La stereoradiografia, certamente di grande aiuto per una corretta dia gnosi, può risultare non solo utile, ma anche necessaria in particolari con dizioni e casi clinici che di seguito andiamo elencando: 1° - Il soggetto per motivi diversi (narcosi, apparecchiature, gravità delle condizioni generali) non può, o non può agevolmente, essere messo in posizioni diverse per l’assunzione di radiogrammi in diverse posizioni. 2° - La complessità delle ombre rendono difficile o impossibile la rico struzione del sub-strato attraverso la lettura dei radiogrammi ortogonali. 3° - Fase preparatoria ad un intervento specialmente se incruento o a cielo coperto in modo che l'operatore può impadronirsi per via immediata della disposizione spaziale di una certa situazione anatomica. 4° - Traumatismi cranici per accertamento di fratture sospette e per localizzazione di fratture comparenti in una sola delle due proiezioni orto gonali abituali. . 5° - Traumatismi osteoarticolari (possibilità di riconoscimento imme diato della posizione di un capo articolare lussato, localizzazione di fram menti staccati, posizione relativa dei monconi in varie fratture e particolar mente in quelle pluriframmentarie). 6° - Angiografie. 7° -Urografie (utile come indagine di complemento in malformazioni renali, cisti e neoplasie renali). 8° - Cistografia (nella pneumocistografia). 9° - Isterosalpingografia (utilissima, insostituibile per controllare la posizione dell'utero, per seguire il decorso delle salpingi, per scindere opacità sovrapposte e stabilire agevolmente e senza dubbi se certo olio jodato è ancora nelle tube o nell’utero o se è penetrato in cavità peritonale). 10° - Nelle fistolografie dove può dare informazioni non ottenibili con il solito esame a due proiezioni ortogonali posto che questo si possa fare. 11° - In certi casi di esame del torace. Infatti la complessità delle imma- - gini da malattie pleuro polmonari può essere a volte difficile da risolvere nella realtà tridimensionale delle alterazioni anatomiche.(1) (1) Clinici americani hanno elaborato complicate apparecchiature per una visione stereoscopica. Queste apparecchiature avvalendosi di tubi radiogeni a doppio anodo con emissione alternativa delle radiazioni, di amplificatori di brillanza, di telecamere prive di luce residua e incanalando le due immagine rispettivamente sul verde e sul rosso di un televisore a colori, possono dare, con il sistema delle anaglifi, una visione stereo scopica del torace; tecnica tanto più efficace in quanto consente di esplorare tridimensio nalmente il torace in movimento sotto diverse angolazioni visive. Non abbiamo cono scenza diretta di questo metodo sofisticato e dobbiamo limitarci ad immaginare quanto possano essere suggestivi i suoi risultati. Nella pratica corrente l’esame stereo grafico del torace offre alcune difficoltà tecniche e può essere impiegato utilmente e senza parrticolari problemi solo nello studio delle parti superiori della gabbia toracica che è poco mobile negli atti respiratori.