RECENTI SVILUPPI DEL RILEVAMENTO FOTOGRAMMETRICO DELLA CUPOLA DI SANTA MARIA DEL FIORE IN FIRENZE MARIO FONDELLI



Università degli Studi di Firenze 1. L'applicazione dei moderni metodi di rilevamento fotogrammetrico nello studio dei monumenti ha registrato in questi ultimi tempi nuovi ed impor tanti progressi. La causa principale di questi progressi deve essere attribuita, senza alcun dubbio, ad una maggiore presa di coscienza delle reali possibilità of | ferte dai metodi fotogrammetrici in questo specifico campo, € dalla urgente necessità di provvedere alla conservazione ed al restauro di numerose ope re d’arte del passato [1].

Gioverà ricordare, proprio a questo proposito, che la Fotogrammetria permette di ridurre al minimo indispensabile le misure dirette da effettua re per il rilevamento di un monumento, essendo in grado di sostituirle, nella maggior parte dei casi, con equipollenti misure fotogrammetriche compiute sul modello stereoscopico ottenuto da una opportuna coppia di fotogrammi che lo ritraggono. Un modello, questo, di semplice ed imme diata esplorazione, capace oltretutto di documentare nel tempo lo stato istantaneo di conservazione del monumento medesimo.

L'applicazione dei metodi fotogrammetrici nel rilevamento dei monu menti consente poi, in particolare, di ottenere una rappresentazione grafica e numerica dei monumenti stessi completamente indipendente da qualsiasi ipotesi preliminare sulle forme geometriche dei diversi elementi architet tonici che li realizzano e sull’orientamento nello spazio tridimensionale che ciascuno di questi elementi presenta [2].

Invero, la restituzione fotogrammetrica può infatti assicurare una rap presentazione grafica e numerica dei diversi elementi architettonici in cor so di studio, molto più obiettiva e molto più fedele di quella che possa es sere fornita dalla più accorta ed accurata prassi operativa di tipo classico. Una prassi, quest’ultima, basata essenzialmente, com'è noto, sul rileva mento diretto di un ristretto numero di punti che sono poi utilizzati per interpolare le diverse linee del piano e dello spazio delimitanti le singole strutture. Un lavoro, questo dell’interpolazione, molto delicato e che ri chiede, soprattutto, perizia e prudenza da parte di chi lo esegue, ma che, in fin dei conti, non può condurre altro che ad una rappresentazione teo rica od ipotetica del monumento rilevato [3].

A tutto questo aggiungasi infine che le precisioni assicurate dalla Fo togrammetria, nel rilevamento e nel controllo delle diverse strutture ar chitettoniche in esame, possono essere oggi spinte, operando naturalmente in maniera opportuna, fino all'ordine del millimetro [4].

Ma le prospettive che si sono aperte, in questo specifico campo delle 39




applicazioni fotogrammetriche, superano in verità i limiti di ogni più ! gittima aspettativa. i

Una semplice indicazione di quanto possa essere ottenuto dalla Fot. grammetria nel rilevamento dei monumenti può essere offerta dai risu tati conseguiti nelle nostre recenti ricerche sulla geometria della Cupola c Santa Maria del Fiore in Firenze (5). Ricerche peraltro tuttora in cors. di sviluppo, ma tuttavia già sufficienti per far intravedere nuove possibilit e nuovi indirizzi alla conservazione ed al restauro dei monumenti, alla cr tica storica architettonica.

Invero, le ricerche avviate intorno alla Cupola di Santa Maria del Fior hanno permesso di accertare che, tramite la Fotogrammetria, è agevole dc cumentare le anomalie insite in un monumento, le deformazioni dei suc elementi strutturali, i sollevamenti delle superfici affrescate, le fratture ec 1 distacchi d’intonaco.

L'applicazione dei metodi fotogrammetrici, opportunamente associata all'elaborazione elettronica, all’interpretazione elastica delle deformazioni ed all’analisi statistica, è inoltre suscettibile di preludere, nella maggior parte del casi, ad una vera e propria introspezione dei monumenti stessi. Circostanza questa di grande interesse e di grande importanza per il loro restauro e la loro conservazione nel tempo. 2. Senza entrare in merito ai dettagli tecnici dei rilevamenti e delle ricerche analitiche compiute, già descritti in due diverse memorie [5], [6], gioverà comunque ricordare che tramite la Fotogrammetria è stato a noi possibile rappresentare, per la prima volta, la planimetria a curve di ll vello e le sezioni della grande volta affrescata della Cupola del Brunelle schi ed altresì rilevare, sempre per la prima volta, numericamente nello spazio tridimensionale X, Y, Z le intersezioni delle vele interne della Cu pola, le sezioni sulla mezzeria delle vele medesime ed i profili di estradosso di alcuni costoloni meridiani della copertura esterna della Cupola stessa.

Inoltre, è stato a noi possibile avviare anche delle ricerche analitiche sulla geometria delle direttrici relative agli spigoli interni ed esterni della Cupola medesima.

Queste ultime ricerche, rese possibili per la prima volta grazie soprat tutto alla Fotogrammetria, hanno consentito di evidenziare con elevata ap prossimazione, nei profili studiati, una ben netta direttrice a curvatura va riabile assimilabile ad un arco di ellisse.

I risultati numerici ottenuti dai colleghi Paolo Franchi e Francesco Gre co della IBM-Italia, che hanno curato le elaborazioni di calcolo, sono rias sunti nella Tavola I. Per il riferimento sul monumento di questi risultati vedasi la Figura 1.

Ma l'interesse maggiore di tutte queste ricerche analitiche non sta tanto nell'aver fatto disegnare dall’elaboratore elettronico la curva di best fitting relativa ai valori numerici osservati sui modelli stereoscopici, quanto nel l'aver avuto la possibilità di comparare i profili medesimi per rilevare se essi si differenziavano o no significativamente tra di loro.

La conferma è stata ottenuta calcolando, per ogni serie di valori osser vati, l’autocovarianza e la funzione dello spettro relative ai nostri residui. Una conferma, quella ottenuta, che ha anche messo in evidenza l’esistenza sulla Cupola di ricorrenti discontinuità in altezza; discontinuità dovute for se alle tecniche costruttive dell’epoca in cui è stata realizzata.

E’ fuori dubbio che la rappresentazione della Cupola in coordinate X, Y, Z apre maggiori possibilità per lo studio del monumento, rispetto . alle possibilità offerte dai tradizionali elaborati grafici (piante, sezioni, pro 40




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