Esempi di integrazione di dendrocronologia e geomatica per lo studio dei pericoli naturali e i cambiamenti del paesaggio

Autori

  • Marco Ciolli Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica, Università di Trento, Via Mesiano 77, I-38123 Trento (Italia)
  • Marco Bezzi Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica, Università di Trento, Via Mesiano 77, I-38123 Trento (Italia)
  • Giovanni Comunello Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica, Università di Trento, Via Mesiano 77, I-38123 Trento (Italia)
  • Giovanni Laitempergher Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica, Università di Trento, Via Mesiano 77, I-38123 Trento (Italia)
  • Stefano Gobbi Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica, Università di Trento, Via Mesiano 77, I-38123 Trento (Italia)
  • Clara Tattoni Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica, Università di Trento, Via Mesiano 77, I-38123 Trento (Italia)
  • Maria G. Cantiani Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica, Università di Trento, Via Mesiano 77, I-38123 Trento (Italia)

Parole chiave:

GIS, Dendrocronologia, Valanghe, Colate di detrito, variazione del corso dei fiumi, foreste

Abstract

In un territorio come quello Italiano, soggetto a forti rischi di carattere valanghivo e idrogeologico in genere, lo studio ed il
monitoraggio dei pericoli naturali sono di estrema importanza. Le serie storiche degli eventi sono talora disponibili, ma spesso i dati
sono lacunosi. La storia passata ha dimostrato come lo studio e la mappatura di questi fenomeni potrebbero contribuire a evitare o
ridurre i danni in futuro. In questo lavoro si presentano i risultati di alcuni studi svolti al Laboratorio di ecologia dell’Università di
Trento attraverso un approccio integrato che combina geomatica e tecniche dendrocronologiche. Si presentano dei casi di studio
relativi a valanghe, colate di detrito, riforestazione naturale (Trentino) e cambiamenti del corso di fiumi (Albania). Le informazioni
cartografiche utilizzate sono state ricavate da fonti ufficiali pubblicamente utilizzabili oppure elaborate da foto aeree o immagini
satellitari. Tramite GRASS e QGIS è stato possibile creare delle mappe multi temporali che mostrano gli effetti dei fenomeni sulle
foreste, produrre mappe di rischio e spazializzare informazioni provenienti dalle indagini dendrocronologiche. Integrando geomatica
e tecniche denrocronologiche è stato possibile studiare le valanghe, le colate di detrito, le variazioni del corso dei fiumi e i
cambiamenti del paesaggio ad un dettaglio tale da consentire talora la ricostruzione dei percorsi e dei volumi occorsi negli eventi. In
un clima che cambia e dove gli eventi estremi tendono ad intensificarsi, queste ricostruzioni appaiono particolarmente importanti
soprattutto per quelle aree che sono più esposte a dei rischi diretti di valanghe o colate di detrito.

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Ricostruzione della copertura forestale del passato e scenari futuri per il 2050 realizzati utilizzando i risultati dei rilievi di campo nel Parco di Paneveggio Pale di San Martino.

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Pubblicato

2017-05-23

Come citare

[1]
Ciolli, M., Bezzi, M., Comunello, G., Laitempergher, G., Gobbi, S., Tattoni, C. e Cantiani, M.G. 2017. Esempi di integrazione di dendrocronologia e geomatica per lo studio dei pericoli naturali e i cambiamenti del paesaggio. Bollettino della società italiana di fotogrammetria e topografia. 3 (mag. 2017), 8–14.

Fascicolo

Sezione

Scienza