Comunicazione presentata al XIV Convegno Nazionale della SIFET Geom. Rinaldo Benvenuti
Una nuova esperienza, nell’utilizzazione geodetica del Geodimetro AGA mod. 6, è stata compiuta recentemente dal sottoscritto, nella realizzazione di un lavoro preparatorio allo studio del Ponte sullo Stretto di Messina.
Questo strumento, che ho avuto occasione di sperimentare, anche nei modelli precedenti MASM 2A e 4, è infatti l’unico apparato elettronico che permette la misura di distanze, con la precisione del milionesimo.
Il grande vantaggio che si ha nell'impiego della serie dei Geodimetri AGA, oltre che la migliore precisione conseguibile nelle misure, è che può essere impiegato da un solo operatore, con l’ausilio di un aiutante non qualificato e sommariamente addestrato come è stato esperimentato dal sottoscritto nell’ese cuzione del presente lavoro.
Preliminarmente alle misure, allo scopo di verificare che l'apparato utiliz zato, Geodimetro AGA mod. 6 n. 6474 di matr., fornisse la massima precisione di cui è capace, è stato sottoposto al controllo delle tre frequenze di modula zione, con il frequenzimetro digitale Hewelett- Packard a convertitore. Le tre frequenze, sono risultate quelle teoriche a meno di 10 cicli, che rappresentano sulla distanza misurata un’approssimazione di + 0,3.10*.
Il problema che doveva essere risolto, con le determinazioni geodimetriche in oggetto, presentava due esigenze fondamentali: 1) Stabilire sul terreno dei vertici, opportunamente segnalizzati, che garantis sero la inamovibilità nel tempo, in considerazione del lungo periodo che neces sariamente intercorrerà fra la progettazione e l’esecuzione dell’opera. 2) Collegamento dei vertici con misure di grande precisione che permettes sero, se ripetute nel tempo, il rilevamento di eventuali movimenti orizzontali, a cui la zona potrebbe essere soggetta.
Dopo un’opportuna segnalizzazione dei quattro vertici, stabiliti su fabbricati o manufatti di non recente costruzione, in modo da essere certi del loro asse stamento, si è proceduto alle misure di collegamento.
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I quattro vertici, disposti attraverso lo Stretto, con le misure di collegamen to eseguite, formano due triangoli con un lato in comune. 79
Le misure eseguite con il Geodimetro sono state, tranne la distanza più corta, osservate di notte, perché l'apparato era equipaggiato con la sola lampadaal tungsteno.La visibilità sullo Stretto, anche di notte, si è mantenuta buona grazie all’azione del vento che, nel periodo delle misure 20-21 febbraio 1969, non ha peròraggiunto velocità intollerabili.Per ogni distanza, sono state eseguite tre misure complete nelle tre frequenze. I valori sì riepilogano di seguito:Lato 1 P. Pezzo - 2 Ganzirri m 3716,274 A + 0,003272 + 0,001268 — 0,0033716,271Lato 1 P. Pezzo - 3 Scolmatoio m 3315,304 A + 0,004296 — 0,004299 — 0,001———3315,300Lato 2 Ganzirri - 3 Scolmatoio m 1767,229 A + 0,002226 — 0,001225 — 0,002— 1767221Lato 2 Ganzirri - 4 Cannitello m 4305,692 A — 0,002699 + 0,005691 — 0,0034305,694Lato 3 Scolmatoio - 4 Cannitello m 3415,838 A 0,000835 — 0,003840 + 0,0023415,338Dato il numero ristretto delle misure eseguite per ogni distanza, non hasignificato esaminare lo scarto quadratico medio delle singole misure; tuttaviasi può facilmente osservare che, in tutti i casi le tre misure non differisconofra loro di più di 8 millimetri,Per un controllo formale, e per la determinazione delle coordinate deivertici nel Sistema Nazionale, sono state eseguite sui quattro vertici misureangolari azimutali e zenitali con un teodolite Wild T2.Messi a confronto gli angoli misurati, con quelli dedotti dalle misure deilati eseguite con il Geodimetro, si sono avuti i seguenti scarti:Angolo misurato calcolato . scartoa = 31°,5373 310,5374 — 0c,0001G = 70,1116 70,1120 — 0,0004y = 25,5169 25,5160 + 0,00096 = 120,0998 120,0950 — 0,0002Data la posizione dei quattro vertici, imposta dalle necessità della successiva progettazione, non è stato possibile realizzare la misura completa delquadrilatero definito, perché i vertici 1 e 4 non sono fra loro visibili. Se fossestato possibile realizzare quella misura avremmo ottenuto una figura geometrica più rigida di quella realizzata nella pratica. Comunque, la comparazionedei valori angolari ottenuti per osservazione diretta, con quelli ottenuti per‘80