Recensioni del Dr. G. CAastELNUOvo TEDESCO
Abbiamo ricevuto con piacere, quest'anno, il primo numeto della rivista « PHOTOGRAMMETRIA », rivista ufficiale della Società Internazionale di Foto grammetria, nella nuova serie edita dalla « Elsevier Publishing Company » di Amsterdam.
Particolarmente interessanti, fra i vari articoli contenuti in questo primo numero ci sono sembrati gli articoli del Prof. Robert N. Colwell, della Scuola di Scienze Forestali della Università di California, Berkeley (USA) (Spectrometric Considerations Involved in Making Rural Land Use Studies with Aerial Photo graphy); e l'articolo del Prof. G. H. Schut, dell’Istituto di Ricerche Fotogramme triche, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ottawa (Canada) (A method of block adjustment for heights with results obtained in the international test).
Nel primo dei due articoli, l'Autore, dopo aver presentato alcune delle considerazioni spettrometriche fondamentali, riguardanti l'esecuzione di studi per l’utilizzazione del suolo a scopo rurale, prende in considerazione molti aspetti pratici di tali considerazioni. Tale articolo si conclude con la descrizione della at tuale disponibilità di dati spettrometrici e con l’affermazione secondo la quale, nel futuro ,tali dati, per i quali chi è preposto ad eseguire analisi di terreni per fini agronomici mostra un sempre maggior interesse, potranno essere messi sempre più agevolmente a disposizione di tecnici.
Il secondo articolo descrive invece un metodo di compensazione delle quote per blocchi, programmato al National Council di Ottawa. Il metodo consiste nella trasformaizone per polinomi di strisciate e comprende considerazioni sull’errore longitudinale della quota e sull’errore di torsione. Per il calcolo e le formule di trasformazione viene impiegata la soluzione diretta di un sistema di equazione normali. Il programma viene usato insieme ad un programma di compensazione plano-altimetrica di strisciate e ad un programma per la compensazione planime trica per blocchi, che utilizzano trasformazioni conformi. Il programma in oggetto è stato usato per la compensazione delle quote nel « International Test of Block Adjustment ». Per ciascuna delle tre serie di misure eseguite presso il « National Research Council », sono state eseguite vatie compensazioni con vari gradi di poli nomi. I resultati sono stati elencati in tabelle ed analizzati. Per fotografie alla scala 1:80 000 i valori dei minimi quadrati dei residui sui punti di appoggio ter restri oscillano da 3,8 a 7,2 m.
Anche nel n. 4 (luglio 1965) del « PHOTOGRAMMETRIC ENGINEE- RING » numerosi sono gli articoli che presentano novità di notevole interesse.
Nell'articolo del Prof. Robert J. Hackman, dell’U. S. Geological Survey, Washington D. C. (USA) (Interpretation of Alaskan Post-Earthquake Photographs)
l'Autore espone come, dopo il terremoto verificatosi in Alaska il 27-3-1963, siano state esaminate stereoscopicamente più di 2000 fotografie della zona. Lo scopo di tale esame era quello di stabilire velocemente se gli elementi geologici risultanti dopo il terremoto potevano essere identificati per mezzo della fotointerpretazione. Le faglie nell’Isola Montague, interessate nel terremoto ed identificate sul terreno, erano riconoscibili nelle fotografie solo lungo la costa. Lungo linee costiere solle vate vennero riconosciute le frane che si erano sovrammesse alla spiaggia prece dente al terremoto, perché non venivano erose dal movimento del mare. Alcune fratture superficiali non poterono essere rilevate perché non evidenziate dal potere risolutivo della pellicola. Numerose fratture derivate dal moto tellurico furono rico nosciute su alcuni laghi gelati. Queste lineazioni avevano una direzione dominante verso Nord-Ovest, tendente a Ovest di Prince William Sound e verso Ovest ten dente a Nord di Prince William Sound. Nessun cambiamento sensibile fu osser vato nelle zone gelate o nevose. La direzione, la distribuzione, ed il tipo delle frane e delle valanghe della zona apparivano assai evidenti. Vennero individuate 2036 particolarità diverse per quanto riguarda i suddetti tipi. Nella zona vennero notate valanghe lunghe fino a 3 Km.
In un altro articolo (Interior Orientation and Convergent Photogrphy), il Prof. G. Konecny dell’Università del New Brunswick, Fredericton, N. B., Canada, espone un interessante punto di visto, secondo il quale le fotografie convergenti, sebbene non molto usate, offrirebbero in teoria una maggior precisione rispetto alle fotografie verticali. La precisione, in pratica, è minore di quella determinata in teo ria, prencipalmente a causa degli errori di orientamento interno. Questi ultimi influenzano la precisione dell’orientamento relativo per fotogrammi convergenti. Procedimenti più attendibili vengono suggeriti per l'orientamento ed il concatena mento: prove pratiche indicano che i resultati possono essere cosî migliorati.
Il Prof. Hugo Kasper del Federal Institute of Technology di Zurigo, Sviz zera, indica nell’articolo seguente (Super - Wide Angle Photos for large - scale Mapping) come venne eseguito un esperimento con fotografie supergrandangolari (3,5 pollici - 120) per mezzo del Restitutore Wild A 9 (per il quale occorre tidutre della metà le fotografie), con fotografie scattate alle quote di 2 900, 4400 e 7 200 piedi su di una zona, che era stata precedentemente rilevata, a scopi catastali, con alta precisione. L’errore medio (68%) sul lavoro dell’A9 alla quota più bassa era di + 23 cm (9 inches) orizzontalmente e + 18 cm (7 inches) verticalmente.
In un altro articolo (Number of Orientation Points), il Prof. Dr. Ing. Harst Jachmann, della Technical University di Dresda, Germania, spiega come soluzioni analitiche dei problemi di aereotriangolazione permettono di aumentare, con una certa economia nei costi, il numero delle osservazioni delle parallassi trasversali su un numero maggiore di punti rispetto ai sei punti tradizionali. Questo è parti colarmente vero se viene usato il metodo delle osservazioni. La precisione negli elementi di orientamento dipenderà dalla distribuzione e dal numero dei punti nei quali è stata misurata la parallasse trasversale. È stato dimostrato materialmente che, per mezzo di una scelta adatta di equazioni della parallasse, la matrice delle equazioni normali diventa una matrice diagonale che semplifica il calcolo dei valori del peso.
Il Prof. A. A. Fleming, della Topographical Survey Division, Departement of Mines and Technical Sutveys, Ottawa, Canada, descrive nell’articolo seguente (Solar Altitude Nomograms) come sono stati usati i nomogrammi dell’altezza del sole per venire incontto alle particolari necessità della moderna fotografia aerea. Oltre alla lunghezza del giorno fotografico essi forniscono notizie riguardanti il tempo di entrata e di uscita, la localizzazione dell’Hot Spot e l’immagine riflessa del sole entro il campo di presa della camera. Le curve ottentute sono valide per tutto il mondo, e per qualsiasi tipo di camera verticale.
Nell’articolo che segue, (Panoramic Possibilities and Problems) il Prof. Stand ford T. Hovey, della Rome Air Development Ctr., Griffis AFB, New Yotk, USA, tratta dei possibili usi della fotografia panotamica, e dei modi di utilizza zione e dei problemi da superare con questo tipo di fotografie aeree, sia per il fotogrammetra che per il fotointerprete. Vengono menzionate le caratteristiche geo metriche, esempi di distorsioni degli obbiettivi ed altri sviluppi che potrebbe avere l’uso di fotografie panoramiche. Quanto detto, a sostegno della tesi che vi è la possibilità di migliorare ed aumentare le apparecchiature ed i procedimenti per poter usare tali fotografie per scopi di fotogrammettia o fotointerpretazione. Dopo aver presentato la fotografia panoramica come una ottima forma di uti lizzazione della fotografia aerea, l’Autore riassume i vantaggi e gli svantaggi del sistema di ripresa, considerando anche le possibili applicazioni.
Chiude la serie di articoli la pubblicazione del Prof. Byron W. Ruffin, del l’Aeronautical Chart and Information Center, St. Louis, Missouri, USA, (Lunar Heights from Shadows Automatically), nella quale l'Autore spiega come, nella cartografia lunare, la maggior parte dei dati circa le quote derivino dalla misura delle lunghezze delle ombre sulle fotografie lunari. La estensione di questo pro gramma di utilizzazione viene osservata secondo una nuova prospettiva di misure e calcoli automatici. Questo programma viene messo in opera attraverso soluzioni per le quali sono usati sistemi analogici, digitali o ibridi.
Altri articoli di notevole interesse erano contenuti nel numero precedente di « PHOTOGRAMMETRIC ENGINEERING » ( Marzo 1965 n. 2).
Il Prof. Azriel Rosenfeld, dell'Information Science Center, The Budd Com pany, Inc — Mc. Lean, Virginia, USA, descrive in un suo articolo (Automatic Imagery Interpretation) come, per un sistema automatico, la ricognizione generale sia generalmente più facile della classificazione di un’immagine in base alle parti che la compongono. L’identificazione globale di un’immagine può quindi essere preferita alla identificazione e localizzazione delle singole parti che compongono l’immagine stessa. Quest'ultimo sistema richiederebbe la distinzione delle parti dal resto delle immagini. Gli sviluppi della fotointerpretazione automatica sono, secondo il Rosenfeld, ancora lontani da quel livello di esattezza che può consentire la sosti tuzione dell’interpretazione eseguita dall'uomo, esclusi i compiti più semplici, tutta via l'automazione può essere di aiuto al fotointerprete per una indagine prelimi nare dell'immagine e per inevitabili compiti di classificazione quantitativa.
In un altro articolo (Automation and Photogrammetry), il Prof. Joseph B. Theis, dell’Investigations and Improvements Branch — Army Map Service — Washington D. C., USA ritiene che la maggiorazione delle operazioni di routine
sia necessaria per ridurre i tempi, i costi, il periodo di esercitazione del personale, e per migliorare la precisione dei lavori. Uno studio delle applicazioni automatiche dovrebbe precedere la loro realizzazione in sede esecutiva, in quanto gli elementi del raziocinio umano non possono essere facilmente sostituiti. Un compendio del grado di automazione raggiunto comprende lo Stereomat III per la esecuzione automatica delle curve di livello, ed anche l’Ortophotoscope. L'Autore prevede facili e rapidi sviluppi nel miglioramento della stabilizzazione delle camere aerofo togrammetriche e per lo stereoradar. Gli studi futuri, secondo l'Autore, compren deranno anche la standardizzazione di operazioni cartografiche e dei corsi di adde stramento per il personale, e la rivalutazione delle caratteristiche di una carta, e cioè il miglioramento della presentazione di una carta, ce un miglior controllo della qualità dela carta stessa.
Il Prof. Robert N. Colwell, già citato all’inizio di questa serie di recensioni, nel suo articolo « Aids for the Selection and Training of Photo Interpreters », dichiara come, a suo avviso, per i fattori da considerare nella selezione del perso nale da adibire al lavoro di fotointerpretazione, siano l’acutezza mentale e visiva, ed il bagaglio di esercizio e di esperienza. Secondo l’Autore, il programma da usarsi nelle esercitazioni dovrebbe comprendere lo studio analitico delle caratte ristiche delle fotografie, la ricognizione di particolari importanti, e l’insesnamento delle basi tecniche inerenti al lavoro di fotointerpretazione. L'Autore aggiunge esempi che alla luce di queste considerazioni, vengono ritenuti di grande utilità per la selezione e per l’istruzione di fotointerpreti.
Infine, il Prof. A. Morrison ed il Dr. M. C. Chown, del Geography Depart ment, Mc Gill University, Montreal, Canada, nel loro articolo «Photographs of the Western Sahara from the Mercury MA — 4 Satellite », spiegano come questi fotogrammi obliqui, ripresi da alta quota, con una macchina fotografica automatica, nel 1961, rimangono i soli disponibili che mostrino delle zone di terreno di grandi dimensioni non offuscate da nuvole o nebbia.
I più rilevanti particolari geologici e morfologici della zona, cosi come i limiti delle zone coltivate a Sud del Sahara possano essere cartografati in base a questi fotogrammi. A Nord-Ovest del Sahara si nota una serie di strutture geologiche Sub-parallele che hanno una direzione Nord-Ovest. Le foto dimostrano la possi bilità dell’impiego di fotografie aeree prese da satelliti per eseguire carte a piccola scala. Le fotografie riprese a colori, mostrano un predominante tono blu in quanto non sono stati usati filtri. La risoluzione delle lastre sensibili originali nelle condi zioni di una prova standard è all’incirca, da 10 a 15 linee per mm. Oppottuni calcoli ed osservazioni mostrano che i più piccoli dettagli del terreno che possono essere notati steteoscopicamente su queste foto sono dell’otdine di alcune centinaia di metri. Migliori risultati potrebbero essere ottenuti usando un equipaggiamento per ripresa fotografica particolarmente studiato per mettere in risalto l'andamento delle strutture geologiche principali.
Altro articolo particolarmente interessante ci sembra quello del Prof. A. Ansermet (Determination par voie de nivellement trigonometrique des déviations de la verticale) apparso sul N. 9 del 15 Settembre 1965 del « SCHWEIZERISCHE ZEITSCHRIFT FUR VERMESSUNG, KULTURTECHNIK UND PHOTOGRAM-
METRIE ». Il problema trattato in questo articolo fu già discusso dalla Commissione Geodetica. Sono state apportate delle semplificazioni circa la compensazione; se il massiccio montagnoso è assai lontano dall'equatore, l'operatore dovrà limitarsi ad effettuarne il calcolo su di una sfera, scegliendo un equatore fittizio. Essendo le deviazioni e ed n già delle piccole quantità, non è necessario determinare dei valori provvisori cosî come usano fare certi Autori quanto alle altinari prov sortie, esse sono entro certi limiti, arbitrarie. È inutile, secondo l'Autore, richiedere una grande precisione nel caso del calcolo dei coefficienti delle equazioni iniziali; per questi elementi, il ruolo della superficie di riferimento (sfera, geoide, ellisoide) ha un’impottanza relativa in quanto il presente articolo si occupa essenzialmente della determinazione del peso. Dei gruppi di incognite possono essere eliminati. In certi casi sono consigliabili, secondo l'Autore, osservazioni reciproche e simultanee. Per quanto riguarda la rifrazione, si tratta sempre di un problema un po’ critico, peraltro abbondantemente trattato e discusso in altra sede.
Nella stessa rivista compare, inoltre, l'articolo « Piquetage de galeries par des cheminements, mesurés à l’aide du géodimètre et comparaison avec la triangulation » del Prof. A. Elmiger. In tale articolo l'Autore descrive le esperienze raccolte in occasione del picchettamento di due gallerie utilizzando delle poligonali misurate col geodimetro. Nell’Articolo viene effettuata una comparazione dei resultati otte nuti in rapporto al metodo della triangolazione.
Inoltre ci sembra opportuno segnalare l’articolo del Geom. Francesco Albani « Sulla semplificazione dei problemi topografici (planimetrici ed altimetrici) » apparso sul n. 20 de « IL GEOMETRA IN ITALIA » (Luglio-Agosto 1965). L’Autore illustra diversi procedimenti semplificativi, applicati al problema semplice di Snellius, al problema composto di Snellius, al problema di Marek ed al problema di Hansen.
G. C. T. PHOTOGRAPHIE AEFRIENNE: pazorama inter-tecnique - Rédacteur pilote R. CHEVALLIER = Gauthier - Villar Éditeur - Paris 1965 - Pages 237 - Planches hors texte 40. Recensione del Gen.le GruLIo SCHMIEDT
Scopo dell’opera è quello di offrire un quadro completo delle varie applicazioni della foto-interpretazione e di puntualizzare il metodo e la tecnica da seguire nei vari tipi di ricerca.
In relazione a tale scopo il rédacteur pilote della pubblicazione Raymond Chevallier — specialista di fama internazionale che la SIP ha designato quale Presidente della VII Commissione (Foto-interpretazione) al prossimo Congresso Int. di Fot. — ha ordinato con molta intelligenza in quattro distinti gruppi alcuni studi compilati dai migliori specialisti francesi.
Il primo gruppo ha carattere introduttivo. Si apre con una sintesi storica
delle prime utilizzazioni della fotografia aerea scritta dal grande fotogrammetra G. Poivillier, attualmente Presidente dell’Accademia delle Scienze seguono una efficace esposizione di quanto concerne le prese arce (tipi di fotografie aeree e di camere fotografiche, piano di volo ad aerei, metodi di navigazione fotografica ecc.) fatta dall’ing. geografo M. Carbonell dell’I.G.N. e alcuni rapidi cenni di fotogram metria riassunti dal detto specialista in collaborazione con M. Baussart, direttore della SOFRATOP.
Nel secondo gruppo — dedicato alla « photographie aérienne et milieu na turel — sono raccolte sette eccellenti sintesi relative alle applicazioni della foto — interpretazione nella geologia (M. Guy), nella idrografia marina (A. Roubdertoz), nella morfologia dei depositi costieri (A. Clos-Arceduc), nella glaciologia (A. Bauer), in ricerche relative ai tipi delle essenze arboree contenute nelle foreste francesi (M. L. Brenas) e nelle foreste tropicali (J. Le Ray), in studi sulle forme geometriche delle associazioni vegetali nelle ergioni aride (A. Clos-Arceduc).
Nel terzo gruppo relativo alle « vie des sociétés dans l'espace et dans le temps» R. Chevallier offre un encomiabile panorama delle applicazioni della foto interpretazione in archeologia; ]. Hurault illustra con molta chiarezza il contributo della fotografia aerea all’analisi delle strutture agrarie e dell’insediamento dell’Africa tropicale; J. Soyer tratta sinteticamente delle possibilità offerte dalla foto-intet pretazione in ricerche relative agli insediamenti rurali; B. Dubuisson offre un panorama completo della fotografia aerea al servizio dell’urbanistica; G. Blanchet sintetizza le applicazioni militari della fotografia aerea.
Nel quarto gruppo — intitolato « Photographie aérienne et équipement » sono riassunti i criteri d'impiego della fotografia aerea per quanto concerne la costruzione delle carte topografiche (M. Carborell), la compilazione di documenti pedologici utili alla valorizzazione agricola del suolo (Ch. H. Latarche), la raccolta di dati utili all’ingegneria rurale (J. R. Rocke), al genio civile (M. Baussart), al genio aeronautico (H. Boreval) ed alla biogeografia (P. Rey).
Infine nelle conclusioni A. Clos Arceduc e R. Janicot puntualizzano i rap porti di stretta interdipendenza metodologica esistenti nelle varie branche della foto — interpretazione e fanno presente che la copertura aerofotografia sistematica del territorio costituisce il documento di base per la pianificazione regionale e la evoluzione agraria e industriale di una Nazione.
Come risulta da queste brevi sintesi la struttura della pubblicazione si è modellata in un certo senso sul Manuale di Foto-interpretazione, pubblicato nel 1960 dalla Società Americana di Fotogrammetria ed ha lo stesso carattere tecnico divulgativo. Si rivolge, cioè, sia agli specialisti che trovano puntualizzate in scritti dovuti a ricercatori di chiara fama le ultime novità sulla metodologia e la tecnica, sia a tutti coloro che desiderano affrontare per la prima volta lo studio della foto-interpretazione. Nei confronti del suddetto manuale ha, però, il grande van taggio di avere una maggiore ricchezza di documenti aerofotogrammetrici. Le 40 tavole fuori testo — raccolte in apposita tasca unita al volume — costituiscono un vero e proprio atlante, in cui è possibile esaminate in visione diretta o stereoscopica le chiavi fotografiche di confronto, raccolte con molta cura dai vari studiosi che hanno collaborato all’opera.
In conclusione si tratta di una pubblicazione che il rigore scientifico seguito nella sua elaborazione e la ricchezza della documentazione contenuta rendono indi spensabile — come si è detto — sia agli studiosi specializzati sia a quanti desiderano allargare in materia il proprio orizzonte. G. $. ATTI DEL CONVEGNO SULLA TRIANGOLAZIONE AEREA TENUTOSI ALL’I.T.C. DI DELFT DAL 24 AL 29 AGOSTO 1964 (Complete records on the Symposium on Aerial Triangulation) I.T.C. publication - Special Edition - International Training Centre for Aerial Survey Recensione di M. CUNIETTI La pubblicazione degli Atti del Convegno sulla triangolazione Aerea, tenuto a Delft dal 24 al 29 agosto 1964, con la partecipazione di un folto gruppo di esperti di 18 nazioni, costituisce un avvenimento scientifico-tecnico assai importante. Infatti, durante le riunioni sono state esposte e discusse tutte le moderne tecniche per eseguire e compensare le trian golazioni aeree. La più eloquente dimostrazione dell’impottanza del testo è data dal l’indice del volume che si ritiene opportuno riportare qui integralmente: Prof. Dr. Ing. W. Schermerhorn, I.T.C., Delft. Discorso di apertura del convegno. Prof. E. H. Thompson, University College, London. Triangolazione acrea a modelli indipendenti. Discussione sul lavoro di Thompson. Prof. Ing. G. Inghilleri, Politecnico di Milano. Alcuni esperimenti di triangolazione semi-analitica. V. A. Williams e H. H. Brazier, Directorate of Overseas Surveys, U.K. Triangolazione aerea mediante l'osservazione di modelli indipendenti (A.I.M.). N. I. Levy, LT.C., Delft. Triangolazione analitica con strumenti analogici. Discussione sui lavori di Inghilleri, Brazier e Levy. C. Theurer, Coast and Geodetic Survey, Washington. Fotogrammetria analitica nel « Coast and Geodetic Survey »; relazione sui progressi compiuti. J. Visser, I.T.C., Delft. Esperimenti sulla precisione di misura delle coordinate lastra e delle parallassi me diante uno stereocomparatore; A) sui punti artificiali; B) sui punti segnalizzati. S. A. Hempenius, I.T.C., Delft. Ricerche sperimentali sulla puntinatura usata nella triangolazione aerea. Discussione sui lavori di Theurer, Visser e Hempenius. H. Schéler, Jenoptik G.m.b.H., Jena. Alcune osservazioni sulla strumentazione per la triangolazione aerea. Discussione sul lavoro di Schéler. Dr. H. G. Jerie, LT.C., Delft. Ta precisione teorica della triangolazione aerea eseguita con l’uso di strumenti ausi tari. Prof. Dr. A. J. Brandenberger, Ohio State University, Columbus. Triangolazione aerea con dati ausiliari.
Dr. J. M. Zarzycki, Canadian Aero Service Ltd., Ottawa. Impiego delle camere d’orizzonte, del Navigatore Doppler e dello statoscopio nella triangolazione aerea. Discussione sui lavori di Jerie, Brandenberger e Zarzycki. Prof. A. J. McNair, Cornell University, Ithaca. Il tripletto: una unità basilare per la triangolazione analitica. Discussione sul lavoro di McNair F. Ackermann, L.T.C., Delft. i Relazione sui progressi compiuti in Giappone nelle applicazioni, su basi commerciali, della Triangolazione Aerea Analitica con l’uso del puntinatore e del monocompa ratore. Discussione sul ijavoro di Ackermann. Dr. H. M. Karara, University of Illinois, Utbana. Determinazione per via teorica della densità minima dei punti di appoggio sul ter reno nella progettazione di triangolazioni aeree. Discussione sul lavoro di Karara. F. Ackermann, L.T.C., Delft. Precistone della triangolazione di strisciate. Teoria e prove statistiche. Discussione sul lavoro di Ackermann. Prof. Dr. P. Wiser, Faculté Polytechnique de Mons. Gli errori pseudo-accidentali nell'Aerotriangolazione. Discussione sul lavoro di Wiser. Prof. A. J. van der Weele, I.T.C., Delft. Propagazione degli errori nella triangolazione di strisciate eseguite con mono- e stereo-comparatori. Discussione sul lavoro di van der Weele. Prof. Dr. R. Forstner, Inst. fiir Angewandte Geodisie, Frankfurt/M. Errori di concatenamento dei modelli nella Triangolazione Aerea. Discussione sul lavoro di Férstner. Dr. G. Togliatti, Politecnico di Milano. Ricerca sperimentale sui diversi tipi di concatenamento analitico: analisi statistica degli errori nei modelli. Discussione sul lavoro di Togliatti. F. Ackermann, I.T.C., Delft. Breve discussione su « Lo sviluppo della compensazione di strisciate e blocchi dal 1960 al 1964 ». Discussione sul lavoro di Ackermann. Drs. D. Eckart, L.T.C., Delft. Alcune considerazioni sui principi teorici e sulle applicazioni pratiche della compensa zione dei blocchi in relazione a un ulteriore automatismo raggiunto dalla restituzione. Ir. C.M.A. van den Hout, LT.C. and Ministry of Public Works, Delft. Triangolazione radiale analitica e « Anblock ». Discussione sui lavori di Eckart e van den Hout. Dr. H. G. Jerie, LT.C., Delft. Un metodo semplice per la compensazione altimetrica dei blocchi. F. Ackermann, LT.C., Delft. Un metodo analitico di compensazione altimetrica dei blocchi. Discussione sui lavori di Jerie e Ackermann. Prof. Dr. M. Cunietti, Prof. G. Inghilleri e Dott. G. Togliatti, Politecnico di Milano. Triangotazione aerea sull’AP/C. Discussione sul lavoro di Cunietti, Inghilleri e Togliatti.
Drs. D. Eckart, I.T.C., Delft.
Il catalogo dell’I.T.C. delle compensazioni dei blocchi.
Prof. R. Roelofs, Delft.
Triangolazione radiale în regioni montuose?
J. Timmerman, Delft. L'influenza degli errori di compensazione strumentale nella triangolazione numerica radiale.
Discussione sui lavori di Roelofs e Timmerman. _G. H. Schut, National Research Council, Ottawa. Metodi pratici di compensazione analitica dei blocchi, per strisciate, sezioni e mo delli. Discussione sul lavoro di Schut. Dr. H. G. Jerie, LT.C., Delft. Precisione delle quote dopo la compensazione dei blocchi.
F. Ackermann, LI.C., Delft. Alcuni risultati di una ricerca sulla precisione teorica di compensazione planimetrica dei blocchi.
Discussione sui lavori di Jerie e Ackermann.
G. Galvenius, Technical University, Stockholm.
Principi per la compensazione dei blocchi nella triangolazione aerea. Discussione sul lavoro di Galvenius. Dr. F. Amer, LT.C., Delft. Commento sulla pubblicazione « Calcolatore analogico per la compensazione delle reti ». Discussione sul lavoro di Amer. D. W. Proctor, G. S. Robinson, $. H. Hull, Ordnance Survey, Chessington. Recenti esperimenti di triangolazione analitica aerea. Discussione sul lavoro di Proctor, Robinson e Hull.
J. J. Therrien, Topographical Surveys, Ottawa.
Procedimento di compensazione simultanea delle sezioni per calcolatori di piccola mole. Discussione sul lavoro di Therrien.
Drs. D. Eckart, I.T.C., Delft.
Conseguenze dell’uso della compensazione analitica di blocchi dal punto di vista amministrativo del lavoro fotogrammetrico, in base ad esperienze eseguite presso il Ministero dei Trasporti e del « Water Control ».
Discussione sul lavoro di Eckart. Prof. Dr. Ir. W. Schermerhorn, I.T.C., Delft.
Discorso di chiusura del convegno.
M. C. NOTA DELLA PRESIDENZA
Si pregano i singoli soci di una stessa Sezione della SIFET di prendere contatto tra loro per il rinnovo delle cariche delle Sezioni stesse, tenendo conto dell’elenco dei soci ed abbonati pubblicati in fine di questo Bollettino.