RIUNIONE DEL COMITATO DIRETTIVO DELL’ORGANIZZAZIONE EUROPEA DI STUDI FOTOGRAMMETRICI SPERIMENTALI (0.E.E.P.E.)



In Roma, nei giorni 9 e 10 ottobre 1957, si è riunito il Comité Directeur della « Or ganisation européenne d'’études photogrammeétriques expérimentales » (O.E.E.P.E.).

La riunione, che ha avuto luogo presso la direzione Generale del Catasto e dei Ser vizi Tecnici Erariali, è stata presieduta dal Generale E. DUCKAERT, Direttore dell’Isti tuto geografico militare del Belgio. Ad essa hanno partecipato i delegati dei seguenti Paesi:

Austria, prof. NEUMAYER; Belgio, ing. VERLAINE, Segretario Generale; Germania, prof. GIGas e dott. SCHWIDEFSKG; Italia, proff. PAROLI e TROMBETTI; Olanda, ing. VAN DER WEELE; Svizzera, prof. BACHMANN.

Oltre alle normali trattazioni di carattere interno, sono stati esaminati i seguenti . argomenti e questioni: a) Accordi presi dal Segretario generale ad Ottawa con alcuni Membri sulla fu tura attività delle Commissioni A e B (aerotriangolazioni a grande e piccola scala); b) Sviluppo dei lavori della Commissione A, con particolare riguardo alla deter minazione delle coordinate dei punti di controllo ed alla relativa compensazione. Inter pretazione dei risultati ottenuti, preparazione del poligono italiano {prolungamento di quello determinato qualche anno fa); c) Sviluppo dei lavori relativi alla Commissione B, determinazione delle coordi nate fotografiche e relativa compensazione;

Collaborazione fra le commissioni B e C per l'utilizzazione del nuovo foligono che verrà predisposto dalla Germania; . d) Attività della Commissione C (rilevamenti aerofotogrammetrici di precisione a grande scala) - Proposte relative ai nuovi poligoni sperimentali (tedesco e svizzero); e) Programma della Commissione E, concernente la cartografia aerofotogramme trica a piccola scala. Poligono sperimentale austriaco; f) Commissione £ (di recente costituzione ed avente per oggetto lo studio di que stioni scientifiche concernenti la fotogrammetria).

Di tale Commissione è stato nominato il nuovo Presidente, nella persona del prof. BACHMANN dell’Università di Losanna. g) Esame di nuove attività dell’O.E.E.P.E., concernenti sia eventuali studi spe rimentali sul disegno, l'incisione litografica e la riproduzione delle Carte topografiche, sia e specialmente le applicazioni dell’automatismo nel campo della fotogrammetria.

L'ultima di tali questioni, riveste particolare importanza, anche perché è stretta mente connessa, sia col grado di precisione conseguibile, sia con l'economia che essa po trà consentire in futuro nell’esecuzione dei lavori.

Infine i delegati dei vari Stati hanno riferito riguardo ai lavori sperimentali eseguiti nei rispettivi Paesi nel periodo intercorso dalla precedente riunione del Comitato in Lo sanna (maggio 1957) ed alla attività che si propongono di svolgere nel prossimo periodo invernale.

In occasione della riunione, sono state organizzate alcune visite ad Enti industriali e scientifici di Roma che potevano presentare particolare interesse per i convenuti e spe cialmente per i Membri esteri.

Una prima visita è stata effettuata al Reparto fotogrammetrico della Società Ot tico Meccanica Italiana (O.M.I.) di Roma.






Durante tale visita, nella quale i partecipanti sono stati guidati personalmente dal Presidente della O.M.I. Cav. del Lavoro NistRI ing. Umberto, e dal suo collaboratore dott. PARENTI, sono stati mostrati ed illustrati, nelle loro caratteristiche funzionali e nel pratico impiego, le più recenti apparecchiature ideate e costruite dall’ingegnere NISTRI nel dopo guerra.

Citiamo fra esse il fotocartografo NISTRI mod. V, il Fotostereografo NistRI mod. B ed il recentissimo Fotomapper mod. VI, strumento che alla semplicità realizzata nella sua progettazione, unisce la facilità dell'uso, nonché il costo relativamente assai limitato, rispetto alle normali apparecchiature di restituzione. Il fotomapper (mediante il quale l'adozione dei procedimenti aerofotogrammetrici viene favorita anche nei riguardi di piccole ditte o studi tecnici aventi attività nel campo del rilevamento) ha ottenuto spe ciale successo specialmente in America.

Notevole interesse hanno mostrato i convenuti anche per la veramente notevole pro duzione che è in corso per tali apparecchi, la cui costruzione avviene in serie per un cospicuo numero dei detti strumenti, nonché per la realizzazione, effettuata nello stesso Reparto delle lenti di obiettivi e degli altri accessori di carattere ottico.

Dopo la visita il Cav. del Lavoro NistRI ha offerto, agli ospiti, una cena presso il Circolo degli Scacchi, uno dei più signorili e noti ambienti della Capitale.

Ad essa, oltre ai Membri del Comitato, sono intervenute alcune personalità della scienza italiana, fra cui citiamo il prof. Gino CASSINIS, rettore del Politecnico di Milano, il nostro Presidente prof. Giovanni Boaga, direttore dell'Istituto di geodesia dell’Univer sità di Roma, il prof. Luigi SOLAINI, direttore dell’analogo Istituto presso il Politecnico di Milano e Presidente delle Commissioni scientifiche 4 e B dell’O.E.E.P.E., ecc.

Hanno parlato, porgendo agli ospiti il saluto della scienza e della tecnica italiana, il prof. CASSINIS e l'ing. NISTRI, ai quali ha risposto il Generale DucKAERT, ringraziando ed esprimendo il proprio compiacimento per l’importante apporto dato dall’Italia alle sperimentazioni in corso.

Il giorno successivo, per cortese invito del Direttore Professor BoAGA, i convenuti hanno effettuato una visita all’Istituto di Geodesia e Topografia dell’Università di Roma, istituto che recentemente ha integrato, con moderni strumenti italiani ed esteri, la pro pria dotazione.

Fra tali strumenti presenta speciale interesse il nuovo foto-teodolite Gigas di re cente acquisto.

Successivamente lo stesso prof. Boaga, nella sua qualità di Presidente della Società Geografica Italiana, ha guidato gli ospiti nella visita della sede della Società (Villa Celi montana).

Di tale visita i partecipanti sono rimasti veramente ammirati, sia per l’interessante e molto cospicua dotazione della Biblioteca e del Museo geografico, sia per i pregi arti stici della detta sede (nella quale a cura del Presidente stanno effettuandosi opportuni : lavori di ripristino e di miglioramento interno), sede che per la vetustà dell’edificio e la sua incomparabile ubicazione nel circostante parco, costituisce indubbiamente uno dei caratteristici edifici dell’Urbe.

La prossima riunione del Comitato Nirettivo dell’O.E.E.P.E. avrà luogo a Bruxel les nel mese di maggio. ; (AP)

INAUGURAZIONE DEI NUOVI LOCALI DELLA T.S.A. (Impresa Specializzata Aerofotogrammetrica) |

Nella zona industriale di Roma sono stati inaugurati, nell’estate scorsa, i nuovi ampi e moderni locali della Impresa Specializzata Aerofotogrammetrica (I.S.A.), di cui è diri gente l'ing. Luigi Brizzi. i






Alla cerimonia inaugurale erano presenti l’Ecc. dott. Lamberti Arturo, il prof. G. Boaga, l'ing. Nistri cavaliere del lavoro, il generale della finanza Caporusso, il dott. Bar torelli, il prof. Paroli, l'ing. Vitelli, l'ing. Fornari, il direttore de «Il Geometra Italiano » e parecchie altre personalità del mondo amministrativo e tecnico.

Dopo la benedizione dei locali S.E. Mons. Ismaele Castellano disse elevate parole di circostanza, alle quali fece seguito l’ing. Nistri che ai numerosi intervenuti volle rifare la storia della aerofotogrammetria in Italia, dal dopo guerra 1915-18 ad oggi, mettendo in evidenza la parte notevole che egli ebbe con i suoi strumenti, con le società di rileva mento che misero in opera le sue attrezzature, fino al più moderno restitutore, il Photo mapper, che ha posto sopra un nuovo piano economico di più ampie possibilità di acqui sto, da parte degli studi tecnico-topografici, un apparecchio che offre le stesse garanzie di precisione degli strumenti finora adoperati.

L'ing. Brizzi infine nel ringraziare i numerosi intervenuti, pose in evidenza il grande passo compiuto dalla sua Impresa trasferitasi nei nuovi spaziosi locali, con le più moderne attrezzature, rese necessarie dal ritmo più intenso di lavoro, accresciuto come mole e come qualità.

L'ing. Brizzi — che fin dagli inizi dell’attività scientifica nel campo aerofotogramme tico dell’ing. Nistri è stato suo fedele collaboratore - fu molto complimentato da tutti i presenti per le realizzazioni effettuate che onorano la fotogrammetria italiana e la stessa Roma che è stata uno dei centri più attivi nell’applicazione di questo moderno sistema di rilevamento. |

Nello stabilimento I.S.A., sempre per iniziativa del suo instancabile dirigente ing. Brizzi, si è dato il via ad un corso di specializzazione per geometri-topografi.

La Scuola — come afferma il Comm. Fantini — non è più oggi quella palestra di tor mazione di diplomati come era un tempo, poiché non ha seguito che in minima parte i progressi della tecnica e della scienza e quindi, dopo il conseguito esame di abilitazione, il geometra è ancora ben lontano da quella necessaria preparazione tecnica che può fare di lui un operatore sicuro e di normale rendimento. Tutto ciò è conosciuto ed a tutto ciò si cerca di riparare. L'iniziativa della LS.A. parte quindi da un preciso programma, quello di formare dei tecnici preparati ed idonei a tutte quelle mansioni di campagna, di calcolo e di tavolo, proprie di un geometra-topografo.

Alla fine del corso accennato i frequentatori saranno sottoposti ad una prova di me rito con ciassifica e premi ai migliori; intanto esprimiamo all’ing. Brizzi i nostri più vivi e rinnovati rallegramenti.

CENTRO DI ADDESTRAMENTO E DI STUDI FOTOGRAMMETRICI IN MILANO

Il Centro di addestramento e studi fotogrammetrici istituito presso l’Istituto di Geo desia, Topografia e Fotogrammetria del Politecnico di Milano ha iniziata la sua attività il 1° luglio 1957. Sorto per continuare una attività scientifica e tecnica che vanta in Ita lia una tradizione gloriosa, il Centro ha il seguente programma: a) promuovere ed eseguire studi e ricerche in tutti i campi della Fotogrammetria; i b) formare, attraverso corsi superiori trimestrali e corsi particolari di durata varia bile, ingegneri e tecnici specialisti in Fotogrammetria. I Corsi saranno essenzialmente informativi e largo posto sarà dato alle esercitazioni pratiche, ai seminari, alle ricerche bibliografiche; c) fare opera di consulenza tecnica e scientifica su tutte le questioni fotogramme triche.

Il primo corso superiore avrà inizio il 15 marzo 1958; il numero degli iscritti sarà limitato a 12 per assicurare una adeguata assistenza durante le esercitazioni. Le lezioni




saranno tenute in italiano e in inglese; per tutti gli argomenti svolti saranno preparati i relativi testi.

Il Centro, ospitato dall'Istituto di Geodesia, Topografia e Fotogrammetria, ha propri ampi locali modernamente attrezzati in cui sono sistemate le apparecchiature fotogram metriche, sale di studio e di esercitazioni teoriche.

I frequentatori del Centro disporranno della biblioteca dell’Istituto e di abbondante materiale didattico.

La dotazione strumentale del Centro comprende praticamente tutta la produzione fotogrammetrica delle Officine Galileo di Firenze e della Ottico Meccanica Italiana di Roma ed è costituita da: Restitutori universali di 1% categoria; Restitutori di 2? ca tegoria e Multipli; Restitutori per cartografia speditiva; Stereocomparatore di alta precisione; Triangolatore radiale; Fototeodoliti e accessori per la determinazione dei dati ausiliari di presa aerea; Stereoscopi di diverso tipo.

Oltre ai professori ed. agli assistenti dell'Istituto di Geodesia, Topografia e Foto grammetria, collaboreranno alla attività didattica, scientifica e tecnica deli Centro, l’Isti tuto Geografico Militare e i più noti specialisti italiani, tra i quali il dott. ing. h.c. Umberto Nistri ed il dott. ing. h.c. Ermenegildo Santoni.

La direzione Generale del Catasto e dei SS.TT.EE., le Officine Galileo, la Ottico Mec canica Italiana e la Ditta Ferrania, hanno assicurato la più ampia collaborazione ai corsi.

La Segreteria del Centro è a disposizione di chiunque desideri ulteriori informazioni.

Il Presidente del Centro è il prof. Gino Cassinis ed il Direttore il prof. Luigi Solaini.

L’ULTIMAZIONE DELLA FORMAZIONE DEL NUOVO CATASTO TERRENI

Come negli anni passati, così anche quest'anno, il Direttore Generale del Catasto e dei SS.TT.EE. Ing. Tito Rumboldt, ha presentato all’On.le Ministro delle Finanze, Dott. Giulio Andreotti, la « Relazione sui lavori svolti dall’Amministrazione del Catasto e dei Servizi Tecnici durante l'esercizio finanziario ».

La Relazione che si riferisce all'anno 1956-57 è stata stampata a Roma, dall'Istituto Poligrafico dello Stato, e comprende 200 pagine e numerose tabelle e diagrammi. Sono contenute nella Relazione interessanti notizie relative ai compiti e l’organizzazione del l’Amministrazione del Catasto e dei SS.TT.EE. sul Nuovo Catasto Terreni, sul Nuovo Catasto Edilizio Urbano, sulla cartografia catastale, sulla meccanizzazione dei catasti, sull’attività degli UU.TT.EE. in settori diversi da quello catastale e lavori espletati dalla Direzione Generale per la Carta Agraria d'Italia, per la unificazione della rete trigono metrica generale dello Stato e nel campo delie ricerche fotogrammetriche con particolare riferimento alla organizzazione europea di studi fotogrammetrici sperimentali.

In particolare nel Capitolo Il della Relazione è ricordato che nel primo semestre dell’esercizio finanziario 1956-57 &% Nuovo Catasto Terreni è entrato in conservazione negli ultimi comuni del territorio nazionale che erano ancora a vecchi catasti, e precisamente nelle seguenti provincie: Belluno (n. 31 Comuni), Catanzaro (36), Chieti (23), Cosen za (6), Genova (14), La Spezia (11), Latina (1), Novara (40), Perugia (8), Savona (11), Udine (53), Vercelli (83), Viterbo (28), con un complesso quindi di 345 Comuni, interes santi 13 provincie (!). Ai lavori di formazione hanno provveduto gli Uffici Tecnici del Catasto che col 30 giugno 1957 hanno cessato ogni loro attività di dipendenza appunto dell’accennata ultimazione del compito loro affidato. Con la entrata in conservazione dei Comuni sopra ricordati ha avuto pertanto compimento un’opera veramente impo (1) Nella Relazione sono riportati i nomi dei Comuni interessati.




nente, alla quale hanno dedicato per sette decenni il loro fervore operoso numerosi tec nici della Amministrazione e per la quale il Paese ha fornito cospicui mezzi finanziari.

Quando si tengano presenti — continua la Relazione — la specie delle operazioni che la formazione di un buon Catasto geometrico particellare, qual'è il nostro, richiedono e la circostanza che purtroppo ben quattro guerre, dal 1886 ad oggi, hanno costretto ad arrestare quelle operazioni per lunghi periodi, può ben dirsi che le doglianze di frequente manifestate su una asserita lungaggine nell'attuazione di così importante istituto sono prive di fondamento, se pur giustificate dalla circostanza che nelle discussioni parlamen tari che precedettero la Legge che ne dispose la formazione, fu affermato, non si sa bene se per vero convincimento o per opportuno espediente parlamentare, che al compimento dell’opera si potesse addivenire nel volgere di 20 anni e con una spesa di appena 60 mi lioni di lire.

La fallacità della previsione di sì breve durata emerge immediata anche in relazione alla previsione della relativa spesa. Invero, essendo allora la superficie del territorio na zionale di 28.600.000 ettari in cifra tonda, è ovvio che per potersi rinnovare il Catasto in 20 anni si avrebbe dovuto attivarlo, in media, per 1.430.000 ettari all'anno con una spesa annuale, ai costi di allora di 17 o 18 milioni di lire, laddove gli stanziamenti medi fino‘ al 1914 non raggiunsero annualmente i 7 milioni di lire.

Ma l'inadeguatezza del periodo preventivato per l'esecuzione di così importante opera appare ancor meglio dal raffronto con i periodi che furono impiegati per l’esecu zione di taluni dei catasti già vigenti in Italia o anche di taluni catasti urbani.

Per il censo nulanese, alla cui esecuzione presiedette una Giunta del censimento co stituita da eminenti personalità particolarmente classificata in quel campo di attività, tanto è che tale catasto viene considerato come il modello di quelli odierni, si impiega rono — sebbene si riferisse ad un territorio di soli 3.334.000 ettari — ben 24 anni, indipen dentemente dalle sospensioni dovute a guerre (1718-1758) e si spesero 52 milioni di lire.

Per il Catasto toscano, detto di terraferma, si impiegarono 17 anni (1318-1834), pur giovandosi, per la parte geometrica di buona parte di elementi già esistenti.

La formazione del Catasto pontificio durò dal 1817 al 1870, sebbene si lungo periodo sia da decurtarsi di parecchi anni stante che dal 1835 al 1842 1lavori furono sospesi e dal 1842 al 1870 altri eventi di carattere politico ne fecero rallentare l'andamento.

Per il Catasto della Sardegna furono impiegati 18 anni (1839-1857).

Per il Catasto siciliano, non geometrico, ma semplicemente descrittivo riferentesi ad una superficie di 2.600.000 ettari in cifra tonda, furono impiegati 17 anni (1835-1852) e per quello napoletano, pur esso descrittivo, ben 12 anni nonostante che la pramma tica del 28 settembre 1742, colla quale se ne dispose l'esecuzione, avesse rigorosamente prescritto che l’operazione dovesse essere compiuta in quattro mesi !

Ove poi si estenda l’indagine ai catasti di altri Paesi, basterà citare il catasto napo leonico, anche esso geometrico particellare, per il quale furono impiegati 53 anni (1807- 1860) e che, nostante sì lungo periodo, non raggiunse quella perfezione che il suo pro motore auspicava dichiarando che « un buon catasto particellare sarà il completamento del mio codice in ciò che concerne il possesso del suolo », che, se sotto il profilo geome trico si mostrò rispondente allo scopo, altrettanta rispondenza non presentò sotto il pro filo estimativo, tanto da non consentire la applicazione di una imposta per quotità ma soltanto di una imposta per contingente.

Il raffronto è maggiormente eloquente ove sia fatto con un catasto ben più recente: il nuovo catasto svizzero, per il quale, pur riferendosi esso ad una superficie di soli 4.129.500 ettari, cioè ad un territorio di circa 1/7 di quello italiano a nuovo catasto, è previsto un periodo di 60 anni, dal 1° gennaio 1917 a tutto il 1976.

Riguardo alla spesa complessiva sostenuta dall'inizio alla chiusura delle operazioni, rendendo naturalmente omogenee le cifre relative ai diversi esercizi finanziari, con l’ag




guagliarle tutte al prezzo dell'oro, in base ai coefficienti per la trasformazione dei valori della lira dal 1871 al 1952, riportati nella pubblicazione dell’Istituto Centrale di Stati stica edita in Roma (I.P.S) nell’anno 1954, essa ammonta a L. 88.325.201.276.

Dividendo questa spesa per la superficie del territorio rilevato e per il numero di particelle in esso comprese, la spesa unitaria per ettaro e per particella vengono a risul tare rispettivamente di L. 3.088 e di L. 1.555.

Tali spese unitarie riportate al 1913 (in cui il prezzo dell’oro era 200 volte maggiore di quello dell’anno 1952) si riducono rispettivamente a L. 15,44 e L. 7,77.

A questo riguardo è bene ricordare che per i seguenti catasti si ebbero le seguenti spese unitarie (per ettaro). .

Catasto durata spesa

Censo milanese (1718-1758) 15,83 Lire

Catasto Rabbini (1885-1860) 13,33

Catasto svizzero (184I-....) 18,00 Franchi

Dall'esercizio finanziario 1945-'46 all’esercizio 1952-53 l'ammontare delle spese, | ragguagliate in lire correnti del 1952 in base agli indici dei prezzi dell'oro, è stato di Lire 11.271.100.217, cioè di circa l'ottava parte della spesa complessiva, ed in tale periodo si procedette al rilievo di una quantità pari all'ottava parte della superficie complessiva mente rilevata; ciò dimostra con quanta avvedutezza ha proceduto l’ Amministrazione in un periodo che certamente, specialmente all’inizio, non si può considerare normale e tranquillo per lavori del genere.

Da queste pagine ci sia permesso rivolgere un pensiero di gratitudine a tutti quegli ingegneri e quei geometri, e non sono pochi, che con i loro studi e le loro fatiche fisiche, hanno partecipato al grandioso lavoro ed hanno dato all’Amministrazione la possibilità di mettere la parola fin: al rilevamento del nuovo catasto terreni nel settantesimo anni versario della promulgazione della legge costitutiva del N.C.I., (£. b.)

CONFERENZE DEL PROF. BOAGA IN JUGOSLAVIA

Il prof. Boaga ha tenuto tre conferenze a Zagabria, ospite di quella Università, nel maggio scorso. Gli argomenti trattati sono stati rispettivamente: i contributi della scuola italiana alla risoluzione del triangoli curv linei e le conseguenti applicazioni geodetiche; l’impiego della fotogrammetria aerea nella costruzione delle mappe catastali italiane; sulla deviazione della verticale e sulla costruzione del geoide in Italia.

Alle conferenze hanno partecipato gli insegnanti e gli studenti della Facoltà di Inge gneria e Architettura nonché numerosi funzionari dell’Amministrazione catastale jugo slava.

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI S.I.F.E.T.

MILANO: — Organizzata dalla Sezione S.I.F.E.T. di Milano ha avuto luogo nei gior ni 19-20-21 e 22 settembre 1957 la visita agli stabilimenti Wild di HEERBRUGG in Svizzera.

Il programma, oltre la visita suddetta, comprendeva gite turistiche al Passo del Ma loia e all’importante centro di St. Moritz.

In condizioni atmosferiche ideali il viaggio si è svolto con piena soddisfazione dei partecipanti che hanno potuto apprezzare l’importantissimo complesso industriale della






Società « Wild » che costruisce apprezzati strumenti topografici, geodetici, astronomici e fotogrammetrici, conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, nonché la cortese ospitalità dei suoi dirigenti.

Viaggio quindi di istruzione e sommamente piacevole; visita ad « alto livello « che ha consentito ai partecipanti di diversa provenienza di trovarsi uniti nel comune denomi natore topografico e fotogrammetrico e di gustare quanto di più bello, di più preciso e di più confortevole possa essere stato loro offerto nella interessantissima gita.

Della precisione della lavorazione Wild sembrerebbe superfluo raccontare. Basti accennare che lì il « micron » è sicuro punto di riferimento delle lavorazioni. La lavora zione di questa Casa è veramente seria e la visita ha confermato nei partecipanti la grande : fiducia che gli operatori hanno in essa: garanzia di ciò che la grandiosità degli impianti e soprattutto la capacità di produrre in serie strumenti di alta precisione.

Tutto questo in una cornice di perfetta cortesia, di larghezza di mezzi e di gentilis sima e fine ospitalità.

Un elogio particolare va dato alla sezione milanese della S.I.F.E.T. ed in particolare all’ing. L. Ottolenghi che ha organizzato la visita e le gite turistiche di alto e gradevole interesse.

Dal Passo di Maloia, dove, riverenti, i partecipanti hanno sostato innanzi alla tomba del Segantini, alla vetta del Piz Nair (m 3.057) dove l’animo spaziava sulla immensità dei ghiacciai, tutto ha contribuito a rendere piacevole la indimenticabile gita. .

CORSO TEORICO-PRATICO DI FOTOGRAMMETRIA AEREA (Parigi, 23 giugno-1° agosto 1958).

La Scuola Nazionale delle Scienze Geografiche unita all’Istituto Geografico Nazio nale Francese, dipendente dal Ministero dei Lavori Pubblici, dei Trasporti e del Turi smo organizzerà durante il corrente anno un ciclo di insegnamento complementare teo rico e pratico di fotogrammetria aerea allo scopo di fare conoscere i metodi ed 1 mate riali in uso in Francia.

Questo ciclo avrà inizio il 23 giugno e terminerà il 1° agosto, esso si svolgerà a Saint Mandé presso Parigi.

Le lezioni saranno impartite in lingua francese e saranno effettuate numerose eser citazioni sugli strumenti.

Il programma di insegnamento teorico prevede lo svolgimento di questioni relative ai problemi generali; fondamentali della fotogrammetria aerea; i fasci proiettivi, loro ricostituzione, loro orientamento esterno; i problemi relativi alle prese di vista aerea; il materiale di restituzione; i problemi connessi alla restituzione a scale medie (da 1 : 5.000 a I : 40.000) ed a piccole scale (1 : 100.000); i metodi di compensazione mecca nica dei blocchi di aereo camminamenti.

Le lezioni saranno impartite da Professori della Scuola Nazionale delle Scienze Geo grafiche; vi parteciperà pure il prof. M.G. Poivilliers Membro dell’Accademia delle Scienze di Parigi. .

Le iscrizioni al corso saranno accettate fino al 15 maggio p.v. (Avenue Pasteur a Saint-Mandé n. 2 = Seine) e la tassa di iscrizione è fissata in franchi ventimila e deb bono essere versati entro il 31 giugno ‘1958.