INTERVENTO SULLA COMUNICAZIONE UFFICIALE « RAPPORTO SULLA SITUAZIONE ATTUALE DELLA . TOPOGRAFIA IN ITALIA »



G. Bartoli XII Convegno Nazionale S.:I.F.E.T. - Viterbo 26-29 Ottobre 1967

Ringrazio vivamente i relatori del rapporto per la necessaria indagine sull'at tuale situazione della Topografia nel nostro Paese, indagine che mi auguro chiari. sca non solo a noi direttamente interessati a questa attività, ma anche alle persone preposte ad amministrare la Nazione, l’importanza, per lo sviluppo sociale, civile ed economico, di mantenere efficiente ed aggiornata la cartografia nazionale esistente potenziandola con l'ormai famosa carta tecnica la cui necessità sl fa sempre mag giormente sentire.

Il mio intervento è motivato dal fatto che i relatori si sono limitati a inter vistare coloro che sono preposti all'insegnamento, agli studenti, agli Enti ed alle maggiori imprese operanti nel settore; sono convinto che il mio modesto parere da topografo libero professionista sarà bene accolto.

D'accordo in massima parte su quanto i relatori dicono sul vigente ordina mento scolastico che così com'è non porterà mai a diplomare degli esperti topografi dato il carattere polivalente della loro formazione che non favorisce la futura specializzazione indispensabile nella vita operativa moderna e, pertanto, ritengo giusto indirizzare gli studenti in tal senso fino dall'inizio dei corsi supe riori, corsi che dovranno basarsi non solo sulla teoria ma anche e prevalente mente sulla pratica.

Mi rendo conto dell’atteggiamento negativo che i giovani hanno nei confronti della attività topografica che comporta: — rischi e fatiche non indifferenti per il tipo particolare di lavoro, — continui trasferimenti il più delle volte in zone disagiate, — l'allontanamento prolungato dalle proprie famiglie, — limitato periodo operativo.

Data quindi per scontata una nuova formazione scolastica idonea alle esigenze attuali, che tutti immagino auspichiamo, necessita anche prevedere una sistema zione economica nuova, atta ad invogliare le giovani leve e mantenere nell’attività scelta coloro che vi si dedicano.

La situazione da tempo precaria della nostra attività tende purtroppo a pesg giorare, lo Stato deve rendersi conto della necessità di una programmazione che preveda dei fondi da distribuirsi nei vari anni: per la formazione di una vasta schiera di topografi specializzati riconosciuti anche all’estero, © per dotarsi di una carta tecnica nazionale, per il mantenimento del patrimonio cartografico nazionale, per sviluppare l’attività topografica italiana sia all'interno che all’estero.

Gli stanziamenti attuali che i relatori indicano aggirarsi sui 200 milioni annui per l’attività topografica del Catasto sono esigui e non permettono lavori tali da soddisfare coloro che vi si dedicano da anni e tantomeno richiamare nuove leve.

Ritengo per quanto ho detto auspicabile, per concretare una buona volta le conclusioni di tanti propositi espressi in questi ultimi ammi, la formazione di una commissione che rappresenti tutti coloro che hanno a. cuore la Topografia (Docenti, Insegnanti, Topografi, SIFET, ASIT, ecc.) ed incaricarla di illustrare a viva voce agli Organi responsabili le esigenze della Topografia in Italia, le sue possibilità di sviluppo e l'utilità degli stanziamenti richiesti.

TO