Sensori low-cost per il mapping speditivo di Beni Culturali. Primi test su di una steadycam low-cost

Autori

  • Alessio Calantropio DAD – Dipartimento di Architettura e Design, Politecnico di Torino, Viale Mattioli 39, 10129 Torino, Italia
  • Giacomo Patrucco DAD – Dipartimento di Architettura e Design, Politecnico di Torino, Viale Mattioli 39, 10129 Torino, Italia
  • Giulia Sammartano DAD – Dipartimento di Architettura e Design, Politecnico di Torino, Viale Mattioli 39, 10129 Torino, Italia
  • Lorenzo Teppati Losè DAD – Dipartimento di Architettura e Design, Politecnico di Torino, Viale Mattioli 39, 10129 Torino, Italia

Parole chiave:

Rilievo speditivo, Patrimonio costruito, Modelli 3D, Steadycam, SfM

Abstract

La proposta di nuove strategie per il rilievo speditivo in diversi contesti e utilizzando soluzioni low-cost rientra tra i più recenti
indirizzi di ricerca della Geomatica. Grazie alla continua implementazione degli algoritmi di image-matching e il loro utilizzo nei
software SfM (Structure from Motion) risulta quindi possibile utilizzare nuovi sensori e testare nuove strategie per la generazione di
modelli 3D tramite un approccio fotogrammetrico. Negli ultimi anni una sfida importante è stata quella di sviluppare nuove soluzioni
per monitorare il patrimonio costruito utilizzando tecniche alternative. La ricerca che verrà presentata di seguito si è occupata di
testare l’utilizzo di una steadycam COTS (Commercial Off The Shelf) come metodologia di rapid mapping per l’acquisizione
speditiva di dati image-based, per la documentazione delle superfici di due distinti caratteristici soffitti che si presentano in
differente stato di conservazione e sono inseriti in specifici contesti di criticità. I due manufatti architettonici, di elevato valore
culturale sono: il soffitto a stucchi del Castello del Valentino a Torino (TO) e il soffitto ligneo della Basilica di San Nicola a
Tolentino (MC). I dataset acquisiti tramite steadycam e successivamente elaborati sono stati confrontati con quelli derivati
dall’utilizzo di tecniche di rilievo maggiormente consolidate: fotogrammetria close-range con camera DSLR (Digital Single Lens
Reflex) e laser scanner terrestre. Il confronto tra tali prodotti ha permesso di validare e valutare i potenziali impieghi di questa nuova
soluzione tecnologica, in una condizione ordinaria, il primo, e nel contesto di medio rischio post-evento sismico, il secondo.

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Dettagli del particolare decorativo dei soffitti del Gabinetto dei Fiori Indorato, Castello del Valentino (A) e della Basilica di San Nicola a Tolentino (B) confrontando il modello 3D texturizzato e non texturizzato (in grigio), generato da camera DSLR (sinistra) e steadycam (destra).

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Pubblicato

2017-05-24

Come citare

[1]
Calantropio, A., Patrucco, G., Sammartano, G. e Teppati Losè, L. 2017. Sensori low-cost per il mapping speditivo di Beni Culturali. Primi test su di una steadycam low-cost. Bollettino della società italiana di fotogrammetria e topografia. 3 (mag. 2017), 15–24.

Fascicolo

Sezione

Scienza