MODALITA’ DI ESECUZIONE DI UN ESAME STEREORADIOGRAFICO



L'esame stereoradiografico comporta la ripresa di due radiogrammi pa rallattici dell'oggetto. I due radiogrammi così eseguiti, vengono poi opportu namente presentati alla visione separata e contemporanea dei due occhi dell'osservatore.

Una coppia di stereogrammi si può eseguire: 1) tenendo immobile l’oggetto e spostando di un’opportuna quantità che chiameremo base, il tubo radiogeno parallelamente al piano della pelli. cola radiografica e ad un lato della stessa; 2) tenendo immobile il tubo e spostando l'oggetto di una certa base sul piano parallelo alla pellicola; 3) tenendo fermo il tubo e ruotando di pochi gradi (normalmente se: gradi) l'oggetto intorno ad un asse parallelo al piano della pellicola (ovviamente i due radiogrammi andranno poi visti rispettivamente a destra ed a sinistra della proiezione dell’asse di rotazione sul piano della pellicola).

Tutti e tre i metodi sono stati usati in stereoradiografia medica, ma i. modo classico, quasi universalmente impiegato, è il primo.

La stereografia, fatta con tale tecnica, comporta un'assoluta immobilità dell'oggetto radiografato e, affinchè sia facile l'orientamento delle pellicole all'atto della lettura, una identica posizione delle due cassette radiografiche al momento della presa dei radiogrammi.

Poichè, anche con l’impiego di dispositivi meccanici (scambiatore d: cassette e spostatore del tubo radiogeno), è inevitabile l’interposizione di ur. intervallo di tempo tra una ripresa e l’altra, è chiaro che non è possibile ottenere buone stereografie di oggetti in movimento (cuore, intestino) o d: fugace visibilità (vasi nelle arteriografie).

Il problema sarebbe risolto se si potessero eseguire i due stereogramm: contemporaneamente: abbiamo letto che una tecnica diretta a questo scopo è stata elaborata da autori francesi mediante impiego di una griglia di piombo e plexiglas opportunamente distanziata dalla pellicola, griglia che consente la realizzazione di una radiografia composita in cui sottilissime striscie d: uno stereogramma si intercalano a quelle dell’altro. Il radiogramma cos: ottenuto, esaminato attraverso la stessa griglia di piombo e plexiglas rende separatamente e rispettivamente ai due occhi la somma delle striscie appar: tenenti all'una e di quelle appartenenti all’altra immagine. Il principio € illustrato nella figura 1. Non ci risulta però che tale artificio sia stato adot tato in pratica, forse per la difficoltà della messa a punto, piuttosto delicata.

Per i nostri esperimenti ci siamo serviti di una sorgente S (tubo radio geno) da cui esce un fascio di raggi ben delimitato a sezione rettangolare lxd ed abbiamo impiegato un modellino di cartone e piombo accompagnato da una scala in paraffina graduata con numeri di piombo (fig. 1). Questi oggett' sono stati posti sopra un tunnel di compensato nel quale potevano essere age. volmente intercambiate le cassette radiografiche che contengono la pellicola Sì è fatto in modo che su ogni radiogramma venissero indicati quattro punt. che davano le direzioni lxd, utili per un orientamento esatto delle pellicole su uno stereoscopio o su altro strumento. 32




Le due radiografie, vedi fig. 2, sono state prese orientando il raggio centrale del fascio di raggi X normalmente al piano delle pellicole; inoltre siè provveduto a segnare su ogni radiogramma il punto, che diremo R, d'incontro del raggio centrale con il piano della pellicola.I due radiogrammi sono stati eseguiti con una distanza sorgente-pellicoladi m. 1,00 in una prima serie e con una distanza di m. 0,50 in una secondaserie. La base è di cm. 17 per i radiogrammi ripresi ad un metro di distanzae di cm. 8 per quelli ripresi a 50 cm. Si è fatta poi un'ultima coppia condistanza sorgente-pellicola di 50 cm. e con una base di 17 cm. e proprio questacoppia di radiogrammi sono stati restituiti con metodo analogico. Nella fi.gura 3 si vedono una coppia di radiogrammi del modellino.I D=17cm.S S"f f \/ \ i|\I 1/ \ i \/ \ / d \18, 7, \ / % 4 \. / \ / \E } \ / \Ci / \ / \/ \/(@») / \/ \1 / A xi \ 1Il / N \i I \ \(CA) ; / \ ° \! / \ \/ / \ \j / \ \7 / \ \f ; \ \/ j \ \; ; \lon \; R', \ R \pellicolaPRESA DEI RADIOGRAMMI - lO cm.Fig.2.34