INAUGURAZIONE DELL'XI CONVEGNO NAZIONALE S. I. F. E. T. e SYMPOSIUM INTERNAZION. di FOTOGRAMMETRIA



Firenze, 4-10 ottobre 1966 On. Avv. GIOVANNI PIERACCINI Ministro del Bilancio Signori, esprimendovi il rammarico di non poter essere personalmente tra voi, come per altro mi ripromettevo, per pressanti e improrogabili impegni di Governo, mi onoro tut tavia, all'inaugurarsi del «Simposium internazionale di Fotogrammetria», di farvi giun gere l'assicurazione del vivo interessamento che coloro i quali si occupano della pro grammazione nazionale, riservano a tutto quanto riguarda il progresso della ricerca scientifica.

Le vaste applicazioni della fotogrammetria nella individuazione delle risorse naturali, e perciò nel suo più specifico aspetto fototopografico, come anche i suoi mol teplici interventi nell’urbanistica, nell’architettura nelle scienze meteorologiche e astro nomiche e nell’ingegneria fanno di questa matria stimolo e strumento importante per lo sviluppo tecnologico.

Il piano quinquennale di sviluppo economico non pretende di essere una «summa», una presenza enciclopedica dove tutto sia catalogato, fissato, elencato; ma invece un flessibile quadro di riferimento che sarà via via sostanziato, in ogni sua parte, da attività e iniziative. E ciò perché i programmatori italiani hanno consapevo lezza piena della mobilità talvolta casuale del fenomeno, delle mutazioni e sorprese della realtà, e si propongono semplicemente di guidare lo sforzo comune verso obiettivi ge nerali e prioritari, che siano il tramite efficace verso una composizione più equa, più armoiosa, più ricca della convivenza nazionale.

Il programma per ciò che riguarda la ricerca scientifica, parte dalla considerazione che gli impieghi in questo campo hanno avuto fin qui, in Italia, una insufficiente in tensità; e ricorda che al 2 e al 2,5% del reddito nazionale impiegato per la ricerca negli Stati Uniti e nell'Unione Sovietica, e all'uno per cento circa, investito nei paesi europei industrializzati, non è corrisposto, nel quinquiennio ’59-’63 che uno 0,3% del reddito investito per la ricerca scientifica italiana. Considerazioni previsionali su quelli che, nei prossimi anni, saranno i rapporti tra miglioramento tecnologico e im piego della manodopera nell'industria, conducono il Piano a far presente che una dila tazione della ricerca scientifica e tecnologica, deve essere considerata come obiettivo fondamentale. Non mi soffermerò sugli strumenti che ci si propone di apprestare e riorganizzare per conseguire tale obiettivo. Farò menzione invece della circostanza che nel quinquennio della programmazione ci si propone di passare dallo 0.3% allo 0,6% del reddito nazionale impiegato nella ricerca, il che significa, per gli ovvi incrementi del reddito stesso, che da una spesa per la ricerca di 400 miliardi, si passerà a una spesa di 1.140 miliardi, e ci si avvicinerà dunque, sensibilmente, al livello di investimenti degli altri paesi europei industrializzati.

Voglio aggiungere che il programma nella parte dedicata all'agricoltura, addita le direttive e priorità degli interventi e fa specifica menzione di un più utile impiego delle risorse e perciò di reperimento, di inventario delle risorse. Qui la fotogrammetria ha un compito specifico di descriminazione del terreno, materia ptima dell’agricoltura, di indagine e accertamento in zone altrimenti inaccessibili, oltre che, ovviamente, un compito indiretto per l'indispensabile soccorso che all'agricoltura recano l'ingegneria industriale e civile. 18






Per ciò che concerne l'industria, il piano ipotizza, per il quinquennio, oltre che un valore aggiunto del 7% annuo, anche un incremento medio annuo della produtti- Le vità del 5%. In altre parole, il programmatore si è reso ben conto che l'aumento della r produttività nell'industria, sarà il cardine della sua crescita. Come anche che l'aumento E della produttività sarà ottenuto, con un «grande sforzo di razionalizzazione delle no stre strutture produttive», con un intervento dell’azione pubblica per il «finanziamento della ricerca e dello sviluppo tecnologico», e «per il conseguimento delle migliori di mensioni aziendali». Il potenziamento delle imprese operanti in Italia anche nel vostro campo appare perciò automaticamente recepito dalla programmazione, nella consa- ! pevolezza delle molteplici incidenze nel miglioramento e nello sviluppo tecologico, e perciò nella crescita e competitività della nostra industria, che la programmazione stessa Signo si pone come obiettivi. Concludo riconfermandovi la pensosa considerazione che chi ha responsabilità di ment Governo, ha per tutto quanto riguarda e coinvolge il delicato e fondamentale apparato Essa della scienza e della tecnica; riconfermandovi che si ha la più chiara consapevolezza molti che la scelta fatta una volta per tutte, d’un nostro inserimento, dell'inserimento del dal c nostro paese nella comunità politica ed economica delle nazioni democratiche, si tra- nazio durrà inevitabilmente in una gara aspra e insieme fruttuosa, tra apparati produttivi, e siden perciò tra volontà e intelligenze, tra conoscenze, accogimenti e ritrovati, e che il li- vità vello della ricerca scientifica e tecnologica sarà il decisivo elemento della nostra parità di F e competitività internazionali, non solo per quel che riguarda l'economia, ma anche per Merr quel che più propriamente concerne la vita politica, e il nostro apporto alla comune difesa della civiltà e della democrazia. dal Non mi resta a questo punto che augurare la più felice riuscita a questo vostro i Du Symposium, nella certezza che esso recherà un valido contributo al nostro progresso posti sulla via d'una più felice, e giusta, e libera convivenza nazionale, e a un efficace scambio giov di affermazioni e di idee tra quanti son qui convenuti da Paesi vicini ed amici. chi pien - ea = "—" glio Da E ada aioe\|ÉÀZIÀg IRR Pe. nai |_-_—’»’ i e: ». Pd o-r—r.. o big. i ’——{ l'ult dr «(e i se è. be 0 Soc Lei Pe 6 ir Fieno i n [O anse i a __—— set Il saluto del Sindaco di Firenze a Palazzo Vecchio 19 2