LIBRI E RIVISTE

Prof. ing. Dino ToNINI: Elementi di Idrografia ed Idrologia. Vol. I. Libreria Univeaf taria, Venezia, pag. 600, anno 1959.

Il prof. Tonini che dal 1942 tiene per incarico presso l’Università di Padova, Facci di Ingegneria, il Corso « Idrografia e Idrologia », ha voluto in questo primo volume rA8 cogliere i punti principali delle sue lezioni tenendo presente che le varie costruzioni dii l’Ingegneria idraulica esigono, per il loro dimensionamento, conoscenza di dati pred relativi a eventi naturali. La trattazione è stata completata con opportuni e necessa richiami di statistica, meteorologia e glaciologia. i

L'opera si divide in tre ampi capitoli, il primo comprende le nozioni fondamenti della «raccolta ed elaborazione delle osservazioni », il secondo le nozioni sulla « atm sfera », il terzo sulle « precipitazioni ed afflussi meteorici ».

In particolare il frin:o capitolo contiene numerose questioni di argomenti generali applicabili a più campi della scienza, quali le serie statistiche con concetti relativi all medie, agli scostamenti quadratici medi, ecc. con particolari applicazioni alle porta®@ medie mensili, deflussi integrali e deflussi per periodi di 12 mesi consecutivi e altre com siderazioni su eventi idrografici considerati come fenomeni casuali e indipendenti. Segui poi la elaborazione probabilistica degli eventi idrografici fino alla considerazione delli serie cronologiche. |

Nel secondo capitolo sono ampiamente trattati i seguenti argomenti: radiazione lare, temperatura dell’atmosfera, del suolo e dell’acqua; la pressione atmosferica e cn lazione nell'atmosfera; vapore d’acqua, evaporazione e traspirazione ed infine carat ristiche climatiche e previsioni del tempo.

Nel terzo ed ultimo trovano luogo le precipitazioni atmosferiche e loro misura. | distribuzioni delle pioggie, i regimi pluviometrici, la variazione delle pioggie nello spaz$ e nel tempo, le precipitazioni solide e loro trasformazioni (ghiacciai).

I vari argomenti sono affiancati da descrizioni e norme pratiche d’uso degli stra menti per la effettuazione delle misure dei vari fattori dell'atmosfera (pressione, tempe ratura, ecc.), portate dei corsi d’acqua, ecc. Numerose tabelle numeriche comprendenf molte serie di misure sui vari fattori illustrati e numerosi e riusciti grafici e diagram! rendono all'opera un gran valore didattico. La raccolta di tanti risultati di osservazioni fatte in più paesi del mondo, sparse in numerose pubblicazioni di notevoli autori, rem dono l’opera del Tonini, di particolare valore scientifico, necessaria a quanti si appre stano al progetto di talune costruzioni idrauliche. G. B. Photogrammetrie. « Bulletin de la Société Belge », Bruxelles. 1958-1959.

Segnaliamo le seguenti pubblicazioni relative all’anno 1958: ERAS C. J. Le stéréoscofa d'éxploration 0.D.S.S. III, strumento che serve per l’esame a tre dimensioni e l’interpre tazione di fotografie da pollici 9 X 9 0 9 X 18, senza che sia necessario spostare i cl chés durante l’osservazione (fasc. 51). Nel fascicolo successivo il prof. W. SCHERMERHOR® riferisce sulla Collection de diapositives d’appareils photogrammétriques, creata press: l'International Training Centre di Delft, comprendente ben 600 fotografie degli apparecch: fotogrammetrici da presa e da restituzione finora ideati. Detta collezione, che ha un ele vato valore scientifico e specialmente didattico, potrà essere utile a quegli Istituti che, no? possedendo tali apparecchi, potranno chiedere copia delle relative diapositive.

Citiamo anche l’articolo di G. POIVILLIERS: Orientation relative par le déplaceme: d'un seule faisceau : théorie des erreurs dans le cas de la méthode des segments capables. Fr.




. lavori sperimentali iniziati dalla Commissione F dell’O.E.E.P.E. figura lo studio della 2recisione con la quale sono determinati gli elementi per la messa a posto del fascio pro spettivo mobile nel camminamento di aerotriangolazione. Nella presente nota sono indi ‘ati i coefficienti di peso e di correlazione che definiscono la precisione teorica di un orien ‘amento relativo, ottenuto col metodo dei segmenti capaci, dovuto a G. POIVILLIERS.

Ma in uno studio statistico i valori reali degli elementi di messa a posto non sono accessibili; possono essere adoperati soltanto valori letti, i quali differiscono dai prece ‘anti in ragione degli errori di lettura e dei giuochi strumentali.

Viene perciò effettuato il calcolo dei coefficienti relativi di peso e di correlazione z:lativi ai valori letti degli elementi di orientamento, estendendosi al campo dell’impo s:zione della scala mediante ristabilimento della distanza del nadir fisso.

I lavori sperimentali dell’O.E.E.P.E., in effetto, richiedono non soltanto la ripeti zone dell’orientamento relativo, ma anche l’imposizione di scala per ciascuna coppia ed . risultati di essi saranno pubblicati a cura della predetta Organizzazione.

DEGRAEVE A.: Recherches sur les limites d’application de la triangulation radiale.

Nel fascicolo 54 sono infine pubblicate le due note di Bapoz ]J.: Evolution vers la simplification des appareils de restitution graphique en photogrammetrie e di LEMAIRE G.: Drientation rélative. par le deplacemeni des deux faisceux : théorie des erveurs dans le cas ie la méthode des segments capables de G. Poivilliers.

Dell’annata 1959, nei fasc. 55 e 56 finora pervenuti, segnaliamo gli articoli seguenti: SCHERBIER B.: La photogrammetrie au service de l’ingémeur des traveaux publios sous les tropiques.

LEMAIRE G.: Influence des erreurs d'orientation interieure en stéréorestitution.

Nel modello stereoscopico ricostruito negli stereorestitutori, gli errori d’orienta mento interno dànno luogo a deformazioni nel caso generale di un terreno accidentato e di una fotografia irregolare.

Scopo di questo studio è quello di determinare il valore massimo delle deformazioni nelle coordinate e della parallassi trasversale residua.

MARCHANT R.: Etude d'un procédé de résolution par itération d'un sistème d’'équations de condition, sans passer par la formation des équattons normales.

Dopo un breve richiamo ai metodi d’iterazione, l’A. studia il metodo americano appli» cato per la compensazione d’una rete di livellazione. Si ottiene successivamente la chiu sura dei differenti poligoni, considerando ciascuno indipendentemente dagli altri. Questo procedimento è oggetto di esposizione con esempio numerico e tavole di calcolo.

Esso può venire esteso alla risoluzione, mediante procedimento d’iterazione, d’un sistema arbitrario di equazione di condizione, senza che sia necessario d’impiantare le equazioni normali ai correlativi. Nel corso dei diversi gradi d’approssimazione ottenuti, viene considerata ciascuna equazione di condizione come se essa fosse isolata.

Si tratta di dimostrare che il risultato finale è ii medesimo che si otterrebbe col me todo dei minimi quadrati, col sistema delle osservazioni condizionate.

L’A. mostra tale concordanza, dapprima nel caso particolare della rete di livellazione considerata, e poi in modo assolutamente generale, utilizzando uno sviluppo mediante il calcolo matriciale.

Atti della fondazione Giorgio Ronchi e contributi dell’ Istituto Nazionale di Ottica. (Firenze, 1958).

Gli articoli pubblicati che possono interessare il topografo ed il fotogrammetra sono i seguenti di cui indichiamo il contenuto o riportiamo il sommario originale.






FERRARA-MORI G.: Contributo allo studio dell'apprezzamento di lunghezze lineari, nel qu vengono riferiti 1 risultati di prove collettive riguardo alla valutazione a vi $ lunghezze lineari: esperienze di notevole interesse giacché tale valutazione può sere considerata come il più semplice ed elementare metodo di misura (n. 1/19 5%

Sull'argomento sono da notare anche gli articoli seguenti, della stessa A. contenu . nel fascicolo n. 3/1958: Errori sistematici e « assumed lenght » nelle valutazioni ad occhi@ di segmenti lineari, ed Ulteriori studi nelle valutazioni di lunghezza.

Nel fascicolo 2 è di speciale interesse per il topografo l’articolo, della ERCUL GuzzoniI A. M.: Lenti di materia plastica.

In esso vengono date estese notizie riguardo all'avvenuta introduzione nell’otti strumentale, di tale tipo di lenti, il quale fornisce ottimi risultati e che, per il minor cost la facilità di lavorazione e l’infragibilità presenta numerosi vantaggi rispetto alle classichî lenti di vetro, pur dando luogo a qualche inconveniente che sarà possibile eliminare 4 un prossimo futuro.

Della medesima A. è l’articolo: Teorie moderne sulla struttura del vetro.

In tale studio si esaminano le tre concezioni principali al riguardo e cioè quelle nominate rispettivamente «a reticolo disordinato » (Zachariasen), « cristallitica » e « mi cellare », accennando all’evoluzione di tali ipotesi ed ai moderni perfezionamenti “Ppoj tati da STEVELS, DIETZEL, SMEKAL, WINTER, CARINO-CARINA, ZARZYCKI ed altri a teoria di ZACHARIASEN (n. 3/1958). ” FERRARA-MORI G. e RoncHÒi L.: Sulla percezione di oggetti in ambienti privi di element di viferimento. È stato chiesto a svariati soggetti, di età variabile tra cinque e sessanta anni, di vag lutare ad occhio la lunghezza di un segmento visto, mediante un cannocchiale, in assenzai di elementi di riferimento, riguardo sia alla lunghezza vera, sia alla distanza vera rispet: all’osservatore. Risulta che, in media, la valutazione non varia in modo significativo cs variare dell'età, ma che la variabilità è un po’ maggiore per i bambini che non per gJ adulti. Si discutono i risultati sulla base dello sviluppo della percezione (n. 4/1958). Photogrammetric Engineering, anno 1958.

Segnaliamo, nel fascicolo n. 4, l’interessante articolo di W. A. FIcHER: Utilizzazione di aerofotografie a colori nell’interpretazione fotografica (Color aerial photography in phote: geologic interpretation), nella quale viene riferito sugli esperimenti eseguiti, con speciale riguardo alla fotogeologia, per sostituire con copie fotografiche a colori le fotogratiei in bianco-nero, attualmente adoperate per la fotointerpretazione.

Secondo l’A., dettagli geologici appena discernibili sul bianco-nero presentano una, discernibilità molto maggiore o talora una spiccata evidenza nelle fotografie a color. Naturalmente la presa è stata effettuata con appositi filtri, atti di per se stessi ad au» mentare i contrasti.

Sarebbero desiderabili, in proposito, ulteriori esperimenti, estesi a zone di svariat# caratteristiche topografiche e di copertura e con diverse finalità applicative, per accer tare l'effettiva portata dei vantaggi conseguibili con la fotografia a colori. È tuttavia da notare la difficoltà che tale prassi fotografica ancora presenta per ìs sviluppo delle lastre e, sopra tutto, per la esecuzione delle copie su carta.

A. PAROLI