(Bari, 25, 26, 27, 28 ottobre 1958)
Dal 25 al 28 ottobre 1958 si è svolto in Bari il VI Convegno Nazionale di Fotogrammetria e Topografia, indetto dalla Presidenza della S.I.F.E.T. e la cui organizzazione è stata effettuata a cura della locale Sezione S.I.F.E.T.
COMITATO ORGANIZZATORE
Esso era costituito dal Presidente Prof. Avv. Pasquale DeL PRETE, Com missario prefettizio del Comune di Bari, dai Vice Presidenti Ing. Nicola PER- RONE, Presidente della Sezione S.I.F.E.T. di Bari e Ingegnere capo del locale Ufficio tecnico erariale, Prof. Ing. Vitantonio LozuPONE, Presidente dell’Am ministrazione provinciale di Bari e Prof. Ing. Aldo Ramaporo, Presidente dell'Ente per la riforma fondiaria in Puglia, Lucania e Molise; dai Membri: Prof. Nicola TRIDENTE, Presidente dell’E.A. Fiera del Levante, Comm. Giu seppe LA Gioia Presidente della Camera di Commercio di Bari, Avv. Giuseppe MININNI Presidente dell’E.A. Acquedotto pugliese, Prof. Ing. Bartolomeo Bo NIFACINO Incaricato di topografia e geodesta nella locale Facoltà d’ingegneria, Prof. Arch. Franco SCHETTINI, Sopraintendente ai Monumenti e Gallerie della Puglia e Lucania, Avv. Francesco Saverio LonERO, Presidente dell’Ente del Turismo per la provincia di Bari, Geom. Vincenzo VIOLANTE, Presidente del Collegio dei Geometri della provincia di Bari e Francesco LosAPPIO geometra erariale, Segretario il geometra erariale Giuseppe RESTA.
Il Comitato organizzatore era affiancato da un Comitato esecutivo, costituito dagli ingegneri Nicola PERRONE, Bartolomeo BonIFACINO, Arrigo GELICH e dai geometri Francesco LosApPPIo, Giuseppe RESTA e Mario MuRrANO.
Il Comitato Organizzatore e quello Esecutivo (che ne ha attuato le diret tive) con l’intensa e illuminata attività svolta hanno dato al favorevole esito del Convegno un apporto degno del maggiore elogio.
COMITATO D'ONORE
Comprendeva numerose alte Autorità e Personalità delle Nazione e della Regione ed era così costituito:On. Amintore FANFANI, Presidente del Consiglio, Ministri Luigi PRETI, Aldo Moro e Giuseppe Togni, Sottosegretario Gustavo
DE Mero, S. E. l'Arcivescovo Mons. Enrico NIicoDEMO, Presidente della Corte d'Appello Dr. Lorenzo CHIEPPA, Procuratore Generale della Repubblica Dr. Ugo GUARNERA, Prefetto Lino CAPPELLINI, prof. Gino CassinIis Rettore del Politecnico di Milano, On. Prof. Vincenzo RiccHIONI. Rettore dell’Università di Bari, Prof. Gabriele PESCATORE, Sen. Prof. Giacinto GeNco, Gen. Dante Ugo LEONARDI, Direttore dell'Istituto Geografico Militare Gen. Fausto Mo NnAcO, Comandante la IV Z.A.T. Gen. Achille FANELLI, Comandante la Divi sione Pinerolo Gen. Domenico MicHELOTTI, Direttore Generale del Catasto e dei servizi tecnici erariali Dr. Ing. Tito RuMBOLDT, Provveditore Regionale alle 00. PP. Dr. Ing. Giuseppe BOTTIGLIERI, prof. Giovanni Boaga Presidente della S.I.F.E.T., Prof.ri Paolo DorE Preside della Facoltà d'ingegneria di Bo logna, Edoardo OrABONA Preside della Facoltà di ingegneria di Bari, Prof.ri Silvio BALLARIN, Antonio MARUSSI, Pietro TORTORICI e Luigi SoLAInI, Diret tori degli Istituti di Geodesia e Topografia presso le Università di Pisa, Trieste e Palermo e presso il Politecnico di Milano, Prof. Beniamino GuLoTTA, Diret tore dell'Istituto di Geodesia Teoretica presso l’Università di Palermo, Prof. Carlo MoreLLI, Direttore dell’Istituto di Fisica terrestre dell’Università di Bari, Cav. del Lavoro Ing. Umberto NISTRI, Ing. Ermenegildo SANTOXI, Pre sidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri On. Ing. Finocchiaro APRILE, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri On. Dr. Domenico CHIARA- MELLO, Presidente del Consiglio Nazionale della Stampa Dr. Leonardo Az ZARITA, Presidente dell’Associazione Industriali Dr. Carmine DE CHirico, In tendente di Finanza Dr. Luigi De BELLA, Provveditore agli Studi Dr. V. Felice Cassano, Comandante la Brigata CC. Gen. Guido VERDE, Direttore dell’Isti tuto Idrografico della Marina Cap. di Vasc. Ernesto De Brazzi, Comandante la Legione della Guardia di Finanza Col. Egidio FuLGENZI, Comandante la Capitaneria di Porto Col. Giuseppe DI SABATO, Prof. Francesco Anelli, Diret tore delle Grotti di Castellana Prof. Avv. Pasquale CaFaRO, Ing. Lodovico OTTOLENGHI, Geom. Leopoldo CARRA. CONTRIBUTI
Hanno dato un contributo finanziario per le spese organizzative del Con vegno gli Enti qui appresso elencati: Amministrazione della Provincia di Bari; Comune di Bari; Ente Fiera del Levante; Camera di Commercio di Bari; Ente Autonomo per l’Acquedotto pugliese; Comune di Andria; Associazione indu striali di Bari; Istituto Rilievi terrestri ed aerei (I.R.T.A.) di Milano; Direzione rilievi aerofotogrammetrici e terrestri Leopoldo CARRA di Parma; Banco di Napoli (Sede di Bari), nonché alcuni Professionisti locali.
Inoltre hanno contribuito allo svolgimento del Convegno e dell’annessa Mostra, mettendo a disposizione del Comitato Organizzatore locali e arreda menti ovvero offrendo ai convenuti gite gratuite o ricevimenti, le Amministra
zioni Provinciale e Comunale di Bari, l'Ente Riforma Fondiaria della Puglia, Lucania e Molise, l’Ente Fiera del Levante, la Sovraintendenza ai monumenti e gallerie e il Comune di Castellana.
INAUGURAZIONE DEL CONVEGNO o
Il 25 ottobre 1958 alle ore II, ha avuto luogo, nella sala Consiliare gentil mente concessa dal Comune, la seduta inaugurale del Convegno alla presenza del Ministro dell'Agricoltura On. FERRARI-AGGRADI, del Prefetto Dr. Prospero GIURA, dell'Arcivescovo Mons. Enrico NicopEMO, del Questore Dr. CALA- BRASE e di una foltissima rappresentanza di Autorità civili, politiche e militari.
Fra i presenti, oltre al Presidente della S.I.F.E.T. Prof. Giovanni BoAGA ed ai Vice Presidenti Ing. NISTRI e SANTONI, sono stati notati il Sen. GENCO, l'On. CHIARAMELLO, i rappresentanti del Ministero della. Pubblica Istruzione Ispettori Generali Zuccaro e PLATONE, il Gen. Fausto Monaco Direttore del l’Istituto Geografico Militare, i rappresentanti del Ministero delle Finanze Ispettori Generali PAROLI e MARCHI, il Presidente dell’Amministrazione Pro vinciale Prof. Ing. Vitantonio LozuPoNnE, Professori universitari, numerosi ufficiali superiori dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica, i Titolari di quasi tutte le imprese fotogrammetriche italiane, rappresentanti di Collegi di Geometri, delle Sezioni S.I.F.E.T. e deila stampa.
Erano pure presenti numerosi funzionari è tecnici dell’Amministrazione del Catasto e dei servizi tecnici erariali, dei Lavori Pubblici e dell'Ente Riforma, funzionari ed ufficiali dell'Istituto Geografico Militare, dell'Istituto Idrografico della Marina e dello Stato Maggiore dell’Aeronautica nonché una larga rap presentanza di professionisti.
AI tavolo della presidenza erano il Prof. Giovanni Boaca, Presidente della S.I.F.E.T., il Commissario Prefettizio Prof. Pasquale DEL PRETE, il Prof. Domenico Zuccaro rappresentante il Ministero della P.I., il Gen. Fausto Mo NACO Direttore dell’Istituto Geografico Militare e l’Ing. Nicola PERRONE, Presidente della Sezione S.I.F.E.T. di Bari.
La seduta è stata aperta dal Prof. Pasquale DEL PRETE, il quale ha porto ai Congressisti il saluto dell’Amministrazione civica di Bari, mettendo in evi denza l’importanza del Convegno col seguente discorso:
Eccellenze, Onorevoli, Signori.
L'accoglienza cordiale — che corrisponde ad una sollecitazione veramente spontanea e sentita della città di Bari — a questo Congresso Nazionale di Fotogrammetria e Topo grafia trova i suoi motivi, la sua ragione prima, la radice profonda nella consapevolezza della importanza non soltanto pratica ma anche sopratutto ideale delle applicazioni a cui sono dedicate l’assidua cura, il vigore intellettuale, la forza dell’intuizione di coloro che praticano il vasto campo di studi concernente la materia che qui sarà trattata.
Importanza di ordine concreto ed immediato: quale Città infatti che intenda preor dinare il suo piano di sviluppo urbanistico può evadere dalla necessità di fare ricorso agli strumenti che la tecnica moderna appresta in modo perfetto ?
La rapidità del processo fotogrammetrico vince perfino il ritmo sorprendente con cui l'industria edilizia si impegna a trasformare lo stato dei luoghi, sicché solo alla cele rità della rilevazione rimane possibile affidare l’associazione necessaria dei dati di accer tamento con la elaborazione dei progetti di piano regolatore.
Chi ha dimestichezza con questi problemi si rende ben conto della misura con la quale il processo di rilevazione condiziona la relazione dell'ambiente in cui la vita degli uomini è destinata a svolgersi nella città.
Ma al di sopra, perfino, di questo interesse pratico (che è di per sé tanto eminente) vi sono valori di ordine ideale che noi sentiamo di dover onorare in questa città, orgo gliosa della sua grande Università nella quale la pratica degli studi si alimenta di un tra dizionale retaggio d'amore per gli studi, valido presupposto per la reale spinta al progresso di una umanità nella quale la facoltà di dominare i problemi più ardui non è rimessa al l'intelligenza « cinta di fredda tenebra » ma trae origine dallo spirito, insorge dalla voca zione dello spirito alla certezza ed alla verità.
Solo qui, a questo punto della sua più alta attività, l’intelligenza preparata dagli studi riesce, per le incomparabili doti da cui è misteriosamente ispirata, a staccarsi dalla apparenza e dalla realtà e volge alla rappresentazione astratta in cui si appaga l’ansia delle sintesi e delle certezze.
Ed è certamente questo processo, che sì innerva nel ramo della esperienza scientifica particolare alle discipline che interessano questo Congresso, quello nel quale si manifesta una tale superiore capacità.
Tutto lo svolgimento della storia attraverso le grandi migrazioni dei popoli, la stra tegia della guerra, il tracciato dei commerci e la impostazione delle industrie, ha trovato le mosse dai piccoli segni rappresentativi delle carte topografiche, dalla educazione al l’analisi, per quel mirabile lavoro di sintesi che esse rappresentano e da cui sono derivate vittorie e sconfitte, trionfi e prostrazioni, tenebre e luce.
Poche esposizioni storiche concernenti le applicazioni dell’intelligenza umana po tranno attingere a quegli interessi e a quei valori a cui ci predispone la Mostra che il Ca stello « Svevo », nella incomparabilità del suo ambiente, accoglie e che ci apprestiamo ad | ammirare. .
In essa appaiono come fissati i due poli in cui si inserisce e ruota tutto l'impegno delle relazioni che costituiscono oggi in Bari, come lo scorso anno in Palermo, la causa determinante di questo incontro: il polo fisso alla qualità della mente che, pur rappresen tando per segni convenzionali la realtà, offre la meravigliosa possibilità di una trasposi zione successiva per la quale la realtà stessa diventa interpretabile attraverso il simbolo rappresentativo; e l’altro contrapposto polo, quello che viene alla correlazione delle at-. tività scientifiche la cui informazione dai campi più diversi affluisce qui a costituire la unità dei mezzi che sono il sussidio, la forza, il centro di validità per ogni specifico espe rimento. Da entrambi questi punti emerge il fatto suggestivo ed entusiasmante di una solidale intesa fra gli uomini, di una facoltà aperta del dialogo che rivela la vera natura superiore del genere umano.
Questa comprensione per il vostro studio, Signori, abbiamo voluto subito manife stare perché solo attraverso di essa ha potuto trovare compiuta espressione la nostra gratitudine per l’adesione all’invito di Bari, oggi sede dei vostri importanti lavori, di questa città che esprime all’Ing. Perrone, infaticabile organizzatore del Congresso ed ai suoi valorosi collaboratori, atutti gli intervenuti sostenitori delle idee centrali che saranno qui dibattute, i sentimenti della sua ammirazione e l’auspicio che, alla conclusione dei lavori, ciascuno torni al suo compito quotidiano e gravoso portando con sé il più largo ‘ '
patrimonio di informazione e di propositi a cui l’attività sua pratica potrà attingere come alla fonte di un nobile perfezionamento.
A noi sarà veramente caro pensare che forse nel vostro ricordo tale nuova ricchezza non andrà disgiunta dalla memoria delle giornate trascorse nella nostra Bari, che oggi radiosa di luce e di bellezza li accoglie con animo amichevole e cordiale.
Ha poi parlato il rappresentante del Ministro della P.I. Prof. ZuccARO sottolineando in modo particolare l'interesse che suscita il tema ufficiale del Convegno per la categoria dei geometri, riguardo alla quale il Ministero della P.I. non sta risparmiando le sue vive attenzioni, dato il crescente sviluppo ed incremento degli Istituti Tecnici per Geometri.
Ha concluso portando, insieme al saluto del Ministro Moro, l'augurio che il Convegno possa concludersi con risultati fecondi per un migliore avvenire del Paese.
Indi l'ing. Nicola PERRONE, Presidente della Sezione S.I.F.E.T. di Bari, dà lettura delle numerose adesioni, tra le quali ricordiamo quella del Ministro ToGnI, del Sen. DI CROLLALANZA, dell'On. Troisi, dell'On. LATTANZIO, del l’Ammiraglio MARINI, comandante in capo del Dipartimento Militare marit timo dello Jonio e del Canale di Otranto, del Prof. SoLAINI del Politecnico di Milano, del Prof. MarussI delle Università di Trieste dell'Ing. Gian Piero Le DiveLEC Direttore dell’E.I.R.A., del Comm. Leopoldo CARRA di Parma e di numerosi Collegi provinciali dei geometri e Sezioni della S.I.F.E.T.
Prende quindi la parola il Prof. Giovanni Boaca dell'Università di Roma, Presidente della S.I.F.E.T., il quale legge la prolusione al Convegno, sul tema «Moderne realizzazioni strumentali nel campo topografico-fotogrammetrico ».
Riportiamo integralmente tale prolusione, lucida esposizione della storia della tecnica strumentale e dei suoi mirabili sviluppi moderni.
MODERNE REALIZZAZIONI STRUMENTALI
NEL CAMPO DELLA TOPOGRAFIA E DELLA FOTOGRAMMETRIA
Nel 1956 si è compiuto il primo centenario dell'apparizione del cleps e del tacheo metro cleps del Porro, strumenti che hanno rivoluzionato il campo topografico con la sosti tuzione del rilevamento numerico, per lavori a grande scala, a quello grafico, molto pon deroso ed approssimato, che utilizza la tavoletta pretoriana, i grafometri, le diottre a traguardo o a cannocchiale e le misure lineari dirette.
Con gli strumenti del Porro, tutti centralmente anallattici, ebbero trionfo le idee di Reichembach sulle misure di lunghezze indirette, con procedimento ottico, e con linee di mira orizzontali o inclinate.
La comparsa quasi immediata di numerose tavole numeriche dei conti celerimetrici fatti e di tavole grafiche, fra cui quella importantissima dell’Orlandi, denominata « tavola tacheopantometrica » facilitarono grandemente gli operatori, i quali si vedevano via, via, ridurre il lavoro di tavolo e si appassionarono e si affezionarono sempre più al nuovo metodo della celerimensura, che permetteva con una certa facilità e rapidità la costru zione di piani non solo planimetrici, ma altresì altimetrici, quotati o a curve di livello, che tanta importanza hanno per i progetti che investono l’attività dell’ingegneria civile,
come la costruzione di strade ordinarie e ferrate, di canali, di sistemazioni agrarie e via dicendo.
Trent'anni dopo, nel 1886, la legge istitutiva del nuovo catasto terreni, imponeva il rilevamento catastale particellare numerico e la « Filotecnica » di Milano costruiva un modello speciale di tacheometro denominato « modello catasto » con il reticolo fornito di cinque fili orizzontali ed equidistanti per la misura ottica delle distanze, con orienta tore magnetico, con quattro microscopi a stima per le letture ai cerchi, nascosti in oppor tune scatole metalliche e con lente anallattica in modo da portare nel centro dello stru mento l’origine delle distanze.
La tecnica del rilevamento aveva così acquistato una nuova prassie a tuttisembrava ormai raggiunta una meta, che si riteneva — per quanto rifletteva la concezione — immu tabile col tempo.
Ma col sopraggiungere della prima e della seconda guerra mondiale, con il perfezio narsi dell'ottica e della meccanica di precisione, nuovi strumenti vennero realizzati, i quali imposero una revisione generale di tutti i procedimenti sia nel campo della planime tria, sia in quello della altimetria.
E se ciò si può dire per gli strumenti atti a definire le posizioni planimetriche ed alti metriche dei punti del terreno, altrettanto devesi dire per i livelli — strumenti atti a for nire linee o piani orizzontali di mira, idonei quindi alla determinazione delle differenze di quote.
Per questi strumenti si abbandonarono dapprima i sostegni a bastone e si introdus sero i treppiedi; gli strumenti stessi vennero corredati da basi larghe per lo più circolari fornite di tre viti calanti.
Si abbandonarono i cannocchiali fissi e si adottarono i cannocchiali mobili con par ticolari installazioni della livella, i cui tipi presero i nomi di Egault, Chesy e Lenoir, dai loro ideatori e costruttori, per giungere ai livelli con cannocchiale movibile attorno al proprio asse e a quelli a visuali reciproche.
Particolare attenzione ebbero i costruttori per la livella annessa ai livelli con cannoc chiale rotabile; sorsero così livelle a doppia curvatura, livelle zavorrate e così via. i Per ogni tipo di nuovi strumenti vennero istituiti confronti, studi, esami particolari, alcuni dei quali suscitarono critiche e considerazioni che vennero sempre prese in bene vola considerazione dalle Case costruttrici.
Da qui ebbe origine una nobile gara tra teorici e professionisti da una parte, e costrut tori dall’altra, intesa a migliorare sempre più la prassi operativa, con particolare riguardo alla rettifica degli strumenti in campagna ed alla celerità delle operazioni, elementi questi fondamentali per la riduzione economica del costo del lavoro.
Inoltre, si realizzarono in questi ultimi quarant’anni, teodoliti con cerchi graduati di vetro anziché con armille metalliche; si introdussero veicoli ottici per il trasporto dei raggi luminosi nello interno degli strumenti, onde permettere l’uso di un solo microscopio di lettura anziché di quattro, e compiere automaticamente la lettura media, atta ad elimi nare l’errore di eccentricità, mediante uno speciale dispositivo denominato delle « coin cidenze ». .
Con la introduzione dei veicoli ottici — successione di prismi e di lenti — vennero eli minati molti errori di carattere sistematico, che si riscontravano si negli strumenti fon dati soltanto sulla meccanica di precisione.
Questi strumenti sono ora di uso universale.
Case costruttrici di varie nazioni europee (Svizzera, Germania, Italia, Austria, In ghilterra, ecc.) forniscono ai tecnici questi strumenti, che vengono qualificati come il mi racolo della meccanica e dell’ottica di precisione, unite insieme mirabilmente.
In questi strumenti l’asse orizzontale è bloccato, sì che l'operatore in campagna per rettificare lo strumento si limita a centrare la bolla della livella dell’alidada.
Il cannocchiale è di lunghezza costante (cannocchiali panfocali) con focamento in terno, ottenuto mediante collare zigrinato.
Si costruiscono oggi anche teodoliti a circoli dentati, teodoliti a registrazione foto grafica, dove le letture ai lembi dei cerchi graduati vengono effettuate in ufficio.
Con tali strumenti l’azione dell’operatore in campagna risulta alquanto semplice e spedita, perché il suo lavoro si limita al solo puntamento, dopo essersi assicurato della. rettifica strumentale e a premere opportuni bottoni.
A questi strumenti si sono aggiunti recentemente i catadiottrici nei quali alla lente o sistema obbiettivo è sostituito uno specchio concavo per mezzo del quale risulta possi bile effettuare un ottimo puntamento.
Nei tacheometri — strumenti principi — per il geometra incaricato del rilevamento topografico, i fili di ragno dei reticoli sono stati sostituiti da incisioni su vetrini, le livelle non sono più fornite di graduazioni sulle canne, in quanto il loro centramento, con note vole precisione, viene assicurato mediante la visione oculare in un complesso di prismi che portano a confronto le estremità della bolla.
Nei modelli comparsi recentemente, il cannocchiale, di piccole dimensioni, ruotabile attorno l’asse orizzontale, in modo da potere applicare la regola di BessEL delle letture coniugate ai cerchi, è di grandezza costante, con focamento interno e quindi privo di lente anallattica.
A tutti questi strumenti fanno degna corona i riduttori e gli auto-riduttori, che costi tuiscono altrettanti gioielli della meccanico-ottica di precisione.
Ma se così radicali sono state le trasformazioni, le modificazioni, dei teodoliti e dei tacheometri, la costruzione ed i perfezionamenti dei /1vell? e degli strumenti accessori non hanno avuto soste.
Vennero introdotte stadie speciali con graduazioni su nastri metallici (invar) insen sibili alle variazioni di tempetatura; vennero escogitati particolari dispositivi per mezzo dei quali la bolla della livella nei livelli, compare nel campo del reticolo, in modo da po terla osservare nello stesso tempo in cui si compie la lettura alla stadia; vennero poste davanti agli obbiettivi opportune lastre di vetro ottico a facce piane e parallele, atte ad essere ruotate attorno ad un asse orizzontale ed in tale modo spostare parallelamente a se stesso il piano orizzontale di collimazione, fino a raggiungere le linee di separazione di due graduazioni consecutive della stadia e compiere le letture spinte al quinto di milli metro, senza stima; la eliminazione della vite di bloccaggio in taluni livelli, che così ven gono forniti soltanto dalla vite dei piccoli movimenti, segna un'altra realizzazione stru mentale degna della massima considerazione. . La comparsa però di livelli autolivellanti a cannocchiale, che tengono sospesi e sog getti all’azione della gravità questo o quell’altro elemento, e perciò privi di livella, hanno meravigliato fortemente i tecnici, per la moderna realizzazione di una antica idea, resa nota da BuREL, con il suo livello a pendolo, per misure di cantiere ed hanno aperto nuovi ed inaspettati orizzonti a questo importante ramo della Topografia e delle Scienze affini che utilizzano le livellazioni.
Tutte queste nuove realizzazioni strumentali hanno spinto i teorici a rivedere tutta la dottrina relativa alla determinazione degli errori accidentali e sistematici sulle livella zioni, ed in particolare su quelle di precisione, che generalmente venivano effettuate con livelli dei tipi accennati EGAULT e CHESY.
Nel campo delle misure lineari i tecnici hanno visto con molto piacere la introduzione di stadie orizzontali, che danno nelle determinazioni delle lunghezze, precisioni assai spinte; hanno visto altresì il principio e la introduzione di uno strumento speciale (Lodis e Ki plodis) a bastone, in cui il reticolo si trova sostituito da un prisma a cuneo, col quale è possibile la determinazione ottica delle distanze, con angolo parallattico costante, di co
. stan:- so mentre il cannocchiale sormontato da una croce di prismi, può essere spostato criz::mtalmente di un angolo retto. “i nota pure la introduzione di un felemetro monostatico denominato « teletop » il -4: principio è veramente provvidenziale nelle vie e strade di largo traffico, dove risulta impossibile effettuare misure con procedimenti classici, senza essere obbligati ad inter rompere il traffico stesso.
In tutti gli strumenti indistintamente, il filo a piombo è sostituito dal piombino ot tico, che permette un centramento più sincero.
Chiunque — come chi parla — abbia studiato topografia una quarantina di anni fa ed abbia sentito quanto è stato detto ora, deve necessariamente concludere che i lavori topografici dovranno avere grande avvenire e più larghe applicazioni in quanto la tecnica permette all'operatore maggiore speditezza e maggiore precisione.
Aprirà, indubbiamente, nuovi campi di attività operativa, come quello generalizzatosi in questi ultimi anni, atto a tenere sotto osservazione grandi dighe onde mettere in luce gli spostamenti dell’intero manufatto, prima e dopo l’invaso, e seguire così il respiro della diga.
I lavori topografici, quando sono estesi a grandi zone, si innestano inesorabilmente nelle operazioni geodetiche, le quali non solo utilizzano gli strumenti ora ricordati, ma stanno utilizzando, e con successo, le attrezzature radar (geodimetri) per la determinazione di lunghezze di lati di triangoli assai grandi che possono arrivare a diverse centinaia di chilometri.
A questi metodi strumentali per misure lineari di allineamenti’ grandissimi fanno corona quelli provenienti dall’impiego delle onde elettromagnetiche che per mezzo di stru menti speciali (tellerumetri) permettono misure dirette di allineamenti anche corti, uno o due chilometri, con una precisione molto sensibile.
Si può dire che per svolgere bene il suo compito il topografo moderno deve essere anche un buon fisico. Discende oggi la necessità di una collaborazione viva fra topografi e fisici. i
Su queste direttive opera già e da tempo una organizzazione mondiale che coordina tutti 1 grandi lavori di triangolazione e di livellazioni che ordinariamente vengono ese guite in tutti i Paesi del mondo.
Sono già sul tappeto delle discussioni internazionali progetti per il collegamento . Inghilterra-Norvegia, Creta-Egitto, Sardegna-Africa, ecc. nel campo delle triangolazioni, mentre nel campo delle livellazioni sono già in atto le misurazioni necessarie ai collega menti dei vari mari. Tali misurazioni che vanno sotto il nome di livellazioni geometriche di precisione, utilizzano i concetti moderni delle determinazioni delle quote geo-potenziali, che utilizzano i valori delle accelerazioni della gravità osservate lungo tutti gli itinerari delle livellazioni. ‘ Non è lontano il tempo in cui verrà abbandonato e risolto il problema dei collega menti dei continenti, di cui un primo tentativo, mediante puntamenti alla luna durante una eclisse, si ebbe alcuni anni orsono per iniziativa ed interessamento dei geodeti dei Paesi baltici.
Verrà così tutto il Globo, sul quale viviamo, inviluppato da una rete di triangoli ed ogni vertice verrà ubicato nella posizione che gli compete; il problema secolare della cono scenza della forma della Terra e delle sue dimensioni, si avvierà così dopo molti secoli di indagini di calcoli, di osservazioni, alla fase conclusiva.
Ma abbiamo qualche cosa di più: con la applicazione della fotografia per i rilevamenti dei terreni mediante macchine da presa istallate a bordo di aeroplani, per lastre o pelli cole, ed automaticamente funzionanti, viene da chiedersi se sia ancora necessaria — per la costruzione delle carte a piccola e a grande scala — la triangolazione di dettaglio che attualmente si esegue e terra — o se sia preferibile lo sfruttamento del materiale foto
grafico e procedere alla determinazione delle coordinate dei punti per mezzo della così detta triangolazione aerea.
Su questo problema è stata chiaramente a pronunciarsi l’O.E.E.P.E. cioè l’organiz zazione europea per gli studi e gli esperimenti fotogrammetrici, della quale l’Italia, non solo fa parte, assieme all'Austria, alla Germania, alla Francia, all’Olanda, al Belgio, ecc., ma detiene le presidenze delle più importanti commissioni di studio. È bene ricordare che sul territorio italiano sono stati predisposti a cura dell'Ammini strazione catastale due poligoni per gli esperimenti che comporta il metodo accennato, e sui quali sono state già state compiute delle strisciate ed iniziati i lavori di indagine, ai quali portano i loro apprezzati contributi alcune Imprese aerofotogrammetriche italiane e straniere, l’Amministrazione del Catasto, l’Istituto Geografico Militare italiano, l’Isti tuto di Topografia, Geodesia e Fotogrammetria di Milano.
La fotogrammetria - che comprende il procedimento ora detto — ha compiuto nel 1956 un secolo di vita.
Da allora, dopo il contributo del Colonnello francese LAUSssEDAT, chiaro è apparso l'apporto decisivo dato dal nostro Porro con il suo fotogoniometro e con le sue idee tut tora seguite.
L'Italia — è bene ricordare — costruisce apparecchi per l’aerofotogrammetria: sia apparecchi da presa, sia apparecchi di restituzione. Sono gli apparecchi ideati dagli Inge gneri NISTRI e SANTONI, 1 cui primi brevetti risalgono alla fine della prima guerra mon-. diale.
Tali strumenti, con opportuni metodi ed accorgimenti ottico-meccanici, riescono ad ottenere il miracolo della trasformazione del paesaggio fotografato sulle lastre o sulle pellicole dall’aeroplano, in perfette carte topografiche o mappe catastali, fornite anche di curve di livello e con tutti i particolari topografici.
Le carte risultanti sono carte ormai perfette sotto ogni aspetto ed indispensabili dal punto di vista tecnico per la elaborazione dei più importanti progetti di ingegneria, ivi compresi i lavori di prospezione geofisica per le ricerche petrolifere.
Il rapido sviluppo e rinnovo si può dire di tutti gli strumenti topografici, i grandi lavori che sono stati richiesti da talune grandiose opere interessantila ricostruzione, hanno spinto i topografi italiani a fondare una Sucietà atta a riunire, coordinare, incrementare, tutte le attività topografiche, che vengono esplicate in Italia, sia con metodi fotogramme trici, sia con i procedimenti del rilevamento a terra e di valorizzare altresì detto lavoro nei riguardi dell’Estero, dove già si nota una concorrenza tra le nostre apparecchiature e quelle di talune nazioni e dove grandiosi lavori attendono il loro espletamento, voglio alludere ai paesi dello estremo oriente.
Sorse così nel 1951 la S.I.F.E.T. « Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia », che ora si trova qui riunita, in Convegno nazionale, il sesto dalla sua origine, dopo di avere preso parte a due congressi internazionali di fotogrammetria: quello di Washirigton (1952) e quello di Stoccolma (1956).
L'art. 1 dello Statuto sociale precisa che i compiti del sodalizio sono quelli di con tribuire in Italia allo sviluppo degli studì e delle ricerche nel campo fotogrammetrico e . topografico, di perfezionare la coltura professionale degli iscritti e di dare il proprio ap porto alla affermazione italiana all’estero, nel quadro della collaborazione internazionale.
Compiti questi assai vasti ed importanti, compiti questi che fino ad oggi la Società ha assolto — mi sia consentito di dire — egregiamente, coronando la sua attività con la pubblicazione di un « Bollettino Tecnico » assai seguito ed apprezzato dai Soci e dai cultori entro e fuori i confini d’Italia.
Fanno parte della S.I.F.E.T. professori e assistenti universitari, professori di scuole medie, funzionari di vari Ministeri, topografi e ingegneri geografi dell’Istituto Geografico Militare, della Direzione Generale del Catasto e degli Uffici Tecnici Erariali provinciali,
liberi professionisti e tutte le Ditte italiane che si occupano esclusivamente di rilevamenti topografici e fotogrammetrici.
La necessità di questa libera associazione è senza dubbio ancor oggi sentita e prova ne sia la presenza in questa magnifica sala del Comune di Bari, di numerosi Soci.
Tale presenza commuove e consola ; commuove perché si vede il grande interesse che suscita l’amore per la topografia; consola perché si vede che il lavoro compiuto non è stato vano.
Nel chiudere questa mia sommaria relazione, mi è gradito rinnovare il più cordiale ed affettuoso saluto a tutti i convenuti ed il mio personale ringraziamento per l’opera che ciascuno ha svolto a beneficio della Società.
Ancora un ringraziamento alle personalità che hanno accettato di far parte del Comi tato d’onore ed un ringraziamento ai Membri del Comitato organizzatore ed in modo particolare al Presidente chiar.mo Professore Dr. Avv. Pasquale DEL PRETE, commis sario prefettizio al Comune di Bari ed al Vice Presidente Cav. Uff. Ingegnere Nicola PER- RONE, Presidente della Sezione S.I.F.E.T. di Bari, che sono stati gli animatori primi di questa simpatica organizzazione.
Invito poi tutti i presenti a volersi trovare alle ore 16 di oggi al Castello Svevo alla inaugurazione della « Mostra Tecnica Cartografica » ed a voler considerare con particolare benevolezza gli elaborati esposti, dai più antichi agli attuali, perché in ogni segno, in ogni tracciato sono nascoste le ansie e le trepidazioni dei topografi di tutti i tempi, per dare alla umanità i documenti indispensabili per il tracciamento delle opere di civiltà.
Possano i giovani seguirci su questa strada, e possano, come abbiamo fatto noi, con. tenacia e sacrificio portare nuovi contributi agli studi ed alle ricerche per il sernpre mag giore progresso della topografia e della fotogrammetria italiana.
Ha preso da ultimo la parola il Ministro dell’Agricoltura On. FERRARI- AGGRADI, il quale ha porto il saluto del Governo ed ha sottolineato lo sforzo con cui gli studiosi stanno cercando di procurarsi lo « strumento di documen tazione » necessario per sempre meglio operare in pro della civiltà e del Pro gresso del nostro Paese. È seguito un sontuoso ricevimento offerto dall’ Amministrazione comunale di Bari.
MOSTRA CARTOGRAFICA
Nel pomeriggio alle ore 16, nelle sale di quel monumento di storia e di arte che è il Castello Svevo, ha avuto luogo l’inaugurazione della Mostra Car tografica, organizzata ed attuata con competenza tecnica é senso artistico, in modo da costituire una pregevole rassegna dell’evoluzione verificatesi nel campo del rilievo e della formazione delle carte topografiche negli ultimi tre secoli, fino alle moderne e più recenti realizzazioni.
Il Comitato organizzatore della Mostra era presieduto dal Prof. G. BoAGA e costituito da rappresentanti dell’I.G.M., della Direzione generale del Catasto e dei Servizi tecnici erariali e delle Ditte fotogrammetriche EIRA, ISA, IRTA e CARRA.
Un primo reparto della Mostra riguarda la cartografia antica e comprende esemplari di Carte dei secoli xvI, xvI e della prima metà del xvi secolo: ela
“worati costruiti in antico sulla base di limitati e spesso approssimativi elementi :stronomici e trigonometrici e quindi presentatanti esattezza piuttosto scarsa, ma tuttavia assai pregevoli per il disegno e la riproduzione, ottenute questa ultima mediante diretta incisione su rame o su pietra litografica.
Fra tali carte, oltre a quelle concernenti la Campagna romana (1547), la Toscana (1536), l’Italia (1584) e la città di Ancona (1600), sono da notare: .a rappresentazione della provincia di Calabria (1714), l'Atlante marittimo delle Due Sicilie (1785), le carte di Napoli e dintorni (1815).
Un secondo reparto presenta la cartografia moderna, ossia formata dalla seconda metà del secolo xvIIi fino a tutto il secolo xIX e quindi inquadrata in elementi astronomico-geodetici esatti, provenienti sopra tutto dalle importanti operazioni trigonometriche svoltesi in epoca posteriore al 1750. Notevoli la carta del Regno di Napoli (1839), delle provincie meridionali (1374), quella del Regno Lombardo-Veneto (1834) dovuta allo Stato maggiore austriaco, la carta di Posillipo e dintorni (1830) ecc. °
Collegato a tale reparto è quello della cartografia contemporanea dell’Isti tuto Geografico Militare, il quale espone la gran parte delle sue più recenti e pregevoli produzioni, fra cui la Carta d’Italia I : 100.000 con l'indicazione dei limiti amministrativi (comunali e provinciali), la nuova carta 1:200.000, utile e pregevole lavoro in avanzato stato di formazione per l’intero territorio na zionale, la recente carta speciale di Cortina d'Ampezzo, che presenta elevato interesse turistico, ecc.
Sono da aggiungere le carte speciali di Roma e Firenze, con 1 relativi din torni, ed una serie di plastici (dell'Etna, dell’Italia, di Roma e dintorni di Bari e di Taranto), parecchi dei quali formati coi moderni materiali vinilitici, nonché numerose fotografie e serie di aerofotogrammi, adoperati per la formazione delle carte topografiche coi precedimenti della fotogrammetria aerea, ormai prevalentemente e quasi esclusivamente in uso presso l’Istituto.
Interessanti 1 grafici della rete geodetica italiana e della nuova livellazione di precisione, che attualmente l’Istituto Geografico Militare sta eseguendo.
Segue lo stand dell’Amministrazione del Catasto e dei Servizi tecnici era riali. Fra gli elaborati esposti, specialmente notevoli le nuove mappe catastali relative alla Città di Bari (1956) alla scala I : 1000, la Carta Agraria I : 200.000 della Calabria (ottenuta in base al classamento del Nuovo Catasto), le mappe aerofotogrammetriche delle Terme demaniali di Chianciano e di Montecatini, la mappa della Fiera del Levante, mappe rilevate con procedimenti da terra o con metodo fotogrammetrico per altre provincie (in particolare esemplari delle nuove mappe rilevate recentemente in Lombardia ed in Campania, fra cui quelle riguardanti le città di Milano e di Napoli).
Della città di Bari è inoltre esposta la carta 1 : 500 plano-altimetrica al lestita di recente a cura del locale Ufficio tecnico erariale e che viene aggior nata annualmente. Per la stessa Bari sono da aggiungere una mappa quotata, alla scala I :500, della zona di S. Nicola e la rappresentazione volumetrica,
nella quale i fabbricati sono rappresentati con tratteggio di densità variabile a seconda del numero dei piani, ottenendo così un effetto plastico che consente di distinguere 1 fabbricati fino a 11 piani (Allegati G-/).
Si deve aggiungere infine un esemplare della Carta archeologica di Roma alla scala I : 500, lavoro cartografico di carattere speciale, realizzato dalla Di rezione Generale del Catasto.
Altre numerose carte, a piccola scala, media e grande scala, fotogrammi e grafici documentano l’attività topografica e particolarmente aerofotogram metrica svolta da Ditte e Enti privati specializzati; attività indubbiamente pregevole ed utile sia nel campo professionale, sia come integrazione 0 comple mento di quella svolta dagli Organi cartografici dello Stato.
Fra le Ditte espositrici sono da citare ’E.I.R.A., la E.T.A., la GEOGRAFIC, PID.R.A., VILR.T.E.F., VILR.T.A., PIS.A., la S.C.A.M.E. VUFFICIO TECNICO RILIEVI TERRESTRI E AFROFOTOGRAMMETRICI Leopoldo CARRA, ecc.
La Mostra tecnica e cartografica desta vivo interesse nei visitatori, con sentendo altresì ad essi di formarsi un adeguato concetto delle importanti realizzazioni conseguite in tale specifico campo nel nostro Paese.
SEDUTA POMERIDIANA DEL 25 OTTOBRE 1958
Dopo la visita alla Mostra, vengono ripresi i lavori del Convegno.
Il Prof Boaca, acclamato Presidente delle riunioni, dà la parola al Comm. FANTINI Geom. Edoardo, relatore ufficiale del Convegno il quale tratta il tema: « La Professione del Geometra in Italta e la sua preparazione tecnica ».
Premessi i motivi per i quali il Consiglio Direttivo centrale della S.I.F.E.T. ha deliberato di svolgere tale tema in questo VI Convegno Nazionale, che riu nisce numerosi geometri dediti ad una delle più importanti attività assegnate alla loro categoria, il relatore ha richiamato l’attenzione dei convenuti sui pre cedenti storici della professione del Geometra, dai primi decenni della nostra unità politica fino ad oggi.
Partendo dalla legge Casati del 1859, cui è dovuta la fondazione degli Istituti tecnici, ed attraverso le disposizioni legislative e ministeriali emanate a più riprese dal 1860 al 1801, si è formato un complesso di orientamenti e di valorizzazioni degli Istituti di istruzione tecnica e dei titoli che presso essi vengono conseguiti.
Secondo il relatore l’insegnamento impartito nei detti Istituti è stato pienamente efficiente prima della Riforma Gentile, mentre di minore efficacia si è mostrato nel periodo successivo fino all’attualità, sopra tutto per la inade guatezza qualitativa e quantitativa dei programmi scolastici, anche in rela zione al notevole sviluppo verificatosi nel campo tecnico e scientifico.
In proposito effettua un raffronto fra la professione del geometra in Italia
. 15 e in quei Paesi esteri dove la preparazione tecnico-scolastica è più confacente alle necessità professionali.
Il comm. Fantini auspica perciò che, per interessamento delle competenti Autorità, venga preso in esame l'adeguamento dei programmi degli Istituti d'Istruzione tecnica, dando altresì al geometra la possibilità di evolvere ulte riormente la propria cultura dopo il conseguimento del diploma, mediante corsi di perfezionamento di grado universitario nel campo attinente alla propria professione e particolarmente in quello geo-topografico.
Riportiamo integralmente, all'allegato A, la Relazione FANTINI, la quale ha destato vivo inteteresse ed è stata oggetto di non breve discussione.
Riguardo a quanto esposto dal Relatore geom. FANTINI, il geom. BRIZI Luigi, titolare della Società I.S.A., conferma la preparazione piuttosto limi tata nel campo della Topografia di cui sono in possesso i geometri neo-diplomati.
Auspica che, per iniziativa della S.I.F.E.T., vengano istituiti speciali corsi teorico-pratici di addestramento nelle principali città, con l'appoggio ed il riconoscimento da parte del Ministero della Pubblica Istruzione.
Riguardo alla professione del Geometra, leggono ed illustrano le proprie Relazioni i geometri Domenico SFONDRINI e Renato GALLI ed il prof. Guido GOLINELLI. Più precisamente il geom. SFONDRINI fa presente che la relazione ufficiale è rimasta limitata al solo aspetto topografico. Egli ricorda pure la poli valenza della professione del geometra. Ritiene che sia necessario dare al geo metra quel posto che esso occupò nella società cinquant'anni addietro. Occorre che la preparazione si evolva secondo le evoluzioni della tecnica. Propone di istituire un corso di studi superiori per il perfezionamento della professione del geometra. Si potrà così garantire al geometra la possibilità di svolgere la sua attività in funzione di una più ragionevole preparazione tecnica, necessaria alla evoluzione dei nostri tempi (vedasi allegato B).
Il geom. GALLI espone il pensiero dei geometri dell’Amministrazione del Catasto. Lamenta che 1 programmi che si svolgono nelle scuole siano insuffi cienti. Ribadisce anch'egli la necessità di un Corso si specializzazione (allegato C).
Il Prof. GOLINELLI, rappresentante dell’Istituto Tecnico «Carlo Catta neo » di Milano, espone il suo punto di vista quale professore di topografia. E propone la istituzione di Corsi Speciali di Aggiornamento per insegnanti, la riforma dei programmi ministeriali ed infine la istituzione di Corsi di perfezio namento per geometri diplomati (allegato D).
Esaurita la lettura delle relazioni sul tema ufficiale del Convegno, il Presi dente prof. BoAGA apre la discussione, alla quale parecchi dei convenuti hanno portato il proprio contributo di idee e di esperienza.
Il Generale Monaco Ing. Fausto, Direttore dell’Istituto Geografico Mili tare, riferisce sul corsi di addestramento che vengono svolti periodicamente dal suo Istituto in materia di topografia e cartografia per i geometri di nuova assunzione secondo programmi pressoché equivalenti a quelli svolti presso il Politecnico di Zurigo per i corsi di specializzazione.
Ritiene tuttavia che il geometra, per potere affinare ed ampliare la sua cultura nel campo tecnico in genere e geo-topografico in specie, dovrebbe es sere in possesso di una maggiore preparazione matematica essendo piuttosto limitata quella che attualmente consegue negli Istituti tecnici.
Il Geometra Murano Mario lamenta che il Geometra praticamente non abbia accesso agli istituti universitari, giacché può accedere alla Facoltà di agraria, ma non a quella di ingegneria, come sarebbe sua aspirazione; mentre il ragioniere può iscriversi alla Facoltà di Economia e Commercio e quindi compiere studi di ordine superiore nel proprio campo.
Nel richiamare in proposito l’attenzione dei competenti Organi, esprime il desiderio che l’Istituto Geografico Militare possa estendere i propri corsi di istruzione anche a tecnici estranei all'Istituto stesso e svolgerli anche in sedi diverse da quella di Firenze.
Il Dr. Zuccaro ed il Prof. PLATONI, rappresentanti del Ministero della Pubblica Istruzione, nell’assicurare che riferiranno al proprio Ministero le di scussioni svoltesi nel Convegno ed i voti che in esso verranno espressi, esami nano i problemi connessi all’isruzione del Geometra. Fanno presente la diffi coltà di ampliare ulteriormente i programmi degli Istituti tecnici, trattandosi di programmi già assai onerosi ed il cui ulteriore aggravamento sarebbe con troproducente. Bisognerebbe, se mai, aumentare il numero degli anni di stu dio, istituendo corsi di perfezionamento aventi la durata di uno o due anni.
Avvertono che attualmente, in relazione al piano decennale per la Scuola elaborato dal Governo, i programmi scolastici sono in corso di revisione, per apportare ad essi quelle varianti e quei perfezionamenti che si riterranno più utili e più efficaci.
Il Prof. PaRroLI Alfredo, rappresentante del Ministero delle Finanze, ri tiene ispirate a qualche soverchio pessimismo le considerazioni sul grado di preparazione del geometra.
In base alla propria esperienza, ritiene che siano stati notevolmente mi gliorati nell'ultimo trentennio i programmi scolastici e la cultura conseguita dai geometri negli Istituti tecnici. Naturalmente il geometra, come del resto l'ingegnere e qualunque professionista, debbono compiere un periodo di adde stramento a carattere applicativo, prima di potere esplicare lodevolmente i propri compiti. Accenna tuttavia all’opportunità che i programmi di topografia vengano ringiovaniti, togliendo da essi quelle trattazioni che, pur nella loro importanza per la storia dell'evoluzione tecnico-scientifica, hanno ormai ben scarso valore applicativo, e introducendo invece lo studio dei procedimenti e degli strumenti moderni, che talora sono omessi o soltanto accennati.
Infine l'On. Dr. Geom. Domenico CHIARAMELLO, Presidente del Consiglio nazionale dei Geometri, porta il saluto della Categoria, e si dichiara grato alla S.I.F.E.T. per la scelta del tema interessante i geometri. Ricorda che il geo metra, esempio di professionista, è stato quello di cinquant’anni fa, quando non esistevano altri professionisti che oggi invece costituiscono una concor
17 | renza nel campo del lavoro. È precccupante guardare le cifre che ci dicono come oggi i geometri liberi professionisti siano più di 35.000 in tutta Itglia, mentre gli impiegati nelle Amministrazioni Pubbliche sono oltre 70.000. Auspica una Scuola Superiore per Geometri e dichiara che il Consiglio Nazionale dei Geo metri potrà mettere a disposizione i primi fondi per quanto sarà necessario di fare per la evoluzione della propria Categoria.
Si dice sicuro che le conclusioni di questo Convegno porteranno ad un risultato decisamente positivo per il Geometra.
Con l’intervento dell'On. Chiaramello si è conclusa la prima giornata del Convegno. | RIUNIONE DEL GIORNO 26 OTTOBRE 1958
I lavori del Convegno sono stati ripresi, sotto la presidenza del Prof. BOAGA, nella mattinata del giorno 26 ottobre, per la esposizione delle Comunicazioni di carattere tecnico-scientifico, presentate dal Soci.
Il Presidente dà la parola al Geom. Francesco ALBANI (primo topograto presso l’Istituto geografico militare) il quale illustra la sua comunicazione, inti tolata « La compensazione di punti isolati, di reti e di piccole catene resa di facile aftuazione al geometra, usufruendo esclusivamente del problema di « Snellius » ‘Infersezione inversa) ed operando sul piano di Gauss-Boaga ».
L’A. che già al Congresso internazionale dei Geometri, svoltosi a Delft nel 1958, ha esposto talune semplificazioni ottenibili per il problema di Snellius sul piano di Gauss-Boaga, mostra come, attraverso ulteriori semplificazioni, sia possibile eseguire, in modo facile e celere, anche la compensazione di punti isolati, di reti e di piccole catene. Gli scarti ottenibili col procedimento indicato dal geom. Albani, sono dell'ordine di pochi centimetri rispetto ai risultati forniti dai calcoli rigorosi. L’esposizione è stata illustrata mediante proiezioni di cartogrammi e di figure (la comunicazione sarà pubblicata sulla Rivista del Catasto). l
Il Dott. FoxpELLI ha dato lettura della comunicazione presentata dal i Arch. Giovanni KLaus KoENIG e dal Dott. Jean Paul LE DIveLEC sul tema Il problema urbanastico attuale in Italia nei suor aspetti cartografici ». Esaminati gli aspetti dell'urbanistica nel nostro Paese, con particolare raffronto fra la struttura aperta delle nostre città e la struttura chiusa delle città antiche, nonché alla forma e i mezzi dell’intervento urbanistico, viene illustrato l’ap porto che a questo ultimo può essere fornito dalla moderna cartografia, sia essa realizzata con rigore topografico ovvero attuata in forma approssimativa mediante mosaici di fotogrammi o fotopiani (la comunicazione è pubblicata nella rivista « Notiziario Tecnico del Centro Studi e Valorizzazione del Lago di Garda ». Segue il 1° Geom. Umberto Massocco dell'Ufficio Tecnico Erariale di
Palermo, con la comunicazione «Enna, stazione astronomico-geodetica della Sicilia antica ».
Secondo l’A. la Torre ottagona detta « di Federico » in provincia di Enna sarebbe ubicata in corrispondenza del centro geodetico o umbilicus della Sicilia ed avrebbe costituito una vera e propria specola. Viene illustrata altresì la colonna di marmo dove trovasi scolpita l’unità del sistema metrico decimale siculo.
Nella successiva Relazione del Prof. GABOR DESSAU, esposta dall’Ing. LE DiveLec Gian Piero, Direttore dell'’E.I.R.A. vengono illustrati i procedi menti tecnici e fotografici e le relative applicazioni nei riguardi delle ricerche geologiche, con particolare riguardo alla fotointerpretazione. Vengono esami nati anche 1 criteri che debbono presiedere alla organizzazione di ricerche del genere nonché i relativi costi, accennando infine ai risultati finora ottenuti in Italia coi procedimenti di cui trattasi e le previsioni che, al riguardo, possono essere formulate per un prossimo avvenire (il testo della comunicazione viene pubblicata nella rivista Industria Mineraria).
Fa seguito l'esposizione del Dott. Giancarlo LUI, riguardo a « La fotogram metria geologica e le sue prospettive future ». In tale comunicazione il relatore mette in evidenza le difficoltà che si incontrano nell’effettuare i rilevamenti geologici col sussidio di carte topografiche già formate per altra finalità, giac ché in esse mancano generalmente linee coincidenti con i limiti fra le varie | formazioni, con le faglie e con gli altri dettagli geologici; così che l’operatore deve procedere a vista e individuare soltanto in modo approssimativo sulle carte 1 particolari che a lui interessano, ovvero deve effettuare lunghi ed one ‘’ rosì rilievi tacheometrici. |
Grande vantaggio sì può invece conseguire qualora ci si avvalga dei fo togrammi della zona da perlustrare, giacché su di essi i dettagli geologici sono facilmente individuabili, tanto nelle zone topograficamente normali, quanto in quelle presentanti spiccate accidentalità, strapiombi ecc. e che sono perciò di malagevole accesso. |
Localizzate e segnate sui fotogrammi le varie zone geologicamente di stinte ed i relativi limiti, può procedersi al relativo riporto sulle carte topogra fiche normali ovvero al diretto tracciamento di carte speciali. ‘Il relatore indica altresì come le ricerche e indagini del genere possano praticamente essere organizzate e attuate.
Il prof. Armando NORINELLI, docente presso l’Università di Padova, svolge la sua relazione intitolata «Sulla simmetria nel metodo delle combinazioni binarie».
In essa viene introdotto il concetto di simmetria nella misura degli angoli orizzontali col metodo delle combinazioni binarie e si dimostra che quando le misure hanno disposizione simmetrica e solo in questo caso, gli angoli compen sati risultano egualmente attendibili e la loro precisione ed il loro valore sono indipendenti dalla direzione di partenza per la definizione degl angoli (la comu nicazione sarà pubblicata nella Rivista del Catasto).
Il Presidente Prof. Boaca dà la parola al Prof. Bartolomeo BoxnIFacINO docente di topografia e geodesia nell'Università di Bari, il quale espone la pro pria relazione « Sulla determinazione numerica con calcolo meccanico der punti di appoggio per le levate aerofotogrammetriche ».
In essa, dopo avere accennato ai vari studi compiuti per il calcolo mecca nico di alcuni schemi più comuni di determinazioni topografiche, sì stabili scono le formule risolutive con le macchine calcolatrici super-automatiche de gli schemi di Marek e derivati, che possono trovare applicazioni nel campo della fotogrammetria per il calcolo delle coordinate relative ai punti di ap poggio (Questa memoria sarà pubblicata nel « Bollettino di Geodesia e scienze affini » dell’I. G. M.).
Il colonnello Giulio Schmiedt riferisce su « L'attività dell'Istituto Geografico Militare nel campo della topografia antica » mettendo in evidenza i notevoli con tributi che l’Istituto Geografico Militare ha fornito in passato e che attualmente sta fornendo in proposito.
Specialmente notevole l’attività della Sezione fotointerpretazione del l’Istituto, la quale, riprendendo e sviluppando ricerche effettuate nel passato, svolge studi ed esperimenti circa le caratteristiche tecniche degli aerofotogram mi da utilizzare nelle ricerche archeologiche, circa la tecnica ed 1 metodi più opportuni per la fotointerpretazione, nonché sulle possibilità che 1 fotogrammi offrono ai fini della topografia antica con particolare riguardo all’individua zione delle centuriazioni romane, delle antiche strade e degli insediamenti prei storici e storici (vedasi allegato E).
Il generale Ugo MALAGÙ illustra la « Storia di una tavoletta topografica nella Bassa Ferrarese » pregevole elaborato alla scala I :100.000 nella quale sono messi in evidenza tutti gli elementi topografici che interessano la provincia di Ferrara, mentre da altre cartine I :500.000 stampate sui margini del detto foglio risultano altri importanti elementi tecnici (caposaldi di livellazione, giurisdizioni ecclesiastiche, comprensori consorziali, litologia di superficie, zone archeologiche ecc.) con l'aggiunta della pianta del capoluogo alla scala I : 15.000. |
Infine il geom. De Rienzo ha svolto la sua relazione « Sull’errore do vuto alla deformazione delle carte topografiche riprodotte » indicando in quale modo possano essere eliminati gli effetti di detta deformazione e propo nendo a tal fine l’uso di uno speciale abaco, da lui costruito (vedasi Rela zione allegato F).
Completate in tale guisa le comunicazioni presentate dai Soci, prende la parola il Presidente Prof. Boaga il quale, dopo essersi vivamente compiaciuto con tutti i Relatori, riferisce su alcune sue ricerche in materia di queste geo potenziali, nelle quali, partendo dai dati gravimetrici osservati, è pervenuto a conclusioni di speciale interesse. Comunica il testo ed 1 risultati di tali ri cerche che formeranno oggetto di apposita memoria, da pubblicarsi in uno dei prossimi fascicoli della Rivista « Metano ».
Alla fine della seduta i partecipanti affluiscono al Palazzo della Ammini strazione Provinciale, ove ricevuti dal Presidente Prof. Ing. LOzuPONE, visi tano la interessante Pinacoteca.
La visita si chiude con un vermouth d'onore offerto dall’Amministrazione provinciale.
Visita AL CASTEL DEL MONTE
Nel pomeriggio del 26 ottobre ha avuto luogo la gita al Castel del Monte ove, sotto la guida del Prof. Pasquale CAFARO, è stato visitato l’insigne monu mento che costituisce un esemplare architettonicamente unico e pregevole di castello e di residenza principesca dell’epoca medioevale.
Alla visita è seguito un ricevimento all’Ostello di Federico, offerto dal Comune di Andria.
Il Sindaco di Andria, Dr. MARANO, ha ricevuto la comitiva ed ha pronun ziato gentili parole, dichiarandosi lieto di ospitare tanti illustri studiosi.
LUNEDI 27 OTTOBRE - VISITE
Nella mattinata ha avuto luogo la gita a Castellana e ad Alberobello.
A Castellana, i partecipanti al Convegno, guidati dal Professor ANELLI hanno visitato le Grotte, che offrono al visitatore una visione fantastica e am mirevole di stalattiti e stalagmiti le quali, nei loro aspetti molteplici, richia mano la mente ai miti di un lontano passato.
Alla visita è seguito un vermouth d’onore offerto dal Comune di Castel lana.
Ad Alberobello furono visitati i caratteristici Trulli.
ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI
L'Assemblea generale dei Soci si è svolta nelle ore pomeridiane del 27 ottobre.
Frano presenti, oltre al Presidente Prof. Boaga, i Membri del Consiglio direttivo centrale Gen. Moxaco, ing. Le DivELEC, Sig. JOVACCHINI, Sig. BRIZI. Comm. FANTINI, Ing. TERRANA e numerosi soci fra cui il Col. C. MARCHESI, presidente della Sezione di Firenze, l'Ing. DE SIMONE presidente della Sezione di Ferrara, l’Ing. E. VITELLI, presidente della Sezione di Roma, l’Ing. M. FA- VERO, presidente della Sezione di Padova, l'Ing. N. PERRONE presidente della Sezione di Bari, l’Ing. OrToLENGHI, presidente della Sezione di Milano, il Geom. BALDUCCI, presidente della sezione di Venezia, numerosi soci rappresen tanti le sezioni di Venezia, Padova, Milano, Genova, Bologna, Ferrara, Firenze, Arezzo, Siena, Roma, Foggia, Avellino, Bari, Palermo, Napoli.
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Il Presidente Prof. BoAcaA, aperta la seduta, informa brevemente l’Assem blea dei risultati conseguiti nel Convegno internazionale dei Geometri, svol tosi all’Aja nell’agosto u. s. ed al quale la S.I.F.E.T. era presente, tramite il suo Presidente.
Indi fa dare lettura dei due ordini del giorno presentati rispettivamente dal comm. FANTINI e dal Geom. SFONDRINI.
Su tali ordini del giorno il Presidente apre la discussione.
Ad essa partecipano il Geom. MuraNO, l'Ing. PERRONE, il Geom. SFON- DRINI, il Geom. GUERRA, il Dott. ZuccARO rappresentante del Ministero della Pubblica -Istruzione, il Gen. Monaco, il Geom. LoBELLI, l'Ing. OTTOLENGHI, il Comm. FANTINI, il Geometra SFONDRINI, l'Ing. Le DivELEc ed altri dei con venuti.
A conclusione della non breve discussione l’assemblea dà incarico al Pre sidente Prof. BoAGA di redigere un ordine del giorno conclusivo, fondendo nel modo più opportuno i due ordini del giorno FANTINI e SFONDRINI e tenendo conto dei suggerimenti emersi dal dibattito.
Tale ordine del giorno, presentato dalla Presidenza, è redatto nei seguenti termini:
I Congressisti convenuti in Bari al VI Convegno Nazionale della Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia per trattare il tema « La professione del geometra in Italia e la sua preparazione tecmica ». l
Sentite le relazioni, le comunicazioni, nonché 1 numerosi interventi circa la ne cessità che la futura professione del geometra abbia a riacquustare la sua peculiare fistonomia in modo da allineare questo Professionista con quello delle altre Na ZIONI è considerato che l’attuale ordinamento scolastico del Geometra si dimostra insufficiente a creare un tecnico che abbia completa preparazione nel campo della topografia e fotogrammetria, così come oggi st presenta i Tecnico degli altri Paesi ; che la Scuola non è in grado di preparare, con speciale riguardo alla eser citazione pratica, e fornire tutte quelle caratteristiche necessarie al libero esercizio nel suddetto campo di specializzazione ; preso atto che l'adeguamento del titolo di geometra a quello del geometra delle altre Nazioni deve rientrare nel quadro delle diverse e necessarie premesse alla tanto auspicata unione degli Stati Europei, che già si sta attuando nel Mercato Comune Europeo ; |
dei deliberati del IX Congresso Internazionale della Federazione Inter nazionale der geometri, che hanno permesso la equiparazione dei titoli di Geome tra ner diversi Stati aderenti alla Federazione stessa, con l’intesa di un adeguato perfezionamento per quei Paesi che, come i nostro, necessitano di opportune mi sure per un completamento culturale del tecnico in parola ; tenuti presenti gli scopi statutari della Societa Italiana di Fotogrammetria e Topografia di contribuire in Italta allo sviluppo degli studi ed al perfezionamento culturale e professionale degli iscritti ; fanno voti affinché nella prossima riforma scolastica l'insegnamento tecnico, presso gli isti tuti per geometri, tenda a formare un corpo di specializzati nelle discipline atti nenti alla topografia, che sia conforme per programmi e metodi a quelle similari Categorie Estere.
A tale scopo auspicano che nelle more di una definitiva riforma scolastica nel senso predetto, la quale dovrebbe mirare alla istituzione di una scuola supe riore di applicazione per la Topografia e Fotogrammetria, il Ministero della Pub blica Istruzione incoraggi e favorisca le iniziative promosse da Associazioni qua lificate come la Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia ad istituire delle scuole di applicazione in topografia e fotogrammetria, con facoltà di rilasciare appositi diplomi ar giovani che avranno frequentato detti corsi, con esito favore vole nelle prove finali, dopo l’attuale Istituto Tecnico per Geometri.
Tale ordine del giorno viene approvato all’unanimità.
Indi 11 Prof. BoAGA porge il proprio cordiale saluto ai convenuti e dichiara chiuso il VI Convegno Nazionale della S.I.F.E.T.
L'ing. PERRONE a nome dei partecipanti al Convegno, ha offerto al Pre sidente prof. BoaGA un quadro a mosaico della Madonna di S. Sofia in Costan tinopoli, felice riproduzione dovuta al prof. Amerigo BARRACCHIA, accompa gnando l’offerta col seguente «indirizzo » che esprime la devozione e l’affetto di tutti i convenuti: |
Professore,
Il Comitato Organizzatore, interpretando l’anima di questa popolazione di Terra di Bari, che sente tutta la gratitudine e tutta la fierezza per essere stata da Lei scelta a sede di questo nobile Convegno, interprete altresì del sentimento unanime dei soci della S.I.F.E.T., presenti e assenti, sentimento di viva ammirazione per lo scienziato, illustre di fama mondiale, e di vivo affetto per il Suo animo generoso che ha sentito l’impulso di operare per la redenzione di una classe, quella dei geometri, che per effetto di una legge che, .pur avendo i suoi meriti innegabili, è rimasta monca nell’apprezzamento e quindi nella regolamentazione del loro corso di studi;
Ha voluto a nome della popolazione della provincia di Bari e dei soci eella S.I.F.E.T. offrirLe questo dono, che resterà a suggello del pieno accordo raggiunto in questo con vegno nell’azione da seguire per rivendicare alla categoria dei geometri i suoi diritti. I diritti rivendicati sono tuttaltro che esorbitanti, sono i diritti di avere la libertà di stu dio, la libertà di perfezionarsi, la libertà di progredire secondo le proprie possibilità e 1 propri meriti.
Il dono che noi Le offriamo è anche e sopratutto un omaggio, Professore, ai Suoi, ed ai nostri, profondi sentimenti religiosi.
Siamo sicuri pertanto che il dono Professore, Le sarà gradito e resterà imperitura testimonianza dell’affetto e della gratitudine dei soci della S.I.F.E.T. per il nobile impegno - che in questo Convegno Elia ha assunto.
La sera all'Hotel Palace ha avuto luogo, in affettuosa cordialità, il ban- . chetto sociale.
AI brindisi hanno pronunciato nobili parole il Prof. DeL PRETE ed il Prof. BoAcaA.
MARTEDÌ 28 OTTOBRE — VISITE
Il 28 ottobre, gentilmente offerta dall'Ente Riforma, ha avuto luogo la gita alle grandiose opere di Policoro, dove il predetto Ente ha profuso la sua complessa e feconda attività.
Sono state visitate le Aziende Conca d’Oro, Terzo Cavone e Centro Riforma di Scanzano.
A Policoro l’Ente ha offerto ai convenuti una colazione al Ristorante dello Zuccherificio e al Ristorante a Mare.
Sono stati visitati poi lo Zuccherificio e la Borgata di Policoro facendo ritorno a Bari, previo un raid a Taranto.
Sezioni S.I.F.E.T. CHE HANNO PARTECIPATO AL VI CONVEGNO MEDIANTE I PROPRI RAPPRESENTANTI
Al VI Convegno hanno partecipato Soci appartenenti alle Sezioni S.I.F.E.T. di Ancona, Bari, Benevento, Catania, Cosenza, Ferrara, Firenze, Genova, Macerata, Milano, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Reggio Calabria, Roma, Teramo, Torino, Varese, Venezia e Verona.