IX CONGRESSO INTERNAZIONALE DI FOTOGRAMMETRIA IN LONDRA, 1960 RAPPORTO NAZIONALE DELL’ITALIA



Commissione VI (Istruzione, terminologia, bibliografia) .

Prof. Ing. ALFREDO PAROLI

Come è ben noto, la regolare esecuzione dei lavori fotogrammetrici ed il relativo ren dimento dipendono non soltanto dalle apparecchiature adoperate, ma anche — e in misura molto notevole — dalle doti personali, dall’abilità e dal grado di addestramento degli operatori che vi sono addetti e che debbono perciò preventivamente avere conseguito la necessaria specializzazione.

Non si improvvisa un topografo, né un triangolatore, per quanto gli strumenti che essi adoperano siano abbastanza semplici e la prassi operativa non presenti particolar. difficoltà. Tanto meno può improvvisarsi un operatore fotogrammetrico né, data la complessità delle apparecchiature, si può formarlo mediante un sommario e affrettato ti rocinio.

Per assicurare un’opportuna organizzazione ed esecuzione dei lavori è poi indispen sabile che il personale di categoria direttiva, ad essi preposto, possieda una completa conoscenza dei fondamenti teorici della fotogrammetria, dei relativi strumenti e della prassi operativa, pur non richiedendosi necessariamente che tale personale acquisisca nell'impiego di singoli strumenti la pratica, diciamo così manuale, che viene raggiunta dagli operatori veri e propri.

L'istruzione teorica e pratica degli ingegneri e dei geometri in materia di fotogram metria costituisce perciò, in Italia come all'Estero, un problema di importanza molt. notevole e che — a nostro avviso — è ancora lontano da una soluzione pienamente rispon dente.

Naturalmente, l'addestramento di cui trattasi deve essere considerato sotto due aspetti, assai diversi l’uno dall’altro, a seconda cioè che si tratti d’istruzione informativa . © di carattere generale, cioè del normale tipo scolastico, e da impartire quindi a tutti gl: allievi-ingegneri o allievi-geometri, o almeno ad un ragguardevole numero di essi; ovvere se si consideri l’istruzione completa, con spiccato carattere di specializzazione e da riser varsi perciò ad un numero più o meno ristretto di elementi (in genere già laureati o di plomati), i quali intendano dedicarsi appieno o in modo prevalente alle operazioni foto grammetriche.

Il primo tipo d’istruzione, di carattere informativo o generale, non sembra richie dere necessariamente l’istituzione di appositi Corsi di fotogrammetria la cui frequenza - se obbligatoria — costituirebbe per gli studenti un indubbio aggravio, senza un corri spettivo vantaggio concreto, dato che essi, per la maggior parte, si dedicheranno all’eser cizio professionale in campi ben diversi.

Nel caso delle Facoltà d’ingegneria potrebbero bensì tenersi Corsi facoltativi o Cors: liberi in materia di fotogrammetria, consigliandone la volontaria frequenza. Ma non è da dissimularsi che, nella migliore ipotesi, tali corsi verrebbero seguiti da ben pochi al lievi e quindi avrebbero un’efficacia assai ristretta. È noto infatti che, per la continua evoluzione delle scienze tecniche e specialmente




di talune branche di esse, i Corsi d'ingegneria e i relativi programmi diventano sempre più gravosi, così da non consentire all'allievo di dedicare una parte, anche limitata, del proprio tempo allo studio di materie complementari.

Tale situazione è comprovata dal fatto che le Autorità accademiche, per consentire un adeguato sviluppo all'insegnamento delle materie fondamentali, hanno dovuto alleg gerire o ridurre in modo notevole i programmi di altre materie, o addirittura soppri mere l'insegnamento di esse ai fini del conseguimento di determinati tipi di laurea.

Ciò è avvenuto ad es. nel nostro Paese, nel quale (secondo i nuovi programmi che entreranno in vigore con l’anno accademico 1960/61) è stato ridotto al minimo, se non pra ticamente soppresso, l'insegnamento della geodesia nella facoltà d’ingegneria e conser vato quello della topografia soltanto per la laurea in ingegneria civile.

Non resta perciò che esaminare la possibilità di sviluppare l'insegnamento della fotogrammetria nello svolgimento dei normali corsi di topografia, per gli studenti di inge gneria civile e per gli allievi geometri.

In tali Corsi finora, per forza di cose, alla fotogrammetria è stato possibile riservare poche o pochissime lezioni, così che le nozioni acquisite in materia dagli studenti sono assai limitate, anzi (salvo lodevoli eccezioni) del tutto insufficienti.

Il nuovo ingegnere e il nuovo geometra possiedono in genere una discreta cono scenza dei metodi e strumenti per le operazioni topografiche da terra e, in base a tale preparazione scolastica, possono facilmente — con breve abbinamento ad un collega esperto — acquistare sul terreno la necessaria pratica e divenire ottimi operatori nel vol gere in pochi mesi. Nel campo della fotogrammetria invece (sempre salvo lodevoli ecce zioni) il nuovo tecnico laureato o diplomato possiede in genere soltanto nozioni rudimen tali e nebulose e, qualora debba essere utilizzato in operazioni di fotogrammetria o atti nenti ad essa, deve essere integralmente istruito, ab imis fundamentis. i

Riteniamo che un più esteso ed adeguato insegnamento della fotogrammetria nel l'ambito nel normale Corso di topografia, senza aumentarne lo sviluppo complessivo ed il corrispondente onere per gli allievi, potrebbe essere realizzato apportando qualche ridu zione al numero delle lezioni dedicate alla topografia classica.

Riduzioni del genere — contenute ben inteso entro opportuni limiti — potrebbero forse essere oculatamente apportate nei Corsi di topografia tenuti presso gli Istituti tecnici per geometri, Corsi che comprendono 5 anni scolastici con un ragguardevole numero com plessivo di ore di lezione. È tuttavia da tenere presente che le riduzioni di cui trattasi non dovrebbero in alcun modo risultare di pregiudizio per il programma di topografia da terra, il cui regolare svol gimento costituisce una delle basi fondamentali per la futura attività professionale, che in via normale sarà esplicata dall’allievo. È da tenere presente, in proposito, che il Corso di topografia già presenta notevole difficoltà per gli allievi geometri e che in esso è com preso l’insegnamento della trigonometria e delle relative applicazioni, richiedente un ragguardevole numero di lezioni. È da ritenere, comunque, che negli Istituti tecnici per geometri l'insegnante di topo grafia, il quale possieda una buona cultura nel campo della fotogrammetria, possa senza inconvenienti dedicare all’esposizione di quest’ultima un conveniente numero di ore, uti lizzandole nel miglior modo per illustrare i concetti informatori e i principali procedimenti operativi, e fare così acquisire ai propri allievi le nozioni basilari in materia.

Più agevole soluzione — a nostro avviso — può avere il problema dell’insegnamento della fotogrammetria nei Corsi universitari di topografia.

Questi ultimi Corsi infatti, con l’accennata soppressione dell’insegnamento della geo desia e pur restando compresa in essi, in misura ridotta, la teoria degli errori, presente ranno in futuro per gli allievi una difficoltà di gran lunga minore che nel passato. Effetti vamente i problemi topografici, risolubili nella quasi totalità con l’ordinaria geometria e




trigonometria, risultano di carattere piuttosto elementare, per l’allievo-ingegnere, che possiede la cultura matematica acquisita nel biennio propedentico.

Di conseguenza ci sembra che il Docente universitario potrebbe agevolmente svolgere la trattazione di tali problemi in un numero di lezioni alquanto ristretto e dedicare ad un più esteso insegnamento della fotogrammetria le ore in tale guisa economizzate.

Ulteriori ore di lezione potrebbero forse essere economizzate e dedicate alla fotogram metria (nei Corsi universitari di topografia come pure in quelli per gli allievi geometri) riducendo o sopprimendo talune trattazioni concernenti gli strumenti topografici di tipo arcaico o comunque superato; trattazioni che — se possono eventualmente presentare qualche utilità di carattere didattico o storico — richiedono nel loro complesso un tempo suscettibile di più proficuo impiego.

Realizzata nei modi suaccennati, una lieve riduzione nell’insegnamento della topogra fia terrestre, il conseguente maggiore sviluppo delle lezioni di fotogrammetria risulterebbe giovevole per i singoli allievi e per la cultura della categoria ed eleverebbe notevolmente l’importanza del Corso universitario di topografia.

Non lieve inconveniente per l’insegnamento delle fotogrammetria nei normali Corsi di topografia, universitari o per allievi geometri, consiste nella difficoltà di potere disporre di apparecchi restitutori e del materiale sussidiario occorrente per una conveniente illu strazione delle lezioni. Ben pochi Istituti universitari sono in possesso di tali strumenti. In Italia una cospicua attrezzatura del genere esiste (come vedremo) soltanto presso il Politecnico di Milano. Qualche altro Istituto dispone tuttavia di qualche dotazione par ziale come ad es. l’Istituto di geodesia e topografia dell’Università di Roma, che può uti lizzare un Fotostereografo Nistri ed ha in dotazione qualche antico strumento foto grammetrico d’importanza documentaria.

Un solo Istituto tecnico per geometri (l’Istituto Carlo CATTANEO di Milano) dispone di un restitutore donatogli dalla Ditta CARRA di Milano.

Ostacolo non facilmente sormontabile per la dotazione è l’elevato costo delle appa recchiature. Esse d'altra parte, nell’ambito di un normale Corso di topografia, non po trebbero neppure essere utilizzate in estese esercitazioni didattiche, dato il carattere pre valentemente informativo delle lezioni di fotogrammetria impartite.

Gli Istituti possono invece entrare facilmente in possesso di materiale didattico di minor costo, ad es. di modellini dei restitutori, di tavole diapositive e films illustrativi ecc. Trattasi di materiale che indubbiamente presenta una non lieve utilità didattica, ma che comunque costituisce un ripiego e che non può sostituire appieno l'effettiva visione dell’apparecchiatura.

Il possesso di materiale del genere sembra tuttavia da considerarsi sufficiente per le zioni di carattere informativo.

Ben diverse considerazioni possono farsi — a nostro avviso — riguardo all’istruzione completa, con carattere di specializzazione, nel campo della fotogrammetria.

Tale istruzione deve essere acquisita da ogni tecnico che voglia dedicarsi ai lavori fotogrammetrici e può essere realizzata in vari modi, cioè mediante veri e propri Corsi specializzati (a livello universitario e delle scuole medie), da svolgere presso Istituti pub blici o privati, ovvero attraverso un addestramento teorico-pratico presso gli stessi Enti Amministrativi o Imprese che eseguono i lavori fotogrammetrici.

Nei Corsi veri e propri, oltre che l'esposizione dei fondamenti teorici della fotogram metria, lo studio dei restitutori e delle altre apparecchiature, l’indicazione dei procedi menti di lavoro ecc., debbono essere curate ed avere il maggiore sviluppo le esercitazioni applicative. È perciò indispensabile che il Docente e i suoi collaboratori dispongano di un conve niente numero di apparecchiature preferibilmente di vari tipi per potervi applicare i par tecipanti al Corso, addestrandoli nel relativo impiego.




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L'estensione dei programmi e delle esercitazioni pratiche, il rapporto fra i periodi mplessivi di tempo da dedicare alla teoria ed alle applicazioni e le altre modalità del rso debbono essere stabiliti in relazione alle finalità ed al livello di esso; a seconda cioè * si tratti di un Corso universitario d’alta cultura (riservato ad elementi già laureati | ingegneria, matematica ecc.), ovvero di un Corso di media cultura (dedicato special :nte ai geometri, ma anche, eventualmente, a quegli ingegneri cui interessi acquisire ‘Illo specifico campo un addestramento piuttosto di carattere applicativo, sia pure con ‘ isguato fondamento di teoria).

Per il personale reclutato da Enti pubblici o privati, da Imprese ecc. operanti nel “+mpo della fotogrammetria l'istruzione viene generalmente impartita in modo più sem «€, cioè mediante un certo numero di lezioni preliminari, di carattere generale, in .«43e al cui esito possono essere eliminati gli elementi inidonei e confermati quelli in pos --+s0 della capacità e delle attitudini necessarie.

Per questi ultimi soltanto vengono proseguiti l’istruzione e specialmente l’addestra m.ento applicativo il quale, nel caso specifico, ha carattere scolastico soltanto per un breve ‘#riodo e sarà proseguito e completato durante il tirocinio che l’operatore di nuova istru z:ne compirà nei primi lavori cui (sotto la guida di un collega pratico) sarà concretamente » libito dall'Ente o Impresa.

Quando l’assunzione dell’aspirante-operatore fotogrammetrico avvenga isolatamente, 4 prassi di addestramento subisce quelle modifiche che si rendono necessarie per l’istru ‘© zine individuale.

Fra i Corsi di specializzazione che hanno avuto luogo in Italia negli ultimi anni ‘=iamo anzitutto il Corso Superiore di fotogramimetria (tenuto annualmente a partire 221 1958) presso 1 Centro di addestramento e Studi fotogrammetrici del Politecnico di Milano.

Le relative lezioni sono dedicate all'esposizione approfondita dei principi fondamen “ali della fotogrammetria, mentre la descrizione dettagliata degli strumenti e delle parti ::larità operative è riservata alle esercitazioni. A queste ultime viene dato ampio sviluppo = modo che possano fornire ai partecipanti al Corso una sicura conoscenza delle varie zerazioni ed una sufficiente pratica.

Riassuntivamente le lezioni comprendono:

Complementi di ottica (4 ore) |

Osservazione stereoscopica — Stereocomparatori (3 Ore)

Camere da presa e dispositivi ausiliari (4 ore)

Orientamento interno delle camere da presa e di restituzione (3 ore) Presa dei fotogrammi (3 ore)

Principi fondamentali della restituzione fotogrammetrica (3 ore) Principi costruttivi dei restitutori (10 ore)

Principali restitutori — Verificazioni, rettificazioni e controllo (7 ore) Orientamento esterno dei fotogrammi (10 ore)

Operazioni di restituzione (3 ore)

Cenni sulle triangolazioni aeree (4 ore)

Interpretazione dei fotogrammi (5 ore)

Complementi della teoria degli errori (3 ore).

Sono riservate 200 ore circa agli esercizi numerici individuali ed alle applicazioni pra he sui restitutori. .

Il Centro mette a disposizione degli iscritti un notevole numero di strumenti e cioè: 22. Fotostereografo B/2, un Fotomapper e un Fotomultiplo NISTRI, uno Stereocarto e-afo IV, uno Stereosimplex III e uno Stereosimplex II SANTONI, uno Stereocompara 2:1e T.A, 3 NISTRI, uno Stereomicrometro SANTONI, un Raddrizzatore ZEISS.






Vengono svolte nella sede di Firenze, presso l’Istituto geografico militare, le eserci tazioni riguardanti l’interpretazione dei fotogrammi, le ricognizioni sul terreno e la de terminazione dei punti fotografici di riferimento.

Il numero dei partecipanti al Corso non può essere superiore a 12. Al termine de. Corso viene rilasciato un certificato di frequenza ed eventualmente un certificato sul l'esame al quale l’iscritto chieda di essere sottoposto.

La tassa d'iscrizione è di lire italiane 60.000, la tassa d'esame L. 7.000.

Le lezioni vengono tenute dai professori del Centro, dagli inventori ingg. Nistri & Santoni e da specialisti dell’Istituto geografico militare e di vari Enti pubblici e privati.

Le lezioni sono state pubblicate in dispense, molto dettagliate e curate, con deco4 rosa veste litografica e rilegate a guisa di trattato.

Presso l’Istituto geografico militare di Firenze la Scuola di Topografia provvede al4 l'insegnamento della fotogrammetria (Corso biennale) per ufficiali e funzionari dell’Isti tuto, rilasciando però il diploma di topografo.

La Società E.I.R.A. (Ente Italiano rilevamenti aerofotogrammetrici) in Firenze oltre che provvedere direttamente all’istruzione e all’addestramento nella prassi aerofo togrammetrica del proprio personale tecnico, col patrocinio del « Consorzio provinciale della istruzione tecnica di Firenze » organizza, a intervalli, corsi di istruzione per gli addetu alla restituzione.

L'ultimo di tali Corsi è stato svolto nel 1957, con la partecipazione di 19 allievi e se condo il programma riassunto qui appresso:

Richiami di ottica geometrica.

Generalità sulla fotogrammetria

Fotogrammetria terrestre a quadro verticale secondo il metodo Paganini

Stereofotogrammetria numerica

Stereofotogrammetria terrestre automatica

Principi di fotogrammetria aerea

Generalità sugli apparecchi da presa

Dexcrizione di alcuni restitutori

Triangolazione aerea

Esercitazioni pratiche : tracciamento altimetrico |... ... 0... +. (I mese) | ° tracciamento planimetrico . . .. ...... . (15 giorni) I 3 studenti al giorn.» tracciamento plano-altimetrico completo . . . . (15 giorni) { in turno eliminazione parallasse e piazzamento coppie. . . (15 giorni) \ rettifica strumentale... . 0... 0.0... + (15 giorni) 4 . . __. | a gruppi di student montaggio e smontaggio restitutori . . .... (Io giorni) |

Analogo Corso è stato tenuto a Roma nell’anno 1958 a cura della Ditta I.S.A. (Ir presa Specializzata Aerofotogrammetria) per istruire un gruppo piuttosto notevole c aspiranti operatori al restitutore e scegliere fra essi quelli riconosciuti in possesso i migliore attitudine e capacità.

A tale corso si sono iscritti ben 150 allievi, che vennero selezionati e ridotti 70 durante lo svolgimento di esso.

Superarono la prova di esame 30 geometri, che furono assunti dalla I.S.A.

Il programma comprendeva nozioni di carattere generale in materia di fot grammetria ed un tirocinio sommario di restituzione ai vari apparecchi. Venne: anche svolte lezioni ed esercitazioni riguardo agli strumenti occorrenti per la dete minazione dei punti fotografici di riferimento e riguardo all’integrazione da terra é ‘rilievi a.f.g. ed alle modalità relative all’esecuzione di tali lavori.






A periodi di addestramento teorico-pratico vengono sottoposti presso le altre Ditte £.togrammetriche i tecnici e coadiutori di nuova assunzione.

Poiché i Corsi sopra accennati sono assolutamente volontari, dal numero degli iscritti possono trarsi deduzioni circa l'opportunità e la convenienza di estendere o meno 1 corsì sessi in un prossimo futuro.

Deve constatarsi che per i corsi superiori di fotogrammetria i partecipanti (normal mente già forniti di laurea) sono risultati generalmente in numero assai inferiore a quello, già limitato, delle iscrizioni consentite. Tale fatto può dipendere da varie cause, fra gui l'estensione dei programmi (necessariamente notevole) e l'elevato grado di specializ razione di tali corsi, la non breve durata di essi e forse anche, almeno in parte, la non suffi tsentemente estesa pubblicità data ai Corsi stessi ecc. Altra causa di carattere generale può &rse consistere dalla facilità con la quale attualmente in Italia l'ingegnere trova un’ade guata sistemazione anche senza necessità di acquisire un diploma di specializzazione. È tuttavia da notare che, dopo la chiusura dei Corsi, in più casi a coloro che li avevano frequentati sono pervenute lusinghiere offerte di assunzione in servizio con funzioni di rtitive e con stipendi veramente notevoli, da parte di Ditte fotogrammetriche specia @ezzate.

Assai maggiore è stato invece il numero degli aspiranti e degli ammessi ai Corsi te muti presso le Ditte sopra indicate e dedicati principalmente ai geometri.

Tale maggiore frequenza (oltre che al fatto che tali Corsi vengono tenuti ad in tervalli di tempo, senza una vera e propria periodicità) è forse connessa alla minore x@fficoltà che essi presentano (avendo sopratutto carattere pratico), alla possibilità di xx nseguire un impiego presso la Ditta organizzatrice del Corso, nonché alla minore facilità con la quale attualmente in Italia i nuovi geometri possono trovare occupa mone comparativamente agli ingegneri. Quest'ultima circostanza è comprovata ad es., @al fatto che in Italia mentre ai pubblici concorsi per ingegneri indetti dalle Ammini strazioni statali partecipano ben pochi candidati, spesso in numero assai inferiore ai pcsti disponibili, molti o moltissimi sono i candidati che si presentano ai concorsi per i psti di geometra. | i È indubbia l'opportunità di persistere nello svolgimento del Corso superiore di foto grammetria attualmente esistente presso il Politecnico di Milano, mentre — per il momento - sembra escludersi la convenienza di istituire ulteriori Corsi allo stesso livello, presso altri Politecnici o Facoltà d’ingegneria.

Non sono concordi attualmente i pareri riguardo alla necessità e opportunità @ istituire una vera e propria laurea in fotogrammetria o una laurea di ingegnere-geodeta, @mportante il possesso di una specializzazione nel campo fotogrammetrico.

Potrebbe essere desiderabile ed opportuna l'istituzione di qualche Corso regolare, iznuale o periodico, per la specializzazione in fotogrammetria, ma ad un livello più mo esto, Corsi del genere conseguirebbero probabilmente un numero piuttosto notevole di Bec:izione e potrebbero sopperire alle necessità degli Enti statali e privati che esplicano Mix propria attività nel campo della fotogrammetria o che comunque debbano servirsi hi essa per l’esplicazione dei propri compiti.

BIBLIOGRAFIA |

La Società italiana di fotogrammetria e topografia (S.I.F.E.T.) ha dato la propria idesione alla costituzione della Bibliografia internazionale fotogrammetrica, secondo le Birettive impartite finora dalla S.I.F. e dall’International Training Center di Delft.

L’attuazione della relativa concreta collaborazione, già iniziata, troverà il necessario Risiluppo nel venturo anno, dopo il Congresso di Londra.






L'iniziativa e lo schema di classificazione proposti dalla S.I.F. e dall’I.T.C. di Deif sono pienamente rispondenti allo scopo e non si ha perciò necessità di avanzare proposte di variazioni.

TERMINOLOGIA

L'adozione nel campo fotogrammetrico, di una precisa terminologia basata sopra una serie di definizioni specifiche riguardanti le singole grandezze e quantità da adoperar? la classificazione delle apparecchiature, ecc., nonché le simultanea adozione di appos:= simboli ben determinati e accettati. internazionalmente, riuscirebbero indubbiamente molto utili.

Una convenzione del genere potrebbe essere avviata a cura della S.I.F. mediante la costituzione di una Commissione formata da Membri dei vari Paesi ed avente il compito di stabilire le direttive di massima da seguire e di concretare possibilmente un prim: schema delle definizioni e dei simboli.

Tale lavoro preliminare potrebbe poi essere esaminato e discusso in seno alle vane Società nazionali, per le eventuali proposte di variazione o d’integrazione, indi reso de finitivo dalla Commissione internazionale sopra accennata o formare oggetto di discussione in sede di Congresso internazionale.

Speciale importanza presenterebbe, fra l’altro, lo stabilire i criteri per la classifica zione la cui diversità o disomogeneità da Paese a Paese o da costruttore a costruttore può dare luogo a inconvenienti non lievi, nel campo industriale e commerciale ed in quel: degli acquirenti.

Le definizioni, oltre che in francese e in inglese, dovrebbero essere espresse anche :2 italiano e in tedesco, cioè nelle lingue di tutte le Nazioni in cui la costruzione di apparex chiature fotogrammetriche ed il relativo impiego per rilevamento o per altre finalità hanr. : avuto e hanno maggiore importanza e sviluppo.

ARCHIVIO STORICO

Un archivio storico internazionale, cioè un'esposizione cronologica coordinata sulla invenzione e sulla evoluzione degli apparecchi fotogrammetrici e sullo sviluppo dei prc cedimenti della fotogrammetria presenterebbe una concreta utilità per gli studiosi.

Tuttavia la costituzione di un tale archivio ufficiale potrebbe dare luogo a contrc versie di carattere industriale, a questioni di priorità ed a conseguenti controversie, tant: più che la maggiore evoluzione della fotogrammetria si è manifestata in epoca recente « che ad essa sono legati interessi economici assai notevoli.

Non sono ancora ben definite talune questioni di priorità per invenzioni o iniziative dovute a studiosi e tecnici del decorso secolo; cioè appartenenti ad un passato ormai st perato e quindi tecnicamente remoto. Tanto meno agevole sarebbe dirimere questior.. del genere per l’ultimo cinquantennio o per gli ultimi decenni.

Difficoltà analoghe e di altro genere, ma sempre molto notevoli, si presenterebber. del resto se si volesse costituire internazionalmente un archivio storico di qualunque: branca della tecnica o di qualsiasi altra attività o evenienza di portata internazionale anche ristretta ad un campo nazionale.

La storia, la vera storia, deve essere opera di singoli studiosi e non di una collettività di delegati, più o meno ufficiali, di singoli Stati; e può essere informata ad assoluta obie:- tività soltanto se scritta quando sia trascorso un lungo periodo di tempo dagli eventi dalle realizzazioni cui essa si riferisce. . Si ritiene pertanto che l’iniziativa presenti vari aspetti sfavorevoli e che essa, co munque, sia da considerarsi prematura.






Dott. Ing. ENRICO VITELLI ADAMESTEANU D.: Fotografia aerea ed i problemi archeologici della Sicilia. Comunicazione presentata dall'A. al V Convegno Nazionale della S.I.F.E.T. Periodico: « Bollettino -S.I.F.E.T.» n. 2, 1957, da pag. 76 a pag. 85, fig. 8.

Sottolineata la grandissima importanza e l'immenso aiuto che possono dare gli aerofotogrammi nelle ricerche archeologiche, l’A. illustra alcuni problemi di primaria importanza che riguardano l’archeologia in Sicilia, esprimendo voti che possano essere compiuti voli aerofotogrammetrici per risolvere tali problemi.

BARTORELLI Uco: Il coordinatografo dei vestitutori fotogrammetrici. Periodico: « Bollet tino S.I.F.E.T.», n. I, 1957, da pag. 14 a pag. 22, fig. 6.

L’A. partendo dalla premessa che la tendenza odierna è quella di accoppiare, ai restitutori fotogrammetrici, coordinatografi di dimensioni sempre più grandi, sì domanda se ciò sia logico e conveniente.

Dopo alcune considerazioni di indole pratica, l'A. arriva alla conclusione che invece di adottare coordinatografi di grande dimensioni, risulta più conveniente e pratico, oltre che più preciso, il metodo numerico anziché grafico.

BARTORELLI UGo: I/ veltropolo nei restitutori fotogrammetrici Nistri. Periodico: « Rivista. del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali ». Serie nuova, n. 3, anno 1957, da pag. 158 a pag. I7I, fig. 12.

Si illustra l'evoluzione avvenuta nei sistemi di comando dei restitutori fotogram metrici Nistri fino alla realizzazione del « veltropolo » del quale dispositivo si descrivono le caratteristiche tecniche e la realizzazione. Bexro Enzo: Interpretazioni dei fotogrammi per rilievi geologici. Comunicazione presen tata dall'A. al V Convegno Nazionale della S.I.F.E.T. Periodico: « Bollettino

S.I.F.E.T.», n. 2, anno 1957, da pag 49 a pag. s5I.

Utilità ed efficacia dell'impiego dei fotogrammi aerei per 1 rilievi geologici. BIScACCIANTI GIULIO: La fotografia aerea in ausilio ai problemi urbanistici. Periodico:

Bollettino di Geodesia e Scienze Affini », n. 2, anno 1957, da pag. 265 a pag. 272.

Viene tracciato un quadro della possibilità d’impiego della fotografia aerea in au s:lio allo studio ed alla progettazione di lavori urbanistici. Segue una descrizione della viù opportuna metodologia da seguire, degli strumenti più opportuni da impiegarsi e iegli elaborati che necessita allestire. i BoaGaA GIOVANNI: /[mpiego della fotogrummetria nel rilevamento catastale italiano. Perio dico: « L’Ingegnere », anno XXXII, n. 3, anno 1957.

Dettagliata rassegna del lavoro fotogrammetrico svolto dal Catasto per il rilevamento “ella mappa particellare sino alla fine del 1956,




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BoaAga GIOVANNI: L'attività operativa fotogrammetrica în Italia. Periodico: « Il Geometra Italiano », n. 5-6-10, anno 1957.

Relazione del prof. Giovanni Boaga al V. Convegno Nazionale della S.I.F.E.T. (Palermo 1957).

Boaca GiovannI: Moderne vealizzazioni strumentali nel campo della tipografia e della fotogrammetria. Periodico: « Pubblicazione separata a cura delle Arti Grafiche Pa netto e Petrelli (Spoleto) », anno 1958. .

Comunicazione presentata al VI Convegno Nazionale della Società Italiana di Foto grammetria e Topografia.

Boaca GIOVANNI: [Impiego della fotogrammetria nel rilevamento catastale italiano. Perio dico « Bollettino S.I.F.E.T. », n. 1, anno 1958, da pag. 26 a pag. 36.

Si danno notizie circa l’impiego della fotogrammetria nei lavori del Catasto italian: con particolare riguardo alle tolleranze stabilite, sia per la parte planimetrica che per quella altimetrica, nei detti lavori.

CHEVALIER RoBERTO: La centuriazione romana dell'Istria e della Dalmazia. Periodicc « Bollettino di Geodesia e Scienze Affini », n. 2, anno 1957, da pag. 167 a pag. 177 tav. 5.

L’A. dopo aver richiamato i principî su cui si basa un metodo d’interpretazione archeologica delle fotografie aeree riferisce circa i brillanti risultati ottenuti nell’appli cazione del detto metodo per la individuazione di circa 750 centurie nell’Istria meridio nale e nella Dalmazia.

Ciocca Luciano: Il Photomapper Nistri. Periodico: « Il geometra italiano », n. 8, ann 1958, da pag. 13 a pag. I4.

Sommaria descrizione del Photomapper Nistri.

CuUNIETII MARIANO e Marazio ALFREDO: Experimental analysis of the intrinsic accuraci of the Santoni Stereocartograph Mod. IV. Pubblicazione dell’Istituto di Geodesia e Topografia di Milano, volume unico, Ediz. C. Tamburini di Milano, pag. 28, fig. 20 Comunicazione presentata all’VI Congresso Internazionale di Fotogrammetria.

Stoccolma, 15-26 luglio 1956. ‘| (Ripresa dalla Bibliografia Geodetica Italiana (1956). « Rivista del Catasto e de: Servizi Tecnici Erariali », n. 4, 1957, ove erroneamente venne inserita nel Gruppo XV).. Di TemPORA E.: La stereofotogrammetria per l'esatto rilevamento degli incidenti stradali

Periodico: « Le strade italiane del Touring Club Italiano », n. 12, anno 1957.

Trattasi di una specifica applicazione dei metodi fotogrammetrici per potere rico struire rapidamente le condizioni nelle quali avvenne un incidente stradale e di con seguenza di poter individuare le cause che lo determinarono.

FANTINI ODpoaARDO: La fotogrammetria nell'Unione Sovietica. Periodico: « Bollettin.. 5.I.F.E.T. », n. 1, anno 1958, da pag. 37 a pag. 40.

Si danno alcune notizie sommarie e di carattere generale circa l’impiego della foto grammetria nell'Unione Sovietica. ”

FERRETTI Luigi: Sull’impiego della fotografia aerea nello studio dei problemi di traffico. Periodico: « Bollettino S.I.F.E.T.», n. 1, anno 1958, da pag. 3 a pag. 15, fig. 7. Ricordata la mole di lavoro occorrente per i rilevamenti del traffico, si prospetta la convenienza, per lo studio di determinati problemi, dell’impiego della fotografia aerea illustrando con esempi i due sistemi usati, panoramico e planimetrico,

Costo dei rilievi aerei.






FONDELLI MARIO: Quinto Convegno Nazionale di Fotogrammetria e Topografia. Periodico: « Bollettino di Geodesia e Scienze affini », n. 1, anno 1958, da pag. I1I5 a pag. 118. Resoconto del convegno. i

FoxDELLI MARIO: I metodo fotogrammetrico nel restauro architettonico. Periodico: « Bol lettino di Geodesia e Scienze affini », n. 2, anno 1958, da pag. 281 a pag. 280, fig. 2. L’A. considera 1 vari problemi connessi col restauro delle opere architettoniche e “ette in evidenza il contributo fornito dalla fotogrammetiria in questo specifico campo. Riferendo poi alcune considerazioni sulle apparecchiature fotogrammetriche da ‘mpiegare e sulla prassi da seguire nel rilevamento dei monumenti, conclude sull’oppor «nità di intraprendere anche in Italia regolari rilevamenti fotogrammetrici ai fini della -alvaguardia del nostro patrimonio artistico nazionale.

FONDELLI MARIO: Saggi e prove di collaudo su alcuni Stereosimplex Galileo-Santoni, modello III. Periodico: « Bollettino di Geodesia e Scienze affini », n. 4 anno 1958, da pag. 445 & pag. 453, 12 grafici allegati.

L’A. riferisce alcuni saggi e alcune prove di collaudo eseguiti su tre diversi Stereo simplex Galileo-Santoni modello III di proprietà dell'Istituto Geografico Militare.

I risultati ottenuti, pur non rappresentando un vero e proprio studio sperimentale iello strumento, forniscono un interessante elemento di giudizio sulle caratteristiche e sulle possibilità di questo moderno restitutore.

GUIDI FRANCO: Il fotoriproduttore ortoscopico O. M. I. Nistri. Periodico: « Bollettino di Geodesia e Scienze affini », n. 1, anno 1958, da pag. 153 a pag. 164, tav. 6.

L’A. dopo una breve introduzione sugli scopi che un fotoriproduttore ha in foto grammetria, descrive in particolare il Fotoriproduttore ortoscopico O.M.I. — Nistri in 7wssesso dell’Istituto Geografico Militare e ne illustra le norme d’impiego.

Le DIivELEC GIAN PIERO: La fotointerpretazione nella fotogrammetria dei monumenti ed in genere nel restauro delle opere d’arte. Comunicazione presentata dall'A. al V Convegno Nazionale della S.I.F.E.T. Periodico: « Bollettino S.I.F.E.T. », n. 2, anno 1957, da pag. 62 a pag. 68.

La grande importanza che riveste la fotointerpretazione nel delicato settore del r2stauro.

Le DiveLEC GIAN Piero: Apparecchiature speciali per il rilevamento fotogrammetrico della superficie marina e loro impiego. Comunicazione presentata al V Convegno Nazionale della S.I.F.E.T. Periodico: « Bollettino S.I.F.E.T.», n. 2, anno 1957, da pag. 53 a pag. 55.

Vengono illustrate le premesse del problema e le sue possibili soluzioni con parti :>lare riguardo allo studio delle mareggiate.

LeRIcI C. M.: Interpretazione delle aerofotografie per le ricerche archeologiche. Comunica zione presentata dall'A. al V Convegno Nazionale della S.I.F.E.T. Periodico: « Bol lettino S.I.F.E.T. », n. 2, anno 1957, da pag. 56 a pag. 62.

Dettagliata esposizione dell’efficacia dell'impiego degli aerofotogrammi nelle ricer :he archeologiche di qualunque natura esse siano {strade sepolte, fondazioni murarie, ‘_ssati e trincee, cavità sotterranee, bastioni di difesa, ecc.).

XistrI UMBERTO: I/ fotocartografo Mod. VI (Photomapper) ed il rilievo della facciata del palazzo Mattei in Roma. Comunicazione presentata dall’A. al V Convegno Nazionale S.I.F.E.T. n. 2, anno 1957, da pag. 109 a pag. 112, fig. 3. a Vengono illustrate le caratteristiche e le modalità d’impiego del fotocartografo

Nistri Mod. VI.

Segue un saggio d’applicazione del detto strumento nel rilievo della facciata del zalazzo Mattei in Roma,




4000 N.N.: Corso tecnico pratico di fotogrammetria aerea. Periodico: « Bollettino S.I.F.E.T.». “n. I, anno 1957, a pag. 24.

Programma dei lavori che verranno svolti a Parigi dal 24 giugno al 2 agosto 1957 a cura dell’Istituto Geografico Nazionale Francese in un Corso teorico-pratico di fotogram metria aerea. :

N.N.: Il sesto Convegno della Società italiana di fotogrammetria e topografia. Periodico « Il geometra italiano, n. 11, anno 1958, da pag. 6 a pag. 14.

Resoconto del Convegno.

OTTOLENGHI LoDpovico: Interpretazione delle fotografie aeree per le applicazioni ai vile vamenti ed agli studi sui ghiacciai. Comunicazione presentata dall'A. al V Convegno Nazionale della S.I.F.E.T. Periodico: Bollettino S.I.F.E.T.», n. 2, anno 1957, da pag. 51 a pag. 52. : Con l’ausilio di rilievi fotogrammetrici dei ghiacciai è possibile ottenere valori assa: precisi degli incrementi positivi e negativi del loro volume e seguire nel tempo l’anda mento volumetrico. i Vengono illustrate le modalità ed i criteri da seguire per ottenere quanto sopra detto

PAROLI ALFREDO: Metodi e strumenti di rilevamento nei 70 anni di formazione del Catast: terreni. Periodico: « Rivista del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali », serie nuova. n. 4, anno 1958, da pag. 195 a pag. 245, fig. 26, tav. 6. . Rassegna dei metodi e degli strumenti impiegati dall’Amministrazione del Catast: in 70 anni di vita con particolare riguardo alle operazioni di triangolazione, poligona zione e rilevamento particellare nonché ai problemi connessi con la rappresentazione cartografica. Segue una descrizione dei più importanti strumenti topografici impiegati.

PAROLI ALFREDO: Rilevamento aerofotogrammetrico. Periodico: « Rivista del Catasto e de: Servizi Tecnici Erariali », serie nuova, n. 2-3, anno 1958, da pag. 120 a pag. 128. Relazione presentata dal prof. ing. Alfredo Paroli al III Convegno Nazionale de.

Centro studi’ di estimo (Firenze, 8, 9 aprile 1958).

Pasquini FiLippo: Applicazioni delle fotografie aeree in agricoltura. Comunicazione pre sentata dall'A. al V Convegno Nazionale della S.I.F.E.T. Periodico: « Bollettir.. S.I.F.E.T.», n. 2, anno 1957, da pag. 45 a pag. 49.

Relazione circa il notevole impiego di fotogrammi effettuato in Sicilia per la risolu zione dei più diversi problemi inerenti all’agricoltura di quella regione.

SANTONI ERMENEGILDO: Stereomicrometro cartografico Santoni-Galileo per fotografie aeree Comunicazione presentata dall'A. al V Convegno Nazionale della S.I.F.E.T. Periodico: « Bollettino S.I.F.E.T. », n. 2, anno 1957, da pag. 68 a pag. 70. Illustrazione delle caratteristiche strumentali e delle modalità d’impiego dello ste reomicrometro cartografico Santoni-Galileo.

SCHMIEDT GiuLIo: Ricerche archeologiche e fotografie aeree. Periodico: « Bollettino è . Geodesia e Scienze Affini », n. 3, anno 1957, da pag. 487 a pag. 496, fig. 22.

L’A. dopo aver richiamato ed illustrato il contributo sinora offerto dalle fotograf:- alle ricerche archeologiche, mette in luce la tecnica e le modalità di presa e di interpr.- tazione delle aerofotografie.

SCHMIEDT GIULIO: La fotointerpretazione topografica. Comunicazione presentata dall'A al V Convegno Nazionale della S.I.F.E.T. Periodico: « Bollettino S.I.F.E.T. i n. 2, anno 1957, da pag. 4I a pag. 45.

L'A. dopo avere ben chiarito il concetto che si deve attribuire alla: dizione di « fot: interpretazione » illustra dettagliatamente quale debba essere oggi la metodologia d. seguire per una buona foto-interpretazione topografica,






ScuaMIEDT GiuLIO: La fotointerpretazione topografica. Periodico: « Il geometra italiano », n. 3, anno 1958, da pag. 18 a pag. 19.

Comunicazione fatta dall’A. al V Convegno Nazionale della S.I.F.E.F. TAGLIARENI Uco: La interpretazione geologica delle aerofotografie. Comunicazione presen tata dall'A. al V Convegno Nazionale della S.I.F.E.T. Periodico: « Bollettino

S.I.F.E.T. », n. 2, anno 1957, da pag. 97 a pag. 99.

L'importanza dell’applicazione degli aerofotogrammi nelle indagini geologiche. TROMBETTI CarLO: L'VIII Congresso Internazionale di Fotogrammetria. Periodico: « Bol lettino di Geodesia e Scienze Affini », n. 2, anno 1957, da pag. 203 a pag. 244.

Relazione sui rapporti presentati dalle varie Commissioni circa i lavori svolti nella propria competenza.

Vengono fornite notizie circa i programmi di lavoro per l’anno 1957.

TROMBETTI CARLO: Rendiconti delle Riunioni delle Commissioni I, II, III e IV della S.I1.P. (Bruxelles, 7-9 maggio 1958). Periodico: « Bollettino di Geodesia e Scienze affini », n. 4 anno 1958, da pag. 523 a pag. 548.

Traduzione dal francese e dall’inglese del testo dei rendiconti, compilati dai presi denti delle Sezioni I, II, III e IV sulle riunioni delle Commissioni della S.I.P. a Bruxelles (7-9 maggio 958). | TROMBETTI CARLO: La conferenza fotogrammetrica internazionale sulla aerotriangolazione.

Periodico: « Bollettino di Geodesia e Scienze affini », n. 3, anno 1958, da pag. 403 a pag. 414

Riferisce sulla conferenza di cui al titolo.

VITELLI ExRICO: Bibliografia fotogrammietrica italiana, anno 1956. Periodico: « Bollet tino S.I.F.E.T.» n. 2, 1958, da pag. 44 a pag. 47.

Vi sono elencate le note fotogrammetriche edite nel 1956.

Di ognuna delle dette opere oltre ai dati biografici è riportato un breve riassunto. VITELLI ENRICO: Bibliografia geodetica italiana (anno 1956). Periodico « Rivista del Cata sto e dei Servizi Tecnici Erariali ». Serie nuova, n. 4 anno 1957, da pag. 249 a pag. 265.

Vi sono elencate le note e memorie di geodesia, cartografia e fotogrammetria e ma terie affini edite nel 1956.

Di ognuna delle dette opere, oltre ai dati biografici è riportato un breve riassunto. VitELLI Exrico: Bibliografia geodetica italiana (anno 1957). Periodico: « Rivista del

Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali ». Serie nuova, n. 5 anno 1958, da pag. 311 a pag. 328.

Vi sono elencate le note-e le memorie di geodesia, cartografia e fotogrammetria e materie affini edite nel 1957.

Di ognuna delle dette opere, oltre ai dati ‘biografici è riportato un breve riassunto.