DISCUSSIONI SULLA COMUNICAZIONE DELL'ING. LESCA « L'IMPIEGO DELLA FOTOGRAMMETRIA PER IL RILIEVO DELLE AREE GLACIALI »

(Rielaborazione delle registrazioni su nastro a cura degli ingg. A. Dragonetti e A. Kasangian) Dott. Zanon

Chiede all’ing. Lesca alcuni chiarimenti sulle variazioni volumetriche dei ghiacciai. Ing. Lesca

Illustra due rilievi fatti in precedenza, nei quali aveva calcolato le cubature con un paziente lavoro grafico mediante le curve di livello e le sezioni trasver sali, quando non si parlava ancora di usare i calcolatori elettronici. Oggi natu ralmente questo problema si risolve rapidamente e con notevole precisione. Col. Carlà

Fa due precisazioni in merito a quanto ha detto l’ing. Lesca sulla scarsa precisione delle curve di livello e sulla inutilità di rappresentare le rocce in quelle tavolette al 25.000, che rappresentano zone di alta montagna coperte da ghiac ciai,

La scarsa precisione delle curve di livello dipende dalle successive edizioni delle tavolette fatte con rilievi diretti e con la fotogrammetria, le quali quindi non possono avere molta rispondenza fra loro e causa della interpretazione per sonale che inevitabilmente dà l'operatore nel rilievo diretto rispetto a quello fotogrammetrico più preciso.

La rappresentazione delle rocce invece va fatta, non essendo possibile trac ciare le curve di livello che risulterebbero molto vicine fra loro. Al convenzio nalismo geometrico delle curve di livello deve inevitabilmente sostituirsi un convenzionalismo indicativo delle rocce, e questo vale anche per i crepacci an che se essi risultano mobili sul ghiaccio.

Ing. Lesca

Riconosce che le tavolette fotogrammetriche al 25.000 del Gran Paradiso sono state rappresentate bene e fedelmente, come è stato constatato dal confronto con una carta al 5.000. Ma insiste che è bene rinunciare alla rappresentazione artistica delle rocce, perché sui ghiacciai si fanno anche rilievi gravimetrici e mi sure di tipo fisico e geofisico che richiedono carte molto dettagliate.

Col, Carlà

Risponde che l’ultima questione cade da sè, perché la cartografia ufficiale al 25.000 dell’I.G.M, non può soddisfare le esigenze dei rilievi glaciologici. D'altra parte anche le differenze riscontrate nelle varie edizioni delle tavolette, dipendono sia dal tempo di esecuzione sia dall’interpretazione degli operatori.

Ing. Lesca

Termina ammettendo che gli inconvenienti dovuti all’interpretazione degli operatori non si possono evitare. 52