Divettore della I.S.A.
Nemmeno 1 più ottimisti avrebbero preveduto la grande affermazione» del sistema aerofotogrammetrico in così breve tempo.
Attualmente non si concepisce l'esecuzione d’un rilievo di una certa entità se non a mezzo dell’aerofotogrammetria. Non solo se ne avvalgono ampia mente le Amministrazioni Statali, ma anche nelle aziende private il procedi mento aerofotogrammetrico si è imposto tanto da conquistare interamente tutto il mercato del rilievo sia nel campo nazionale come in quello estero.
Raramente oggi sl richiede un rilievo con i sistemi classici.
In questi ultimi tempi (intendo nello spazio di dieci anni) un solo casc sl è presentato in cui si pretendeva un rilievo eseguito con il solo metodo cele rimetrico.
Fu una sorpresa sia per me come per i dirigenti delle altre ditte aerofo togrammetriche interpellate, tanto più che, data la notevole entità della zona da rilevare, nonché la morfologia del terreno piuttosto accidentato e senza copertura arborea, era il caso tipico che si prestava per un rilievo aerofoto grammetrico, sia dal lato tecnico che da quello finanziario.
Ciò esula però dal tema che mi sono prefisso di svolgere: ho voluto sol tanto accennarlo per sottolineare come gli Enti desiderino nella quasi totalità servirsi del nuovo sistema quasi che quelli usati nel passato non rispondano più allo scopo.
Però è bene precisare che l’aerofotogrammetria non esclude 1 sistemi classici. Anzi si avvale degli stessi per completarsi, per essere più consona alle necessità onde perfezionare tecnicamente la rappresentazione del terreno.
Quando il rilievo serve per progettazioni o per particolari studi, l’aero fotogrammetria richiede indiscutibilmente l’ausilio dei sistemi classici per evi tare le lacune o le manchevolezze che lo stesso rilievo aerofotogrammetrico presenta.
I rilievi aerofotogrammetrici eseguiti per l’Amministrazione del Catasto, vengono sempre integrati da quelli con i sistemi terrestri.
I numerosi particolari non impressionati o non visibili in fotografia, sia perché non fotogenici o perché coperti dalla vegetazione, non potrebbero essere rappresentati se non rilevandoli direttamente sul terreno. Da ciò l'assoluta necessità di ricorrere alla celerimensura in ausilio all’aerofotogrammetria.
Però non esagero affermando che in tutti i rilievi a grande scala ci si avvale siù o meno della così detta integrazione a terra. Per esemplificare quanto sopra, parlerò di tre rilievi eseguiti in questi altimi anni dalla I.S.A. per Enti diversi e per necessità diverse, illustrando | sistemi adoperati in ausilio a luello aerofotogrammetrico per } n nerfezionare la rappresentazione i ie lel terreno e renderla così più i ", = adatta al compito prefisso dagli (= e II. PR Enti committenti. È Ain E fi —<<& tà gettazione del suo porto (V. TÀ È A fol RI a- figure I e 2). Dici è; ur <<» ot] n i Scala I : 2000 con curve di | Pesante. MUNDI Rio NE; PT si te livello con equidistanza m. 0,50 È cita id e /i a d. e ausiliarie di m. 0,25. CE 188 fder È 4 | In linea generale il sistema ‘e@Mi@’ilen@a; HMI ere on 0 aerofotogrammetrico si è presta- Fic. 1. i to molto bene in quanto che la zona è eminentemente piana e priva di vegetazione. Inoltre molti erano i - particolari da rappresentare e di conseguenza da rilevare. ì Il sistema celerimetrico avrebbe richiesto molto tempo con relativa sen sibile spesa. Fu eseguita una ii | "copertura fotografica con la % macchina aerofotogrammetrica ot AFL/92 a lastre con distanza e -r ! PX LET focale 200 e formato 13 X 18. a LA "E n 4 bri Bi Quota di volo circa metri LESS i, PO 1,3 i (7 2000 e perciò scala della lastra PRATI ol Ia È da circa I/10.000. i DE: pei” ni da a È 5 L Si Aa Come sempre, avvalendosi TS (084 no gi % NA TI ; di ingrandimenti adatti, fu ese e perdi 1 ge f La = $9 = ° guita una accurata ricognizione LL Si VAR | | ; de ln “4 . del terreno mettendo in eviden Tea As [S&S de za tutti quei particolari che fe n° avrebbero dovuto essere rappre Fic. 2. sentati. La determinazione dei P. A. fu eseguita con strumento Zeiss II appoggiandosi alla rete dell’I.G.M. esistente. La restituzione fu eseguita a mezzo del Fotocartografo « Nistri » Mod. III « Aeronormal » a doppia proiezione ottica diretta, focale 180 e restituzione a mezzo delle eclissi (brillamento).
Però fu necessario ricorrere ai sistemi classici per le seguenti operazioni:
I) Livellazione principale di alta precisione con livello Kern a lastra pian-parallela, eseguendo la misurazione con stadie pure Kern a nastro Invar appoggiata ai due caposaldi dell’I.G.M. esistenti: uno sulla soglia dell'Ufficio del Genio Civile di Marina di Ravenna e l’altro a Ravenna sulla spalletta del ponte lungo la strada per Forlì. A questa linea principale furono appoggiate altre linee secondarie di precisione; 2) Sezioni perpendicolari al canale Candiano onde potere rappresentare 11 canale stesso anche secondo la sezione del suo alveo; . 3) Rilievo particolareggiato di tutte quelle opere d’arte che si pre vedeva dovessero essere demolite, onde ricavarne la cubatura; 4) Rilievo particolareggiato di tutti i ponti, con sezione trasversale e longitudinale.
Con queste operazioni sussidiarie, eseguite direttamente sul terreno, ab biamo potuto integrare il rilievo aerofotogrammetrico e renderlo completa mente adatto allo scopo che si era prefisso l'Ente committente e cioè di eseguire il progetto definitivo avvalendosi del rilievo stesso e degli elaborati comple mentari forniti.
A titolo di notizia che può interessare, aggiungo i seguenti dati stati stici.
Il lavoro ha richiesto n. 615 giornate di tempo di un tecnico (di cui 198 per operazioni di campagna) con le seguenti percentuali:
Triangolazione LL... 3,41% Calcoli L22357 % Ricognizione . . 0.0.0... 0... 10,15% Livellazione ./././..... 0 4,87% Tacheometria 0... 10,23% Restituzione. 0... 22,09% Disegno... 38,78% Dirigenza... 6,90 %.
Il prof. Boaga, direttore dei lavori di rilievo, ne eseguì anche il collaudo e cortesemente ebbe parole di compiacimento sul lavoro eseguito.
Tale riconoscimento di così alta personalità del mondo topografico ed aerofotogrammetrico fu il migliore ed ambito premio che si poteva deside rare.
SALERNO. (V. fig. 3 e 4).
VAI Rillevo per la sistemazione ferroviaria nella zona di Vietri e del nodo cia ferroviario di Nocera Inferiore. del Scala 1:2000 con curve di livello con equidistanza 2 m. ste Picchettazione del presunto asse e quotazione dei singoli picchetti. Rilievo aerofotogrammetrico eseguito, sempre come quello precedente, con il Fotocartografo « Nistri » Aeronormal e pertanto le caratteristiche di volo, De della macchina da presa e del le operazioni preparatorie, sono o : re- identiche a quelle già illustrate sb'te Tanto per Ravenna. i % Ci Pi È Questo rilievo ha richiesto Dod e un particolare ausilio dei siste- (700 SÈ mi classici. a 7% n. b- Infatti, oltre ad una livella- — MRS e A De zione di precisione lungo il pre- & a, eo . re sunto asse della ferrovia, abbia- MS n, da e- mo dovuto ricorrere alla celeri- "U ri ii sit mensura in modo piuttosto rile- - io) PI l- vante perché il terreno è molto | 87 e a coperto da vegetazione dovuta 0 i lar $ ai numerosi orti, vigneti e bo- Fic. 3. schi. Difficilmente avremmo potuto fornire quote rigorosamente attendibili ricavate col solo sistema aerofotogrammetrico. Esporrò anche per questo rilievo i soliti dati statistici. Il lavoro ha richiesto n. 1113 giornate di un tecnico, con 240 giornate oc corse per le operazioni di cam SS ATL, D) VA, re 7 ARIESSZIoNE 1 02,07 ò «ff. A}; t)} i) NE o Iii £ Re So nate: 2,43% Eh VAI É 01] rh [e Ricognizione . . 8,36% AD MER PAGE. VI Er, i} 1 e, Kivellazione ... .- 2,25% ed L L, È ne CGA de AI7/$ Ta ch 8 o i | iù sr ci RESTA AMS si /£ acheometria . . ,90 o | d Es do SP Restituzione . . 23,38 % S PRREER Sa £ : Disegno . . . . 45,24% TS > FAREI XU .° Dirigenza: i 0 7497100: Lene: /d ci Non sono state ancora ese Fic. 4. guite le operazioni di collaudo.
Tuscoro. (V. figg. 5 e 6) Rilievo per la progettazione della Strada Olimpica e relativo studio della si stemazione stradale in generale della zona nei pressi del lago di Castel Gandolfo. Le aerofotografie scattate comprendevano una zona di circa 25.000 ettari e furono impressionate con macchina aerofotogrammetrica Foma a pellicola con distanza focale 152 e formato della pellicola 23 X 23. Quota media di volo 2.000 i i ji metri circa. Fu restituita una zona di circa 2.000ettari alla scala 1:2000 + . . . «+7» i e, e con curve di livello di equidi a P à stanza m. 2, restituzione esegui | e n ta con il Fotostereografo Beta ra e. » «tipo 2» (brevetto Nistri) con Lo * i obbiettivi Omigon (v. figura 7). 9 Le operazioni di triangola h zione e di ricognizione sono iden tiche a quelle occorse per i ri ” lievi su accennati. Anche per questo rilievo sia Fic. 5. mo ricorsi ai metodi più classici sia per la determinazione di op portuni caposaldi di livellazione e sia per il rilievo di quote nelle zone dove la sola aerofotogrammetria non avrebbe permesso un’ottima rappresentazione al timetrica e cioè nelle zone coperte da vegetazione e nell’interno dei paesi. Ab biamo così potuto fornire al cliente un rilievo ricco di particolari e tale da per mettergli uno studio a tavolino senza dover ricorrere a sopraluoghi in campagna. I soliti dati statistici sono 1 seguenti: a Ta PENA PER is Giornate occorse per un tec- att a e NA: DIL . . . . Mei A È LC ni Va 4 ) "> * Ne SL nico 465, di cui go per le operazio- - Ru VEC te LA © ER . . - be Me Lai = I - 3% Lor "el. - #- : ni di campagna e precisamente: N22. SN Late S SOS A : Na ga US AS Triangolazione . 2,80% Ss ee NESS NALI $$ ) . si e, Aomy LYS La x Pc a , i È "AAICY N Calèoli uo. «0 pe 0345/% NZ Seegeme I eg 2ZIT, dan Ricognizione . . 15;07 % LIAN I A » by dì | a CASSIO 2 RN da "E Livell. e tacheom. 3,45% de. RUI rei SI EE a fe A ra 7: Restituzione . . 20,72% e a RR ASI Disecnost, . -SB82E9% E eo del Pi; x x» 4 CR di p La Pi A 0 s PERA atta Dirigenzarto. ».- > 45305%: è Odi 6 2 (a SP . + MMMNSa 7 MUSA Fa 9a Sono in corso le operazioni RETI iii sa di collaudo. Fic. 6.
\ 21 BASIGLIA. — Rilievo per il progetto di un acquedotto (v. figg. 8 e 9). SÌ- La L.S.A. fu invitata ad eseguire il rilievo aerofotogrammetrico per lo (o) studio del tracciato di un acquedotto. Si richiedeva un rilievo alla scala 1 I: 2000 con curve di livello di m. 2, di una strisciata di terreno lunga circa la 40 Km. per una larghezza media di m. 100. )O n : î la - adi i Mt. 0 î x n A 3 s . REA 0 cnagi CS [- _—r : } ve: a | n o o | VI dpi ui hO, È Ù O th TETTO = - 7 E VIVI | 9 «I ì INTRA SPATARO mena î NT RIGIA NUR dC y EG GIRL! da & | Li ta l = | | ! si È | . è ti f AL o >» ve 2 he pe » | 7 A 7A i tr I DAS k È | dg t, r - c ° A SA P t 44 i | Bla Raf a a ì u i de i, \ 7 è e 4 pd È | ne COSE. Line na Iaia - È 4 Mr ce N \ % O i È È Len x | i I PA \ - i > N i | Sv i n ; e è | = i A Sconti ai ( : - x i ai — pa, È 4 i l “op 04 FIG. 7. Sconsigliammo senz'altro di ricorrere all’aerofotogrammetria. Non sarebbe stato giustificabile, né dal lato finanziario né da quello tecnico. Per un progetto di una strada o di una ferrovia è senz'altro utile avere la possibilità di consul tare un rilievo di una certa ampiezza, se si pensa che è sufficiente evitare la
costruzione di una sola opera d’arte per giustificare la maggiore spesa soste nuta per l’ampiamento del rilievo.
Mentre per la progettazione di un acquedotto il rilievo di una striscia dî terreno della lunghezza di 100 metri è più che sufficiente.
D'altro canto un rilievo aerofotogrammetrico che non comprenda una striscia minima di 400 metri è antieconomico e controproducente.
Inoltre un rilievo aerofotogrammetrico avrebbe richiesto notevoli e co stosi complementi a terra, in ta [ni a IRE * quanto che il terreno si presen den * Nt , tava abbondantemente coperto
Mata AU; Ke da vegetazione per i numerosi af Sh Doatanio A "1A boschi e vigneti. o, REANO, SAL Ps” at 5 Le nostre argomentazioni
R 5 sà por ® IL ;; } 7 n n rat furono convincenti e fummo in no a Mage, fl, pe VI RT caricati dell'esecuzione di un ri
Mar ge TRRER, lievo celerimetrico. E i risultati
Sa PIG (at cea "i ge < ottenuti furono eccellenti: il ri | si 13 x È lievo è risultato completamente leg Pa dii rispondente allo scopo e alle ne te "A cessità del progettista. fi ra _. ». Fueseguita una livellazione di precisione lungo il presunto
Pgss: tracciato, apponendo dei capisal di alla distanza di circa un Km. l'uno dall’altro e con origine dall’unico caposaldo dell’I.G.M. esistente nelle vicinanze della zona.
Il rilievo fu appoggiato alla triangolazione dell’I.G.M. esistente. Per ovviare ad eventuali errori grossolani nella livellazione (che non aveva con trollo di chiusura), alcuni caposaldi opportunamente situati furono rilevati con il teodolite durante le opera zioni di triangolazione. Rei
Ai caposaldi fu appoggiato ‘au x Wi un sistema di poligonali per SL LANE ti mezzo della quale vennero rile- .0° RITA “A È, Li NS A vati tutti i particolari da rap- === Yi A * E ; presentare e fu eseguito un DET e denso piano quotato onde per- | SS? RE Pr mettere un razionale e atten- , 2 ;/ 7 dibile filamento delle curve. cass .
Per particolari necessità ci. : fu concesso un mese di tempo. «<< {°° £ «e. Soc 0 I
Furono impiegate tre squa- Fic. 9.