotto, è poggiato sulla teoria dei minimi quadrati e viene chiuso dalla determinazione della
precisione e da alcuni esempi pratici atti a dimostrare la bontà del procedimento pro posto.
M. Caputo determina la legge di distribuzione degli errori della misura degli inter valli di tempo con cronometri a pulsante e quella degli errori nella misura delle basi geodetiche con spranghe o fili invar dovuti all’imperfetto allineamento di questi, come applicazione del motodo esposto ricava la legge di distribuzione nota come « distribu zione di Studen ».
C. TROMBETTI riferisce sugli apparecchi e sui metodi di restituzione fotogramme trica in Italia, rispondendo così al questionario della Commissione II e VIII della So cietà Internazionale di Fotogrammetria, per il Congresso di Stoccolma (1956).
Nel Fascicolo n. 3, G. GERI utilizzando la proprietà con la quale una equazione generata si può aggiungere altrettanto semplicemente che una equazione di condizione al problema della soluzione delle osservazioni indirette, indica le possibili applicazioni della matrice dei coefficienti di peso e correlazione dimostrando che la soluzione è sem pre possibile.
M. CuxIettiI e G. INGHILLERI riferiscono sui risultati ottenuti dallo studio speri mentale della influenza della temperatura sulla deriva dei gravimetri Worden. Secondo gli Autori che hanno eseguito le esperienze su cinque gravimetri, riesce possibile di stinguere l’influenza della temperatura sulla deriva molecolare, sulla variazione totale di lettura e sulle derive orarie. Gli AA. mettono altresì in evidenza che gli organi dello strumento risentono in tempi diversi delle variazioni termiche e che l’azione di quelle più esterne è turbata dalla presenza di fenomeni secondari. Lo studio degli AA., che si è rivelato molto importante, può suggerire criteri per progettare i gravimetri e per po terli usare giudiziosamente in vari rilievi. 1
Nello stesso fascicolo è contenuto il Rapporto alla IV Commissione della S.I.P. di G. P. LE DiveLec in merito all'esperimento Vercors n. 2 avente lo scopo di parago nare i metodi di lavoro usati in varie nazioni per eseguire carte a medio denomina tore. Il lavoro, che è suddiviso in quattro parti, e che dettagliatamente dà referenza dei lavori italiani e delle precisioni conseguite, segna un notevole contributo nel campo della fotogrammetria.
M. FoNnDELLI descrive un apparato dovuto a S. Salvadori che semplifica e agevola di molto l’esame e lo studio dei cerchi graduati degli strumenti geodetici e topografici.
Nel Fascicolo n. 4 ed ultimo dell’annata C. TROMBETTI illustrando il progetto Pen nington del 1951 mette in rilievo le varie critiche e proposte varianti da parte di Enti e persone soffermandosi particolarmente su quelle di Poivilliers, di Schermerhorn e di se stesso.
L’A. commenta la discussione svoltasi nel 1952 al Congresso Internazionale di Fo togrammetria a Washington terminata con l'approvazione delle « Prove controllate » proposte dalla delegazione francese in sostituzione di metodi di controllo del tipo Pen nington, e riporta il disciplinare da lui studiato e adottato dall’I.G.M. italiano per lo acquisto di strumenti restitutori fotogrammetrici.
M. CAPuTO determina i termini generali delle serie analitiche, relative alle rappre i sentazioni di Gauss, diretta ed inversa, di una superficie di rotazione sul piano, dimo strando la convergenza delle serie stesse e la rappresentazione diretta nel caso che la superficie sia una sfera mentre M. FoxpELLI illustra le caratteristiche dei teodoliti D K M. 3e riferisce su alcune ricerche sperimentali eseguite per determinare la precisione intrinseca e la precisione relativa al loro impiego nei lavori geodetici. Tali ricerche ef fettuate su 3 diversi teodoliti di questo tipo hanno confermato le pregevoli qualità e pos sibilità degli strumenti medesimi. Le ricerche riguardano le livelle, il piombino ottico, i cerchi orizzontale e verticale; la esposizione è corredata da numerose fotografie, dise gni, tabelle numeriche e diagrammi che riassumono i risultati delle osservazioni.
A. NORINELLI espone nuovi dati geofisici ricavati sul distretto eruttivo euganeo — berico-lessineo, con un variometro magnetico. È allegata una carta delle isoanomale della componente verticale Z.
Nella Rubrica «Il Bollettino risponde » sono date referenze su importanti quesiti relativi ai metodi elettronici per la misura delle distanze a scopi geodetici (n. 1); sul quesito: se le determinazioni astronomiche sono di pertinenza dei geodeti o dei topografi in relazione alla recente definizione dei compiti dei Geodeti e dei Topografi data dal Prof. Boaga (n. 2); sui metodi di soluzione di un sistema lineare di equazioni con l’ausilio delle macchine calcolatrici elettroniche (n. 3); infine, sul riconoscimento degli astri (n. 4).
In questo ultimo e pregevole articolo, dovuto a C. TROMBETTI, è riportata una se rie di carte del cielo in diverse proiezioni con semplici spiegazioni sul loro uso per il riconoscimento degli astri. Nella parte esplicativa l’A. ricorda il concetto relativo alle costellazioni, alla grandezza delle stelle, alle carte celesti ed alla ricerca del circolo ora rio coincidente col meridiano locale. Sono altresì riportate due tavole numeriche col tempo | siderale di Greenwich in funzione del tempo universale e della data, e tempo siderale va levole per la scelta delle carte stereografiche orizzontaliin funzione del fuso e della data. , Una ultima tabella contiene le indicazioni relative alle 40 stelle di grandezza inferiore a 2.
Rivista del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali, Roma, dal fascicolo 1 al fascicolo n. 3, annata 1956; nuova serie, anno XI. |
Questa Rivista edita dal Poligrafico dello Stato contiene, come è noto, articoli re lativi alla Geodesia, alla Cartografia, alla Topografia, all’Estimo ed in generale a tutte le discipline che si collegano alla attività della Amministrazione nello svolgimento dei vari servizi ad essa attribuiti come compiti di istituto. La Rivista comprende anche tre in teressanti Rubriche relative alle discipline ricordate; esse sono: « Dai libri e dalle ri viste », « Notizie », e « Giurisprudenza amministrativa ». Fra gli argomenti che possono . interessare 1 lettori del Bollettino S.I.F.E.T. ricordiamo lo studio di B. Boxrracixo (Fa scicolo n. i) sul trasporto delle coordinate e dell’azimut nelle trilaterazioni, nel quale l’A. perviene ad un complesso di formule atte al trasporto delle coordinate geografiche e dell’azimut per grandi reti trigonometriche tracciate sull’ellissoide terrestre. La ap plicazione numerica eseguita su un grande triangolo ellissoidico geodetico avente i lati rispettivamente di 500 Km, 520 Km, 540 Km, sono risultati concordi con quelli ottenuti dal Ballarin per lo stesso problema trasferito sulla sfera attraverso una corrispondenza conforme.
L. Roxca espone (nello stesso numero) i principi teorici sui quali si fonda il nuovo apparecchio l’« Omologocomparatore O0.M.I,» che è un restitutore universale secondo il metodo numerico classico; serve quindi per il rilievo stereofotogrammetrico di linee spaziali ed in particolare di traiettorie o di oggetti lineiformi a sviluppo tridimensionale. L'articolo contiene 15 nitide figure esplicative e 4 fotografie dello strumento e dei suoi particolari. Nello stesso numero della Rivista lo stesso L. RoxncA comunica il formu lario di impostazione dello strumento accennato.
T. RumBoLDT presenta una dettagliata relazione sul rilevamento aerofotogramme trico dei centri abitati ai fini del Catasto; tale relazione è stata presentata all’VIIII Congresso internazionale di Fotogrammetria. Vi è pure contenuto il rapporto ufficiale italiano per la IV Commissione, che tratta applicazioni della fotogrammetria al rilievo terrestre. Questo rapporto redatto dal prof. A. PAROLI comprende l’elenco degli Enti pubblici e privati che operano nel campo fotogrammetrico, le caratteristiche dei rilievi a piccola scala, quelle dei rilievi catastali e per la ricomposizione delle proprietà fram mentate nonché quelle dei rilievi di carte per territori e agglomerati urbani, per agricol
tura e sivicoltura. Segue il rapporto ufficiale italiano per la VI Commissione (istruzione, dati storici, bibliografia) redatto dall’ing. E. VITELLI.
Nel Fascicolo n. 2, troviamo cinque articoli che interessano le nostre attività e pre cisamente: la Bibliografia geodetica italiana relativa all'anno 1955 redatta dall'ing. E. VITELLI; la compensazione e la precisione di una poligonale appoggiata a due vertici inaccessibili di G. IncHILLERI. In detto studio l’A. deduce una formula che può essere considerata come una generalizzazione di quella di Carnot ed indica due procedimenti, uno empirico ed uno rigoroso, per la compensazione di una poligonale rilevata senza mi surare il primo e l’ultimo angolo. Vengono determinati anche gli errori di posizione dei vertici e confrontati con quelli della poligonale ordinaria. C. Mazzox presenta una importante relazione sopra lo studio teorico e sperimentale del tacheometro autoridut tore a tratti con particolare riferimento al 4180 della Filotecnica Salmoiraghi « TARI ». L’A. espone il principio ottico geometrico su cui si basa lo strumento e indica le moda lità di uso più convenienti per le operazioni planimetriche ed altimetriche, dando risul tati di alcuni controlli sperimentali su organi di particolare interesse, specialmente del dispositivo di autoriduzione, eseguiti col teodolite. Infine B. BomxIracINo si occupa del passaggio delle coordinate geografiche a quelle piane di Gauss-Boaga per punti a notevole distanza dal meridiano origine mediante calcolo misto meccanico-logaritmico e G. CANALE presenta alcune applicazioni dell’Integrafo di ABDAXK-ABACANUWICZ.
Nel Fascicolo n. 3 è riportato uno studio di G. Boaga sulla compensazione rigorosa delle reti altimetriche trigonometriche. L’A. ritiene con questa Nota colmare una la cuna che si riscontra nei trattati di topografia in quanto in essi viene svolta la teoria della livellazione trigonometrica, ma nessun accenno viene fatto circa la compensazione ri gorosa di una rete altimetrica trigonometrica, compensazione che viene invece conside rata nel caso, analiticamente più semplice e più frequente, di livellazioni geometriche di precisione sviluppate lungo poligoni aventi dei lati in comune. Segue una opportuna applicazione numerica illustrativa.
Nello stesso numero C. CoLaMoNICO riferisce sulla carta a grande scala (1-200.000' della utilizzazione del suolo e già realizzata per la Calabria ed in preparazione per tutta l’Italia, sotto la direzione del Comitato per la Geografia del Consiglio Nazionale delle Ricerche in unione alla Direzione Generale del Catasto e dell'Ufficio Cartografico del Touring Club Italiano.
Il Geometra Italiano — Rivista Tecnica ; Organo della Federazione Nazionale Collegi Geo metri. Pubblica gli « Atti del Consiglio Nazionale Geometri presso il Ministero Gra zia e Giustizia », mensile, si pubblica a Roma, Via Evandro 5, dal n. 1o al n. 12 anno 1956 e dal n. 1 al n. 4 anno 1957 (per i numeri precedenti, dell’annata 19506. vedere questo Bollettino, n. 3, alla pagg. 41).
Segnaliamo ai Lettori dapprima il resconto della « Riunione annuale del Comitato permanente della Federazione Internazionale Geometri (nel n. 10) tenutasi, come è noto, a Londra nel settembre u.s. e l'articolo di P. CUTRONA in merito alla determina zione del confine delineato dalla mappa catastale, nonché la nota critica di M. Gozzi su gli esami per l’abilitazione dei geometri.
Nel fascicolo n. 11 l'Ing. L. OrroLENGHI, presidente della Sezione S.I.F.E.T. di Mi lano, e dirigente della Società italiana politecnica industriale, in un sobrio articolo, op portunamente corredato da nitidi e ben concepiti disegni e fotografie, presenta un nuovc aspetto della Fotogrammetria applicata, quello riferentesi alla «rilevazione degli inci denti stradali» problema questo di grande interesse ed attualità, come lo dimostranc i numerosi corsi istituiti un po’ ovunque, nelle Università e nei Collegi professionali Questo articolo, la cui lettura raccomandiamo agli egregi Soci, fa parte di una Comu
nicazione presentata dall’Ing. OTttoLENGHI alla XIII Conferenza del Traffico e della Circolazione, tenutasi recentemente a Stresa.
Va pure ricordato uno studio di carattere, diremo così didattico, di D. BAGNATO sui «vertici nodali ».
Facciamo nostre gran parte delle sensate osservazioni di G. DALLA Costa conte nute nel suo articolo « Il Catasto Italiano » (n. 12) circa il modo con il quale viene at tualmente conservato il Catasto presso gli Uffici distrettuali, non quelli Tecnici Era riali, e segnaliamo l’importante articolo di A. GABBI (n. 1) dal titolo « osservazioni sullo stato della proprietà fondiaria nell’Appennino reggiano i problemi della ricomposi zione fondiaria ».
Nel-Fascicolo n. 2 non può essere dimenticata la cronaca dello svolgimento del XXI Congresso nazionale dei Geometri, svoltosi a Genova dal 9 all’11 febbraio c. a. ed il di scorso tenuto dal Presidente Federale Umberto Piccoli alla seduta inaugurale.
Nello stesso numero vanno ricordate le idee di M. Gozzi esposte brevemente in una nota dal titolo « L'Istituto Tavolare in Italia » e l’articolo di G. Loxco «nuovo regolo calcolatore particolarmente studiato per calcoli di precisione e tacheometri », dove ven gono esposte le regole di impiego del regolo costruito dall’A. stesso e sul quale abbiamo riferito già.
L. Girano nel Fascicolo n. 3 illustra e presenta una stadia munita di dispositivo per eliminare l’errore di verticalità, particolarmente adatta per rilevamenti tacheometrici di precisione in terreni con forte pendenza; D. BAGNXATO si occupa di alcuni problemi relativi ai vertici nodali della poligonazione e sui metodi di triangolazione locale e N.TA- RANTINO ritorna sul classico problema di Snellius-Pothenot, presentando una soluzione logaritmica, riportata del resto in qualche antico trattato di topografia.
G. LovaTi considera l’errore di eccentricità relativo al dispositivo da applicarsi al cannocchiale di un livello con cerchio azimutale, il quale consente di ottenere le stesse prestazioni fornite da un tacheometro.
Nel Fascicolo n. 4 G. ASsTRUA si occupa della Scuola e della preparazione professio nale del geometra. .
I vari numeri contengono naturalmente larghe notizie di carattere professionale, relazioni su Convegni provinciali indetti dai Collegi dei Geometri e interessanti rubriche: pubblicazioni, edilizia, questioni fiscali, ecc.
Ci complimentiamo con la Direzione della Rivista, che sa tenere alto il livello cul turale degli aderenti e che infonde continuamente alla rivista stessa quei miglioramenti di forma e di sostanza che la rendono tanto simpatica e ben accetta ai professionisti, che altresì vedono in essa prospettate e discusse tante questioni importanti per lo sviluppo delle loro attività e per la risoluzione dei loro compiti.
Il Geometra in Puglia, pubblicazione mensile a cura del Collegio provinciale dei Geo metri di Bari; n. 9, n. 10, n. II, n. I2, anno 1956, n. 1, n. 2, anno 1957. Facendo seguito a quanto riportato nella pag. 42 del nostro « Bollettino » fasc. 3, anno 1956, ricordiamo brevemente gli articoli contenuti ne Il Geometra in Puglia che interessano il campo della nostra attività e che si trovano nei numeri indicati.
Nel n. 9 va segnalato l'articolo redazionale « Nuovo Catasto Edilizio Urbano » — riapertura dei termini per la presentazione dei reclami — dove viene illustrata la Circo lare del 2 agosto 1956 della Direzione Generale del Catasto e dei SS.TT.EE. Nel n. 1o in teressante appare una nota critica del sistema degli esami per l’abilitazione dei Geome tri e la «figura del Geometra inglese » che contiene la storia dell’attività professionale del geometra in Inghilterra desunta da una relazione del Geom. Coombe presentata alla
riunione del comitato permanente della Federazione Internazionale dei Geometri tenu tasi a Londra nel settembre scorso. Nel n. 12 segnaliamo «Le nuove tariffe giudiziarie per i consulenti tecnici » rilevate dalla Gazzetta ufficiale del 19 dicembre 1956 e nel n. 1, anno 1957 «I compensi ai consulenti tecnici del giudice » (legge 1° dicembre 1956 n. 1426).
Nel n. 2 va ricordata una risoluzione adottata dal Consiglio dell'Automobile Club di Bari per l'Autostrada Napoli-Bari e l’articolo del Geom. Salvini « Soluzione rapida del pro blema di Snellius » di cui al precedente fascicolo del nostro Bollettino.
Luci e immagini. « Rivista di Ottica e Fotografia dell’Associazione Ottica Italiana ». Direzione e Redazione, Via Pandolfini 27, Firenze, anno 1956, n. 5 e n. 6. Facendo seguito a quanto esposto nel precedente numero del Bollettino S.I.F.E.T. alla pag. 42, ricordiamo ché nei due numeri in esame C. AxTILLI si occupa del proble ma molto suggestivo e di attualità: macchine aerofotografiche per le alte velocità di volo
L’A. ha così modo di ricordare che l'O.M.I. si è proposta il problema di realizzare un ap parato aerofotografico idoneo all’uso da parte dei moderni apparecchi per l'esecuzione di ricognizione fotografiche anche da quote molto basse (ad esempio 150 metri sul terreno colle velocità possibili a detti mezzi aerei, ha studiato e costruito un tipo di macchina, denominata A. V. 2 la quale ha per caratteristica di presentare una grande elasticità di funzionamento, il che rende l’impiego molto agevole. In questa macchina la pellicola scorre nel piano di formazione della immagine con moto continuo mentre l'esposizione è data periodicamente da un otturatore a tendina. La velocità di scorrimento della pel licola è tale che oltre ad annullare, o almeno a ridurre fortemente l’effetto del -trasci namento, si ha la rapida e automatica sostituzione del tratto di pellicola impressionate entro il riguadro delimitante il formato dei singoli fotogrammi con altro tratto di pelli cola nuova. Si ha così la possibilità di avere una grande frequenza nell'impressione det successivi fotogrammi, frequenza che normalmente giunge fino a un fotogramma al se condo, con possibilità di frequenze anche maggiori. Naturalmente la velocità di scorri mento della pellicola deve essere regolata sulla quota e sulla velocità dell’aereo. Sull’im piego di queste macchine abbiamo riferito in altra parte di questo Bollettino (vedere alla pag. 28).
All’articolo dell’AxTILLI segue uno di carattere storico di A. SAxTANASTASO dal t.- , tolo: « Tempi, uomini e luoghi nella storia delle lenti »; segue poi un altro articolo, an cora di carattere storico, firmato PoLIriLo dal titolo: « I più antichi negozi di ottica italiani: il Fabre di Firenze ». Il Prof. G. ABETTI continua la sua interessante rubrica « Gli osservatori astronomici d’Italia » illustrando ora quello dell’Università di Padova costruito nel 1797 sulla torre quadrata dell’antico castello dei Carraresi, fatta costruire da Ezzelino III nel 10942 a difesa del castello e come prigione di Stato. G. RIGHINI 1a — alcune considerazioni « fra l’ottica ed il satellite artificiale » riportando due grafici dove sono segnate rispettivamente l’orbita del satellite rispetto alla Terra e la proiezione di detta orbita sulla carta geografica; in quest'ultima figura anche lo spostamento che l’or bita subisce per effetto della rotazione terrestre.
A. CABIANCA in un interessante articolo presenta: lineamenti fondamentali sula possibilità della aerofotografia in merito alla fotointerpretazione nello studio dei pr: blemi urbanistici. L'A. ha così modo di richiamare l’attenzione dei lettori sulle aerm= cartografie speciali per rilievi terrestri; sulla indagine, ossia sulla ricerca delle condizioal ai limiti nel problema della pianificazione attraverso l’aerofotografia; sulla regione org nica comprendente il concetto di dimensione e la conseguente determinazione; la stona urbanistica e quindi la topografia antica vista attraverso la aerofotografia; la dataziong dei tessuti urbanistici di fondo; le caratteristiche degli edifici; come abitabilità, ec:{
la densità edilizia e fondiaria; 11 traffico; le caratteristiche delle sedi, ecc. Nella introdu zione l'A. fa alcune considerazioni circa lo stato dell’aerofotogrammetria in Italia, consi derazioni che sono pienamente condivise dalla S.I.F.E.T. che raccoglie tutti gli opera tori in questo settore, e propone la istituzione, presso il Consiglio Nazionale delle Ricer che, di una aerofototeca nazionale comprendente tutto il materiale decaduto dalla con cessione temporanea di esclusività delle Ditte specializzate in aerofotografia, autrici delle stesse, previa esclusione delle foto includenti zone di interesse militare. Anche su questa, proposta sì allinea la S.I.F.E.T. e ritenendo che la realizzazione della proposta potrà affettivamente portare, relativamente con poca spesa, decisivi incrementi a molti studi relativi alla geologia, alla litologia, alla pedologia, alla archeologia, alle scienze forestali, alla geografia fisica ed umana, ecc. per citare solo i più significativi, e per i quali si af faticano e lavorano si può dire tutti gli Istituti scientifici universitari, tutto il corpo ac cademico nazionale, oltre a numerosissimi funzionari dello Stato appartenenti ai vari Ministeri.
Metano, Rivista Tecnica mensile, a cura del « Consorzio italiano metano » coì concorso del « Centro studi Milano », anno 1956 dal n. 3 al n. 12 e Metano petrolio e nuove energie (nuova denominazione della Rivista) anno 1957, numeri I, 2, 3.
Alla pag. 43 del n. 3 anno 1956 del Bollettino S.I.F.E.T. sono state ricordate le ca ratteristiche e le finalità che si propone raggiungere questa Rivista, alla quale dedica la sua appassionata opera il Direttore responsabile Ch.mo Prof. Agostino Puppo. -Ora ri corderemo agli egregi lettori gli articoli contenuti nei fascicoli citati e che più da vicino possono interessare le attività delle nostre discipline : geodesia, topografia, fotogram metria.
Nel Fascicolo n. 8 vanno segnalate le considerazioni ricavate da « World Oil» sui crescenti progressi della geofisica applicata alla ricerca del petrolio e le notizie riportate circa la « Commissione di studio per l'automazione » costituita presso il «Consiglio Nazio nale delle ricerche ».
Nel Fascicolo n. 9, «lo studio geofisico della regione pugliese » predisposto da G. ZAc CARA, C. Rarmoxpi, C. MoRELLI, S. DICEGLIE, V. COTECCHIA, appare interessante. In esso vengono segnalate le anomalie nella componente verticale del campo magnetico ter restre e quelle gravimetriche secondo la riduzione di Bouguer, ricavate dalla rete del I ordine con opportuni raffittimenti in terra e in mare. Viene pure considerato il pro blema della sismicità, facendo ricorso ai dati macrosismici. Tabelle numeriche e grafici corredano l'importante lavoro organizzato dall’Istituto di Geodesia e Geofisica della Uni versità di Bari. ©
Ii Fascicolo n. 10 contiene una messa a punto del Prof. A. PuPPo del problema del l'affondamento del Delta Padano, messo in rilievo da oltre un secolo dalle misurazioni di differenze di livello, ma che si manifestò in forma più vistosa nei tempi attuali come ha dimostrato il Prof. Salvioni confrontando i risultati delle livellazioni geometriche di precisione effettuate due volte nell’ultimo decennio dallo I.G.M.
Fra i fascicoli dell’anno in corso ricordiamo il n. 2 che contiene, fra le notizie, impor tanti dati sulla attività del Comitato italiano per l’anno Geofisico internazionale (1957- 1958) e le applicazioni industriali degli ultrasuoni.
Interessanti appaiono le note contenute in diversi dei fascicoli esaminati contraddi stinte dal titolo: «appunti di geologia degli idrocarburi », ed in ogni numero esaminato le notizie di carattere statistico, i ricchi notiziari, la ampia bibliografia tecnica, argomenti tutti connessi con il problema del « petrolio ».
Notiziario del Geometra, edito dalla Unione dei Collegi Geometri delle provincie Lom barde, diretto dal Geom. Francesco Fantozzi. Viene distribuito gratuitamente ai Soci, Enti, Uffici Tecnici della Lombardia e Collegi dei Geometri d’Italia; pubblica articoli e notizie che interessano la categoria dei Geometri, sia dal lato della cultura sia dal lato tecnico professionale; n. 10, n. 11, n, 12, anno 1956; n. 1, n. 2, anno 1957. | Nel n. 10 viene ricordato il corso di specializzazione per Geometri autorizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione, che è stato tenuto presso l’Istituto Tecnico « Carlo Cattaneo » in Milano e dove nel programma troviamo fra le materie: Topografia pratica e Fotogrammetria. Nello stesso numero sono riportati i temi di esame della sessione au tunnale dell’anno 1955-1956 per gli aspiranti alla abilitazione di Geometra. Nel n. II vanno segnalate le relazioni sullo svolgimento degli esami di abilitazione presso gli Isti tuti tecnici di Milano, di Sondrio, di Legnano. Nel n. 12 è riportato l'articolo del Geom. Attilio Selvini sulla « Soluzione rapida del problema di Snellius ». Nei n. I anno 1957 va segnalato l’articolo di Carlo Gorbelli su « Temi di esami ». Nel n. 2 è riportata la rela zione generale sullo svolgimento della Assemblea ordinaria annuale dei Soci del Collegio di Milano ed altre interessanti notizie relative a concorso per titoli ed esami al posto di Geometra, rubrica tecnico-legale, ecc. La S.I.F.E.T. che ha per scopo fra l’altro di perfezionare la cultura professionale dei Soci vede con simpatia che la Rivista in esame si occupa con calore anche del proble ma dell’insegnamento e della preparazione culturale degli aspiranti geometri. Pubblicazioni della « Società Adriatica di Elettricità » (S.A.D.E.). Nel « Bollettino S.I.F.E.T. » n. 3, anno 1956, e stato ricordato che l'Ufficio Studi della S.A.D.E. redige tre serie di pubblicazioni: Centro modelli idraulici (Memorie e stu di); Relazioni e studi (Misure dighe); Bollettino. In quest’ultimo sono riportate notizie ed articoli che interessano l’attività dei tecnici della S.A.D.E. Facendo seguito alle recensioni riportate nei citato numero del « Bollettino S.I.F.E. T.» ricorderemo ora quanto è contenuto nei fascicoli finora pubblicati per l’anno 1956 e cioè n. 9, Io e II delle Memorie e Studi e n. 10, II e 12 del Bollettino, sempre natu ralmente per quanto può interessare l'applicazione delle nostre discipline. Il n. 9 delle « Relazioni » contiene un dettagliato Rapporto, redatto dall’Ing. L. Massimilla, sullo studio dei fenomeni termici delle Dighe di Pieve di Cadore e di Val Gal lina mediante il procedimento numerico approssimato Schmidt-Giannone. ° Negli altri due numeri delle « Relazioni » sono contenuti due studi: uno del Prof. D. Tonini ed uno della Redazione, dai titoli: « Misure di controllo alle dighe di Pieve di Ca- > dore e Val Gallina » e « Sulle escursioni di temperatura nello interno delle dighe in calce- . struzzo ». Nella Memoria del Prof. Tonini sono esposti i criteri con i quali sono state pro- - gettate e costruite le reti per le misure di controllo delle dighe accennate appartenenti tutte all'impianto Piave-Boitè-Maè-Vajont. La Memoria informa pure sui modi con i quali vengono effettuate ed elaborate le misure in fase di esercizio. Sono da ultimo il lustrati alcuni dei risultati preliminari relativi alle osservazioni più caratteristiche, spe cie per la diga di Pieve di Cadore. La serie di misure considerate riguardano rispettiva mente: il clima con la temperatura e l’umidità; le azioni dirette; la valutazione degli spostamenti e delle deformazioni, ecc. Grande sviluppo è dato alla interpretazione dei risultati provenienti dalle misure geodetiche: triangolazioni e livellazioni geometriche di precisione e a quelle dei collimatori. Opportuni grafici indicano gli schemi delle ret. trigonometriche, gli spostamenti dei caposaldi trigonometrici sulla diga (arco di coro namento e paramento) ed alle imposte; spostamenti dei caposaldi di triangolazione su. n
paramento a valle di un concio; variazioni di quota dei caposaldi sul coronamento della diga, ecc. L'A. traccia così un quadro completo dei vari fenomeni messi in luce con le singole serie di misure, che permette interessanti constatazioni di correlazione. Il Bol lettino S.I.F.E.T. si complimenta per questo magnifico studio che abbraccia un periodo ormai di dieci anni di osservazioni e che costituisce lo studio del genere il più completo finora eseguito.
Nei nn. IO, II e 12 del « Bollettino » ricordiamo ancora lo studio del Prof. Tonini dal titolo « Il comportamento delle dighe ad arco della S.A.D.E. » quale risulta dalle mi sure di controllo (n. 12) e quello dell'Ing. C. Semenza « Lo sviluppo delle dighe ad arco in Italia ». I vari fascicoli esaminati contengono numerosi e quanto mai interessanti dati sta tistici sulla produzione della energia elettrica e statistiche generali. Bullettin de la Société Belge de Photogrammétrie. n. 45 settembre 1956 e n. 46 dicembre 1956 (pubblicato con il concorso della Fondazione universitaria del Belgio). Nel n. 45 troviamo larghe notizie sul Congresso internazionale di fotogrammetria che ha avuto luogo nel luglio 1956 a Stoccolma, due interessanti articoli: il primo di F. MorEAU sui lavori e sulle ricerche nel campo delle triangolazioni aeree il secondo di E. GIGAS sulle misure interferometriche di distanze e presentazione del geodimetro. L'articolo di MorEAU porta nuovi ed apprezzabili contributi al problema in esame; molto suggestive appaiono le figure riportate ed interessanti le tavole numeriche che rac colgono i risultati delle esperienze. Lo studio si può considerare come il seguito di quello sullo stesso argomento dovuto a VERDIN e del quale abbiamo riferito nel fascicolo 3 del nostro Bollettino anno 1956 (vedere a pag. 45). | L'articolo di GIGAS invece riprende quanto lui stesso ebbe occasione di dire in una conferenza tenuta nel marzo 1956 presse la Società di fotogrammetria belga. Ha così occasione di presentare uno svolgimento recente delle misure delle poligonali di alta pre cisione; i risultati finora conseguiti danno piena fiducia che il metodo avrà in seguito grande sviluppo e sostituirà, ne siamo certi, le operazioni di triangolazione del III ordine. Nel Fascicolo n. 46 è riportato il testo della conferenza tenuta presso la Società dal Prof. H. KASPER sui nuovi strumenti fotogrammetrici realizzati dalla Casa Wild di Heer brugg. seguono alcune considerazioni sull’ultimo Congresso internazionale di fotogramme tria, naturalmente viste da parte dei belgi, e relative ai compiti della Commissione V, che è stata presieduta nel quadriennio 1952-1956 dal Prof. Boaga, assistito dal segreta rio Ing. Belfiore, che hanno anche condotto i lavori di tale commissione durante il Con zresso. Nell'articolo in esame vengono presentati i contributi delle varie comunicazioni listinte in paragrafi di attività seguendo la disposizione della Relazione generale redatta per il Congresso. segue da ultimo la esposizione dell'ordine del giorno presentata da detta Commis gsione alla fine dei lavori. Per quanto concerne la Commissione VI oltre alla riproduzione dell’ordine del gior F° adottato, vengono redatti e riportati alcuni argomenti dal Rapporto generale presen zato a Stoccolma dal Prof. K. NEUMAIER in collaborazione con A. BaRrviIR. Ampia di ‘3cussione invece viene presentata per l’attività della Commissione VII, che come è noto, ‘i occupa di interpretazione delle fotografie aeree a scopi differenti del campo topogra 3c0 propriamente detto. Segue una relazione di L. BAETSLE sull’Esposizione annessa al Congresso e dove ven ono non solo ricordati i nominativi delle Ditte ed Enti espositrici; ma altresì il mate
riale che è stato esposto: strumenti, disegni, ecc.; in tal modo la relazione è risultata un vero e proprio catalogo ragionato, dove si trovano tutte le caratteristiche e tutte le possibilità strumentali. I due fascicoli contengono altresì notizie varie e bibliografie, che possono interessare gli associati.
Come è noto (vedere nostro Bollettino n. 3, 1956) al Belgio è stata assegnata la presidenza della Commissione II della S.I.P. per il quadriennio 1956-1960. La assem blea della Società di Fotogrammetria del Belgio, ha nominato Presidente della II Com missione il Prof. Vanderheyden, segretario M. Degraeve; come relatori per le sette com missioni i Signori: Comm. I, P. A. Vermier; Comm. II, G. Lemaire; Comm. III, A.Ver din; Comm. IV, L. Delaunois; Comm. V, E. Daubresse; Comm. VI, P. L. Baetsle; Comm. VII, L. Magis.
Osterreichische Zeitschvift fiv Verinessungswesen, Fascicolo n. 5-6 anno 1956.
Questa importante Rivista, che come è noto si pubblica a Vienna ed il cui Comitato di redazione è costituito dagli ingegneri Hans Rohrer, Karl Lego e dal Dott. Karl Le dersteger, nel numero in esame è riportata, con riuscitissime fotografie, Ia cronaca della celebrazione dei 150 anni di attività del Servizio Federale Austriaco che opera nel campo della Geodesia ed in quello dei rilevamenti. La relazione dovuta a Sioier-Kamenik, com prende i discorsi del Presidente Teodoro Kérner e di altre personalità, ed in essi si tro vano le tappe più importanti e le realizzazioni conseguite dal Servizio durante il periodo della sua veramente splendida attività durata finora un secolo e mezzo.
Segue poi la doverosa commemorazione di Edoardo Dolezal, che si può dire il Capo . Scuola della geodesia austriaca ed al quale sentimenti di gratitudine debbono essere tri butati dai fotogrammetri di tutto il mondo per il lavoro che Egli ha saputo compiere, an cor prima della prima guerra mondiale, perché il metodo fotogrammetrico di rilievo po tesse manifestarsi attraverso congressi internazionali, e dallo scambio di idee e di opi nioni trarre gli indispensabili nuovi incoraggiamenti per perseguire l’opera iniziata, pre ludio magnifico delle attuali realizzazioni. La lapide che porta anche la Sua effige in ri lievo indicherà ai giovani rilevatori l’amore che Egli ha sempre avuto per 1 suoì studi pre diletti ed ai rilevatori maturi ricorderà con quale fede e con quale ardore Egli ha com battuto su campi assai vari e vasti per mantenere sempre alto il prestigio della topogra fia e quello degli operatori.
Sono ricordati anche i titoli di una ventina di comunicazioni presentate durante la settimana, geodetica (dal 3 al 9 giugno 1956) istituita in occasione dei festeggiamenti per i Iso anni di attività del Servizio geodetico federale austriaco, ed una breve descrizione del Dott. Appel sulla Esposizione di elaborati e di strumenti istituita in tale occasione. Da ultimo vanno segnalati due lavori dell'Ing. K. Lego: il primo riguarda l’attività del lo Istituto di Geodesia e di Astronomia sferica della Scuola superiore per gli ingegneri ed isuoi contributi ai problemi relativi alla misurazione della Terra; il secondo comprende la « Commemorazione » del Dott. Josef Wolf.
Il fascicolo riporta infine due recensioni di opere geodetiche ed alcune brevi notizie. Photogrammetric Engineering, Rivista della Società fotogrammetrica americana, anno 195€, vol. XXII, completo, Fascicoli n. I, n. 2, n. 3, n. 4 € n. 5.
Nel Fascicolo n. 1, I. P. KricK, Presidente dell’Istituto delle Ricerche Aerologiche, in un interessante articolo indica quali possono essere i contruibuti della fotografia ae rea nel campo delle ricerche meteorologiche e riporta con opportuna discussione i risul tati ottenuti in talune esperienze eseguite nel 1955. G. H. JeRrIiE della Casa Wild di
Heerbrugg, (Svizzera) si occupa del problema analitico concernente la triangolazione aerea portando nuovi contributi agli studi di precedenti autori, quali: Shewell, Church, Wassef, ecc.; F. A. MELTON tratta diffusamente della interpretazione geologica delle fo tografie aeree corredando lo studio da una serie di riuscitissime fotografie e da una com pleta Bibliografia sull'argomento, mentre C. G. COLEMAN, Presidente della Commissione VII, per il Congresso di Stoccolma, e E. ]. RoceRs, segretario, riportano la relazione sulla interpretazione fotografica dove sono raccolti gli studi più significativi eseguiti dal 1952 al 1956 in diverse nazioni aderenti alla S.I.P. Anche questa relazione è corredata da una ampia Bibliografia specifica, dove sono raccolti i più importanti contributi sul l'argomento; notevoli appaiono le considerazioni relative ai piani urbani, alla geologia, alle applicazioni militari, ecc. K. H. Sroxe dell’Università di Wisconsin, espone un par ticolare procedimento di fotointerpretazione; B. HALLERT, infine, presenta con oppor tuna discussione, alcuni risultati preliminari ottenuti nella determinazione della disposi sione radiale che avviene nelle fotografie aeree. Altri contributi degni di mensione, sem pre sulla questione della fotointerpretazione, sono contenuti nelle relazioni di altri AA., quali: H. E. Youxc, E. G. STOECKELER, che trattano il problema dal punto di vista quantitativo, R. GorDox, del Servizio Forestale degli S.U.A., che si occupa di classifi cazioni e R. SINXGLETON, che si occupa dei modelli geometrici aeroscopici.
Nel Fascicolo n. 2 B. HALLERT in un lungo articolo espone con molti dettagli i fon damenti sui quali vengono appoggiate le correzioni numeriche in aerofotogrammetria. L'articolo e completato con alcuni risultati di esperienze effettuate allo scopo di illustrare il modo di ricavare praticamente le singole correzioni, deducendone le rispettive en tità.
H. GASPER risolve il problema della determinazione grafica del fattore di sopracor rezione nell’orientamento relativo di fotografie nadirali di qualsiasi terreno; W. C. Cux DE descrive alcune esperienze realizzate con fotografie convergenti; R. K. BEAN del Ser vizio Geologico degli S.U.A. illustra gli strumenti impiegati dal Servizio stesso per la in tegrazione fotogrammetrica, a scopi geologici; G. D. WHITMORE, pure del Servizio Geo logico degli U.S.A., esamina con molta cura i fattori economici nel sistema di integra zione fotogrammetrica in uso nel servizio geologico anzidetto; G. C. TEWINKEL ricorda, le applicazioni idrografiche della fotogrammetria realizzate dal « Coast and Geodetic Sur vey » degli S.U.A.; mentre D. LAxDEN passa in rassegna i nuovi sviluppi ottenuti nella tecnica fotogrammetrica relativa alle ricerche geologiche; E. L. MERRITT si occupa del sistema di campionatura di cineteodoliti per mezzo delle stelle, esponendo con molta chiarezza i principi geometrici del metodo, che danno luogo ad un interessante formu lario; l’ÀAstronomo P. VAN DE KAMP mette in rilievo gli elementi di astronomia fotogra fica a lunga focale; D. B. ScorT presenta discutendoli alcuni risultati di topografia mi croscopica a mezzo di ripetizioni di superfici; K. J. FAIRBANKS descrive l’analizzatore Fairchild e J. H. WADDELL si occupa dell’interessante problema: fotogrammetria e fo tografia di movimento. T. E. BLESH, professore di educazione fisica, presenta indagini di suoi studi sulle misurazioni ottenute da fotografie del corpo umano eseguite sui suoi studenti; tali misurazioni possono avere applicazioni fra altre nel campo della Ortope dia. Iì Presidente della Corporazione fotometrica, T. Y\OxKLER descrive la macchina fo to-metrica che si utilizza nelle ricerche e W. F. ExGELMANNX descrive con dettagli i risul tati che si sono ottenuti con la fotogrammetria applicata ai ritratti e nella scultura; ]J. HALSMAN presenta un quadro attinente alla fotografia medica stereoscopica e G. T. Mc NELL i risultati dei suoi studi sulla macrofotogrammetria con la camera stereoscopica di Donaldson; R. J. HACKMAN si occupa dei controlli dei modelli stereoscopici per via gra fica; A. H. FaULDS, sulla determinazione dell’orientamento in casi speciali; G. D. Har DY descrive lo Stereosimplex Galileo-Santoni mod. III, mentre R. B. Woop, illustra la triangolazione ottenuta con rilevamenti eseguiti con elicotteri.
Pubblicazioni della Conumnissione Geodetica tedesca, Serie A, A.G. n. 12 e n. 13 e Serie
B, A. G. n. 27 anno 1956.
In queste tre interessanti pubblicazioni l’Istituto riprende importanti problemi. In fatti nella pubblicazione n. 12, H. WotLr si riferisce alla probabile ellitticità dell’equa tore terrestre ed istituisce importanti confronti con i risultati cui sono pervenuti Schon golowitsch e Krassowosky-Isotow con quelli derivanti dal geoide di Tanni. La differenza di appena 86 metri fra le lunghezze dei due semiassi equatoriali lascia alquanto perples so l’A. che ritiene buono per il calcolo delle triangolazioni nei vari Paesi l’ellissoide di rotazione. La relazione che comprende una trentina di pagine di testo ed altrettante tavole numeriche e grafiche, contiene una completa Bibliografia sull'argomento.
Nella pubblicazione n. 12 sono contenuti tre importanti articoli del Prof. E. GIGAS presentati alla X assemblea generale dell’U.G.G.I. e riguardano: il primo, su talune nuove idee per la accelerazione dei rilievi della triangolazione di primo ordine, soprattutto con l’impiego di teodoliti a registrazione fotografica, l'occhio elettrico, che rende possibile una visuale elettrica e che mette l'osservatore in grado di effettuare le osservazioni di giorno ed in qualunque condizione di luminosità, i proiettori perfezionati che non esi gono più la presenza di un assistente. Il secondo, considera il problema della necessità di ripetere le misure di base della rete europea di triangolazione, facendo uso di compara tori a interferenze luminose. Nel terzo articolo sono contenuti gli sviluppi del metodo di misurare le distanze per mezzo delle onde luminose modulate ad alta frequenza, impiego questo che si impone attualmente in cui prevale l’idea di sostituire alle triangolazioni in feriori le poligonazioni con lati da 200 a 2000 metri. L'A. descrive un tipo di strumento che può servire a questo scopo, realizzato sotto la sua direzione, all’Institut fir Ange wandte Geòdisie e riporta i risultati e le precisioni riscontrati in un rilevamento del ti po accennato. Le precisione ottenute sono comparabili con quelle delle poligonazioni di precisione.
Nella pubblicazione n. 27 della serie B, G. SCHEEL si occupa della determinazione degli errori nelle livellazioni idrostatiche a grande raggio per il quale non siano trascura bili gli effetti di non parallelismo geometrico delle superfici equipotenziali passanti per i caposaldi estremi interessati. La bella Memoria del Prof. ScHEEL non si presta ad essere largamente riassunta nel Bollettino, essa però non deve essere ignorata da quanti si oc cupano di rilevamenti altimetrici e di differenze di livello fra caposaldi vicini e lontani; a questi cultori raccomandiamo la lettura della Memoria; in essa troveranno moltispunti matematici che fanno capo alla celebre equazione di Bernoulli. Le considerazioni teoriche sono appoggiate da appropriate ed interessanti esperienze, il che dà all’opera un grande valore pratico. Una Bibliografia, dove sono ricordati 26 lavori chiude la bella Relazione. Pubblicazioni dell’Istituto Geodetico Danese, nn. 30, 32 e 33, anni 1956 e 1957.
Nella prima delle tre pubblicazioni indicate E. KEJLSO espone i risultati dei calcoli effettuati per una quarantina di latitudini eseguite su vertici trigonometrici della rete geodetica dello Stato, mettendo a confronto i risultati delle vecchie determinazioni ese guite nel decennio 1890-1899, con le moderne determinazioni. Nella seconda memoria accennata, corredata da una ventina di illustrazioni, E. ANDERSEN, ricorda in rapida sintesi i lavori geodetici e cartografici di carattere scientifico effettuati in Danimarca durante gli ultimi duecento anni, ossia dalla data di fondazione di un Servizio organiz zato (25 febbraio 1757) al febbraio 1957. L’interessante rassegna storica è corredata da una lista cronologica di carte pubblicate, che testimonia chiaramente il grande lavoro eseguito in Danimarca in due secoli di attività; segue una seconda lista comprendente le pubblicazioni relative alle misure effettuate. Una terza lista comprende i nomi dei
Direttori che si sono via via susseguiti nella direzione dei lavori geodetici e cartografici danesi; tale lista è suddivisa in tre sezioni e riguarda i Direttori dei lavori effettuati sot to gli auspici: dell’Accademia delle Scienze e delle Lettere (1757-1842), della Commis sione « Misura dei gradi danese » e dell'Istituto Geodetico (1816-1957), infine dal Servi zio topografico (1842-1957). La Memoria è chiusa da un elenco di tutto il personale attualmente in forza all'Istituto, suddiviso per settore di attività; da questo elenco emer ge il grande sviluppo che ha assunto attualmente il Servizio geodetico della Danimarca. Nella terza delle Memorie ricordate (il n. 33), E. ANDERSEN tratteggia l’attività dello Istituto geodetico danese dal 1928 al 1955; egli ha così modo di ricordare come la atti vità geodetica e quella topografica promosse da eminenti uomini come Andree, Zacca riae, Iycho Braco, Ole Roemer, Horrebow, Schumacher sono strettamente legate agli sviluppi economico-sociali avvenuti in Danimarca in questi ultimi due secoli. Pubblicazioni dello « Instituts fiir Angewandte Frankfurt A. M. ».
Nel 1956 l'Istituto ha pubblicato fra l’altro due interessanti volumi; il primo di un centinaio di pagine riguarda l’attività dello Istituto nel periodo 1 aprile 1953-31 marzo 1955, Il secondo pure di un centinaio di pagine porta il titolo: Nachrichten aus den Kar ten -—und Vermessungswesen, Reiche I: Deutsche Beitrige und Informationen.
Nel primo volume troviamo elencati con molti dettagli tutti i lavori eseguiti separa tamente nei due anni del biennio considerato. Fra le notizie, oltre all’elenco completo di tutte le pubblicazioni edite dallo Istituto, vanno segnalati i dati relativi ai lavori eseguiti nel campo fotogrammetrico nell'ambito internazionale e la pubblicazione dello Statuto dell'O.E.E.P.E., i cui fondatori sono stati: la repubblica federale germanica; la repubblica austriaca; il regno del Belgio; la repubblica italiana; il regno d'Olanda.
Nel volume secondo troviamo una interessante messa a punto dei vari metodi di la vorazione e dei vari materiali (in gran parte plastici) impiegati negli Istituti Cartogra fici di: Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Svizzera, Svezia. Mancano notizie sulle lavorazioni italiane e pensare che l’Italia è stata una delle prime, se non la prima nazione, ad applicare l’arcasol per le mappe catastali, risolvendo sin da vent'anni or sono numerosi problemi attualmente in discussione in taluni Uffici Tecnici di talune nazioni.
La esposizione bene ordinata, redatta dal Collega E. GIcas, dà una chiara idea dell'argomento trattato e dovrebbe essere esaminato da quanti si occupano di queste questioni nelle organizzazioni e negli Istituti privati e statali.
Schweizerische Zeitschrift fiiv Vermessung. Kulturtechnik und Photogrammetrie. Rivista tecnica svizzera di misurazioni, del genio rurale e di fotogrammetria, dal n. 7 al n. ‘12, anno 1956.
Nel n. 7 L. HEGG ricorda in occasione del settantacinquesimo compleanno del Prof. C. F. BAEscHLIN, le benemerenze ch’Egli si è acquistato nel campo sociale ed in quello scientifico dalla cattedra della Scuola politecnica federale di Zurigo, impartendo per mol- |. ti anni a centinaia di allievi lezioni di geodesia superiore, di topografia e di fotogramme tria. I Collegi italiani che nei Congressi internazionali hanno sempre ammirato la pro fonda cultura tecnica e la prodigiosa attività del Prof. Baeschlin, inviano all’illustre Mae stro, attraverso il « Bollettino S.I.F.E.T. » i più fervidi auguri perché Egli possa ancora e per lungo tempo prendere parte attiva ai lavori della geodesia e delle scienze ad essa collegate a cui Egli si è interamente consacrato.
K. GuLL espone alcune considerazioni per gli aggiornamenti dipendenti dalle misu razioni catastali nei comuni che presentano intensa attività edilizia.
H. KASPER sl occupa magistralmente del problema della presa aerea convergente.
Nel n. 8 À. AxSERMET in omaggio al Prof. Baeschlin tratta del calcolo semigrafico della deformazione delle reti progettate in un sistema conforme; R. SEXXHANSER SÌ 0C- cupa della organizzazione e della istruzione degli ingegneri in determinati settori di atti vità, mentre P. PEITREQUIN espone 1 risultati di alcuni studi e progetti relativi alla ri produzione del piano di insieme del cantone di Vand, che comprende una superficie di circa 300.000 ettari. La relazione è interessante anche perché contiene indicazioni circa le tolleranze per il tracciamento delle curve di livello, notizie su i nuovi metodi introdotti e sullo stato di avanzamento dei lavori. .
Nel Fascicolo n. 9 è contenuto l’ultimo articolo di R. SExxHAXSER sugli argomenti dianzi ricordati, e quelli di J. HoLsex sull’ellissoide di errore di H. BRASCHLER su: strade secondarie, strade principali e autostrade. Nel Fascicolo n. ro H. PFANNER si occupa della organizzazione razionale del lavoro relativa alla messa a punto dei punti di riferi mento; H. HARRY espone la cronaca della 41 assemblea dei geometri tedeschi e della con cessione al Prof. Baeschlin della medaglia commemorativa di F. R. Helmert; H. LarT- MANN porta ulteriori contributi alla discussione sull'istruzione degli ingegneri geometri; E. TANNER espone i dati di colonizzazione interna svizzera mentre R. SOLARI dà refe renza circa la concessione della Commissione II della federazione internazionale dei geo metri in merito alla costituzione del villaggio rurale. Ci permettiamo richiamare in modo speciale l’attenzione dei Soci, su questo articolo del SOLARI ricco di considerazioni eco nomico agrarie, anche per le notizie contenute e relative ad altre nazioni.
Nel Fascicolo n. 11 H. PFAxXER, completa lo studio iniziato nel pretedente fasci colo e C. BAESCHLIN espone alcuni fatti relativi all'uomo « delle misurazioni nel mondo » riassumendo in modo magistrale gli ultimi due secoli della Storia della Geodesia; H. BacH MANN si occupa della questione delle sorgenti delle acque; problema urgente e di attualità.
Nel Fascicolo n. 12 ed ultimo dell’annata, troviamo un interessante articolo di W. LoscHER dal titolo «nuovi strumenti di restituzione fotogrammetrica ».
Alla fine di ogni fascicolo sono riportate, come è noto, piccole comunicazioni e rias sunti dei verbali delle riunioni della Società svizzera di Fotogrammetria e di altri Enti che comunque interessano lo sviluppo e la organizzazione delle discipline di cui la bella Rivista si occupa.
Tijdschrijt voor Kadaster en Landmecthunde, fascicoli dal n. 1 al n. 6, annata 19 56 com pleta.
Il volume della Rivista che ora recensiamo costituisce la LXXII annata della rac colta; essa pertanto rappresenta una delle più antiche Riviste del Catasto che si pubblica in Olanda. La sua lettura è quanto mai difficile perché mancano almeno dei riassunti nelle lingue correnti, francese, inglese, ecc. se non le intere traduzioni in queste lingue, degli articoli più importanti, come viene praticato per altre riviste. Diamo tuttavia ai nostri lettori notizie sugli argomenti trattati di interesse per le attività dei Soci; dedu cendole dai titoli degli articoli, contenuti nei sommari di ciascun fascicolo: Considera ‘zioni sugli sviluppi della tecnica della riunione della proprietà frammentaria (G.F. WITT Assaggi di esplorazioni agricole e delle orticolture (J. P. ScHoLTEXS); Nuovi strumenti di topometria (S. M. LuyTEN); Una base di riferimento internazionale in Olanda (G. T.
BrvIns); L'importanza di Gauss per la Geodesia (G. V. vax VEEN); La applicazione della fotogrammetria al Catasto (W. F. SrosRvoGcEL); Nuovi strumenti di livellazione (C. M. LuvTEN); Principî organizzativi relativi a diversi problemi interessanti gli uffici | dei geometri; (J. M. F. DRIEssER); Il sistema svizzero di tariffe professionali (G. SMIT); I diplomi deliberati dalla Federazione dei geometri olandesi (A. J. van DER WEELE); Sulla curvatura della proiezione di una linea geodetica (G. J. BruIxs); Razionalizzazione
nelle livellazioni (H. J. STEEXIS); La carta della Nuova Guinea Olandese (J. E. ALBERDA) Il venticinquesimo anniversario del Servizio geometrico del regime nazionale dei « Pon ti e strade » (diciotto articoli, di altrettanti autori, illustrano l’attività in vari settori svi luppata dal Servizio nei venticinque anni di vita); Il telemetro elettrico-ottico (F. GIcAs) Il nuovo manuale dei lavori tecnici del Catasto (R. RoELOFS).
Ogni articolo contiene notizie circa Congressi nazionali ed internazionali dei geo metri, rendiconti delle sedute di varie organizzazioni quali; Ja Federazione dei geometri e topografi olandesi, l'Associazione del Catasto e della Geodesia; Rubrica dei libri e delle Riviste tecniche, nonché notizie sugli esami dei calcolatori topografi, dove sono anche riportati gli enunciati dei temi proposti.
Filotecnica — Salmoiraghi S.p.A. Milano — Istruzioni per l’uso del Teodolite mod. 4200. 12 pagine, 9 figure, anno 1957.
Ricordate le caratteristiche generali di questo strumento destinato alle operazioni topografiche di precisione, alle triangolazioni del III ed anche del II ordine (in quanto mantiene l'errore medio delle misure angolari inferiore a mezzo secondo sessagesimale), vengono elencati i perfezionamenti rappresentati: dal recupero automatico dei giochi nelle viti calanti e nelle viti del piccoli movimenti; dal movimento di rotazione orizzon tale su cuscinetto a sfere; dalla insensibilità agli urti e alle variazioni di temperatura, ecc. Particolare attenzione va posta al disposiztivo di correzione automatica delle piccole inclinazioni dell'asse verticale, che costituisce la cosiddetta livella d’indice.
Riguardo al cannocchiale ricordiamo che esso è reversibile (da entrambi le parti), anallattico ed a lunghezza costante, con ingrandimento 29 volte, apertura utile dell’o biettivo 40 mm.; costante di astimometrica K =: 100; potere di puntamento 0.3; minima distanza di focamento 2,5 m.
I cerchi sono in vetro incisi del diametro di 9 cm, con graduazione centesimale o ses sagesimale, intervallate con divisioni di 20° o 10°; la lettura diretta mediante il micro metro e limitata a 2° oppure a 1°”, mentre quella a stima risulta 0,2° oppure o”, I. Le livelle hanno la seguente sensibilità: quella cilindrica dell’alidada 20° per 2 mm., quel la sferica 10° per 2 mm. e quella sferica ottica meccanica 1°”. Il piombino ottico è incor porato nell’alidada.
Le figure illustrano le letture al cerchio orizzontale e a quello verticale ed altri mo menti del teodolite.
In opportuni specchi numerici sono raccolti i valori angolari ottenuti da operatore di media capacità. Fra questi sono riportate le letture, ripetute 19 volte, su settori di tutto il cerchio spostati di 10° in 10°. I risultati di queste letture forniscono per l’angolo i seguenti importi: 1 volta il valore 30° 28° 40” I ) ) » 41° 7 » » » 42° 9 » » » 43° | I » » » 44°
La media ponderata risulta dell'importo 30° 28° 42”, 4. Noi abbiamo determinato con questi valori gli importi degli errori medi rispettivamente: #1 di una osservazione (cioè dell'unità di peso); .1/ della media, e siamo pervenuti ai risultati: m=t+ 0,9 M= + 0”,21 . a cui corrisponde un errore temibile dell'importo + 0°’,63.
I risultati ottenuti dimostrano l’ottimo grado di perfezione raggiunto dalla Filotecnica ° nella costruzione del Teodolite Mod. 4200.
F. ACKERL, Geodtàsie und Photogrammetrie. II Parte: Rechnerische Bearbeitung der Ver messungsergebnisse, Vienna e Monaco, Verlag Georg Fromme, anno 1956, pagg. 436, grafici 121, tabelle numeriche 29, matrici di calcoli 30.
Il prof. Franz Ackerì, Ordinario di Geodesia e Fotogrammetria nella Scuola Supe riore di Vienna ha dato alle stampe il secondo volume del Suo trattato: Geodesia e Fo . togrammetria. Questo volume, che al pari del primo, è perfettamente riuscito anche dal punto di vista tipografico, per cui va data ampia lode all’Editore, ha inizio con una Pre fazione dell’A., ove è riassunta la distribuzione degli argomenti; segue immediatamente un appropriato indice con i titoli dei vari Capitoli e quelli dei singoli paragrafi con le indicazioni delle pagine ove essi trovano adeguati sviluppi ed una Bibliografia, compren dente indicazioni di 16 trattati similari.
Premessi brevi cenni sulle approssimazioni numeriche e sulle funzioni trigonome triche di angoli piccoli VA. passa al calcolo mediante sistemi di coordinate curvilinee, il lustrando le proiezioni di Cassini Soldner e di Gasuss, nonché i sistemi di coordinate ado perate nei calcoli geodetici austriaci. Tratta quindi l'importante questione delle trasfor mazioni delle coordinate, cioè il passaggio da un sistema ad un altro avente con il primo particolari vincoli, ed altri problemi fondamentali indicando le soluzioni per mezzo di formule logaritmiche o per mezzo di formule atte al calcolo mediante macchine calco latrici. Il problema di Hansen e problemi relativi alle reti trigonometriche e alle poligo nali sono convenientemente sviluppati. Particolare interesse presenta il paragrafo rela tivo alle tolleranze e per misure di lunghezza singole o di poligonali e per angoli. Segue un intero Capitolo dedicato completamente allo sviluppo della Teoria degli errori se condo il criterio gaussiano e secondo le vedute moderne delle Scuole Olandese (Tienstra, Schermehorn, Roelofs, ecc.) e Tedesca (Wolf, Eggert). La propagazione degli errori, la Teoria delle combinazioni di osservazioni indirette, la determinazione degli errori medi le risoluzioni dei sistemi normali trovano appropriati sviluppi nei capitoli successivi dove il procedimento di esposizione è generalmente quello della Scuola italiana. Ampio svi luppo è dato ai calcoli geodetici poggiati sul noto principio delle variazioni delle coor dinate, ed alle compensazioni di stazioni angolari e di reti e catene trigonometriche, con il procedimento dei minimi quadrati, condotte fino alle applicazioni numeriche ed alle determinazioni delle precisioni. Un intero Capitolo comprende i problemi fondamentali sulle aree topografiche risolti attraverso procedimenti vari fino alle applicazioni delle coordinate cartesiane ortgonali con elementi dedotti da misure dirette sul terreno e sul. le mappe tenendo conto in questo caso delle eventuali deformazioni delle carte; segue come applicazioni suggestivi problemi sulla rettifica dei confini.
La determinazione planimetrica di punti con la ricerca delle relative precisioni e le misure di poligonali mediante osservazioni teodolitiche o con l’impiego della bussola tro vano pure adeguati sviluppi. Gli errori che si commettono nelle livellazioni di precisione e la ricerca delle relative precisioni non sono trascurati, e così pure dicansi per quanto concerne l’orientamento, problema quest’ultimo che trova larga applicazione in foto | grammetria, come del resto mette in rilievo io stesso prof. Ackerl. Con problemi appli cativi su linee speciali: idrodinamiche, livellette, ecc. e con un largo accenno sul cal colo matriciale ha fine il volume esaminato, il quale è completato da una ricca raccolta di matrici numeriche ove sono esposti i risultati e gli sviluppi dei calcoli per i più signi ficativi problemi geodetici e topografici. Questo fascicolo, che fa corpo a sé, è molto importante per lo studioso in quanto nei 22 quadri, che esso comprende è messo in luce come si devono organizzare le risoluzioni numeriche dei singoli problemi e come prati camente conviene procedere. Anche per questa particolarità il volume merita l’atten zione degli studiosi e degli operatori. La esposizione chiara dei vari argomenti è general mente fatta seguire da una abbondante bibliografia, si che il lettore desideroso di ‘appro fondire taluni argomenti ha sotto’occhio le opere che possono fornire maggiori dettagli.
Ci complimentiamo con il prof. Ackerl per questo Suo volume e gli porgiamo da queste pagine l'augurio perché l’opera Sua, che rappresenta molta fatica e testimonia l’amore e la passione ch’Egli ha per l'insegnamento, trovi adeguata ricompensa e soddisfazione.
SILVIO BALLARIN: Lezioni di Geodesia e Topografia, tenute nella Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa; vol. I: Elementi di geodesia e fondamenti della teoria delle carte geografiche; vol. II: Elementi della teoria della compensazione degli errori di os servazione. Pagg. 400 + 152, anno 1957, Libreria Scientifica Pellegrini Giordano - Pisa. Come è detto nel titolo il primo volume è suddiviso in due parti: nella prima ven gono esposti gli elementi di geodesia e nella seconda i fondamenti della Teor'a delle carte geografiche.
Ricordati alcuni concetti sulla gravità, sul potenziale dell’attrazicne newtoniana, ecc. l’A. definisce il geoide e ricordando i compiti fondamentali della geodesia si occupa dell’ellissoide rotazionale, mettendo in luce le caratteristiche principali, comprese le pro prietà delle linee geodetiche tracciate su di esso.
Indi si occupa del problema della sostituibilità della sfera locale all’ellissoide nel campo geodetico delle formule di Weingarten e ricordati i sistemi di coordinate sull’el lissoide tratta il problema del trasporto delle coordinate geografiche e degli azimut lungo un arco di geodetica. Arriva così alla parte della geodesia operativa: le reti geodetiche, la triangolazione e l'altimetria, dove sviluppa completamente il problema del rileva mento. Ha così modo l'A. di ricordare i compiti e i lavori dello I.G.M. le tolleranze adot tate e tutti i problemi di carattere pratico ad esso connessi, come la riduzione al cen tro trigonometrico, ecc. Sulle livellazioni vengono ampiamente esaminati i metodi tri gonometrici e geometrico di precisione.
Nella seconda parte del primo volume, ricordate le proprietà generali delle rappre sentazioni tratta il problema delle rappresentazioni conformi dello ellissoide terrestre sul piano e quello delle rappresentazioni equivalenti, avvalendosi delle applicazioni dovute a Mercatore, a Lambert, a Gauss, ecc. Ricordiamo che per ia proiezione di Gauss-Boaga, l’A., molto opportunamente, riporta la trattazione completa, fino alla risoluzione del triangolo geodetico, per mezzo degli elementi piani, secondo la distribuzione contenuta nel testo tecnico — compilato da chi scrive, ed inserito nella raccolta dei Testi tecnici dello L.G.M. ed oggi giorno assai raro — e che arriva fino al calcolo delle triangolazioni in fun zione sempre degli elementi della rappresentazione piana conforme degli elementi cor rispondenti ellissoidici.
Nel volume II la materia è suddivisa in 4 capitoli: In essi trovano posto rispettiva mente: cenni di calcolo delle probabilità ed elementi della teoria delle variabili casuali; la legge degli errori di osservazione, compensazione delle osservazioni immediate; pro blemi a più incognite, compensazioni delle osservazioni mediate e condizionate; cenno sulle compensazioni delle reti geodetiche. i
Siamo lieti da queste pagine richiamare l’attenzione dei giovani su questa nuova fatica del Prof. Ballarin — frutto delle sue meditazioni scientifiche — dove la materia è sviluppata con ordine e con grande chiarezza; ciò dà all’opera un inconfondibile ed ot timo valore.
G. BraccHI, I Catasto. Norme fondamentali sulla formazione del Nuovo Catasto ter reni e del Nuovo Catasto Edilizio Urbano e sulla conservazione dei catasti dei ter reni e dei fabbricati vigenti in Italia. Manuale Tecnico Amministrativo - Roma 1956, presso l'Autore, Via Sermide 6, Roma.
Il Dott. Giuseppe Bracchi, Direttore di Divisione presso la Direzione Generale del Catasto e dei SS.TT.EE. ha pubblicato il volume di cui sopra, in bella veste tipografica,
dove in 200 pagine sono raccolte le nozioni generali, le norme che si devono seguire per i la conservazione dei catasti dei terreni e dei fabbricati vigenti in Italia, compreso il Ca tasto fondiario ex-austriaco (per le provincie del Trentino, dell'Alto Adige e della Ve nezia Giulia), nonché la formazione del Nuovo Catasto Terreni e del Nuovo Catasto Edi lizio Urbano. . | L’A., profondo conoscitore degli argomenti trattati ha voluto corredare l’opera da un indice alfabetico e da un elenco cronologico delle disposizioni in materia catastale. Ne e perciò risultata un’opera che potremo dire, senza tema di sbagliare, nuova ed origi nale, indispensabile ai tecnici che operano nell’ambito del Catasto, e che per essi costi tuisce il manuale di consultazione, mentre può altresì essere utile ai giovani che si pre parano ai concorsi statali e agli studenti che fra le materie di studio hanno nel program ma «Il Catasto ». Noi che conosciamo l’A. ci complimentiamo vivamente con lui, per questo lavoro, frutto delle sue meditazioni in materia catastale, ed auguriamo al volume, ripetiamo: nuovo ed originale, larga diffusione fra i funzionari, i professionisti, gli stu denti.
AxTOXIO DRAGONETTI, Esercizi di topografia : planimetria, altimetria, problemi di geode sia, compensazioni col metodo dei minimi quadrati e approssimate. Edizioni Libre ria Cortina, Milano, Via del Perdono 8, pag. 300.
Questo volume del Prof. DRAGONETTI si può definire un libro di geodesia e topogra fia numerica, in quanto vi sono compresi esercizi e problemi sviluppati secondo lo sche ma indicato e con esclusiva applicazione di elementi numerici, perché le varie formule di trigonometria e quelle che risolvono taluni problemi non sono riportate. Per esse l'A. fa riferimento ai trattati attualmente in uso. Tali esercizi costituiscono la parte più carat teristica delle applicazioni del corso di Topografia che comunemente viene sviluppato nelle Facoltà di ingegneria e architettura. Gli esercizi stessi sono risolti con i logaritmi e con la macchina calcolatrice; a seconda dei casi — e molto opportunamente — l'A. uti lizza tavole con 5 e con 7 cifre decimali e per gli angoli adotta tavole con argomenti e spressi nel sistema centesimale o in quello sessagesimale; ha così occasione di richia mare le indicazioni bibliografiche delle tabelle numeriche e logaritmiche delle funzioni goniometriche oggi in commercio. La raccolta è consigliabile a quanti, attraverso le ap plicazioni numeriche, desiderano conoscere gli sviluppi che possono avere gli argomenti che usualmente nelle Scuole vengono esposti su base prettamente algebrica.
A. NORINELLI, Raffittimento gravimetrico della zona centro orientale dell'arco alpino (pub blicazione n. 24 dello Istituto di Geodesia e Geofisica della Università di Padova e Annali di Geofisica, vol. VIII, n. 4) pagg. 16 con una carta delle isoanomale se condo Bouguer. | L'A. raccoglie 181 nuovi dati gravimetrici, per altrettante stazioni, ricavate con ur gravimetro Western, nella regione centro orientale dell’arco alpino e nel territorio a Sud del Lago di Garda. Con queste misure l’Istituto di Geodesia e Geofisica dell’Università di Padova ha al suo attivo ben 723 determinazioni, il che dimostra che l’indirizzo dato all’Istituto dal compianto Sen. Prof. Emanuele Soler, nel campo dei rilevamenti gravi metrici, è perseguito nel tempò il che è motivo di grande compiacimento.
La precisione delle ultime misure si può ritenere di due decimi di milligal. Alle mi sure vennero apportate la riduzione in aria libera e quella semplice di Bouguer, avva lendosi per quest’ultima della carta delle densità costruita dal Prof. O. Vecchia e pub plicata dalla Commissione geodetica governativa.
Aggiungendo a queste nuove misure quelle eseguite in precedenza dall'Istituto di Padova e dall’Istituto di Geodesia del Politecnico di Milano, nella zona interessata, VA. ha potuto disporre di un complesso notevole di determinazioni, pari alla frequenza di circa una per ogni 100 chilometri quadrati e con i quali ha tracciato la carta delle iso anomale secondo la riduzione semplice di Bouguer con l’equidistanza di 10 milligal. Tale carta può essere utile per molti problemi di carattere geodetico e topografico. È appena il caso di segnalare che fra le nuove stazioni osservate, ci sono alcune di quote elevate fra le quali troviamo: strada dello Stelvio casa Cantoniera n. 1 (quota 1718 m), Passo Fal zarego (quota 2166 m), Passo dello Stelvio — Albergo (quota 2757 m).
G. SCHMIEDT e F. CASTAGNOLI, L'antica città di Norba. Documentazione aerofotografica.
L'Universo 1957, n. 1, anno XXXVII, pagg. da 125 a 148, fig. 2, fot. 18, carte 3. -
Il T. Col. o.a. Giulio Schmiedt dello I.G.M. ed il Prof. Ferdinando Castagnoli del l'Istituto di Topografia antica dell’Università di Roma, ci presentano una interessante relazione sulla antica città di Norba. Come è noto, tale città fondata intorno al quarto secolo avanti Cristo, è posta sull’orlo occidentale dei monti Lepini, nel Lazio, sopra una altura sita ad un chilometro circa a Nord-Ovest dell’odierna Norma, centro medioevale ‘ sorto dopo l'abbandono della città romana.
La pianta di questa città non venne mai studiata in modo completo, malgrado il grande interesse che la sua conoscenza dettagliata riveste per gli studi archeologici. È parso perciò utile agli Egregi Autori illustrare la topografia di Norba utilizzando la foto grafia aerea ed in base ad essa curare la redazione di una nuova pianta. La documen tazione fotografica aerea è stata fornita dall’I.G.M. e dall’E.I.R.A. che ha pure curato la restituzione dei fotogrammi utilizzati per il rilievo della zona archeologica e delle sue adiacenze.
Le fotografie aeree utilizzate in questo studio appartengono a tre strisciate con le seguenti caratteristiche:
STRISCIATA I II III =. fotogrammi . .. 0... II 3 3 ripresa in senso . ..... NO-SE NO-SE SE-NO macchina . 0.0.0... Zeiss R.B. Zeiss R.B. Santoni tormato, cm... ..0..... 30 X 30 30 X 30 13 X 18 focale, mm. LL 200 200 z2IO scala approssimativa . . . . I : 33.000 I : 33.000 I : 33.000 ‘erreno compreso fra gli alli- |
Cori-Cisterna Norma- fra le rovine neamenti . . ...... Sf Amaseno-Via Appia M.Gorgoglione Norba e Norma îata di esecuzione . . . . . 1943 1943 1936
Si è utilizzato anche un rilievo complementare eseguito dall’E.I.R.A. nel gennaio : 456 con macchina Santoni, focale 135, formato 18 x 20 relativo al terreno compreso a le rovine di Norba e Norma. °
Lo studio è stato organizzato e svolto secondo quanto chiarito nella Memoria: Foto srafia aerea e ricerche archeologiche, pubblicata nell'Universo (n. 1, anno 1955). Dap zrzima, in sede, dallo studio comparativo delle fotografie aeree e dei documenti grafici a 3:sposizione gli AA. hanno raccolto gli elementi fondamentali necessari per mettere in .ce la situazione geografico-fisica e la topografia antica di Norba, In seguito, in più ri
cognizioni in posto, sono stati rilevati dei punti a terra occorrenti per l’esatto orienta mento all’atto della restituzione dei fotogrammi utilizzati per il rilievo della zona archeo logica, ed è stato minuziosamente riconosciuto: l'andamento delle mura, dei terrazza menti e delle altre opere urbane antiche su cui apparivano sovrapposti muretti rilevati e nuovi gradoni effettuati nel tempo delle generazioni succedutesi che hanno sfruttato la zona per pascolarvi il bestiame od a scopo aglicolo. Sul terreno, infine, è stato collau dato il rilievo ottenuto per apprezzare l’approssimazione degli errori compiuti nella va lutazione delle quote relative ai ruderi messi in evidenza e della planimetria ed altime tria generale del rilievo stesso.
Lo studio, molto bene condotto, in tutte le varie parti fornisce un documento fedele delle attuali condizioni di Norba e indubbiamente serve a maggiormente illustrare il contributo che le fotografie aeree offrono nel campo degli studi di topografia antica, tanto più che esistono rilievi diretti della pianta dell’antica città di Norba, una redatta nel 1829 e pubblicata nei « Monumenti dell’Istituto di Corrispondenza Archeologica » e l’al tro dovuto ai professori Savignoni e Mengarelli nel 1901, pubblicati in « Notizie e Scavi» e che permettono utili e suggestivi confronti. Lo studio, che contiene anche interessanti notizie storiche ed è corredato da numerose e belle fotografie, si legge molto volen tieri e la carta, con la quale si chiude il fascicolo, che rappresenta il rilievo archeolo gico di Norba, ottenuto con la restituzione del materiale aerofotogrammetrico a disposi zione, con lo Stereocartografo Santoni mod. IV nella scala I : 2.000, testimonia il lavoro di «cesello » eseguito dagli AA. e rappresenta un nuovo e notevole contributo a queste applicazioni. \ BOLLETTINO S.1.F.E.T. Fascicoli disponibili Anno |, 195Î, n. 1, n. 2, n.3. Anno Il, 1952, n. 2, n. 3. Anno Ill, 1953, n. I, n. 2. Anno IV, 1954, n. I, n. 2-3. Anno V,. 1955, n. I, n. 2, n. 3. Anno VI, 1956, n. 1-2, n. 3. Sono in vendita detti fascicoli a L. 200 ciascuno. | ! Le annate complete 1951, 1954 e 1956 vengono cedute ai Soci a sole | L. 500 ciascuna. I Le ordinazioni possono essere fatte direttamente alla Presidenza della . S.I.F.E.T., Via Eudossiana 18, ROMA. i