e IOPOGRAFICHE in ITALIA nel 1965 Dr. Ing. h. c. ERMENEGILDO SANTONI Presidente della SILF.E.T.
Relazione all'XI Convegno Nazionale S.LF.E.T. - Firenze, 4-10 ottobre 1966 Signore e Signori, l'atto di costituzione della nostra Società come SIFET, che ha scopi esclusiva mente culturali, porta la data del 4 gennaio 1951. Sono passati quindi oltre 15 anni. Essa sorse, o più propriamente risorse, dopo l’ultima grande guerra, sulle basi gettate molti anni prima, sotto il nome di Società Italiana di Fotogrammetria Ignazio Porro, dal compianto Prof. Gino Cassinis, insigne scienziato di fama nazionale ed inter nazionale ben nota. Egli fu validamente affiancato dal Prof. Paolo Dore oggi Pre sidente della Commissione Geodetica Italiana, che volle allora sottrarre alla sua atti vità di docente universitario il tempo per scrivere e pubblicare un importante testo di Fotogrammetria. Il Prof. Dore fa parte presentemente del nostro Consiglio come Membro d'Onore. .
Fu indubbiamente il Prof. Cassinis, fra l’altro con vari articoli pubblicati fino dal 1924 su riviste tecniche, a promuovere in Italia un interessamento efficace per i nuovi metodi di rilievo, portando a conoscenza degli organismi ufficialmente pre posti ai rilevamenti, oltre di ciò che si stava compiendo all’estero, dell’opera di due giovani italiani, ex aviatori della prima guerra mondiale: il compianto Ing. Nistri e chi ha oggi l'onore di parlarvi, i quali, sia pure per differenti vie, stavano com piendo i loro primi faticosi passi nel campo della aerofotogrammetria.
L’opera del Prof. Cassinis fu ben presto affiancata da quella di un suo giovane assistente, l’oggi Prof. Luigi Solaini, nostro Vice Presidente e Membro del Consi glio della Società Internazionale di Fotogrammetria, alla quale la nostra aderisce in sieme ad oltre cinquanta società di altri Paesi.
Ma dopo questa, più che doverosa, affettuosa rievocazione dell’opera di coloro che per primi in Italia si interessarono per la divulgazione scientifica della materia, ai quali si unì ben presto l'interessamento fattivo dell'allora Direttore dell'Istituto Geografico Militare, Gen.le Vacchelli e dell'allora Direttore Generale del Catasto Ing. Grandi, altrettanto doveroso ed affettuoso è il ricordo dell'opera compiuta dopo l’ultima grande guerra dal compianto Prof. Boaga, alla cui iniziativa sorretta da in stancabile attività e fervido entusiasmo si deve infatti la costituzione della nuova Società di Fotogrammetria nella quale Egli volle comprendere l’opera del Topografo con il nominativo di Società Italiana di Fotogrammettria e ‘Topografia, promuo vendo la costituzione di numerose Sezioni in varie parti d'Italia.
Fu dato inizio alla regolare pubblicazione quadrimestrale del Bollettino della Società e furono, sempre da Lui, promossi Convegni annuali oltre che per consentire uno scambio culturale, mediante relazioni e libere discussioni, anche per dar luogo ad incontri amichevoli conviviali, uniti a gite di interesse tecnico e turistico.
Furono di anno in anno prescelte differenti sedi e l’organizzazione dei vati Con vegni fu assunta dai Presidenti delle locali Sezioni della Società.
Dopo i primi tre Convegni svoltisi rispettivamente a Siena, Padova e Roma, il [V Convegno si svolse nell’Ottobre del 1955 in Firenze, organizzato dal Generale Mas serano allora Presidente della Sezione fiorentina.
Mi è oggi assai caro, e non privo di commozione, il ricordare che proprio in que 20
sta stessa Sala, generosamente offertaci dal Comune, ebbe luogo la cerimonia inaugurale. In quella occasione, come nelle precedenti, il Prof. Boaga, in qualità di Presi.dente, tenne una amplissima relazione sugli scopi, esclusivamente culturali, della nostra Società e sulle attività svoltesi nell’anno precedente dai principali Enti di Statoe privati operanti nel campo della topografia e fotogrammetria. Il Prof. Boaga tennela Presidenza fino alla sua immatura scomparsa, cui successe per breve tempo l'Ing.Nistri anch'Egli immaturamente scomparso.L'onore ed il dovere di riferirvi oggi sulle attività topografiche e fotogrammetricheitaliane spetta a chi vi parla in qualità di Presidente della Società al compimento dellasua carica statutaria quadriennale.Ho desiderato, prima di iniziare questa relazione, di ricordarvi con brevi parolela nascita e vita della SIFET nel suo quindicesimo anniversatio di fondazione, oltrealle altre sempre succinte notizie sulla nascita della Aerofogrammetria in Italia, e ciòariche perchè ritengo di essete oggi il più anziano fotogrammetra italiano.Non è mia intenzione, nè vi sarebbe d’altra parte la possibilità materiale di trattare l'argomento in ogni suo dettaglio. Chiedo, pertanto, venia se nella mia breve esposizione vi saranno notevoli manchevolezze.D'altra parte, Coloro cui la fotogrammetria è familiare, vorranno consentirmi, peralcuni dei gentili ascoltatori dediti ad altre discipline, di riassumere il più brevementepossibile i concetti fondamentali della Fotogrammetria prima di entrare nell'argomentospecifico. iIntanto essa può semplicemente definirsi scienza od arte, o comunque mezzo dimisura di oggetti mediante fotografie dei medesimi. Se a mo’ di esempio uno scultore dopo aver scolpito una statua ne farà una fotografia e dopo distruggerà la statua,egli ne posstederà sia pure un perfetto ricordo come opera d’arte, ma non possiederàelementi di misura su di essa. Orbene, se anzichè effettuare una sola fotografia delladetta statua, con una comune camera fotografica, ne venissero effettuate due sottodue angoli diversi, ovverossia da due distinti punti di presa con camere sempre fotografiche ma costruite con altissima precisione, sia nella parte ottica che meccanica,i mezzi cosiddetti di restituzione della fotogrammetria, utilizzando le dette due fotografie, consentirebbero di risalire, mediante una indagine metrica stereoscopica, allaforma ed alle dimensioni della statua in modo da poterla riprodurre esattamente quandoO st voglia. Si potrebbe pensare che questo esempio sia citato su basi immaginarie come: applicazione della fotogrammetria. Ed invece le applicazioni per la raccolta di unadocumentazione stabile di opere d’arte di alto valore, sia di scultura che architettoniche,che possono essere seriamente deteriorate o distrutte dal tempo o dalle malvagie applicazioni dell’intelligenza umana, sono in atto in molti paesi fra i quali primeggia ilBelgio che ha già raccolto una completa documentazione fotogrammetrica dei suoi piùimportanti monumenti. Ci si potrebbe chiedere cosa stiamo facendo nel nostro Paesetanto ricco di opere d’arte, ma non ci sembra la sede opportuna per sollevare la questione. Ma a parte ciò, si può essere chiesto: quale precisione può oggi ottenersi conquesta indagine metrica stereoscopica, detta normalmente Restituzione Fotogrammetrica? Si può dire veramente sorprendente. Con fotografie riprese da un aereo chevola ad esempio a mille metri di altezza rispetto al terreno, la precisione dei dettaglicartografici risulta sia in planimetria che nella misura delle altitudini dell’ordine deldecimetro e cioè, in altri termini, un decimillesimo della distanza fra camera fotografica ed oggetto fotografato. Non sorprenderà pertanto apprendere la sempre maggiore estensione delle applicazioni metriche della fotogrammetria, dai rilievi cartografici a piccola scala (1:100.000 ed oltre) effettuabili oggi con macchine fotografichesupergrandangolari (120° di campo), con le quali fotografando da 8 a 10.000 metri diquota, possono riprendere in una sola fotografia rispettivamente da 400 a 600 Km?di superficie terrestre, alle applicazioni tecniche ed ingegneristiche (progetti stradali,21
ferroviari, di bonifica per irrigazione, mappe catastali, rilievi per studi urbanistici ecc.) e ciò con fotografie aeree eseguite fra gli 800 ed i 1500 metri di quota, per giun gere alla fotogrammetria di oggetti vicini eseguita ovviamente da terra, generalmente in laboratorio, per rilevamenti di modelli industriali a scala ridotta come impianti chimici, od a scala sia ridotta che al vero (come carrozzerie di auto in studio, parti di macchine ecc.) fino ad arrivare alla microfotogrammetria per lo studio ad esempio della corrosione interna di tubi per effetto di particolari liquidi, e quanto altro possa essere necessario sottoporre a misure di precisione la quale cresce ovviamente man mano che diminuisce la distanza fra l'oggetto e la camera di presa. Questa ovviamente va realizzata volta a volta in modo particolare per le condizioni nelle quali deve es sere usata.
Premesso ciò passerò finalmente in rapida rassegna le attività geo-topografiche e fotogrammetriche italiane nell’ultimo anno. Esse si articolano in tre branche e cioè nel campo della ricerca scientifica e della didattica, nel campo delle costruzioni stru mentali ed infine in quello operativo.
Per la parte di ricerca, oltre all'Istituto di Geodesia Topografia e Fotogrammetria del Politecnico di Milano, che è maggiormente dotato di strumenti speciali, altre Uni versità, più o meno dotate di strumenti, hanno compiuto studi e lavori sperimentali. Anche le ditte operatrici affiancano al necessario lavoro produttivo notevoli ricerche sia in proprio sia in collaborazione con organizzazioni internazionali quali Ja OEEPE e la SIP. i i
Per quanto riguarda la produzione di istrumenti, nel settore dei geodetici e topo grafici i principali produttori in Italia sono la Salmoiraghi e la Galileo.
Nel settore dei fotogrammetrici come è noto operano da molti anni la OMI. se condo le linee Nistri e la Galileo secondo le linee Santoni.
Diremo in seguito alcune brevi notizie sulla produzione di queste due Case.
E’ confortevole comunque constatare che gli strumenti prodotti in Italia dalle predette Case costruttrici hanno una sempre più larga diffusione nel mondo in con correnza con una affermata produzione straniera.
Passiamo ora in rapida rassegna l’attività dei maggiori Enti statali preposti alla produzione cartografica.
ATTIVITA’ TOPOGRAFICA E FOTOGRAMMERICA DELL'IGM NEL 1965
Durante l’anno 1965, IIG.M. ha proseguito e potenziato la propria attività nel campo della fotogrammetria, attività volta sostanzialmente alla produzione delle le vate di campagna, alla scala 1 :25.000 della Carta d'Italia.
Tutti i lavori di nuovo rilievo e di aggiornamento della suddetta carta vengono oggi eseguiti mediante la fotogrammetria (aerea), ma seguendo sistemi diversi a se conda delle caratteristiche geotopografiche della zona da rilevare. In particolare: a) le zone assolutamente pianeggianti vengono rilevate mediante la esecuzione di fo topiani (raddrizzamento e messa in scala di un mosaico di fotogrammi), rinun ciando, in questo caso, alla ricostruzione stereoscopica del modello ottico; 6) poche zone, scelte fra quelle accessibili, vengono rilevate mediante la restituzione stereofotogrammetrica sulla base di punti a terra realizzati dallo stesso topografo che esegue la ricognizione di dettaglio; c) la massima parte delle zone, specie se vi sono difficoltà di accesso, o comunque di esecuzione di punti a terra, viene restituita su punti di appoggio realizzati mediante triangolazione aerea spaziale. d) i metodi sostanzialmente non variano per quanto riguarda gli aggiornamenti; unica differenza è la restituzione che viene ovviamente limitata alle zone ricche di par 22
ticolari nuovi, mentre la rimanente copertura stereofotografica viene utilizzata per lo studio della ricognizione e per l'inserimento a vista di particolari isolati. Si fa ricorso, a seconda dei casi sia alla pre- che alla post-ricognizione.
Tutto questo complesso di attività, tradotto in cifre può essere così sintetizzato: 1) Sono state eseguite n. 122 ore di volo, con la esecuzione di n. 5.000 fotogrammi, dei quali lo stabilimento ha prodotto i diapositivi su vetro, le copie su carta, gli in grandimenti ecc. 2) E' stata effettuata la restituzione completa di n. 59 tavolette, per complessivi Km? 3.500, circa, nonchè la restituzione parziale (per aggiornamenti vari) di nu merose altre tavolette. 3) Sono stati effettuati i lavori di campagna (punti di appoggio e/o ricognizione) su n. 105 tavolette per Km° 10.000 circa. 4) In proseguimento all’elaborazione precedentemente descritta, sono state completate le fasi relative al disegno ed all'allestimento di tipi su foglio plastico trasparente di n. 53 tavolette di nuovo rilievo e di n. 30 tavolette di aggiornamento, delle quali è stata stampata e posta in vendita la nuova edizione.
ATTIVITÀ’ DELL'ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA
L'attività svolta nel 1955 dall'Istituto Idrografico della Marina, che compare in una bella relazione a stampa, è vasta e multiforme tanto che purtroppo è possibile darne soltanto brevi cenni.
L’opera si è svolta per la parte principalmente idrografica nelle acque meridio nali della Sardegna con due navi: Staffetta e Pioppo.
Quest'ultima ha anche operato a Porto Torres e sulla costa Smeralda.
Contemporaneamente sono stati effettuati rilievi topografici della costa meri dionale Sarda. Il tutto è destinato a pubblicazioni ex novo di portolani e nuove pub blicazioni del litorale di Cagliari e del relativo Golfo alle scale 25.000, 50.000 e della carta n. 45 al 100.000.
Inoltre lungo la costa settentrionale della Sicilia la nave Mirto ha eseguito rilievi nella rada di Termini Imerese ed il ripristino di pilastrini geodetici.
L'Istituto ha inoltre organizzato una campagna oceanografica con la nave Bannock nel Canale di Sardegna e nel Golfo di Palmas per lo studio idrologico e dinamico delle masse di acqua e l'esame geomorfologico della scarpata continentale sarda.
Importanti rilievi topografici hanno affiancato i suddetti lavori idrografici e so prattutto due importanti reti geodetiche sono state effettuate, una di 60 Km. in Sar degna e l’altra di circa 200 Km. in Campania da punta Campanella a Sapri.
A questo complesso lavoro compiuto lungo le coste e sui mari deve aggiungersi l'importante lavoro di stabilimento per la preparazione e stampa, per parte della Div:- sione Cartografica, delle numerose Carte Nautiche di nuova pubblicazione, delle carte composite alle carte per la pesca, e per le ristampe di carte italiane, nonché per la ri produzione e stampa di carte estere. L'Istituto è stato dotato di muove attrezzature per | la Divisione Cartografica. La divisione Documenti Nautici ha provveduto ad aggior namenti e nuove ristampe nonchè alle pubblicazioni periodiche.
Infine la Divisione Scientifica, con il Reparto Geodetico ed astronomico, ha prov veduto alla programmazione, preparazione degli elementi necessari alle campagne ef fettuate ed infine ai calcoli relativi. Il Reparto Oceanografico e l'Ufficio Metereologico hanno svolto i loto compiti specifici in relazione alle attività degli altri reparti, nonchè studi e ricerche in stretta collaborazione con simili organismi internazionali. 20