L. HALLERMANN - H. ZETSCHE DIE ENTWICKLUNG DER NACHBEREICHSENTFERNUNGSMESSER SEIT 196



Zeitschrift fiir Vermessungswesen, 6/72

Già al congresso di Wiesbaden della FIG, contammo ben 17 distanzie metri elettroottici, esposti in bell’ordine alla « Rhein-Main Halle ». Ora par. che cì si avvicini alla trentina e le sorprese, soprattutto in fatto di riduzior di peso e dimensioni (purtroppo non ancora di prezzo!) non sembra cr siano finite. Avemmo personalmente occasione di osservare, circa un anr fa, un nuovo prototipo della « Tellurometer » e rimanemmo stupiti al pe: siero che il pacchettino presentatoci, poco più grande di un livello con ci stodia, contenesse diodo, ottima rice-trasmittente, modulatore, percorso can. pione, fasometro, alimentatore e quant'altro occorre per il funzionament. di un tal congegno. .

Ma torniamo all’articolo che ci propongono i due Autori (il seconde professore all’Università di Bonn, lo ricordiamo attivo ed affabile ad un se minario sui distanziometri, organizzato l’anno scorso ad Oberursel a.B. dall « Hewlett-Packard »). Si tratta di una rassegna a carattere divulgativo de principali « distanziometri per brevi portate » (così come suona ad u. dipresso il lungo e composito nome tedesco) che parte dall'ormai diffusis simo Distomat D 10 (e D 10 T) della Casa di Heerbrugg, per giungere sin. ai tre ultimi apparati sovietici di cui diremo in coda alla presente recensione

Per chi ama le statistiche, ricorderemo che nel iavoro sono menzionat. 18 distanziometri, di cui 8 sono descritti abbastanza diffusamente, tre son: i sovietici già detti di cui vengono date le caratteristiche sommarie, e du. sono illustrati con una certa larghezza, dato che si tratta in realtà di duc teodoliti elettronici con distanziometro incorporato, autoriduttori e registra tori: lo « ART » della Franke di Giessen, ed il più noto AGA 700.

Fra gli otto descritti come « nuovi » (rispetto alla situazione del ’70) x sono il DM 1000 (ora 2000) della Kern, con misura digitale dello sfasament e precisione centimetrica; il 3800B della HP (distribuito qui da noi dalla Sa. moiraghi) che, secondo gli Autori, permette di raggiungere distanze di 4,5 Kr. con 9 prismi ed ha un e.q.m. di -- 3 mm/Km. Seguono lo MND 2 della Niko: (filiazione della Mitsubishi) che, nonostante assomigli terribilmente all’e sterno e per l'ottica al Distomat D 10, lavora in realtà con misura digital: della fase ed è provvisto di ottimo « display » per la visione diretta dei dat di misura; nonché lo « Akkuranger » Carrol & Reed (ora Scintrex) di Ontario Canada. Quest'ultimo apparecchio ha la particolarità interessante di aver. una sola lunghezza d’onda quale campione di misura. E° risaputo che lc sfasamento si risolve, negli strumenti noti e basati su tale principio, cor precisioni variabili fra 10-* e 1074; invece nell’Akkuranger pare che il costrut. 64




tore sia arrivato a ben 10-°: come dire tre millimetri, dato che la lunghezza d'onda è di circa 300 metri (in realtà, 1000 feet).

Giustamente notano gli AA. che questa risoluzione della differenza di fase fa dell’Akkuranger uno strumento il più possibile vicino all'idea originaria della misura di una distanza per differenza di fase, dato che non richiede — almeno entro i 300 metri — alcun artificio, quale ad es. quello di avere due o più frequenze variabili per decadi od in altro modo, onde ottenere, con la necessaria definizione, sia le parti grosse come quelle finì della distanza inclinata da misurare.

I due strumenti più trattati sono, come detto, lo « ART » della Franke e l'’AGA 700. L’ART è nato dalla collaborazione tra la Ditta di Giessen, la olan dese « Oude Delft », e l’Istituto di Geodesia del Politecnico di quest’ultima città. E’ fondato sul lavoro di tesi del dott. Bogaerts. Apparecchio di base è il teodolite al secondo « Tu » della Askania (ora assorbita dalla Franke). Il distanziometro lavora col solito diodo all’arseniuro di Gallio, ed ha due lunghezze d’onda, da 10 a 1000 m rispettivamente. Oltre ai due consueti cerchi graduati, vi sono nel teodolite altri due cerchi codificati e coassiali coi precedenti. La parte elettronica si può divedere in quattro gruppi fun zionali: 1. misura digitale dello sfasamento, e fornitura della distanza inclinata; 2. registrazione su nastro magnetico della distanza e delle letture ai due cerchi codificati; 3. unità di comando che provvede alla sequenza ordinata delle fun zioni operative, con minimo dispendio di energia; 4. piccolo computer che provvede alla riduzione all'orizzonte della di stanza e del dislivello, visualizzandone poi i dati.

Dell’AGA 700 non diciamo molto, dato che è abbastanza conosciuto anche da noi, essendo stato presentato tra l’altro ai due ultimi convegni nazionali della SIFET. Anch’esso comunque dispone di ocmputer per la riduzione della distanza sino ai 500 m; in più, la presenza del laser a gas (He-Ne) ne fa uno strumento particolarmente utile per i tracciamenti.

Per ultimo, gli AA. presentano i tre distanziometri sovietici. Il primo, KDG 3, è stato costruito dall'Istituto Centrale per le Ricerche di Geodesia, Aerofotogrammetria e Cartografia di Mosca (CNIIGA:iK); ha ottiche coassiali e diodo GaAs. La lunghezza d'onda minore è di 5 m, mentre altre due fre quenze permettono di raggiungere senza ambiguità i 1500 metri. Il ricetra smettitore poggia su di una culla che può essere ruotata ed inclinata agevol mente, ma non è montabile su teodolite. Lo stesso Istituto ha costruito anche il DHK-02 che è il più piccolo e più leggero distanziometro elettronico sinora prodotto, da collegare — come il D 10 T — ad un teodolite. L'elettro nica è qui tanto leggera da poter essere agganciata, insieme all’alimentatore, ad una gamba del teodolite. Gli elementi costitutivi sono gli stessi del pre cedente, ma la portata è limitata a 500 metri e le frequenze sono perciò solo due.

L'Istituto per le Ricerche di Tecnica Mineraria di Leningrado (WINIMI) ha presentato lo MSD-I, con due frequenze modulanti e 300 metri di portata. La batteria è incorporata nella base dello strumento, poco più alto com plessivamnete di un teodolite; la precisione è di 1,5 millimetri. (ATTILIO SELVINI) 65