TABELLA T2

—————<&wK»MU+{|{AOu__r_T_rr_r_rrrrrrrr iI ira 1111rr’@@—@——1r—___——_—_—_—_ Assetto 1 74 6 Assetto 2 (— 1,5 mm) 76 10 Assetto 3 (— 1,5 mm) 68 16 Assetto 4 (— 1,5 mm) . 63 23 Assetto 5 ( 1,5 mm) 54 23 Assetto 6 (— 1,5 mm) 17 34 Assetto 7 {(— 1,5 mm) 48 39 5. Per gli esperimenti sulla base in atmosfera libera di 2700 m non era più possibile mantenere il sistema di registrazione usato nei casi precedenti a causa dell’ulteriore aumento della frequenza degli spostamenti della mac chia laser per turbolenza. Si è pertanto adottato il sistema illustrato nella figura 4: un segnale derivato dalla rete, viene inviato all'ingresso IA oppure IB di un contatore bidirezionale; un circuito a scambio riceve come segnali seas aL x _* _J ForoRrIVELATORI UNITA so CIRCUITO 18 CONTATORE ——_* " tGE 9000 | DI COMANDO Na pl i BIDIREZIONALE mac "mm LGE 9001 B COMMUTAZIONE 1A A_l\ DI, - 50 H: : - Fig. 4: Sistema di ricezione e registrazione impiegato nella base di 2700 m. di comando le tensioni presenti nei canali A e B del fotorivelatore e com muta l'invio del segnale campione nell’ingresso IA (IB) del contatore bidire zionale che così conta in verso positivo (negativo); il DAC invia allora al registratore una tensione crescente (decrescente) nel tempo che viene ri. prodotta dal registratore come una curva a derivata positiva (negativa) (vedi fig. 5).




e . ; bi VELOCITÀ: 1 pollica/ I minuto Fig. 5: Spezzone di registrazione ottenuta sulla base di 2700 m.

Se il fotoricevitore è centrato rispetto alla macchia il contatore conta lo stesso numero di impulsi sia in verso positivo che in verso negativo ed il DAC invia al registratore una tensione mediamente costante nel tempo cui corrisponde sul registratore una curva a derivata nulla.

Nella tabella 3 sono riportati i valori della derivata media relativi ad otto stati del fotoricevitore a quote differenti di 1,5 mm. l TABELLA T3 Derivata Stato | + 1,05 Stato 2 (— 1,5 mm) + 0,52 Stato 3 (— 1,5 mm} + 0,12 Stato 4 {(— 1,5 mm) — 0,12 Stato 5 (— 1,5 mm) — 0,67 Stato 6 (— 1,5 mm) — 0,10 Stato 7 (—- 1,5 mm) — 041 Stato 8 {(—- 15 mm) — 0,89 6. Gli esperimenti preliminari sopradescritti mostrano che i metodi uti lizzati consentono la collimabilità automatica con risoluzione di 2 mm su 600 m in galleria e di 4,5 mm su 850 e 2700 m in atmosfera libera.

Ulteriori esperimenti in corso con fotocelle solari indicano che con ap parecchiature opportune si dovrebbero ottenere risultati sensibilmente mi gliori. o. l

Dott. Giorgio Manzoni BIBLIOGRAFIA [i] G. MANZONI: L'impiego dei laser nelle opere di ingegneria civile - L'industria delle costruzioni - Novembre-dicembre 1970. [2] A. CHRZANOWSKI, H, JANSSEN, B. KURZ: Self aligning laser detector - Interna tional Course Lasers in Surveying and Construction - Stoccolma 1973. 31