Comunicazione presentata al IX Convegno nazionale della S.I.F.E.T. Cagliari, maggio 1964 Dott. Ing. ALBERTO CONFORTI Cassa per il Mezzogiorno
La Cassa per il Mezzogiorno ha aderito a questo Convegno conscia dell’im portanza che ha assunto nel campo della bonifica la fototopografia. È presente al Convegno una rappresentanza di tecnici che porge il saluto a tutti i Signori Partecipanti anche a nome del Presidente della « Cassa » che fa parte del Comitato d’Onore del Convegno stesso.
La « Cassa » è un Istituto operativo e come tale si interessa particolarmente delle applicazioni pratiche della scienza, anche se spesso non tralascia di contri buire alla ricerca scientifica.
Per questo motivo la nostra breve relazione non potrà essere che una enun ciazione di ciò che si è fatto in questo campo e di ciò che si deve fare in modo che ognuno di voi possa rendersi conto della importanza che, in un intervento massiccio come quello della « Cassa », ha avuto ed ha quel ramo della scienza applicata di cui si occupa il Convegno.
La « Cassa », sin dall’epoca della sua istituzione, ha affrontato nelle zone di sua competenza il problema dei rilevamenti topografici.
Nel 1951, all’inizio della sua attività, molte zone del Meridione erano state rilevate solo parzialmente o spesso nemmeno rilevate.
In molte zone non esistevano, pet esempio, le tavolette al 25.000 ed affron tare il problema della progettazione per quelle opere di bonifica, di acquedotto, di viabilità che interessano vaste aree è stato un problema oltremodo difficoltoso.
Spinti tuttavia dalla necessità di dover progettare e costruire le opere, per cui la « Cassa » stessa era stata costituita, gli Organi tecnici dell’Istituto hanno dovuto risolvere il problema dei rilievi collegati alle opere stesse.
Migliaia e migliaia di Kmq di territorio ricadente nella zona di competenza sono stati rilevati sia con operazioni a tetra sia utilizzando l’aereofotogrammetria.
Sarebbe estremamente lungo enumerare tutti i rilievi fino ad oggi fatti, ma poiché è nostro convincimento che non solo è interesse degli studiosi ma soprat tutto dei tecnici progettisti conoscere la situazione dei rilievi del Meridione, prendendo spunto da questo Convegno, i tecnici dell’Istituto qui convenuti si sono assunti l'impegno di raccogliere in una relazione che sarà inviata a tutti i congressisti che ne faranno richiesta, i dati relativi ai rilievi effettuati nelle singole regioni.
Solo brevemente poi accenneremo alle cose fatte e che riteniamo siano di interesse generale.
Ricordiamo per primo un lavoro che riteniamo sia unico in Italia non solo per la vastità del territorio di interesse ma anche per la sua concezione.
Intendiamo riferirci al rilievo in scala 1:10.000 eseguito per la intera Cala bria, una delle Regioni più vaste e morfologicamente più tormentate del terri torio di competenza « Cassa ».
In collaborazione con l’Istituto Geografico Militare, utilizzando voli effettuati durante il periodo immediatamente successivo alla fine della guerra, è stato pos sibile eseguire la restituzione cartografica di tutto il territorio della Calabria.
Tale lavoro è stato eseguito nel periodo 1957-59 utilizzando i fondi della legge speciale per la Calabria del 26-11-1955 n. 1177.
Le carte (sezioni di tavoletta) sono state inserite ufficialmente tra le pubbli cazioni dell’Istituto Geografico Militare che ne cura la vendita ad un prezzo che volutamente è stato contenuto molto basso. Il rilievo interessa alcuni fogli della Carta d’Italia compresi tra il 210 ed il 264 per un complesso di 22 fogli. Le se zioni rilevate sono 669 per una superficie totale di 1.542.800 ettari. Sulla base del 10.000 la Cassa ha finanziato l’aggiornamento del 25.000 della Calabria ese guito dall’I.G.M. per n. 182 tavolette. La spesa totale è risultata di L. 726.500.000 pari a circa 494 L/ettaro.
Un altro intervento a carattere pit particolare ma nel complesso di mas sicce proporzioni è stato quello dei rilievi effettuati nelle zone irrigue.
In esse, la « Cassa », come è noto, interviene mediante i Consorzi e gli altri Enti di bonifica i quali redigono i progetti e costruiscono ‘le opere.
I rilievi fanno parte di quelle opere preliminari alla progettazione che ven gono pagate con aliquote delle spese generali riconosciute agli Enti concessionari all’atto della approvazione dei progetti.
Poiché le spese di rilievo sono notevoli, la Cassa prima ancora che fossero pronti i progetti, ha anticipato agli Enti, che ne hanno fatto richiesta, le somme necessarie per il rilievo delle zone interessate.
In questa maniera si è riconosciuta l’importanza del rilievo nelle zone irrigue assumendo quasi il carattere di opera a sé stante.
In queste zone i rilievi sono stati effettuati alle scale 1:2.000; 1:4.000; 1:5.000 a seconda delle esigenze dei territori da itrigare e generalmente è stata effettuata una riduzione fotografica a scala 1:10.000.
Per questi rilievi si possono riassumere i seguenti dati: il programma irriguo della « Cassa » prevede di intervenire su 960.000 ettari del territorio di sua competenza; di questi a tutt'oggi 342.000 ettari sono stati già irrigati e ovvia mente di essi esiste il rilievo.
Nel programma in corso di attuazione è previsto l’interevento in altri 218.000 ettari in cui sono stati effettuati o si stanno effettuando i rilievi relativi.
Per la rimanente superficie da irrigare che ammonta a circa 400.000 ettari, i rilievi verranno effettuati non appena saranno concretati i programmi per il periodo successivo al 1965.
Volendo fornire anche alcuni elementi sul costo dei rilievi fino ad oggi effet tuati possiamo dire che per le scale 1:2000 e 1:4000 con riduzione fotografica a
scala 1:10 000 la spesa ha oscillato dalle 1800 alle 2300 lire per ettaro, riferiti ai prezzi del decennio 1952-62.
Un ultimo accenno va fatto ai rilievi effettuati per tutte le altre opere finan ziate dalla Cassa quali acquedotti, strade, invasi, opere civili, ecc.
Per ciascuna di esse sono stati eseguiti rilievi di dettaglio che ovviamente hanno carattere ancor più patticolare di quelli nelle zone irrigue, ma che comun que, nel loro complesso, costituiscono un vasto intervento.
Basti pensare ad esempio all’Acquedotto Campano che interessa ben quattro provincie con una lunghezza complessiva delle condotte di oltre 250 Km, per avere una idea dei rilievi necessari su tutto il territorio di competenza Cassa, per le opere da essa costruite.
Delle tre grandi categorie di rilievi brevemente descritti, il primo relativo alla Calabria, come si è detto, è stato effettuato utilizzando l’aerofotogrammetria.
Per i rilievi relativi alle zone irrigue possiamo dire che la stragrande maggio ranza sono stati effettuati anch’essi con la aerofotogrammetria.
Solo in alcuni casi in cui l’area da rilevare era modesta e non esistevano voli, risultando il rilievo a terra più conveniente, si è ricorsi a quest’ultimo sistema.
La terza categoria molto spesso è stata effettuata con operazioni a terra ma non sono mancati i casi in cui si è ricorsi all’aereofotogrammetria.
Nel complesso quindi, riassumendo tutti i lavori di rilevamento effettuati dalla Cassa, si può con assoluta tranquillità affermare che la stragrande maggio ranza è stata fatta con l’ausilio della aereofotogrammetria.
Ci sembra quindi evidente l’importanza che ha questa branca della topografia ed ogni progresso che perfezionerà il sistema e che ne ridurrà il costo non può che essere auspicato da tutti coloro i quali debbono utilizzare il sistema stesso.
Vorremmo concludere con questa osservazione: ciò che abbiamo ricordato essere stato fatto per la Calabria non rimanga un fatto isolato, ma altre regioni, e ci si consenta di fare l'augurio che sia proprio la Sardegna a mettersi per prima su questo cammino, seguano il suo esempio.
Un rilievo organico di tutta una regione a scala opportuna è un ausilio pre zioso per tutti coloro che debbono studiare progetti, eseguire opere, interessarsi comunque della regione stessa.
Ci auguriamo che uno dei risultati del Congresso sia la realizzazione di quanto sopra abbiamo auspicato per la Sardegna.